Notizia tratta integralmente dal sito di informazione dell' ANSA.
SANTANCHE' PROTESTA PER BURKA, ''SONO STATA AGGREDITA''
MILANO -
MILANO -
"Sono stata aggredita, colpita da un uomo con un braccio ingessato, gettata a terra e dopo andrò in ospedale per vedere se ho una costola rotta". Lo ha detto all'ANSA, Daniela Santanché, leader del Movimento dell'Italia, che sta protestando contro l'uso del Burka davanti al Teatro Ciak, alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove si sta svolgendo una festa islamica per la fine del Ramadan. L'ex parlamentare ha scelto di protestare contro il volto coperto delle donne musulmane chiedendo il rispetto della legge 152 del 1975 che vieta di nascondere la testa. "Verso le 9 mi hanno aggredita - ha spiegato - e mi hanno detto che sono una puttana, che domani sarò morta, che faccio schifo. Ma chi mi ha colpito, mi hanno spiegato le forze dell'ordine, è stato individuato. Un altro voleva usare contro di me un cartello stradale divelto". La Santanché è riuscita per ora a entrare alla festa affermando che "qui siamo in Italia e non in un califfato". La Questura ha confermato che c'é stato un parapiglia tra alcuni partecipanti alla cerimonia e l'entourage della Santanché.I medici del Pronto Soccorso dell' ospedale Fatebenefratelli hanno riscontrato una contusione all'emitorace sinistro e una contrattura alla muscolatura latero-cervicale, con prognosi di 20 giorni salvo complicazioni, a Daniela Santanché, leader del Movimento per l'Italia che ha denunciato di essere stata aggredita durante la sua protesta anti-burqa alla festa per il fine Ramadan alla Fabbrica del Vapore di Milano. "Ci sono le immagini dell'aggressione, altro che smentita da parte della comunità islamica - spiega l'ex parlamentare che ha presentato denuncia al posto di polizia, salvo che non si proceda d'ufficio - il presidente dell'Istituto islamico di viale Jenner è un signore che è stato respinto dall'Egitto perché ritenuto un integralista. Non mi aspettavo un'aggressione del genere, io ho chiesto per tre ore che fosse rispettata la legge che impedisce di coprire il volto. Mi hanno fatto parlare con alcune donne che non capivano una parola di italiano e i ragazzini mi insultavano". "Parlerò con il ministro Maroni - ha concluso Daniela Santanché - per chiedergli di far rispettare la legge. Io non c'é l'ho con le donne. Ma bisogna dire basta alla giustificazione religiosa del burqa, perché è invece una imposizione culturale, e non è previsto dal Corano".
Notizia tratta integralmente dal sito di informazione dell' ANSA.
SANTANCHE' PROTESTA PER BURKA, ''SONO STATA AGGREDITA''
MILANO -
MILANO -
"Sono stata aggredita, colpita da un uomo con un braccio ingessato, gettata a terra e dopo andrò in ospedale per vedere se ho una costola rotta". Lo ha detto all'ANSA, Daniela Santanché, leader del Movimento dell'Italia, che sta protestando contro l'uso del Burka davanti al Teatro Ciak, alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove si sta svolgendo una festa islamica per la fine del Ramadan. L'ex parlamentare ha scelto di protestare contro il volto coperto delle donne musulmane chiedendo il rispetto della legge 152 del 1975 che vieta di nascondere la testa. "Verso le 9 mi hanno aggredita - ha spiegato - e mi hanno detto che sono una puttana, che domani sarò morta, che faccio schifo. Ma chi mi ha colpito, mi hanno spiegato le forze dell'ordine, è stato individuato. Un altro voleva usare contro di me un cartello stradale divelto". La Santanché è riuscita per ora a entrare alla festa affermando che "qui siamo in Italia e non in un califfato". La Questura ha confermato che c'é stato un parapiglia tra alcuni partecipanti alla cerimonia e l'entourage della Santanché.I medici del Pronto Soccorso dell' ospedale Fatebenefratelli hanno riscontrato una contusione all'emitorace sinistro e una contrattura alla muscolatura latero-cervicale, con prognosi di 20 giorni salvo complicazioni, a Daniela Santanché, leader del Movimento per l'Italia che ha denunciato di essere stata aggredita durante la sua protesta anti-burqa alla festa per il fine Ramadan alla Fabbrica del Vapore di Milano. "Ci sono le immagini dell'aggressione, altro che smentita da parte della comunità islamica - spiega l'ex parlamentare che ha presentato denuncia al posto di polizia, salvo che non si proceda d'ufficio - il presidente dell'Istituto islamico di viale Jenner è un signore che è stato respinto dall'Egitto perché ritenuto un integralista. Non mi aspettavo un'aggressione del genere, io ho chiesto per tre ore che fosse rispettata la legge che impedisce di coprire il volto. Mi hanno fatto parlare con alcune donne che non capivano una parola di italiano e i ragazzini mi insultavano". "Parlerò con il ministro Maroni - ha concluso Daniela Santanché - per chiedergli di far rispettare la legge. Io non c'é l'ho con le donne. Ma bisogna dire basta alla giustificazione religiosa del burqa, perché è invece una imposizione culturale, e non è previsto dal Corano".
67 Comments:
Sabbo,
tu da che parte stai? Sei peri il si, per il no o per il nì?
Io sono per l'Italia e per gli Italiani, come sono per Santamaria e per i Sammaritani!
Penso inoltre che ognuno sia padrone in casa sua nel bene e nel male.
Claro.
Caro Sabbo,il mondo è cambiato, ti ci devi abituare. Lo so che è difficile da digerire. Il nostro paese non è più solo degli italiani.
Ti porto un esempio: a Milano il 60% delle classi elementari è formato da fanciulli extracomunitari.
Da quì a qualche anno nel nostro paese ci saranno: medici,magistrati,tutori dell'ordine,onorevoli senatori ecc.non di origine italiana. Vuoi o non vuoi questa è la realtà.
Plinio Il Giovane.
Paese che vai usanze che trovi!
Chi e' che si adatta alle regole di casa, l'ospite o l'ospitante?
Ci deve essere tolleranza ma nn sopraffazione!
La Santache' ha ragione,c'e' la forzatura da parte di molti islamici di far credere che l'obbligo di indossare il burqa o burka dipenda dal rispetto x le norme coraniche ma in effetti nn e' cosi',e' sl un imposizione culturale e repressiva.
Prova ad andare in un paese Islamico e chiedi di costruire una chiesa gomito a gomito con una moschea e vedi che ti dicono.
Ecco questa è la differenza tra noi e loro.
bisogna far rispettare le leggi,se cisono!
ci sono?
Milano. ’Non tocca a lei togliere il velo a una donna musulmana, non accettiamo che qualcuno si sostiusce alla polizia e ai carabinieri’, spiega così la sua indignazione Abdel Hamid Shaari -responsabile del Centro Islamico di viale Jenner di Milano- e le ragioni che hanno portato alla querela di Daniela Santanchè per gli eventi accaduti davanti al teatro Ciak in occasione della festa della fine del Ramadan. ’L’abbiamo querelata per turbativa di una funzione religiosa autorizzata e per il tentativo di aggressione alle donne col velo’. ’Siamo gli aggrediti... e non gli aggressori’ conclude Shaari.Questa è l'altra versione dei fatti e, scusami, per me è più credibile.
In uno Stato di diritto ( ancora per poco) al rispetto delle leggi sono deputate le forze dell'ordine, ancora non siamo alla giustizia fai-da-te ( a proposito che fanno le ronde? Arrestano i camorristi?)
