sabato 31 ottobre 2009

2 pesi e 2 misure

Tutto comincia con un serie di lettere non tanto anonime pubblicate dal Dagospia, tra le quali c’è questa, finita on line giusto ieri: “Prima una data: 29 aprile 1996. E’ in quel giorno (anzi, quella sera) che un notissimo esponente di quel partito finì in una retata di clienti di travestiti a Roma e riuscì a salvarsi grazie al “lei non sa chi sono io” e all’indulgenza di troppi giornalisti della capitale che da allora sanno tutto ma sono rimasti muti. Firmato: Protosardo “. E oggi, nel Giornale in edicola, in un articolo firmato Gian Marco Chiocci, viene data la versione dell'on. Gasparri.
Nella primavera del 1996 Gasparri, scrive il Giornale, viene invitato a una cena al prestigioso Circolo del Polo, ai piedi dei Parioli, nella zona sportiva dell’Acqua Acetosa che a quei tempi la sera pullulava di donne e/o uomini in vendita con perizoma e calze a rete. La moglie è già lì, quando Gasparri viene fermato dai carabinieri in servizio con tanto di lampeggiante e paletta: la Punto mette la freccia, accosta e il senatore spiega che “stava facendo su e giù lungo quei viali pieni di circoli sportivi , perché non conosceva l’esatta ubicazione del Circolo del Polo e a causa della scarsa illuminazione non riusciva a trovare l’entrata. Chiarito quello che poi lo stesso Gasparri ha definito un equivoco insignificante, non si sa se con l’aiuto degli stessi carabinieri o per conto suo, ha trovato la strada giusta ed è giunto a destinazione“. E poi, a cena, ha raccontato l’episodio al tavolo a cui era seduto, ridendo.
Il punto è che non serve una grandissima memoria storica per ricordare quanto l’oggi capogruppo del PdL al Senato, ex sottosegretario all’interno e ministro delle telecomunicazioni, facesse il diavolo a quattro sul caso di Silvio Sircana, il portavoce dell’allora presidente del Consiglio Romano Prodi che venne beccato, in una foto scattata da lontano, a fermarsi in compagnia di una donna davanti a un transessuale in automobile. La circostanza sembra piuttosto simile a quella in cui è stato coinvolto Gasparri; solo che al posto dei carabinieri si trovò lì un fotografo. Il quale immortalò il momento topico e poi vendette le foto al settimanale Oggi, di proprietà della Rizzoli Corriere della Sera, che però non le pubblicò: fu sempre il Giornale, allora diretto da Maurizio Belpietro, a sbatterle in prima pagina. “Dimissioni!”,urlava Gasparri nell’occasione, facendone un problema di credibilità: “Può fare il portavoce del governo uno che non ha detto la verità?“. No, certo. Anche se alla fin fine, Sircana – per quanto ne sappiamo – era incappato in un episodio molto simile a quello raccontato sul senatore. Anzi: il portavoce di Prodi non era nemmeno solo in macchina (e di solito per rimorchiare trans non ci si portano dietro testimoni di sesso femminile), mentre Gasparri sì. Ecco, forse con il senno di poi si può dire che, ricordando il suo personale precedente, un pochino di prudenza in più, nel fare la morale agli altri, sarebbe stata auspicabile. O no?

Nuovi orari visita fiscale


9-13 e 15-18: queste le nuove fasce orarie di reperibilità.In una conferenza stampa a Palazzo Vidoni il ministro della Pa Renato Brunetta ha annunciato che tornano ad allargarsi le fasce di reperibilita' dei dipendenti pubblici in caso di malattia. Con un effetto a fisarmonica nel giro di un anno sono passate da quattro a undici ore, poi sono scese di nuovo a quattro (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19) e ora saliranno a sette (9-13, 15-18). La nuova misura rientra nel decreto legislativo di attuazione della legge 15 del 2009, che verrà pubblicata sabato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore a metà novembre. Il provvedimento, infatti, dà al titolare della Pubblica amministrazione il potere di decidere sulle fasce orarie di reperibilità. La motivazione di questo futuro cambiamento è dovuto, secondo il Ministro,ad un nuovo incremento delle assenze, registrato nei mesi di agosto (+16,7 per cento) e settembre (+24,2), rispetto allo stesso periodo del 2008 e dopo oltre un anno di forti riduzioni. Ma lo stesso Ministro si è chiesto il perchè di questa inversione di tendenza? Le forti riduzioni iniziali non erano state determinate dall'effetto annuncio, con quel che ne è seguito, fin al di sotto della soglia fisiologica per poi assestarsi, così come sta avvenendo, su livelli " normali"? E' solo così che il Ministro intende aumentare l'efficienza della P.A.? Quando metterà mano al controllo dei sigg. Dirigenti superpagati e svincolati da qualunque obbligo di orario di lavoro? L'opinione pubblica sa che i Dirigenti non hanno alcun tipo di controllo sulle presenze? Il Ministro ha introdotto un ferreo sistema di valutazione dei dipendenti con esclusione da remunerazione accessorie il personale meno produttivo ed efficiente, perchè non si procede analogamente con i Dirigenti? Ed i parlamentari ed i loro portaborse a chi devono dar conto della loro attività e delle loro presenze? Il posto di parlamentare assomiglia al premio del nuovo gioco Win for life con la differenza che è molto più remunerativo e divertente.

