Vi ricordate quel capolavoro del cinema che è il film " Qualunquemente" di e con Antonio Albanese?
Ecco, mi sembra che il programma politico di Cetto La Qualunque,
protagonista del film, assomigli, nella forma ed anche un po’ nella
sostanza, a quello presentato da Grillo. Potremo chiamarlo Beppe Il
Qualunque!!! “Non
ci saranno più bollette del gas ed aboliremo anche quelle della luce …
aboliremo l’ICI … aboliremo anche la tassa sulla spazzatura, il bollo
dell’auto e l’assicurazione … daremo 1000 euro a persona, anzi 2000, e
imbianchiamo le case di tutti … GRATIS!!!” .
Arthur Bloch diceva che "la maniera migliore per aver successo in politica è trovare una folla che sta andando da qualche parte e mettercisi davanti.”
Dovendo scegliere degli aggettivi per descrivere la mia
opinione sul programma del M5S, opterei per questi: demagogico/populista,
ingannevole, superficiale, utopico/surrealista.
Hanno scritto e proposto
esattamente tutto quello che avremmo voluto sentirci dire, sull’onda del
comune sentimento anti-politico che si sta diffondendo negli italiani.
Sono tutte argomentazioni che rispondono ad una certa logica di buon senso
(come ad esempio l’eliminazione dei privilegi per i parlamentari, la
non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati ed il
divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari), ma che sembrano addirittura sfociare in un eccesso di utopia e surrealismo
(come nel caso dei referendum sia abrogativi che propositivi senza
quorum, dell’abolizione di tutte le Authority, dell’accesso alla rete
gratuito per i cittadini italiani). Molte
cose sono facili da dirsi a parole, ma nè Grillo nè i suoi collaboratori hanno mai sentito il dovere di spiegarci
anche in quale modo pensano di attuare concretamente tutte queste belle
cose: allineamento delle tariffe di energia,
connettività (ma non avevan detto che l’accesso alla rete era
gratuito?), telefonia, elettricità, trasporti agli altri paesi europei;
riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato
con il taglio degli sprechi; garantire l’accesso alle prestazioni
essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito;
eliminazione degli inceneritori; riduzione di almeno il 10% in 5 anni
dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici, con
sanzioni finanziarie per gli inadempimenti, e si potrebbe continuare.... Tutto ciò (ad eccezione dei tagli che non sono così semplici e
banali da fare) implica degli investimenti e necessitano di risorse economiche a disposizione. Avendo
tanti bei soldini in cassa a propria disposizione, chiunque sarebbe in
grado di far fronte alle spese necessarie per mettere in pratica tutte
queste meravigliose proposte.
Forse il caro Grillo, anziché improvvisarsi politico ed illudere tante
persone, dovrebbe farsi un esame di coscienza e limitarsi a fare il suo
mestiere di comico. Il programma del M5S ? Tante
belle frasi messe ben in fila, che si vendono molto bene e che sembrano
scritte apposta per estorcere il voto. Ma, considerata
la superficialità con cui tali proposte vengono dichiarate, sono
davvero molto dubbioso sul fatto che questi “predicatori” del M5S le
sappiano poi mettere davvero in pratica. Assomigliano notevolmente a quelli della Lega Nord:
sempre stati bravi a predicare e ad appassionare le folle, ma, una volta andati in parlamento e al governo, non hanno fatto
assolutamente nulla di quanto avevano sempre predicato ed abbiano anzi
generato più danni che migliorie per questo paese. Si
sono dimostrati dei veri pirati, che una volta abbordata la nave sotto
ingannevoli spoglie, hanno approfittato egregiamente della situazione
per farsi i propri interessi, mimetizzandosi alla perfezione con gli
altri saccheggiatori che già si trovavano a bordo della nave.