Caro Confuleio, ci sono tante occasioni per dimostrare di essere per l'Italia e per gli Italiani-ed io so che sei sincero- ma questa non è una di quelle.
Ma chi è la Santanchè?
La Santanchè è quella che sulle pagine del giornale dell'amico Feltri ha incitato a non pagare il canone Rai dopo la trasmissione di Santoro Annozero!Il suo articolo (se così si può chiamare) inizia con una bella figuraccia, quando retrodata la vignetta di Vauro sulle cubature cimiteriali a più di un anno fa (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385899), non ricordando che il terremoto in Abruzzo è di poco meno di sei mesi fa. Comunque, in buona sostanza, vignette o burqa pari sono per la ex moglie del mago del bisturi per l'estetica. L'importante è che si parli sempre e solo di lei, delle sue lotte parafemministe (o paracule e basta) e della sua voglia di apparire. Magari in qualche programmino di Mediaset. E magari proprio di domenica, accanto alla sua amica del cuore Barbara D'Urso. Allora sì che ci verrà voglia (e senza bisogno di appelli editoriali) di spegnere la tv e di non pagare nemmeno più l'abbonamento a Mediaset premium!
Tratto da questo blog:
«Veronica Lario ha un compagno: è il capo del servizio di sicurezza di Villa Macherio»
ROMA - «Il presidente non ha sfasciato nessuna famiglia, ma è Veronica Lario che da molto tempo ha un compagno». Il nome? Alberto Orlandi, 47 anni, capo del servizio di sicurezza di Villa Macherio. Lo afferma Daniela Santanchè in un'intervista a Libero. Secondo la leader del Movimento per l'Italia, Berlusconi «ha tentato di tutto per tenere ugualmente in piedi la famiglia. Ha rinunciato ad avere al fianco la sua donna, ha accettato che l'Italia non avesse una first lady, ha messo da parte il suo orgoglio di uomo. Con la moglie ha fatto un patto: andiamo avanti, non sfasciamo tutto, ha pensato ai figli, ai nipotini. Insomma, ha fatto quello che pochi uomini, soprattutto nelle sue condizioni, avrebbero il coraggio di fare».
A parte il fatto che non si sa come sia possibile che la Santanchè, lei e lei sola,possa essere venuta a conoscenza di fatti per la conoscenza dei quali qualunque testata giornalistica avrebbe fatto carte false , bisogna,però, rilevare che la vicenda ha anche il suo lato positivo: secondo la Santanchè il Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi sarebbe un CORNUTO ed apostrofarlo tale non comporterebbe alcun rischio di denuncia.
Ecco, questa è la Santanchè!
Devo dire infine che l'idea di postare la foto di un crociato in un post come questo l'ho trovata assai sgradevole e contraria ad un sano spirito di integrazione.
L'integrazione, vale la pena ripeterlo, non deve essere intesa, per gli immigrati, come una esenzione dal rispetto delle nostre leggi,tutt'altro; significa, invece, assicurare loro, per quanto possibile, gli stessi diritti, in uno con gli stessi doveri, previsti per gli Italiani.
E' la costituzione Italiana o il corano islamico che sancisce la parità di diritti a prescindere dalla razza, dal sesso e dalla religione?
"Ma bisogna dire basta alla giustificazione religiosa del burqa, perché è invece una imposizione culturale, e non è previsto dal Corano": ??? perchè, se fosse previsto dal corano, sarebbe consentito??
A chi, ad ogni piè sospinto, non si stanca di ripetere che nei paesi islamici non fanno costruire Chiese vorrei chiedere: quanti sono i cattolici ed i Cristiani in generale in ciascun stato musulmano o non cristiano in genere? Di quale percentuale stiamo parlando? Sanno, invece, in Italia ed in Europa in generale quanti sono, ad esempio, i musulmani? Le moschee si costruiscono solo in Italia od in tutto il mondo occidentale, USA compresi? In Italia vi sono ancora altri luoghi di culto ( sinagoghe, ecc)? Conoscono costoro la posizione, al riguardo, del Vaticano e del sommo Pontefice?
Ed infine, in ultima analisi, se fosse provata la non reciprocità dell'aspetto della tolleranza in ordine alla costruzione di nuovi luoghi di culto e fosse, cioè, provato la loro chiusura nei confronti di altre religioni, un nostro analogo atteggiamento in cosa ci distinguerebbe dalla loro "presunta" barbarie?
Attenzione, atteggiamenti come questo sconfinano facilmente in odio religioso, quello più difficile da estirpare e quello che ha maggiormente falcidiato la stirpe umana.
A quanto pare sia il Farina che il pungiglione nn amano la Santache',ma posso affermare di aver assistito ad un dibattito oggi su Canale 5(neanche a nominarlo x voi due!)che trattava proprio di questo.
C'e' stato un confronto tra xsonaggi islamici,Brachino,Santanche',
d'Urso,Palombelli,Sgarbi ed altri e devo dire che x come si e' svolta la discussione da parte dei primi ,arroganti e nn disposti ad un confronto ma decisi ad attaccare senza diritto neanche di replica;noi,italiani,siamo quelli che alla fine dobbiamo imparare ad integrarci cn loro,nel ns Paese e cn le ns leggi,usi e costumi.
Bisogna stare molto attenti quando si parla di integrazione xche' e' un processo molto lungo e la sua caratteristica intrinseca e' la fragilita'.
La Santanche' ha tenuto a precisare che il suo contestare il burka nn era attaccare una religione ma contrastare una concezione culturale nn ammessa e concepita nella ns nazione.
Il burka puo' essere sostituito da altri veli,che pur coprendo il capo lasciano scoperto il viso.
Cari amici miei l'avversione x determinati xsonaggi politici nn deve pero' offuscare la vs obiettivita' di giudizio.
Se dovessi x forza andare a vivere in un Paese diverso dal mio,cercherei uno piu' vicino alle mie esigenze ma nn mi permetterei mai di andare ad imporle ad esso.
L'abbonamento a Mediaset premium nn e' una libera scelta?
la legge 152 del 1975, e' ancora valida?
si?
e allora va rispettata.punto.
il burka per strada no!!
il velo puo' andare.
siete mai stati in pasei arabi e avete mai cercato di entrare in una moschea?
io ci ho provato con una guida in tunisia e per poco non finiva a schifio.
la santanche' potrebbe fare anche politica, lotta di classe e altro in modo piu' corretto, lei come tanti altri.
il burka non c'entra con il corano e allora perche lo utilizzavano alla festa per il fine del ramadan?
per una festa in maschera.
per chi mastica un poco di religioni in genere, gli abiti, i paramenti, i tempi, le manifestazioni, gli usi e via dicendo fanno parte integrante della espressione di una religione .
quindi concludendo ANCHE il burka E' una espressione DELLA RELIGIONE ISLAMICA, rispettabilissima come tutte le altre.
io penso piu' che sia ora che le leggi e i regolamenti di un paese, che siano i piu' giusti possibili, devono essere rispettati da tutti.
i politicanti ,o presunti tali devono, avere piu' sobrieta'.
TUTTI.
SALUTI da uno a cui l'attuale premier sta antipatico.
e vi giuro che la lista non eì' per niente corta
mario
Mario,nn sn daccordo, il burka nn e' l'espressione di una religione,nn e' scritto nel Corano,e' un'espressione di repressione e segregazione a cui sn sottomesse le donne che lo subiscono.