Un ultima considerazione la riservo per i costi di queste operazioni di " allargamento" degli orari di reperibilità del personale ammalato :il nostro ministro Brunetta lo sa che tutte le strutture pubbliche hanno speso un bastimento di soldi per mandare le visite fiscali in tutti (compresi quelli nei quali già c'era una diagnosi di convalescenza in seguito a interventi chirurgici eseguiti in strutture pubbliche) i casi fino a giugno e che per reperire questi medici fiscali sono stati scoperti servizi ambulatoriali e di guardia medica? Già, perchè allargare le fasce orarie, a prescindere dalle visite, vuol dire pagare più ore al personale medico e distrarlo da altri compiti.

venerdì 30 ottobre 2009

Esecuzione in diretta.


La pubblicazione del video ha il solo scopo di contribuire a diffondere delle immagini dalle quali, si spera, si possa risalire all'autore dell'efferato omicidio e del o dei suoi complici. Ricordo che la visione è vietata ai minori ed è sconsigliata alle persone facilmente impressionabili.
La discussione sul comportamento dei passanti è opportuno che si svolga in relazione al precedente post di Mascia.

Indifferenza



NAPOLI

Una strada stretta, un uomo che ignaro aspetta la morte fumando una sigaretta, un killer che dopo aver sparato in testa alla vittima si allontana con la pistola in pugno, lo sguardo fiero e quasi sorridente, l’indifferenza dei cittadini che scavalcano il cadavere senza fermarsi, mentre la pozza di sangue si allarga sull’asfalto. Il video dell’omicidio del pregiudicato Mariano Bacioterracino, ucciso l’11 maggio alla Sanità, in pieno centro di Napoli, è l’ennesima conferma che Gomorra non è soltanto un libro e poi un film: ma è, purtroppo, la cruda realtà di una città che, come dice l’autore Roberto Saviano, «è in guerra».
Sono stati gli stessi inquirenti che indagano sul delitto a decidere di diffondere gli oltre 4 minuti di filmato - immagini inequivocabili perchè mai finora le sequenze di un omicidio di camorra erano apparse così chiare - nella speranza che qualcuno possa fornire elementi utili per identificare il sicario e il palo. «Ad oggi - sottolinea infatti la procura di Napoli - non è stato possibile identificare nè l’esecutore materiale del delitto nè la persona che si ritiene abbia svolto nell’occasione il ruolo di ’specchiettistà, entrambi ben visibili nel video». Gli inquirenti sperano di avere almeno delle segnalazioni anonime, dando praticamente per scontato che nessun testimone si presenterà per indicare il nome dei killer.
L’indifferenza è l’incapacità di trasformare ed ampliare il nostro piccolo mondo, fatto di noi, della nostra famiglia, l’incapacità di lasciare aperta la porta al resto della comunità, all’ambiente circostante.
L’indifferenza è “pretendere” che queste cose non accadano MAI a noi.
L’indifferenza è l’ignoranza profonda che abbiamo, e' non fare nulla, e' rimanere impassibili davanti a tutto quello che avviene intorno a noi, il fare finta che non sia successo niente,e' negare anche quello che i nostri occhi hanno visto,e' scavalcare corpi inermi senza reagire, e' continuare normalmente per la propria strada, e' far finta e ignorare quello di cui possiamo essere stati testimoni inconsapevoli.
Eppure erano in tanti..........
Nessuno si è precipitato al primo commissariato di polizia o alla prima stazione dei carabinieri per denunciare l'accaduto o collaborare alle indagini.
Quando niente scalfisce piu' ne' il nostro cuore,ne' la nostra mente e la morte non riesce a scuoterci,tanto da renderci astanti omertosi, che ci rimane?

giovedì 29 ottobre 2009

Informazione di servizio.


Ho provveduto, grazie alla fattiva collaborazione del grande Confuleio Sabbione, al reintegro dei post accidentalmente cancellati.
Questi, però, pur completi di tutti i commenti sono purtroppo privi delle relative foto.
Va da sè che nei post , specie in quelli a cui ci ha abituati Confuleio Sabbione, la foto è una parte importante se non determinante, per cui invito lo stesso, dato che ne è il detentore, a farmele pervenire perchè io le rimetta al loro posto.
Ho scelto la strada della richiesta via blog, perchè i post pubblicati a suo tempo da Confuleio adesso risultano a mia firma per default.