Quello che serve in Italia sono delle strategie economiche di
medio-lungo periodo, non un’ammucchiata di proposte a breve termine che
allo stesso tempo dicono tanto e non dicono niente, che servono solo a
confondere le idee ed attirare consensi. Una cosa molto grave,
citata nel loro programma e che rischia di passare pericolosamente
inosservata, riguarda la voce della “eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche”. Credo che sia necessario garantire la libertà e soprattutto la diversità di parola. Se le testate giornalistiche di nicchia dovessero chiudere, sarebbe un disastro: l’omologazione del pensiero e delle idee è un grave pericolo, se scompare il pluralismo dell’informazione e si appiattisce la diversità culturale, la nostra democrazia rischia la sopravvivenza, considerando che già ora non siamo per niente messi bene .L’attuale Beppe potrebbe trasformarsi in una sorta di Benito…Come spiegare altrimenti il rifiuto di partecipare a dibattiti pubblici,
impossibilità quindi di interlocuzione e di fare confronti faccia a
faccia ( Berlusconi docet: l'avete mai visto in tv ad un dibattito con altri politici?). Grillo lancia il verbo dall’alto, spesso sottoforma di anatema o
di insulto, senza nessuna disponibilità a dialogare e nessuna
intenzione di fare dialettica. Si tratta perciò di un modello
assolutamente sbagliato, che rasenta appunto il modello fascista.
Infine, pensateci su un attimo, ma che
figuraccia mondiale faremmo se tale Beppe Grillo, comico di professione,
vincesse le elezioni politiche? Dopo aver concesso il ruolo di
protagonista, sul palcoscenico della politica, allo showman Berlusconi
(che ha fatto ridere il mondo di noi), chissà come parleranno bene
all’estero degli italiani, se sul palcoscenico dovesse salire un comico vero!
Con tutto il rispetto per il Sig. Grillo, ma ognuno dovrebbe attenersi a
fare il suo mestiere: un
conto è esser bravi a mettere in piazza dei problemi (Grillo ha di
certo dimostrato di saperlo fare bene), ma ben altro conto è saper
risolvere questi problemi…
Vi ricordate quel capolavoro del cinema che è il film " Qualunquemente" di e con Antonio Albanese?
Ecco, mi sembra che il programma politico di Cetto La Qualunque,
protagonista del film, assomigli, nella forma ed anche un po’ nella
sostanza, a quello presentato da Grillo. Potremo chiamarlo Beppe Il
Qualunque!!! “Non
ci saranno più bollette del gas ed aboliremo anche quelle della luce …
aboliremo l’ICI … aboliremo anche la tassa sulla spazzatura, il bollo
dell’auto e l’assicurazione … daremo 1000 euro a persona, anzi 2000, e
imbianchiamo le case di tutti … GRATIS!!!” .
Arthur Bloch diceva che "la maniera migliore per aver successo in politica è trovare una folla che sta andando da qualche parte e mettercisi davanti.”
Dovendo scegliere degli aggettivi per descrivere la mia
opinione sul programma del M5S, opterei per questi: demagogico/populista,
ingannevole, superficiale, utopico/surrealista.
Hanno scritto e proposto
esattamente tutto quello che avremmo voluto sentirci dire, sull’onda del
comune sentimento anti-politico che si sta diffondendo negli italiani.
Sono tutte argomentazioni che rispondono ad una certa logica di buon senso
(come ad esempio l’eliminazione dei privilegi per i parlamentari, la
non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati ed il
divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari), ma che sembrano addirittura sfociare in un eccesso di utopia e surrealismo
(come nel caso dei referendum sia abrogativi che propositivi senza
quorum, dell’abolizione di tutte le Authority, dell’accesso alla rete
gratuito per i cittadini italiani). Molte
cose sono facili da dirsi a parole, ma nè Grillo nè i suoi collaboratori hanno mai sentito il dovere di spiegarci
anche in quale modo pensano di attuare concretamente tutte queste belle
cose: allineamento delle tariffe di energia,
connettività (ma non avevan detto che l’accesso alla rete era
gratuito?), telefonia, elettricità, trasporti agli altri paesi europei;
riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato
con il taglio degli sprechi; garantire l’accesso alle prestazioni
essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito;
eliminazione degli inceneritori; riduzione di almeno il 10% in 5 anni
dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici, con
sanzioni finanziarie per gli inadempimenti, e si potrebbe continuare.... Tutto ciò (ad eccezione dei tagli che non sono così semplici e
banali da fare) implica degli investimenti e necessitano di risorse economiche a disposizione. Avendo
tanti bei soldini in cassa a propria disposizione, chiunque sarebbe in
grado di far fronte alle spese necessarie per mettere in pratica tutte
queste meravigliose proposte.