La loro liberta' di indossarlo diventerebbe la ns oppressione.Ci ritroveremmo cosi' in un caso di antinomia(conflitto o contrapposizione di leggi),dobbiamo allargare le ns vedute?Ok,ma in nome del progresso nn possiamo portare un regresso.
Nn possiamo e nn dobbiamo azzerare le ns identita' x renderci uguali all'insegna della multietnia,questa sarebbe la peggiore oppressione.
saluti cara mascia
e' vero il burka non c'entra niente con la religione musulmama?
allora ti " rifaccio " la domanda:
perche quelle donne, a Milano, stavano apprestandosi a partecipare ad una festa per la fine del Ramadan?
mica era una festa in maschera?
scusami la ironia.
cosa signifca per te per gli altri sta cosa?
il burka e' o non e' espressione della religione mussulmana?
e' una forzatura estrema di una parte dei musulmani piu' integralisti, piu' vicino ai cosiddetti " talebani"?
vediamo di capire queste cose e poi facciamo opinioni.
se per noi quell'indumento e' espressione della religione, possiamo rispettarlo come rispettiamo la religione stessa e va bene cosi.
se per noi e per la religione musulmana quel burka non e' espressione della religione stessa, allora care signore indignate, cari tutori della legge e caro stato,IMPONETE a queste signore di togliere questo indumento in pubblico e per strada.
al chiuso ognuno fa' come deve e come vuole.
ripeto "solo" il burka e non veli ad altri dumenti che comunque lasciamo scoperto il viso
perche' non si puo' tollerare il non voler rispettare le regole.
per concludere il burka e' o non e' espressione della religione musulmana, alla luce dei fatti di milano?
e se non lo e', e' possibile che dietro il suo uso ci siano idee fondametaliste di cui preoccuparci?
e' un opensiero e non delle offese.
p.s. per l'anonimo dello " sportiello" aspetto con ansia un tuo commento.
saluti
mario
Gli islamici vogliono far passare il burqa cm un indumento che trova la sua giustificazione nel credo religioso,che impone alle donne di coprire il volto davanti agli uomini.
In realta',giacche' nn e' stato rinvenuto nessun dato del genere nel Corano,e' sicuramente un simbolo di chiara sottomissione della donna all'uomo.
In ambedue i casi nn significa che l'osservanza di tale precetto debba ottenere credito e cittadinanza nel ns ordinamento.
Tra l'altro esistono comportamenti che possono turbare o mettere in pericolo la pacifica convivenza ed accorgimenti, che possono agevolarli,tra questi sicuramente nascondere in parte o in toto il proprio volto.
Ognuno e' libero di vestirsi come vuole,sempre nel limite della decenza,ma,e' chiaro che tale liberta' trova un limite nella sicurezza e nell'ordine pubblico.
Celarsi il viso cn un passamontagna o un velo ed accedere in luoghi pubblici certamente agevola la possibilita' di poter commettere indisturbati dei reati.
La Santache' ne ha fatto una questione di osservanza della legge 152 del 1975,che e' facilmente superabile con l'invocazione del credo religioso dinanzi ad un giudice che potrebbe considerarlo motivo giustificabile e sufficiente durante una manifestazione religiosa,in realta'deve essere visto in base agli art.3/13/8/19/10 e 21 della Cost.
norme,dinanzi alle quali,l'utilizzo del burqa nn e' in sintonia.
Nel mondo islamico esiste una disuguaglianza tra uomini e donne e nn da sottovalutare i recenti fatti di cronaca:l'uccisione di Hina e Sanaa.
Giudicate colpevoli di voler vivere all'occidentale e di nn aver rispettatto i precetti religiosi,che impongono un determinato abbigliamento,e di volersi sottrarre all'autorita' paterna.
E' pur vero che in Italia esistevano regole sociali simili(il diritto d'onore)certe aberrazioni,certi usi mediovali che abbiamo cercato di superare e di lasciare alle spalle cn l'evoluzione dei costumi e cn una tutela piu' approfondita dei diritti umani.
Riportare nella ns societa' queste condotte significa ritornare indietro,remare in senso contrario e vanificare le battaglie che le donne hanno fatto x ottenere i loro diritti e x la loro dignita' .
Nn e' concepibile che possa essere ripristinato in Italia il possesso e la proprieta' dell'essere umano.
Il progresso,la fratellanza,il dialogo e l'integrazione tra culture avviene tramite il rispetto della dignita' e della liberta' individuale.
Caro Mario a Milano lo indossavano forse,proprio x farci credere che fa parte del loro credo religioso.
salute a te cara mascia.
a milano volevano farci credere che il burka, che io definisco un mederno strumento di tortura per le donne, e' espressione della religione musulmana.
hai ragione e concordo con te.
purtroppo come tu hai fatto ben notare, stanno aumentando enormemente i casi in italia di violenze, ai danni di donne musulmane e ad opera di familiari stretti, nei quali l'unica colpa della vittima e' quella di aver cercato un fidanzato " infedele".
e si cara mascia infedeli, perche se qualcuno non lo ha capito gli europei tutti sono considerati " infedeli".
e le conseguenze sono sotto gli occhi
qualcuno obiettera' che sono casi sporadici.
ma questi casi stanno aumentando.
ma chiedo i nostri uomini italiani, nel cui categoria sto' anche io,:
sono d'accordo con questa espressione di sopraffazione e sottomissione dell'uomo musulmano sulla propria donna?
fate voi!!!
saluti
mario
Qualsiasi tipo di sopraffazione o sottomissione,indipendentemente da chi la subisce,va contrastata ed abolita.
Gli uomini europei sn "infedeli"?
Dipende dall'uomo,dalla sua morale,dalla sua integrita',dalla sua concezione di concepire la vita ,il rispetto,la dignita'ect.,penso che nn abbia niente a che fare cn il paese d'origine.
Parliamo tanto di liberta',di principi,di parita',ma,l'individuo deve essere rispettato in quanto essere umano a prescindere dal sesso o dell'eta'.
Rispetto che deve essere dato anche alla natura e agli animali.
Se vogliamo essere rispettati bisogna innanzitutto imparare a rispettare!
Il rischio che si corre, affrontando questo tipo di argomento, è che come la cosa la si rigiri si è sempre "border line" con l'intolleranza (non intesa solo razziale o religiosa).
Se da un lato ci sembra giusto lottare affinché in certe culture si ponga fine a talune discriminazioni (nella fattispecie nei confronti delle donne - non solo il burqa ma anche e soprattutto le dolorose evirazioni sessuali che in certi casi queste devono subire), dall'altro rimane il dubbio circa la presunzione che si ha di far prevalere la nostra cultura sull'altrui.
Mi spiego meglio :
il burqa - e quello che esso rappresenta - lo aborriamo solo se lo vediamo a donne "costrette" a vivere nel nostro "civilissimo" paese, o la crociata la vogliamo estendere a più larghi confini ?
Certi "comportamenti culturali" ci danno fastidio solo se accadono dietro l'uscio di casa nostra, o li riteniamo abominevoli per default sempre e ovunque?
Se riusciamo a dare una risposta a tali domande, ci dobbiamo poi chiedere che cosa realmente si fa affinché tali aberrazioni, nel mondo universo, non abbiano ad esistere.
Se invece il problema ci interessa risolverlo solo tra le nostre patrie mura domestiche, perché solo lì ci procura disagio, allora bisogna avere la franchezza di dirlo a chiare lettere......... come di fatto fa la Santanché .
Salute
Castruccio Castracani
Pensare di risolvere il problema solo tra le mura domestiche penso che nn abbia senso,soprattutto xche' diventerebbe un modo molto egoistico di gestirlo.