Operazione Halloween


Sono 12 gli indagati nell'inchiesta Hallowen che ha portato questa mattina all'arresto di sette persone di cui 4 in carcere, tre ai domiciliari ed alcuni in divieto di dimora. In carcere sono finiti gli imprenditori delle pompe funebri Vincenzo Martino (la Concordia), Vincenzo Palazzo di Grazzanise ed Angelo e Gaetano Cerreto di Marcianise. Arresti domiciliari invece per l'imprenditore delle pompe funebri Maurizio Merone e i centralinisti/addetti alla portineria dell'ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Raffaele Santillo e Antonio Monaco. Divieto di dimorare a Santa Maria per l'imprenditrice Matilde Vecchione. L'operazione è stata eseguita dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere e Caserta. Sequestrati anche beni aziendali e sedi operative di cinque imprese funebri. Dalle prime informazioni sarebbero state coinvolte imprese di pompe funebri di Caserta e Santa Maria C. V.
In manette e in carcere sono finite tre persone: Vincenzo Martino, 44 anni di Casal di Principe, Vincenzo Palazzo, 59 anni di Grazzanise e Gaetano Cerreto, 30 anni, di Marcianise.
Ai domiciliari, invece, Immacolata Dorelli, 55 anni, titolare della nota impresa funebre Dorelli & Ferrara di Santa Maria Capua Vetere,il 44enne Maurizio Marone di Santa Maria Capua Vetere, dipendente dell’impresa funebre Vecchione e, infine, i due centralinisti dell’ospedale Melorio, Raffaele Santillo, 64 anni e Antonio Monaco, 44enne di Curti.
Forse, la cosa migliore è quella di avviarsi al cimitero con la bara sulle spalle. O no?

mercoledì 28 ottobre 2009

Zone Franche Urbane: cosa sono?


Nascono oggi 28 ottobre 2009, con una cerimonia alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, 22 Zone Franche urbane, cioè aree individuate in quartieri che vivono situazioni di disagio sociale ed occupazionale e con un particolare bisogno di strategie per lo sviluppo e l'occupazione; l'unità di riferimento per la loro individuazione può essere il quartiere, la circoscrizione, o anche unità urbane diverse. Le “Zone franche” avranno, quindi, una funzione di rilancio dell’economia, stimolando la nascita di piccole e micro imprese attraverso esenzioni fiscali e previdenziali. Selezionate sulla base di una serie di indicatori,con una procedura durata circa un anno, sorgeranno a:Catania, Gela, Erice, Crotone, Rossano, Lamezia Terme, Matera, Taranto, Lecce, Andria, Napoli, Torre Annunziata,Mondragone, Campobasso, Cagliari, Iglesias, Quartu Sant'Elena, Velletri, Sora, Pescara, Massa Carrara e Ventimiglia. Sono queste le strategie di rilancio dell'economia e dell'occupazione che ci piacciono e delle quali ci piace discutere. Certo, sono una goccia nel mare, ma il rilancio delle zone che vivono un fortissimo disagio economico ed occupazionale e del sud in generale è la strada maestra per superare la crisi che adesso soprattutto sta manifestando i suoi letali e nefasti effetti.

E' doveroso da parte mia fare qualche chiarimento, alcuni giorni fa successivamente al mio comunicato di assentarmi dal blog per motivi che ci tengo a ribadire sono esclusivamente legati al mio stato di salute ed a quello di miei congiunti,nonché ad altri problemi familiari, sono apparsi sul blog dei commenti siglati "confuleio sabbione" non fatti dal sottoscritto ma da qualche provocatore.
Successivamente, pubblicavo un mio comunicato che smentiva la paternità riguardo questi commenti, e nel quale comunicato, precisavo che la veracità dei miei interventi era contraddistinta dalle icone del blogger perché registrato e dalla mia effige.
Dopo questa mia precisazione, appariva un nuovo commento, questa volta con icona del blogger ed effige, stupito, non riuscivo a spiegarmi come un anonimo postatore potesse avere utilizzato la mia immagine ed il mio account, per cui, avendo il sospetto di poter essere vittima di un attacco hacker ho provveduto a registrarmi con una nuova password ed un nuovo accaunt.
Sfortunatamente nel corso di quest' operazione andavano perduti parte dei post degli ultimi mesi, e questo non per mia volontà ma per un caso fortuito.
Detto ciò, voglio ringraziare Michele Farina del quale nutro una grandissima stima, mi ha dato possibilità di esprimere le mie idee e condividere con i frequentatori del blog il mio amore per questa città e scusarmi con lui per quanto accaduto ribadendo la mia stima per la sua persona.
Ai maligni invece che non hanno disdegnato in qualche commento di manifestare tutta la loro cattiveria, malafede e se mi consentono anche la loro invidia, voglio ricordare che chi nasce tunno no può morire quadro come si dice qui da noi, e che quindi alla fine la verità è sempre quella che viene a galla e sono gli uomini quelli che possono permettersi di camminare a testa alta, sempre!!!! chi ha capito ha capito.
Voglio scusarmi anche con voi tutti lettori e afficionados del blog,affermando ancora una volta che la mia decisione è stata generata solo ed esclusivamente dalle motivazioni gravose elencate pocanzi, gli altri possono pensare quello che vogliono, vi saluto e vi esterno tutto il mio ringraziamento.
A momenti di vita migliori.

