Il vergognoso ed incessante attacco di cui è fatto oggetto il Presidente Fini da parte di giornali e televisioni controllate direttamente dal cavaliere o da pseudo-giornalisti al suo soldo, che si preoccupano solo di apparire belli al suo cospetto e gareggiano per chi è più lecchino, dovrebbe seriamente preoccupare quella parte di elettorato che avendo votato per il più grande corrotto e corruttore della millenaria storia d'Italia ora si ritrova ad accorgersi di aver dato la fiducia anche ad uno che adotta metodi da dittatore, senza peraltro averne neanche la caratura.
Questa caricatura di politico che sta facendo godere i nemici dell'Italia, facendone vergognare e piangere i suoi figli, dimostra ogni giorno di più la considerazione che ha della democrazia e delle istituzioni : a questo proposito basterà rileggere qualche sua considerazione, mai smentita, sulla costituzione e o sul ruolo del Presidente della repubblica, carica alla quale ambisce e mai potrà raggiungere.
Ma qual'è lo scopo che si pone la velenosa e violenta campagna diffamatoria nei confronti di Fini e della sua famiglia? ( N. B. Solo giornalisti immorali come Feltri & co. che hanno venduto l'anima al diavolo avrebbero avuto l'ardire ed il cattivo gusto di tirare in ballo i familiari degli avversari politici).
Quello di dimostrare agli Italiani, i quali, in misura non inferiore al 70%, attingono alle notizie direttamente dalla TV senza alcun filtro critico, che loro, i politici, sono tutti uguali e che anche Fini, strenuo difensore della questione morale, ebbene si anche lui ha qualche scheletro nell'armadio e poco importerà se, come credo, la magistratura dimostrerà che alcun appunto possa essere mosso al Presidente della camera; si farà prestissimo a dire che i comunisti, nuovi amici di Fini, hanno provveduto a farlo assolvere.
Ed allora? Come si esce da una situazione come questa nella quale una persona plurindagata e pluricondannata, che si fa leggi ad personam per non dover rispondere delle sue malefatte, si consente di accusare e mettere sotto accusa e, peggio, additare al pubblico ludibrio una persona, fino a prova contraria, mai condannata né tantomeno inquisita?
Si esce in un solo modo: si sfiduci il Cavaliere e formi un governo che ci porti alle elezioni, dopo la riforma elettorale e, soprattutto, dopo la legge sul conflitto di interessi che vieti, così come avviene nei paesi civili di tutto il mondo, a chi detiene mezzi di informazione in maniera così massiccia di fare politica.
Dopo tante leggi ad personam facciamone una AD NATIONEM!
Liberiamo il paese da questo individuo che catalizza solo energie negative!
Da quando è sceso in politica l'Italia è scesa inarrestabilmente in tutti i campi, da quello economico a quello fiscale, dal campo delle libertà individuali al campo della corruzione.
Che si goda pure l'impero economico che si è costruito con l'aiuto della mafia, basta che impari che in democrazia chi gioca non può fare pure l'arbitro: è una regola facilissima ma il cavaliere sembra non averla capita.
A questo punto Fini deve decidersi: se vuol essere il punto di riferimento del centro- destra deve momentaneamente coalizzarsi con vecchi nemici ed eliminare il cancro italiano della democrazia; dopo, ognuno tornerà a battersi nel suo alveo naturale, con la stima e il rispetto che si deve comunque ad avversari, non nemici, politici. Sono ormai 16 anni che in Italia e solo in Italia i politici dei diversi schieramenti si insultano ad ogni occasione e qualche volta sono anche passati a vie di fatto.
E' ora di finirla!
Ma qual'è lo scopo che si pone la velenosa e violenta campagna diffamatoria nei confronti di Fini e della sua famiglia? ( N. B. Solo giornalisti immorali come Feltri & co. che hanno venduto l'anima al diavolo avrebbero avuto l'ardire ed il cattivo gusto di tirare in ballo i familiari degli avversari politici).
Quello di dimostrare agli Italiani, i quali, in misura non inferiore al 70%, attingono alle notizie direttamente dalla TV senza alcun filtro critico, che loro, i politici, sono tutti uguali e che anche Fini, strenuo difensore della questione morale, ebbene si anche lui ha qualche scheletro nell'armadio e poco importerà se, come credo, la magistratura dimostrerà che alcun appunto possa essere mosso al Presidente della camera; si farà prestissimo a dire che i comunisti, nuovi amici di Fini, hanno provveduto a farlo assolvere.