E' certamente piu' difficile andarlo a contrastare e a combattere in casa loro,visto e considerato che abbiamo a che fare cn persone dalla mentalita' molto ristretta anche x il semplice fatto che e' quasi impossibile cercare di replicare quello che loro affermano.
Siamo nel duemila ed e' giusto che alle donne venga data la liberta' di poter decidere cm vivere la propria esistenza e di nn essere "piu' sottoposto a torture fisiche e mentali.
La pratica di evirazioni sessuali,di cui parli, e' detta "infibulazione",ed e' una tortura a carico dei genitali che esse sn costrette a subire,
Anche questa nn e' menzionata nel Corano,ma sl in alcuni hadith(detti) di Maometto e serve x garantire la purezza della donna e viene effettuata alle bambine in tenerissima eta'.
L'infibulazione faraonica serve x garantire la verginita' allo sposo e giacche' viene rimosso il clitoride viene anche tolta alla donna la possibilita' di provare piacere,diventando cosi' solo un oggetto nelle mani del coniuge.
(Che allegria,nn vi pare?).
Per nn parlare delle malattie alle quali sn soggette x la mancanza d'igiene,di professionalita' e x le infezioni vaginali che ne conseguono.
Come si puo' rimanere indifferenti a queste brutture?
Un velo ci produce disagio?
Ci sn cose che ce ne producono certamente di piu',ma,permetterlo anche nel ns Paese sarebbe come un'accettazione tacita alla sottomissione della donna al suo padre/uomo/padrone.unpera
sera, sera
scusatemi per l'equivoco.
nel post delle 13 e 42 ho parlato di fdanzato infedele.
mi scuso e mi spiego:
mi riferivo a donne che decidono di vivere con un uomo occidentale, definito dai musulmani " infedele".
ovvero dicevo che molti musulmani definiscono li europeri, gli italiani e i cattolici in genere
" infedeli".
cara mascia la cosa che a me indigna e che quei musulmani che stavano a milano alla festa della fine del ramadan con donne con il burka, il massimo del disprezzo, penso io, per una donna stessa, quei musulmani ci definiscono a noi italiani e cattolici
" infedeli".
ritengono insomma di essere loro piu' importanti di noi europei.
saluti
mario
cara mascia
se vogliamo parlare di burka e condizione delle donne islamiche e delle donne in genere
ben venga.
ti ho detto nel post di oggi che se le donne musulmane vogliono indossare il burka al chiuso sono fatti loro e lo confermo.
si perche se andiamo ad osservare le donne musulmane
e' vero che ce ne sono tante che subiscono queste cose, e tante che le combattono.
ma ci sono tante donne che queste cose le ritengono giuste e le accettano.
scusami cara mascia non mi venite a dire che sono tutte costrette che non ci credo.
credo invece ad una stortura delle tradizioni.
ossia donne che tramandano alle figlie delle cose orrende tipo il burka, tipo la sottomissione completa all'uomo, tipo la infibulazione e tanto altro.
un mix dove religione, tradizione, cultura e fanatismo son un tutt'uno.
e si cari signori perche se non e' fanatismo allora cosa sono queste manifestazioni, dove chi subisce e chi e' il " carnefice" sono entrambi coscienti di quel che fanno?
fanatismo e' la parola giusta e per il fanatismo non ci sono giutifiche.
saluti
mario
Gli islamici hanno una visione di un mondo occidentale destinato al declino, aumentata dalla perdita e dallo smarrimento dei valori fondamentali del mondo cristiano cosi' in attrito con quello intransigente della loro concezione.
Un mondo aperto alla liberta' ed espressione di pensiero,di religione e di coscienza in netto contrasto con quello di paesi nn certamente democratici,cn le proprie consuetudini e radici.
La difficolta' principale dell'Islam e' quella di concepire una partecipazione attiva ad una comunita' internazionale portatrice di innovazioni, che vuole abbattere la prevaricazione e professa
l' uguaglianza tra tutti gli esseri umani soprattutto uomo-donna.
Da qui,lo scontro e la voglia di
redimere ed islamizzare un mondo occidentale ritenuto corrotto e xcio' abitato da "infedeli",casomai da conquistare ed abbattere ma nn da rispettare nel modo piu' assoluto.
Caro Mario,nn sn daccordo cn i tuoi convincimenti,nn tutte le donne accettano passivamente i precetti ed infatti quelle che osano ribellarsi pagano lo "scotto"cn la propria vita.
Ci sn senz'altro anche quelle che subiscono x paura,quelle che accettano xche' fanatiche di un credo inculcato,x ignoranza o x essere vissute in un contesto con un grande degrado sociale.
Purtroppo x l'infibulazione nn c'e' liberta' di scelta in quanto avviene in eta' infantile.
Da nn sottovalutare anche il fatto che in Islam chi si macchia di apostasia e decide di abbandonare la loro religione x abbracciarne un'altra viene condannato a morte.
In un clima di terrore a questi livelli ma cosa vi aspettate che delle donne indifese, che magari nn possiedono neanche un grande livello culturale,che le abbia potuto far confrontare cn altre realta' e tipologie di vita totalmente diverse abbiano la forza e la capacita' di reagire?
Sicuramente accettano passivamente quello che e' il loro destino nella convinzione che sia quello giusto,magari ringraziando e benedicendo il loro ALLAH!!
buongiorno cara mascia
hai messo un altro tassello importante in queso puzzle che stiamo mettendo su.
un puzzle che, forse, alla fine ci dara una immagine un po' piu chiara dell'islam in europa e in italia.
la ignoranza,mista a rassegnazione, ed il tutto condito con violenza, e questo un altro aspetto del credo musulmano.
purtroppo e' cosi'.
e vero le donne in paesi musulmani, non tutti pero', subiscono queste violenze, burka, sottomissione, infibulazione e altro vessazioni.,
ma io ti faccio un altra domanda:
ma i musulmani in genere, se sono violenti in questo modo con le proprie donne, madri dei loro figli, come saranno nei rapporti con rappresentanti di altre religioni e di altre culture?.
sono ta temere o da capire e rispettare.
e si cari signori perche' la imposizione ad una donna del burka " e' " una violenza.
un esempio sabato scorso girando per dei negozi ho incontrato una famiglia musulmana davanti a me.
padre, madre e figlio.
padre e figlio vestiti alla occidentale regolari, mentre la mgolie indossava una tunica, che non so come si chiama, lunga fino ai piedi ed un velo in testa. solo il viso scoperto.
al che' mi sono fatta una domanda:
ma gli uomini fanno gli occidentali e perche' le donne non lo possono fare?
e che mi significa questo, che le donne occidentali, sono tutte delle poco di buono perche scoprono casomai solo le braccia, la testa o i polpacci.
ma " chit' stann' for' e cap'".
saluti
mario
In Islam c'e' la convinzione che la loro salvezza e' determinata dalla conversione,cn le buone o le cattive,degli "infedeli".
Gli infedeli siamo noi occidentali e questo determina una spaccatura insanabile.
I nodi + indistricabili sn proprio quelli dottrinale e fin quando l'Islam nn sara' disposto a sottoporre il loro libro alla critica,cosi' cm noi abbiamo fatto e continuiamo fare cn il Vangelo,la situazione rimarra' la stessa.
Il Papa ha invitato tutti ad una reciprocita' nei rapporti e nei dialoghi,in modo da mettere in risalto le differenze storiche,culturali e religiose nn x scontrarsi ma x rispettarsi reciprocamente,in modo da evitare che l'ignoranza possa distruggere anziche' costruire.