Montalto di Castro: il simbolo del degrado del paese.


Sono rimasto letteralmente allibito nel vedere questo video: mio dio, mi sono detto, come stiamo cadendo ( non siamo caduti) in basso.
Già, perchè il nostro è un processo ancora in fase di evoluzione ( meglio sarebbe dire di involuzione) e suscettibile di ulterioro peggioramenti; il mio innato ed inguaribile ottimismo mi porta a pensare che quanto prima si toccherà il fondo tanto prima si ricomincerà a salire.
E allora ben vengano episodi come quello del video se servono ad aprire gli occhi sull'infimo livello di morale nel quale viviamo.
P.S. Faccio notare a qualche mio detrattore che non mi astengo dal commentare episodi come quello di Montalto di Castro il cui Sindaco (PD) ha deciso far assistere con soldi pubblici i presunti colpevoli.

martedì 27 ottobre 2009

Libertà di pensiero in Internet

24 novembre 2008
Cassazione e Internet: i diritti di cronaca e di critica discendono dall’art. 21 della Costituzione e spettano ad ogni individuo, anche non giornalista e anche su Internet (Cass. 31392/2008)
Diritto e Internet (Copyright immagine clix) CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza 1 - 25 luglio 2008, n. 31392:
<<...La diffamazione tramite internet costituisce certamente un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi del comma III dell'art. 595 cp, in quanto commessa con altro (rispetto alla stampa) mezzo di pubblicità. In realtà peraltro, poiché è certamente possibile, attraverso i normali strumenti di dotazione di un qualsiasi personal computer, procedere alla stampa della "pagina web", il giornale telematico sembrerebbe quasi costituire un tertium genus tra la stampa e, appunto, gli altri mezzi di pubblicità. Cosa certa è, comunque, che, essendo ormai internet un (potente) mezzo di diffusione di notizie, immagini e idee (almeno quanto la stampa, la radio e la televisione), anche -evidentemente- attraverso di esso si estrinseca quel diritto di esprimere le proprie opinioni, diritto che costituisce uno dei cardini di una democrazia matura e che, per tale ragione, figura in posizione centrale nella vigente Carta costituzionale. I diritti di cronaca e di critica, in altre parole, discendono direttamente -e senza bisogno di mediazione alcuna- dall'art 21 Cost. e non sono riservati solo ai giornalisti o a chi fa informazione professionalmente, ma fanno riferimento all'individuo uti civis. Chiunque, per tanto, e con qualsiasi mezzo (scil. anche tramite internet), può riferire fatti e manifestare opinioni e chiunque -nei limiti dell'esercizio di tale diritto (limiti, da anni, messi a punto dalla giurisprudenza)- può "produrre" critica e cronaca...>>

domenica 25 ottobre 2009

Gli svaghi dei politici

Il presidente della Regione Lazio,Piero Marrazzo,indagato perche' ricattato da quattro carabinieri,in possesso di un video che lo ritraeva in compagnia di un transessuale,che lo stesso,avrebbe identificato con il nome Natalie e, sulla cui identita' sono in corso accertamenti.
IL Marrazzo si e' autosospeso,dichiarando di aver detto la verita' ai magistrati e, che l'inchiesta procede speditamente grazie alle sue dichiarazioni,improntate nella massima trasparenza.
Precisando che si tratta di vicende personali,in cui sono entrate in gioco le sue debolezze inerenti alla sua vita privata che non hanno mai interferito nella sua attivita' politica e di governo.
Non voglio giudicare e non spetta a me,ma,sesso e politica da un po' di tempo stanno camminando a braccetto,si sostengono l'uno cn l'altro,si mescolano insieme e sinceramente non ci capisco piu' niente!!!
Dopo le escort,i trans......speriamo che i gusti personali e privati dei nostri politici si fermino qui!!!
Voi,cosa ne pensate??

Il principe usurpatore: l'inizio della fine?