Forse il caro Grillo, anziché improvvisarsi politico ed illudere tante
persone, dovrebbe farsi un esame di coscienza e limitarsi a fare il suo
mestiere di comico. Il programma del M5S ? Tante
belle frasi messe ben in fila, che si vendono molto bene e che sembrano
scritte apposta per estorcere il voto. Ma, considerata
la superficialità con cui tali proposte vengono dichiarate, sono
davvero molto dubbioso sul fatto che questi “predicatori” del M5S le
sappiano poi mettere davvero in pratica. Assomigliano notevolmente a quelli della Lega Nord:
sempre stati bravi a predicare e ad appassionare le folle, ma, una volta andati in parlamento e al governo, non hanno fatto
assolutamente nulla di quanto avevano sempre predicato ed abbiano anzi
generato più danni che migliorie per questo paese. Si
sono dimostrati dei veri pirati, che una volta abbordata la nave sotto
ingannevoli spoglie, hanno approfittato egregiamente della situazione
per farsi i propri interessi, mimetizzandosi alla perfezione con gli
altri saccheggiatori che già si trovavano a bordo della nave.
Quello che serve in Italia sono delle strategie economiche di
medio-lungo periodo, non un’ammucchiata di proposte a breve termine che
allo stesso tempo dicono tanto e non dicono niente, che servono solo a
confondere le idee ed attirare consensi. Una cosa molto grave,
citata nel loro programma e che rischia di passare pericolosamente
inosservata, riguarda la voce della “eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche”. Credo che sia necessario garantire la libertà e soprattutto la diversità di parola. Se le testate giornalistiche di nicchia dovessero chiudere, sarebbe un disastro: l’omologazione del pensiero e delle idee è un grave pericolo, se scompare il pluralismo dell’informazione e si appiattisce la diversità culturale, la nostra democrazia rischia la sopravvivenza, considerando che già ora non siamo per niente messi bene .L’attuale Beppe potrebbe trasformarsi in una sorta di Benito…Come spiegare altrimenti il rifiuto di partecipare a dibattiti pubblici,
impossibilità quindi di interlocuzione e di fare confronti faccia a
faccia ( Berlusconi docet: l'avete mai visto in tv ad un dibattito con altri politici?). Grillo lancia il verbo dall’alto, spesso sottoforma di anatema o
di insulto, senza nessuna disponibilità a dialogare e nessuna
intenzione di fare dialettica. Si tratta perciò di un modello
assolutamente sbagliato, che rasenta appunto il modello fascista.
Infine, pensateci su un attimo, ma che
figuraccia mondiale faremmo se tale Beppe Grillo, comico di professione,
vincesse le elezioni politiche? Dopo aver concesso il ruolo di
protagonista, sul palcoscenico della politica, allo showman Berlusconi
(che ha fatto ridere il mondo di noi), chissà come parleranno bene
all’estero degli italiani, se sul palcoscenico dovesse salire un comico vero!
Con tutto il rispetto per il Sig. Grillo, ma ognuno dovrebbe attenersi a
fare il suo mestiere: un
conto è esser bravi a mettere in piazza dei problemi (Grillo ha di
certo dimostrato di saperlo fare bene), ma ben altro conto è saper
risolvere questi problemi…
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