Pensate sia possibile attuare cio'?
Anche xche' il Papa ha invitato alla diffusione della fede cn la predicazione e nn cn la scimitarra,cm scritto nel Corano;toccando cosi' il "nervo scoperto" dell'Islam.
P:S.= Se fosse possibile gradirei la partecipazione di anche altri commentatori,x confrontarci ed avere nuovi dati ed opinini su un argomento cosi' attuale ed interessante, anche x evitare tra nn molto la solita e sterile battuta su Franco e Ciccio.
Mascia sollecita altri interventi sull'argomento. Volevo mettere all'attenzione il fatto che i comportamenti delle persone all'interno di un Stato sono i frutti di un lungo percorso culturale e come tutti sanno i cambiamenti avvengano o in maniera violenta oppure in modo graduale. Allora non ci deve meravigliare nè il velo nè il burka perchè al di là delle costrizioni questi sono simboli culturali di un popolo. L'occidente deve fare il massimo sforzo per l'integrazione confrontandosi con essi. Sarebbe utile a tale proposito fare commentare ad un cittadino musulmano quanto andiamo dicendo. Poi noi occidentali francamente del mondo musulmano non sappiamo gran ché e partiamo sempre da un pregiudizio di fondo.
Un saluto Sammartino Documenta
Sono daccordo cn te,ma gli sforzi sia x una conoscenza piu' approfondita sia x una tollerenza e rispetto maggiore x usi,consuetudini,leggi ect,diverse,devono essere fatti da ambedue le parti,
altrimenti si rischia di nn approdare a nulla.
Ogni rapporto sociale anche sl bilaterale dove nn c'e' la predisposizione ad accettare un confronto e a cercare di smussare i lati piu' spigolosi e' destinato a farsi si che le posizioni rimangano sempre e solo univoche.
Partendo dalla necessita' di creare una societa' multietnica ci deve essere anche la predisposizione di iniziare a conoscere un po' di piu' questi nuovi popoli che diventeranno parte integrante del ns.
Nn sn certamente un'enciclopedia vagante ma quando entro in merito a determinate discussioni cerco di approfondire meglio le mie conoscenze e forse questo e' un passo che dovremmo cercare di fare tutti,infatti sl tramite la conoscenza si puo' arrivare alla comprensione nonche' alla stretta convivenza cn tipologie di vita totalmente diverse dalla ns.
Rifugiarsi dietro all'ignoranza(nel senso di ignorare)nn e' piu' una scusa plausibile x tentare di giustificare la propria posizione e la nn capacita' di comprendere gli altri, cadendo cosi' nell'alea di essere come coloro che usano cm paravento la mancata apertura mentale derivante nn sl dalla convinzione di essere sempre e cmq nel giusto e nella verita' ma anche dalla nn conoscenza.
per Sammartino Documenta.
saluti prima di tutto.
di seguito riporto la risposta dell'Ucoii (Unione delle Comunità e organizzazioni islamiche in Italia),alla posizione del Papa sul dialogo tra religioni,
che sottolinea come "occorre precisare cosa il Papa intende dire con dialogo interreligioso in senso stretto. "Il dialogo fra credenti esiste - dice Izzeddin Elzir, portavoce dell'Ucoii - certamente non dialoghiamo sulle nostre fedi, perché ognuno crede in ciò che crede, ma dialoghiamo su come possiamo convivere insieme, ciascuno nelle proprie diversità".
A io parere questa non sembra
questa una posizione dell'islam " di apertura", ma di chiusura.
gli sforzi di Papa beneetto XVI oggi e ia Giovanni Paolo II° qualche tempo fa sono sotto gli occhi di tutti.
il dialogo lo "DEVONO" cercare anche i musulmani se vogliono integrarsi nella nostra societa' ed essere rispettati.
altrimenti corriamo il rischio di fare veramente la fine degli " infedeli" da convertire.
sbaglio?
saluti
mario
Caro Mario, un saluto. Hai riportato tu la posizione dell'Ucoii. Più chiaro di così. Le fedi non sono in discussione, lavoriamo per una pacifica convivenza. Mi sembra una posizione corretta. Sammartino Documenta
E' un pò lungo l'articolo del giornalista Caliceti del Manifesto, ma vale la pena leggerlo.
"
I giovani italiani sono sempre più razzisti. Forse non è tutta colpa loro, ma questa è la realtà delle cose. Se non volete chiamarli razzisti, pare comunque che siamo i meno "aperti" verso l'altro - soprattutto diverso da sé - tra gli studenti dell'intera Europa. Si potrebbe anche dire: i più "provinciali" e i più "diffidenti". Questo il triste risultato di una ricerca della Fondazione Intercultura, Onlus che opera per il dialogo tra le culture e gli scambi giovanili internazionali in Italia e nell'Unione Europea con finalità di ricerca scientifica e di solidarietà. In una sua recente ricerca sono stati intervistati un campione di 1400 studenti italiani studenti di liceo o di istituti professionali. Veneti, emiliani, toscani e pugliesi. Per sapere i "confini" che i ragazzi di oggi tracciano tra se stessi e chiunque sia "diverso". I risultati, presentati all'Università di Modena e Reggio Emilia in uno degli appuntamenti conclusivi dell'anno del dialogo interculturale promosso dal Consiglio d'Europa, hanno messo in evidenza una generazione disinformata e assai chiusa verso gli altri. Almeno rispetto ai giovani del resto d'Europa. Confrontando infatti le risposte con quelle di altri giovani studenti europei loro coetanei, gli studenti italiani appaiono i più rigidi e intolleranti. Attenzione: i più netti nel tracciare linee di demarcazione verso chi è diverso sembrano essere gli allievi dei licei e delle zone più ricche: e questo deve far pensare non poco. Ma guardiamo i dati in modo più approfondito. I giovani italiani sono preoccupati per il futuro (il 43% teme la disoccupazione, il 32% è preoccupato per il costo della vita e il 30% addirittura per la pensione), mentre l'integrazione degli stranieri è considerata come un obiettivo da raggiungere soltanto dall'11% degli intervistati; insomma, non è cosa importante. Inoltre i ragazzi ritengono che la presenza di immigrati in Italia sia molto più alta della realtà: anziché collocarla intorno all'8-10%, molti hanno indicato «il 30%» o «almeno 20 milioni di persone». Questo dovrebbe far pensare a come è rappresentato il fenomeno dai media italiani: spesso in modo scandaloso. E far riflettere sulle responsabilità non piccole che hanno alcuni movimenti e partiti politici nel fomentare una rappresentazione della realtà diversa dalla realtà, certo non in modo disinteressato e casuale. Ancora: l'87% dei giovani italiani ritiene che essere un rom sia una condizione di «svantaggio»- solo il 77% degli europei la pensa allo stesso modo. Appena inferiore la distanza, e dunque il pregiudizio - perché è di ignoranza e pregiudizi che bisogna parlare - nei confronti degli immigrati di religione musulmana. Anche dai temi realizzati a scuola prima delle interviste emerge come un'altra condizione di «diversità», quella omosessuale, si collochi subito dopo l'essere stranieri o rom nella percezione di «svantaggio»: lo afferma il 63% dei giovani italiani intervistati, contro il 54% delle media europea. In Emilia Romagna addirittura il 93% dei ragazzi indica la disabilità fisica, un altro dei fattori esaminati, come un grave rischio di «esclusione sociale». E c'è anche un 32% di studenti delle scuole professionali che si dichiara «totalmente d'accordo» con misure che impediscano l'arrivo in Italia di altri stranieri. Insomma, per i giovani italiani pare che il peggio del peggio sia nascere musulmano, disabile, omosessuale.