Da qualche tempo il principe sembra stranamente pensieroso e preoccupato (nella foto lo vediamo mentre si appresta a telefonare per avere qualche consiglio). Che qualcuno gli abbia detto che il re Riccardo cuor di leone sta tornando a grandi passi a riprendersi il posto che gli compete? Mah! Toccherà aspettare e stare a vedere.
Quel che è certo e risaputo è che il principe usurpatore finirà, col suo stretto collaboratore, a spaccar pietre con le catene ai piedi.

venerdì 23 ottobre 2009

C.SO GARIBALDI SOTTO CONTROLLO




Con la riapertura delle scuole sono ricominciati gli intensi controlli da parte dei vigili urbani atti a contrastare la sosta lungo il C.so Garibaldi.
Le auto sostate in zona divieto creano molti disagi e non consentono al traffico di defluire velocemente e correttamente,soprattutto durante l'orario di entrata ed uscita delle scuole.
Le difficolta' di transito sono evidenti,ma,il problema e' che i parcheggi sono inesistenti ed i genitori non sanno dove sostare per poter accompagnare i figli, non tanto i ragazzi liceali,abbastanza autonomi, ma, i bambini della scuola "Principe di Piemonte",che certamente non possono essere lasciati per strada.
Si e' provveduto nel tempo a creare abbellimenti per la citta',si e' proceduto alla creazione di una piazza ma nn si e' pensato ad offrire un servizio ai cittadini durante il periodo scolastico che garantisse la sicurezza per i piccoli.
I genitori, al costo che dovranno sostenere per l'acquisto dei libri e di tutta la cancelleria necessaria per far studiare i propri figli, dovranno mettere in preventivo anche i costi delle multe che prenderanno.
Impoverendo le loro tasche ma in compenso,incrementando le entrate delle casse del Comune.

Abolizione Irap?


Ma cos'è questa imposta della cui abolizione si parla tanto in questi giorni? L'Imposta regionale sulle attività produttive, nota anche con l'acronimo IRAP, istituita con il d.lgs. n.446/97 è un'imposta che colpisce il valore della produzione netto delle imprese ossia in termini generali il reddito prodotto al lordo dei costi per il personale e degli oneri e dei proventi di natura finanziaria.Coloro che sono soggetti a questa imposta in linea di massima sono le Società, le Attività commerciali ed artigianali, gli enti che hanno come oggetto principale l'esercizio di un attività commerciale e le Amministrazioni pubbliche in genere. Il suo gettito è pari circa a 40 miliardi di Euro e serve a finanziare un settore vitale del Paese ovvero la sanità. Ma cosa succederà se lo stato volesse veramente rinunciare a questi introiti? Come si pensa di supportare le mancate entrate derivanti dalla sua soppressione? Personalmente ritengo questo l'ennesimo bluff di questo governo che ha deciso di fare della politica del fare ( brutte figure) la sua bandiera. Gioverà ricordare, una piccola ricerca in rete confermerà le mie parole, che già nel 2003 lo stesso Berlusconi promise solennemente che avrebbe abolito l'Irap in 5 anni! Perchè non lo fece? Perchè questa imposta è ineliminabile, salvo sostituirla con altra di pari importo.
La cosa, però, che più mi ha infastidito e sulla quale voglio richiamare l'attenzione dei lettori è il fatto che questo governo pensi ad alleggerire la pressione fiscale delle imprese, mentre il primo e prioritario passo sarebbe quello di ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati. Mentre in tutti i grandi paesi c'è una patrimoniale sulle grandi ricchezze, da noi avviene il contrario. Se mettessimo una tassa su tutte le transazioni finanziarie e si desse il ricavato ai più bisognosi ciò costituirebbe un modo per fare giustizia nei confronti di chi non è stato responsabile della crisi ma ne ha subito solo le pesanti conseguenze.
Cosa pensano i lavoratori dipendenti ed i pensionati elettori del Cavaliere?

giovedì 22 ottobre 2009

Sandra Lonardo Mastelladro?


Scoppia lo scandalo dell'Arpac e coinvolge anche la presidente del consiglio regionale, Sandra Lonardo Mastella. Secondo la procura di Napoli, all'Agenzia regionale per l'ambiente le assunzioni clientelari, messe nero su bianco in un file, sono state per lungo tempo la norma. Nell'inchiesta sono indagate ben 63 persone (25 le misure cautelari), ma il provvedimento più eclatante assunto dal gip è il divieto di dimora in Campania e in sei province limitrofe (Latina, Frosinone, Isernia, Campobasso, Foggia e Potenza) per la presidente del consiglio regionale Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, leader dell'Udeur, ex ministro ed attuale eurodeputato eletto nel centrodestra. Durante una perquisizione, in un file trovato nel computer sequestrato dalla Guardia di Finanza nella segreteria dell'ex direttore generale dell'Arpac, sono saltati fuori 665 nomi di persone che sarebbero state assunte su segnalazione di uomini politici. "Si tratta - si legge nell'ordinanza emessa oggi dal gip Alfano - di raccomandati veri e propri che rispetto ad altri aspiranti privi di sponsor, disponevano della segnalazione di un referente politico che determinerà, nella maggior parte dei casi l'assunzione in violazione delle norme". Alcune segnalazioni venivano inviate via fax dal politico "di riferimento". In altri casi il curriculum sarebbe stato scritto a matita proprio dal politico.