Ed allora? Come si esce da una situazione come questa nella quale una persona plurindagata e pluricondannata, che si fa leggi ad personam per non dover rispondere delle sue malefatte, si consente di accusare e mettere sotto accusa e, peggio, additare al pubblico ludibrio una persona, fino a prova contraria, mai condannata né tantomeno inquisita?
Si esce in un solo modo: si sfiduci il Cavaliere e formi un governo che ci porti alle elezioni, dopo la riforma elettorale e, soprattutto, dopo la legge sul conflitto di interessi che vieti, così come avviene nei paesi civili di tutto il mondo, a chi detiene mezzi di informazione in maniera così massiccia di fare politica.
Dopo tante leggi ad personam facciamone una AD NATIONEM!
Liberiamo il paese da questo individuo che catalizza solo energie negative!
Da quando è sceso in politica l'Italia è scesa inarrestabilmente in tutti i campi, da quello economico a quello fiscale, dal campo delle libertà individuali al campo della corruzione.
Che si goda pure l'impero economico che si è costruito con l'aiuto della mafia, basta che impari che in democrazia chi gioca non può fare pure l'arbitro: è una regola facilissima ma il cavaliere sembra non averla capita.
A questo punto Fini deve decidersi: se vuol essere il punto di riferimento del centro- destra deve momentaneamente coalizzarsi con vecchi nemici ed eliminare il cancro italiano della democrazia; dopo, ognuno tornerà a battersi nel suo alveo naturale, con la stima e il rispetto che si deve comunque ad avversari, non nemici, politici. Sono ormai 16 anni che in Italia e solo in Italia i politici dei diversi schieramenti si insultano ad ogni occasione e qualche volta sono anche passati a vie di fatto.
E' ora di finirla!
Il vergognoso ed incessante attacco di cui è fatto oggetto il Presidente Fini da parte di giornali e televisioni controllate direttamente dal cavaliere o da pseudo-giornalisti al suo soldo, che si preoccupano solo di apparire belli al suo cospetto e gareggiano per chi è più lecchino, dovrebbe seriamente preoccupare quella parte di elettorato che avendo votato per il più grande corrotto e corruttore della millenaria storia d'Italia ora si ritrova ad accorgersi di aver dato la fiducia anche ad uno che adotta metodi da dittatore, senza peraltro averne neanche la caratura.
Questa caricatura di politico che sta facendo godere i nemici dell'Italia, facendone vergognare e piangere i suoi figli, dimostra ogni giorno di più la considerazione che ha della democrazia e delle istituzioni : a questo proposito basterà rileggere qualche sua considerazione, mai smentita, sulla costituzione e o sul ruolo del Presidente della repubblica, carica alla quale ambisce e mai potrà raggiungere.
Ma qual'è lo scopo che si pone la velenosa e violenta campagna diffamatoria nei confronti di Fini e della sua famiglia? ( N. B. Solo giornalisti immorali come Feltri & co. che hanno venduto l'anima al diavolo avrebbero avuto l'ardire ed il cattivo gusto di tirare in ballo i familiari degli avversari politici).
Quello di dimostrare agli Italiani, i quali, in misura non inferiore al 70%, attingono alle notizie direttamente dalla TV senza alcun filtro critico, che loro, i politici, sono tutti uguali e che anche Fini, strenuo difensore della questione morale, ebbene si anche lui ha qualche scheletro nell'armadio e poco importerà se, come credo, la magistratura dimostrerà che alcun appunto possa essere mosso al Presidente della camera; si farà prestissimo a dire che i comunisti, nuovi amici di Fini, hanno provveduto a farlo assolvere.
Ed allora? Come si esce da una situazione come questa nella quale una persona plurindagata e pluricondannata, che si fa leggi ad personam per non dover rispondere delle sue malefatte, si consente di accusare e mettere sotto accusa e, peggio, additare al pubblico ludibrio una persona, fino a prova contraria, mai condannata né tantomeno inquisita?
Si esce in un solo modo: si sfiduci il Cavaliere e formi un governo che ci porti alle elezioni, dopo la riforma elettorale e, soprattutto, dopo la legge sul conflitto di interessi che vieti, così come avviene nei paesi civili di tutto il mondo, a chi detiene mezzi di informazione in maniera così massiccia di fare politica.
Dopo tante leggi ad personam facciamone una AD NATIONEM!
Liberiamo il paese da questo individuo che catalizza solo energie negative!