Saluti a tutti
Plinio il Vecchissimo
Caro Plinio,spesso la diffidenza,la paura della diversita',la nn accettazione del nuovo e dell'esterno sono incoraggiati dall'ignorare e dalla mancata conoscenza delle cose.
Poca informazione e poca voglia di approfondire.
L'ignoto scatena la paura di poter perdere quello che si ha gia' o che si sta cercando di ottenere.
Un cieco che cammina nell'oscurita' di un luogo a lui nn noto,indugia sui suoi passi ed ha paura.
Un cieco che cammina nell'oscurita' di un luogo a lui noto,nn indugia sui suoi passi e procede senza paura.
caro plinio il vecchissimo
si parla di generazion disinformata e chiusa, in certo passo della intervista.
ma la colpa non puo' anche essere di quella informazione, di cui il giornalista fa parte, che indirizza la attenzione dei lettori, quando avviene un fatto, in un senso invece che nell'altro?
mi spiego e' compito del giornalista, carta stampata o televisione, che al verificarsi di un fatto, dovrebbe farmi capire anche le ragioni e le possibili cause da cui e' scaturito il fatto stesso.
dirmi ad esempio perche' i musulmani impongo il burka, e se e' o non e' imposto dal corano.
il giornalista in questo articolo mi dice che il burka non e' dettato dal corano, ma non mi spiega perche' i musulmani lo impongono in modo dettagliato, spicciolo, pratico e che io, semplice cittadino, possa capire.
caro plinio il vecchissimo non tutti siamo capaci di andare ad informarci, a domandare e come facciamo qua, parlare, rischiando a volte, come e ' successo a me, di essere chiamato con vari nomignoli.
caro plinio il vecchissimo, io penso che molti di noi, e mi ci metto anche io, preferiscono farsi una idea dei fatti strettamente personale, senza condividerla, e basandosi sulle notizie che la informazione ci sbatte in faccia.
saluti
mario
Caro Mario,la disinformazione purtroppo e' una realta' che esiste e nn puo' essere celata.
L''informazione imparziale si ottiene quando si riportano sl i dati oggettivi,nella critica invece e' normale che ognuno possa inserire opinioni inerenti alle proprie convinzioni ideologiche e culturali.
E' un dato di fatto che nn conoscendo la storia del passato e' difficile capire quella presente, ma ,secondo la mia modesta opinione introdurre nell'insegnamento scolastico,almeno quello dell'ultimo anno, anche la storia contemporanea nn sarebbe una pessima idea.
Si studia molto quello che e' stato e si ignora quello che e'.
Avere reticenza ad informarsi x paura di essere presi in giro o di essere additati cm xsone noiose,questo e' un problema strettamente xsonale e chiuso nella cerchia delle xsone che si frequentano,che forse hanno sl altri interessi.
Rimanere sl e semplicemente convinto delle proprie idee nn mi sembra un atteggiamento giusto da adottare,infatti laddove nn ci fosse confronto si rischierebbe di cadere nel detto:
"Tu te la suoni e tu,te la canti!" ossia fai tutto tu,tu dici il pro e pure il contro.
Nn c'e niente che puo' rendere piu' stimolante ed interessante una discussione in cui i punti di vista sn agli antipodi,e, le critiche costruttive ci aiutano a migliorare e a crescere.
Curiosità: su 31 commenti,ben 19 sono di Mascia e Mario, ovvero 11 di Mascia, otto di Mario.
Miezzeca e che favella che tenete.
Beati voi che avete tempo per fare tutto ciò.
Complimenti!
hai vinto il mongolino d'oro!
Per il semplice fatto che nn sl hai saputo contare fino a 19 (xche' 31 l'hai letto all'inizio del post)ma sei stato in grado anche di suddividerli.
Noi abbiamo tempo x scriverli ma tu hai tempo x leggerli,risultato finale:
1 a 1 (cm vedi siamo pari!).
Cn una piccola "insignificante" differenza,che noi abbiamo cercato di sviscerare un problema molto discusso,tu perdi tempo in curiosita' numeriche!
E con questo sono ...20!
Baci,baci,baci....
sulla guancia ovviamente se nn disdegni!!!
ahahahahahahahahahah!!!!!
per mascia.
senza parole
saluti
mario
caro anonimo contatore delle 10 e 47.
scendi dal balcone dove ti sei piazzato a guardare.
se hai qualcosa da dire dillo.
io e mascia, forse ne abbiamo cose da dire.
p.s. sfruttare il cervello anche e solo parlando aiuta lo " stesso " a rimanere giovane e attivo.
non c'e bisogno di pensare basta anche solo aprire la bocca e dire qualche parola e come per magia il cervello si mette in funzione.
e con questa sono ventidue.
ossia dieci a dodici per mascia
saluti
mario
Mario toglimi la curiosità.
In pensione ci sei andato o ti ci hanno mandato?
ahahahahahahahahahahahhaahah!!!!
Per Mascia,
toglimi questa curiosità se vuoi.
Sei sotto i trenta o sopra?
Ho notato che usi molto la parola curiosita'!!
Se vuoi giocare,giochiamo:
Indovina!!!
Anni 60: penzionata.
Complimenti,Hai indovinato!
Giornata fortunata,hai vinto un altro mongolino d'oro!
Curiosita':
Hai dei pregiudizi verso i penSionati?
Loro ci sn arrivati chissa' quanti di noi si perderanno x la strada.
E' stato rilevato cn dati statistici che i momenti che riscuotono maggiore "audience"sn quelli in cui si litiga e si battibecca,se questo fosse un tuo sistema x cercare di sminuire chi commenta o chi frequenta questo blog,ti consiglierei di cambiare sistema xche' l'unico a rimetterci sei tu!!!
Nel replicare, ce la fai a rispondermi in modo intelligente?
Più che penzionata,mantenuta visto che stà 24 ore su 24 vicino al pc,si prepara, studia per bene, e poi risponde.Poi vinci anche tu il mongolino d'oro.
Vi prego non gli date spago a Mascia,ormai questo blog è diventato un punto di intrattenimento per lei.Vuole stare al centro dell'attenzione? Lasciatela stare se non ha una vita privata mica è colpa sua?
Dagli errori di grammatica e di punteggiatura si rileva che sei anche ignorante,in una cosa pero' sei stato arguto nn ho una vita privata e voglio stare al centro dell'attenzione!!
Dopodiche' nn ti rispondero' piu'!!!
Addiooooooooooooooooo..........
Sei tu la maestrina,tu ci dici quello che dobbiamo fare e noi lo facciamo.Ciiiiiiaooooo bella,non lo posso dire se sei bella o no vabbuo',......lasciam stà.
Caro Confuleio,ti ringrazio x questo post e mi scuso x essere caduta nelle provocazioni,ma,cio' mi ha consentito di verificare che le discriminazioni che i musulmani nutrono verso le donne, alcuni ns conterranei le nutrono verso i pensionati e coloro che hanno un'eta' sugli "anta",reputandoli nullafacenti e senza vita privata,per cui senza diritto ad esprimere la propria idea.
Ogni volta che visito questo blog,trovo sempre la stessa scennaggiata.Nessuno dei due è superiore all'altro.Per Mascia, premetto che non voglio condannare nessuno,ma sei stata tu che gli hai detto se vuoi giocare giochiamo.Comunque finitela che fate piu' bella figura.