"Noi non siamo i capi di una affiliazione mafiosa, siamo i capi di un partito politico che esige rispetto": queste le parole di Mastella nel gennaio del 2008 prima dell'uscita dal governo Prodi destinato successivamente a cadere a causa sua. Siamo proprio curiosi di sapere, di fronte all'evidenza di questi nuovi fatti, se il buon Clemente griderà al "complotto" !
In tutta questa vicenda che sta suscitando notevole clamore, spicca " l'assordante silenzio" del Giornale di Feltri, il cui editore è Paolo Berlusconi, e l'assoluto basso profilo tenuto dal TG5com che non ha ritenuto di dover mettere oggi 22 Ottobre 2009 in "prima pagina" questa notizia.
Non è curioso?

mercoledì 21 ottobre 2009

Denunciato call center



Molestie telefoniche da" La Gazzetta del Mezzogiorno.it"
tarantino denuncia e fa
condannare call center

di MIMMO MAZZA

Telefonate a tutte le ore. Anche 15 al giorno. Una vera e propria persecuzione per la quale un poliziotto ha deciso di ricorrere alla magistratura per ottenere giustizia. Il giudice monocratico Curci ha condannato a 4 mesi di arresto il titolare di un call center di San Giovanni in Belfiore, in provincia di Cosenza, finito sotto processo per molestie telefoniche.
Gli episodi risalgono al 2006 quando per circa un mese il telefono dell’abitazione dell’agente è stato bersagliato di telefonate. Spazientito, il poliziotto si è qualificato con l’operatrice telefonica di turno, che chiamava per conto di Tele2, chiedendole di far cessare le continue telefonate. Ma non è stata cosa. Così, tramite l’avv. Maurizio Besio, la vittima di quella che era diventata una vera e propria persecuzione ha deciso di sporgere denuncia alla magistratura, corredando l’esposto con gli orari delle telefonate e i tabulati ottenuti dal proprio gestore telefonico.

Il reato ipotizzato era quello previsto dall’articolo 660 del codice penale che punisce «chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo». Il trattamento sanzionatorio previsto dal legislatore per tale reato è quello dell’arresto fino a sei mesi oppure l’ammenda fino ad 516 euro.
Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 6 mesi di arresto. Il giudice monocratico ha invece optato per una condanna a 4 mesi, il pagamento delle spese ed il risarcimento dei danni in separata sede.

martedì 20 ottobre 2009

LETTERE IN ARRIVO !!!!!!


Fino a qualche anno fa si attendeva la posta con trepidazione ed era una gioia quando arrivava il postino.
Giungeva quasi sempre in bicicletta,le persone lo circondavano e i piu' fortunati finalmente ricevevano notizie dai parenti lontani,saluti dagli amici,auguri x le feste.........
Oggi,le cose sn cambiate e quando il postino bussa,la gente esita ed e' diventato un incubo,sempre e sl bollette da pagare, tasse..........e che tasse!
Al postino si e' affiancata un'altra figura il "messo" notificatore o comunale,che cmq nn porta mai notizie buone ma sempre pagamenti o notifiche di atti.
Le lettere nel tempo hanno preso colore ed oggi in commercio ce ne sn di tutti i colori:
bianche a striscie azzurre,verdi e gialle.
Raccomandate o notificate x assicurarsi che vengano effettivamente consegnate ai destinatari,quanta accortezza.....
A voi,capita e quale ricevete piu' spesso?
Il mio,ne portava molte di colore giallo,sn arrivate a destinazione?
Nel caso contrario nn preoccupatevi,sn in arrivo!!!

lunedì 19 ottobre 2009

L 'ITALIA IN VETRINA


venerdì 16 ottobre 2009

Alleanza inaspettata


Un giorno gli animali,stanchi dei maltrattamenti subiti, si resero conto di quanto fosse misera e faticosa la loro vita nella fattoria dove vivevano.
La terra era fertile e il clima propizio,il loro duro lavoro durava dall'alba al tramonto, eppure ricevevano il minimo indispensabile,il necessario x nn morire di fame e x continuare a produrre.
Capirono che questa situazione era determinata dall'unica creatura in tutta la fattoria che consumava senza produrre,l'unico responsabile della loro miseria e delle loro torture: il loro padrone.
Sebbene forte e robusto anche il padrone piu' potente puo' diventare vulnerabile nel momento in cui viene messo in discussione il suo diritto di esercitare il potere,pertanto decisero d insorgere.
Tutti insieme uniti e coraggiosi,si fecero animo e lo attaccarono.
Il padrone impauritosi,scappo' via e chiese asilo al fattore confinante nonostante le divergenze passate sui confini e sul suo modo inaccettabile di trattare gli animali.
Nonostante le inimicizie e i contrasti reciproci,riusci' a convincerlo ad aiutarlo e su un punto si trovarono daccordo:
gli animali dovevano rimanere al loro posto ed essere domati............

