Il neo-deputato Paolo Bernini del Movimento 5 Stelle, in una intervista alla trasmissione televisiva Ballarò afferma che negli Stati Uniti “hanno già iniziato a mettere i
microchip all'interno del corpo umano per registrare, per mettere i
soldi, quindi è un controllo di tutta la popolazione”.
Se sto scherzando? Assolutamente no: lo ha detto veramente!
La storiella dei microchip sottopelle usato non come sistema di riconoscimento (come i microchip per gli animali domestici) ma specificamente per il controllo (mentale o sociale) della popolazione è un classico del cospirazionismo di stampo religioso che gira da almeno un decennio.
Di prove, ovviamente, neanche l'ombra!
Ma probabilmente Paolo Bernini sa delle cose che a noi sfuggono perché evidentemente abbiamo la mente ottusa,come ama ripetere il suo mentore. Non può aver fatto queste affermazioni sulla sola scorta della visione di un video trovato su Youtube: dopo tutto , Bernini è un deputato della Repubblica Italiana e gli elettori non possono essere così rincitrulliti ( o si?) da votare per uno che crede nei complotti a base di microchip per il controllo della popolazione o per movimenti che candidano persone che hanno queste credenze. Questi non possono essere i risultati del bombardamento di stronzate in libertà fatto per anni da trasmissioni come Voyager e Mistero.
Soltanto un imbecille lancerebbe questi allarmi senza poter portare prove schiaccianti: documenti, referti medici, dati statistici sul numero di chip impiantati, magari qualche americano chippato da radiografare in diretta a Ballarò per vedere il nanocircuito sottocutaneo in azione. E se il suo Movimento non prende le distanze da queste accuse, se non liquida le asserzioni di Bernini come un momento di psichedelia da stress elettorale, vuol dire che le condivide e le appoggia.
Sono quindi certo che a breve Paolo Bernini ci presenterà le prove definitive di quello che dice. Magari insieme alle dimostrazioni d'efficacia della Biowashball e dei cellulari cuociuova tanto care a Beppe Grillo, anima del Movimento 5 Stelle.
Altrimenti dovremmo concludere che quel bitorzolo che alcuni elettori sentono sottopelle non è un microchip a stelle e strisce, ma è l'ultimo neurone rimasto che sta cercando una via di fuga per non morire di solitudine.
Il neo-deputato Paolo Bernini del Movimento 5 Stelle, in una intervista alla trasmissione televisiva Ballarò afferma che negli Stati Uniti “hanno già iniziato a mettere i
microchip all'interno del corpo umano per registrare, per mettere i
soldi, quindi è un controllo di tutta la popolazione”.
Se sto scherzando? Assolutamente no: lo ha detto veramente!
La storiella dei microchip sottopelle usato non come sistema di riconoscimento (come i microchip per gli animali domestici) ma specificamente per il controllo (mentale o sociale) della popolazione è un classico del cospirazionismo di stampo religioso che gira da almeno un decennio.
Di prove, ovviamente, neanche l'ombra!
Ma probabilmente Paolo Bernini sa delle cose che a noi sfuggono perché evidentemente abbiamo la mente ottusa,come ama ripetere il suo mentore. Non può aver fatto queste affermazioni sulla sola scorta della visione di un video trovato su Youtube: dopo tutto , Bernini è un deputato della Repubblica Italiana e gli elettori non possono essere così rincitrulliti ( o si?) da votare per uno che crede nei complotti a base di microchip per il controllo della popolazione o per movimenti che candidano persone che hanno queste credenze. Questi non possono essere i risultati del bombardamento di stronzate in libertà fatto per anni da trasmissioni come Voyager e Mistero.
Soltanto un imbecille lancerebbe questi allarmi senza poter portare prove schiaccianti: documenti, referti medici, dati statistici sul numero di chip impiantati, magari qualche americano chippato da radiografare in diretta a Ballarò per vedere il nanocircuito sottocutaneo in azione. E se il suo Movimento non prende le distanze da queste accuse, se non liquida le asserzioni di Bernini come un momento di psichedelia da stress elettorale, vuol dire che le condivide e le appoggia.
Sono quindi certo che a breve Paolo Bernini ci presenterà le prove definitive di quello che dice. Magari insieme alle dimostrazioni d'efficacia della Biowashball e dei cellulari cuociuova tanto care a Beppe Grillo, anima del Movimento 5 Stelle.
Altrimenti dovremmo concludere che quel bitorzolo che alcuni elettori sentono sottopelle non è un microchip a stelle e strisce, ma è l'ultimo neurone rimasto che sta cercando una via di fuga per non morire di solitudine.
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