Caro anonimo,nn ho nessuna voglia di giustificarmi ben consapevole di quello che scrivo,ma,certamente nn fai bella figura neanche tu, che in un diverbio in cui nn centri niente , ti prendi la briga di zittire e sentenziare.
Stavamo insieme ad altri cercando di affrontare un problema attuale,cm si presuppone bisogna fare in questi post,all'improvviso s'intromette un anonimo che inizia ad attaccare,cm al solito, sia me e che Mario.
All'inizio l'ho preso sullo scherzo e pensavo di continuare cosi' ma poi sai benissimo com'e' finita.
Nn attacco mai nessuno o offendo,nn e' ne' il mio interesse ne' il mio scopo,ma se xrmetti determinati interventi anche fuoriluogo nn posso proprio digerirli,tu penso faresti lo stesso!
Caratterialmente nn litigo mai cn nessuno,nn ho una vita privata senza interessi, nn sn una "befana" ne' una maestrina ecc.ecc.
In passato ho deciso di scrivere su questo blog spinta dall'entusiasmo di confrontarmi e di apprendere cose nuove ma se il tutto deve risolversi ad avere a che fare cn xsone incapaci di argomentare e che si limitano ad offendere penso che sia giunta l'ora di ritirarmi.
Il post nn chiedeva di commentare su Mascia e Mario ma parlava di altro se nn te ne fossi accorto.
Si puo' nn essere daccordo cn le mie idee ma nn si puo' entrare in merito alla mia vita privata,nn mi conoscete,nn sapete nulla di me,anche nel caso contrario se nn ti dispiace, sn fatti miei di cm decido di trascorrere la mia giornata,o no?
Spero di essermi chiarita,e, se le vs fossero tattiche x escludermi dal blog forse,forse.........ci state riuscendo!!!
Saluti
cara mascia buona sera
lascia perdere
chi non ha argomenti per parlare offende, e cerca si sminuire gli altri che di argomenti ne hanno.
questi commenti dimostra che in giro ci stanta ignoranza e presunzione.
una domanda:
cari anonimi ma voi non avete niente da fare?
e si perche peenso che vogliate perdere tempo.
se avete argomenti
COMMENTATE non fate i maestrini e fate giudizi.
se vi va di parlare ci sta' un altro post nel VENEZIANO CHE HA ATTINENZA CON QUESTO.
usate la testa e la bocca per fare commenti seri non per criticare gli altri
e buona sera
mario
cara mascia buona sera
lascia perdere
chi non ha argomenti per parlare offende, e cerca si sminuire gli altri che di argomenti ne hanno.
questi commenti dimostra che in giro ci stanta ignoranza e presunzione.
una domanda:
cari anonimi ma voi non avete niente da fare?
e si perche peenso che vogliate perdere tempo.
se avete argomenti
COMMENTATE non fate i maestrini e fate giudizi.
se vi va di parlare ci sta' un altro post nel VENEZIANO CHE HA ATTINENZA CON QUESTO.
usate la testa e la bocca per fare commenti seri non per criticare gli altri
e buona sera
mario
mi scuso per i due commenti uguali;
in fase di rilascio il computer mi ha dato un errore.
preciso la cosa per evitare che qualcuno possa fare battute fuori luogo e commenti da bambino piu' che " penzionato".
saluti
mario
Credo che, già darsi un nick, per quanto anonimo, indichi la volontà di tenersi distinto da chi ha deciso di rimanere del tutto anonimo.Fermo restando la legittimità di qualunque scelta, tutte rispettabilissime, si converrà che il non identificarsi, se pur fittiziamente, permette di pescare nel torbido e, come si suol dire, poter "lanciare la pietra e nascondere la mano". Questo atteggiamento,in caso di diatriba come quella tra Mascia e l'anonimo, non è nè elegante nè educato, specie nei confronti di un'esponente del gentil sesso.
Lo scegliersi un nome fittizio garantirebbe l'anonimato, obbligando, nel contempo, il suo detentore a rispondere dei suoi stessi commenti, senza,cioè, potersi presentare ogni volta come nuovo anonimo.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Mica tanto
Leggendo un giornale ho trovato una curiosa notizia che a giugno ha sollevato molte polemiche tra i veronesi.
Nella piscina "Santini" di Verona una mamma musulmana si e' tuffata cn il "burkini",un abito che la copriva dalla testa ai piedi,mentre il marito ed i figli facevano il bagno cn il costume.
Le polemiche, oltre x lo spavento degli altri bambini nn abituati a simili atteggiamenti,sn state rivolte a domandare se un tale abbigliamento fosse stato realizzato cn materiale capace di garantire le norme igieniche agli altri bagnanti.
Diventera' la nuova moda x l'estate 2010?
Chissa' in Italia tutto e' possibile!
Poveri voi maschietti,che nn potrete piu' solletticare la vs fantasia alla vista di un bikini o un topless!
ahahahahahahahahahha!
cara mascia
saluti
la notizia del burkini
la avevo letta anche io ma me ne ero dimenticata.
hai fatto notare una cosa importante:
la mamma con questo costume e il papa e i figli con il costume, alla occidentale.
alla faccia della parita e del rispetto per le donne.
ma perche gli uomini musulmani non mettono anche essi un costume piu consono tipo ottocento, come quello indossato dal grande toto' in un turco napoletano.
scherzi a parte mi chiedo:
ma perche' i musulmani che fanno tanto i precisi,non utilizzano le tuniche, come se ne vedono in giro nei loro paesi?
e' la parita'
un caro saluto a te mascia
e ben ritrovata.saluti
mario
Ma tu, Mascia, e tu, Mario, siete cattolici praticanti?
Siete cioè osservanti di tutte le regole delle vostra religione?
Tutte,dico?
Mi ricordo e Vi ricordo che Gesù una volta disse: chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Attendo le vs. risposte.
In questo post,e' stato evitato di affrontare l'argomento toccando il tasto religioso e quindi caro anonimo la tua domanda e' inopportuna e fuori luogo.
Vuoi parlare di Gesu' ed io ti accontentero'.
Dal Vangelo nn possono essere estrapolate delle frasi dette da Ns.Signore ed essere messe a casaccio in giudizi xsonali su determinati argomenti.
Sn credente,praticante e cerco di fare il mio meglio x attenermi agli insegnamenti di Gesu'.
Gesu' puo' essere definito il primo femminista x eccellenza,infatti
Egli a quei tempi ando' contro la legge ebraica,rappresentata dai farisei,che nn dava nessuna importanza alle donne,x difenderle.
Alle donne era proibito mangiare cn gli uomini,partecipare alle discussioni in pubblico,potevano uscire sl x lavorare o prendere l'acqua e dovevano sempre indossare il velo,potevano essere ripudiate cn facilita' , nn potevano testimoniare e da nn sottovalutare l'allontanamento quando avevano il ciclo mestruale,infatti nn potevano avere contatto cn nessuno xche' ritenute impure.
Gesu' le amo',ed ebbe rispetto x esse,sostenne la loro dignita', ne fece sue discepole e da nn dimenticare che furono le prime a cui si rivelo' dopo la Sua Resurrezione (Maria di Magdala e Maria di Cleofa)e le prime Sue inviate x dare la lieta notizia ai discepoli.
Egli nn parlava mai male delle donne,nn le scacciava e la frase che tu hai usato:
"Chi e' senza peccato scagli la prima pietra" e' stata usata proprio x difendere una donna accusata di adulterio e condannata alla lapidazione.
Penso che x il momento possa bastare,mi chiedi se osservo tutte le regole religiose?