Cari amici,quando gli interessi sn al centro delle esigenze umane,nn esistono inimicizie ed ostacoli che nn possono essere superati,gli uomini si alleano e diventano solidali e disponibili anche se un attimo prima si odiavano ferocemente.
Nn bisogna mai abbassare la guardia,ed anche coloro che possono sembrarci innocui e ben predisposti verso di noi,si possono rivelare nemici pericolosi.
Diffidate sempre xche' spesso il lupo si traveste da pecora x diventare amico degli agnellini e farsene una bella scorpacciata!!!

mercoledì 14 ottobre 2009

Decreto sicurezza: è rivolta dei poliziotti.


Poliziotti in piazza oggi 15/10 a Roma per chiedere al governo "risposte concrete di fronte ai tagli al comparto della sicurezza". L'appuntamento e' davanti al Viminale, dove - dalle 8 alle 13 - e' in programma un sit-in che si terra' in contemporanea ad un'analoga protesta degli agenti della polizia penitenziaria davanti al ministero della Giustizia e degli uomini del Corpo forestale dello Stato davanti al ministero delle Politiche agricole. Al termine della protesta, i poliziotti si trasferiranno in piazza Montecitorio per proseguire nella protesta. "Il governo ha scelto di continuare nella politica degli annunci - dicono i sindacati Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl-Polizia di Stato e Coisp, promotori dell'iniziativa - senza far seguire alcun fatto concreto. Non vi sono allo stato stanziamenti economici per il prossimo anno che possano accogliere, anche solo in parte, le richieste che tutte le organizzazioni sindacali del comparto hanno avanzato per ottenere risorse adeguate per il rinnovo del biennio contrattuale, per la salvaguardia della specificita' professionale, per il riordino delle carriere". L'iniziativa di oggi, che per la prima volta dopo anni vede insieme Siulp e Sap, i due sindacati piu' numericamente rappresentativi, e' la seconda delle mobilitazioni programmate dalle organizzazioni sindacali: il 6 ottobre c'e' stato un volantinaggio davanti a tutte le prefetture e le questure, mentre il 28 ottobre e' in programma una manifestazione nazionale a Roma, con la partecipazione di migliaia di appartenenti al comparto sicurezza.
E il decreto sicurezza? E tutte le chiacchiere del premier e del Ministro dell'Interno su questo tema caldo? Ma non è,forse staranno pensando a palazzo Grazioli, che questi poliziotti sono tutti comunisti?
P.S. Aggiungo che i Carabinieri e la GdF non partecipano perchè il loro status non glielo consente, ma sono d'accordo con i poliziotti!

Se Atene piange, Sparta non ride.




Tratto dal sito www.casertace.it


Caro direttore,

se “Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi”, spero che la tua saggezza sia tale da concedere un po’ di spazio alla mia stupidità.
Ho pensato molto prima di scriverti, ma poi, come vedi, non sono riuscito a farne a meno.
Negli ultimi tempi, si parla molto di libertà di stampa, troppo poco dell’utilizzo della stampa da parte di editori e giornalisti compiacenti e senza scrupoli.
Lo dico con l’amarezza di chi nutre un profondo rispetto per l’ordine professionale al quale appartiene.
Nessuno di noi è un santo, tutti abbiamo amici, un orientamento politico, idee più o meno giuste, comunque opinabili, ma quello che sta succedendo su alcuni giornalacci, soprattutto casertani, a proposito del dibattito apertosi all’interno del PdL sulla candidatura alla presidenza della Regione, ha dell’incredibile.
Ogni giorno, leggo articoli (che definisco tali solo perché sono un signore) in cui si continua a sostenere (in maniera ormai plateale) la candidatura di Nicola Cosentino. Continuare ad affermare che la base sta con Cosentino, che il ceto politico sta con Cosentino, che lui è l’uomo dei successi elettorali in Campania equivale a dire “Candidate Nicola perché lui è bello e buono”.
Ti premetto che sono un elettore del centrodestra, ma questo non mi fa dimenticare la realtà nella quale vivo.
Non so tu, ma io non ho mai, e dico mai, incontrato qualcuno che si dicesse entusiasta dell’opzione Cosentino. Per carità, devo essere onesto, io lo voterei, turandomi il naso e a anche chiudendo gli occhi, per una serie di circostanze fortuite e più o meno fortunate che mi vincolano al PdL. Ma chi non ha i miei stessi vincoli, chi è indeciso, chi vuole esprimere un voto di opinione, potrà mai votare Nicola Cosentino? Un personaggio, la cui impresa elettorale più significativa, perché di impresa si tratta, visto che nessun altro ci sarebbe riuscito, è stato quella di perdere la provincia di Caserta, dopo Ventre?
Inoltre, mi vorrei soffermare sul cosiddetto ceto politico che sostiene Cosentino: ricordo male o si tratta di deputati nominati, arrivati a Roma senza passare per il voto popolare, che molto spesso non hanno nessun legame con il territorio o che addirittura non l’hanno mai avuto?.
Certo, tutta questa agitazione attorno al coordinatore regionale mi fa sospettare due cose: la prima, è che questa candidatura è diventata, perdonami la forzatura, una questione di vita o di morte; la seconda, è che non è affatto scontata, visto il suo evidente nervosismo.
E se potrebbe anche aver ragione chi sostiene che, in Campania, il PdL vincerebbe candidando chiunque, io spero (e sono in buona e folta compagnia) che questo chiunque non si chiami Nicola Cosentino.