Da quando è sceso in politica l'Italia è scesa inarrestabilmente in tutti i campi, da quello economico a quello fiscale, dal campo delle libertà individuali al campo della corruzione.
Che si goda pure l'impero economico che si è costruito con l'aiuto della mafia, basta che impari che in democrazia chi gioca non può fare pure l'arbitro: è una regola facilissima ma il cavaliere sembra non averla capita.
A questo punto Fini deve decidersi: se vuol essere il punto di riferimento del centro- destra deve momentaneamente coalizzarsi con vecchi nemici ed eliminare il cancro italiano della democrazia; dopo, ognuno tornerà a battersi nel suo alveo naturale, con la stima e il rispetto che si deve comunque ad avversari, non nemici, politici. Sono ormai 16 anni che in Italia e solo in Italia i politici dei diversi schieramenti si insultano ad ogni occasione e qualche volta sono anche passati a vie di fatto.
E' ora di finirla!
Ma qual'è lo scopo che si pone la velenosa e violenta campagna diffamatoria nei confronti di Fini e della sua famiglia? ( N. B. Solo giornalisti immorali come Feltri & co. che hanno venduto l'anima al diavolo avrebbero avuto l'ardire ed il cattivo gusto di tirare in ballo i familiari degli avversari politici).
Quello di dimostrare agli Italiani, i quali, in misura non inferiore al 70%, attingono alle notizie direttamente dalla TV senza alcun filtro critico, che loro, i politici, sono tutti uguali e che anche Fini, strenuo difensore della questione morale, ebbene si anche lui ha qualche scheletro nell'armadio e poco importerà se, come credo, la magistratura dimostrerà che alcun appunto possa essere mosso al Presidente della camera; si farà prestissimo a dire che i comunisti, nuovi amici di Fini, hanno provveduto a farlo assolvere.
Ed allora? Come si esce da una situazione come questa nella quale una persona plurindagata e pluricondannata, che si fa leggi ad personam per non dover rispondere delle sue malefatte, si consente di accusare e mettere sotto accusa e, peggio, additare al pubblico ludibrio una persona, fino a prova contraria, mai condannata né tantomeno inquisita?
Si esce in un solo modo: si sfiduci il Cavaliere e formi un governo che ci porti alle elezioni, dopo la riforma elettorale e, soprattutto, dopo la legge sul conflitto di interessi che vieti, così come avviene nei paesi civili di tutto il mondo, a chi detiene mezzi di informazione in maniera così massiccia di fare politica.
Dopo tante leggi ad personam facciamone una AD NATIONEM!
Liberiamo il paese da questo individuo che catalizza solo energie negative!
Da quando è sceso in politica l'Italia è scesa inarrestabilmente in tutti i campi, da quello economico a quello fiscale, dal campo delle libertà individuali al campo della corruzione.
Che si goda pure l'impero economico che si è costruito con l'aiuto della mafia, basta che impari che in democrazia chi gioca non può fare pure l'arbitro: è una regola facilissima ma il cavaliere sembra non averla capita.
A questo punto Fini deve decidersi: se vuol essere il punto di riferimento del centro- destra deve momentaneamente coalizzarsi con vecchi nemici ed eliminare il cancro italiano della democrazia; dopo, ognuno tornerà a battersi nel suo alveo naturale, con la stima e il rispetto che si deve comunque ad avversari, non nemici, politici. Sono ormai 16 anni che in Italia e solo in Italia i politici dei diversi schieramenti si insultano ad ogni occasione e qualche volta sono anche passati a vie di fatto.
E' ora di finirla!
1 Comment:
Caro Michele,
è partito l’ordine del Sultano, l’ex alleato, On.Fini, diventato avversario deve essere infangato, delegittimato, distrutto. Cosi si regolano i conti nell’era del berlusconismo.
Mi chiedo chi sarà il prossimo?
Questa tecnica del dominio assoluto, in parte caro Michele, inizia a prendere corpo anche negli ambienti di lavoro.. come il mio .. Oggi “prevale la morale fai da te”: è bene solo quello che conviene a me, al mio gruppo, ai miei affiliati.
Ormai vi è una concezione padronale della cosa pubblica, non si ammettono repliche al pensiero unico. E guai a chi osa sfidare il dominus’ assoluto”.
Conosci bene la fine che fa.
Caro Michele, tutto questo è incredibile, inaccettabile, e quel che mi stupisce è la rassegnazione totale delle istituzioni e/o degli amministratori che hanno il compito di
evitare nel modo più assoluto siffatti accanimenti.
Ghino di tacco
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