Chiedo ogni giorno al Signore di nn abbandonarmi mai, di farmi crescere nella fede e di perdonarmi ogni qlvolta la mia umanita' mi fa cadere nel peccato,
Il Signore mi conosce e mi ama x i miei difetti ed errori e nessuno meglio di Lui e' in grado di conoscere la purezza del mio cuore.
Nn sta a me o a te giudicarmi,lo fara' Lui alla fine del mio tempo su questa terra.
Questo si chiama fanatismo religioso!
Questa tua risposta era talmente scontata che ci avrei scommesso la testa,cm nel caso contrario la tua risposta sarebbe stata esattamente l'opposto.
L'intelligenza e la furbizia nn sta' nel formulare le domande che in un senso o nell'altro possono essere contrastate cn frasi ad effetto.
Sei prevedibile e disinformato in quanto il fanatismo religioso e' l'esasperazione totale di chi si riconosce e si identifica in un credo o sistema di credenze e nn ammette altro.
Essendo cattolica credo che la mia religione sia depositaria della verita' ma gli altri sn liberi di crederci o meno.
Sn contro a qualsiasi forma di sottomissione specialmente se adottata verso i deboli,le donne,i bambini,gli emarginati,gli indifesi ect.
Tu sei capace di autodefinirti e di credere e lottare x qlcs che nn sia sl a vantaggio personale, a prescindere dalla religione,dall'ideologia politica?
O fai parte di quella categoria di indifferenti che basta che la propria vita scorri senza problemi se ne frega altamente delle disgrazie e delle problematiche altrui?
Sei capace di controbattermi cn argomenti esaustivi senno' nn c'e' confronto.
Domandi e poi nn sei in grado di replicare,secondo te,e' normale?
P.S.=
Accusi me,di fanatismo religioso e degli islamici che credono che la loro salvezza e' determinata dalla conversione degli "infedeli",che ne pensi?
Gesu' ci lascia liberi di scegliere,nn costringe nessuno a credere in Lui ed amarlo,lo sapevi?
L'uomo cattolico ha ricevuto il libero arbitrio di poter scegliere e si parla di fanatismo,mah!
Chi vi capisce e' bravo!!
mascia
buona sera
scusami ma sei caduta nella trappola che ti e' stata tesa dal solito " so tutto io sulla religione catrtolica, anche se non me ne frega niente e non la pratico"
come tu hai detto " in tanti" pretendonon di conoscere la bibbia solo perche' la hanno vista in libreria e hanno letto qualcosa
quel qualcosa, che come tu hai detto sparano a casaccio.
un po' come si fa nel giornalismo, si estrapola una frase da un contesto e gli si da' un significato opposto.
ti prego lascia stare.
te lo dice uno che come te credo nella religione cattolica, e " MOLTO".
te lo dice uno che crede in una religione che da' pari dignita a uomini e donne, oltre a tantissime altre cose che non " voglio" stare qui ad esporre.
ma soprattutto non predica la violenza contro gli infedeli da convertire, che poi', e lo vorrei ricordare a quegli sciocchi che difendono tanto a spada tratta la fede musulmana in genere, quelgi infedeli siamo noi europei e italiani.
cara mascia invita uno di questi saputelli a parlare con un musulmano integralista di credo, e vedi cosa succede.
sai le risate a guardarlo.
saluti
buona sera
Caro Mario,perdonami ma nn cado mai nelle trappole ma mi ci intrufolo volentieri xche' sn pienamente consapevole che spesso nn sn all'altezza di uscire dalle trappole che essi stessi hanno innescato.
X provare l'ineguatezza degli altri bisogna assecondare,anxche sl x dimostrare la nn capacita'di confronto.
Chi sa,argomenta;chi tace,si zittisce!
va bene e' forse troppo cadere nelle trappole.
ma sta' di fatto che ci sta sempre chi tende le trappole e a me da fastidio in genere.
mettici pure che si parla di religione ed il fastidio triplica.
cara mascia
e' vero chi non sa zittisce, ma qui si parla anche di presunzione.
oggi, cara mascia, non puoi proprio immagginare quanta gente "crede di sapere" tutto di religione, costumi, comportamenti.
e stai sicura che questi tipi sono talmente convinti e radicati nlle loro convinzioni che non capiranno mai quello che gli dici.
tempo perso a rispondere a queste provocazioni.
saluti
mario
Gesu' ci raccomando' di nn stancarci mai di parlare di Lui,quando gli argomenti me lo xmettono io lo faccio,ognuno e' libero di ascoltare,di accettare o di rifiutare,noi nn siamo islamici ed ognuno puo' decidere quello che vuole.
Se ci dovessimo arrendere prima di iniziare sicuramente saremmo dei xdenti fin dall'inizio.
Ad es., i missionari nn avrebbero ragione di esistere eppure portano dovunque la Parola.
Il mio scopo nn e' stato mai quello di convincere gli altri a pensarla come me,ma di mostrare angolature diverse,se tutti la pensassimo allo stesso modo su cosa si baserebbe il confronto?
Su niente,in quanto tutti daccordo.
Rimanere sempre nelle proprie posizioni significa avere una "chiusura mentale" ,vivere sotto una campana di vetro isolato dal resto del mondo,nn accettare realta' diverse dalle tue e dove esiste un sl confronto:cn se' stessi.
Pretendere dagli altri di accettare le ns idee e' cmq una forma di imposizione.
Gradirei un parere da Confuleio su quanto ho espresso.
alla faccia del cacio cavallo!!!! Questa si che è una risposta..
bella risposta quella dell'anonimo delle oo:16
e buon anche il caciocavallo.
si ritornano sull'argomento?
cara mascia, ma quando tu parli di religione, e ne hai di parole, sei integralista religiosa e pure fanatica.
quando si parla di musulmani che impongono il velo, il burka, il burkini e quanto altro alle proprie donne si parla di religione.
ma chist' stann for' e cap'.
io vorrei vedere per un secondo tutti sti commentatori nei panni di quelle donne musulmane.
ma solo per un secondo non di piu perche non reggerebbero.
qual' era il titolo del post:
aggredita daniela santanche'.
la santanche ha sbagliato e i musulmani?
pungiglione caro in italia vi sono tantissimi luoghi di culto di altre religioni o confessioni.
vedi roma con le sinagoghe, la moschea.
in tantissime altre citta vi sono luoghi di culto.
anche a s.maria c.v. si sta costruendo una chiesa evangelica.
saluti
mario
Dare la possibilita' ai credenti in altre religioni di avere un luogo dove poter pregare e radunarsi e' un grande gesto di civilta' e rispetto.
Attenzione pero' nn facciamo confusione cn la religione evangelica che fa parte cmq della religione cristiana,si differenzia da quella cattolica sotto certi aspetti ma crede in Cristo e professa la Sua Parola.
X ricevere rispetto bisogna anche darlo,quello che contesto è sl il fatto che alcune religioni vengono usate dagli uomini cm strumento di sottomissione e coercizione.
Andando indietro nel ns passato,anche le donne cattoliche molti anni fa prima di entrare in Chiesa coprivano il capo cn un velo,in segno di rispetto verso il Signore.Cn il tempo questa usanza e' andata via via scemando ma cmq nn e' concesso entrare cn un abbigliamento indecoroso.
Qualche anno fa,ho assistito alla Comunione di una bambina musulmana che aveva espresso ai genitori il desiderio di abbracciare la ns fede.I genitori pur rimanendo fedeli alla propria religione hanno partecipato e accondisceso pur di farla felice.
E' l'estremismo religioso,che nn va bene soprattutto se usato come arma x ottenere altri scopi.
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