Con la stima di sempre
Lettera firmata


DONNE A CONFRONTO


Ciao a tutti ,sn Mascia,
penso sia inutile presentarmi a tutti voi,mi e' stata data la possibilita' di poter pubblicare dei post ed ho pensato di iniziare trattando un argomento prettamente femminile,che coinvolge donne di tutte le generazioni.
E' un fenomeno sociologico che sta prendendo sempre piu' piede soprattutto tra le giovani studentesse che per pagarsi gli studi universitari si sono inventate un nuovo lavoro.
Addio,alle cameriere o il volantinaggio,lavori poco retribuiti e cn grande dispendio di energia e tempo, e' stato trovato un sistema piu' redditizio che sta facendo molto discutere,si contrappone in modo totale al tanto discusso " burqa" ,e, forse rappresenta la mentalita' occidentale ed e' lo spogliarello integrale su internet, che ha dato vita alle "Webgirl"!
Evoluzione o regresso?

MELA ANNURCA

Cari amici volevo segnalare la celebrazione della mela annurca a Maddaloni il 24 e 25 di ottobre. Si festeggia la regine delle mele campane, un frutto dolce e profumato, tutelato dal marchio igp. E' un modo intelligente dei paesi terra di lavoro per la tutela dei suoi prodotti.

domenica 11 ottobre 2009

Decreto Brunetta: un altro flop!


Secondo il Ministro è la rivoluzione copernicana che renderà efficienti e competitive le pubbliche amministrazioni, ma la filosofia di fondo è quella che ha contraddistinto il suo operato fino ad oggi: i pubblici dipendenti sono tutti fannulloni, costano troppo e il sindacato è un intralcio. E quindi la legge ha l’unico scopo di evitare la contrattazione integrativa e limitare il ruolo del sindacato, bloccare le carriere, ridurre ulteriormente il potere d’acquisto dei pubblici dipendenti, umiliarli con il continuo richiamo a valutazioni, provvedimenti disciplinari, punizioni anche economiche. Per il premier Berlusconi e per il ministro Brunetta che l’hanno presentata, «è una rivoluzione » (l’ennesima) che renderà il paese più «moderno». Per i critici è però un’occasione persa visto che riconsegna gli uffici pubblici ai politici di ogni ordine e grado, cui si concede ampia discrezionalità nel fare e disfare, mentre alcune misure riguardano una platea ristretta di dipendenti.
Il Ministro, è l'accusa più ricorrente, introduce un sistema autoritario, incentrato su una dirigenza sottoposta ad un pesante controllo politico.


E veniamo al contenuto del provvedimento:
Il Governo, in pratica, ha la delega per introdurre strumenti di valorizzazione del merito e di incentivazione della produttività anche mediante “il principio di selettività e di concorsualità nelle progressioni di carriera e nel riconoscimento degli incentivi” e quindi: risorse solo ai singoli che verranno giudicati meritevoli; valutazione positiva che diventerà titolo per la carriera, anche per le progressioni economiche; parte delle economie conseguite con i risparmi sui costi di funzionamento erogate solo al personale direttamente coinvolto. Il Governo toglie la possibilità di contrattare l’ordinamento del personale: infatti si prevede che le progressioni di carriera avvengano solo per concorso pubblico con riserva di posti per gli interni non superiore al 50%. Inoltre è prevista la riserva di accesso dall’esterno nelle posizioni economiche apicali.
Questa legge ci riporta al periodo delle qualifiche funzionali il cui effetto è stato che le carriere sono state bloccate per 15-20 anni, mentre sono state la contrattazione integrativa e la riforma degli ordinamenti ad accelerarle. Ora, invece, sono introdotte pesanti limitazioni e controlli sui costi della contrattazione integrativa.
E veniamo alla valutazione della parola chiave di questa controriforma : il “merito”. È un perno della “rivoluzione”, incentivarlo significa più produttività individuale. Il meccanismo che si introduce è questo: non più di un quarto dei dipendenti di ogni amministrazione potrà beneficiare del trattamento accessorio nella misura del 50%. Ovviamente chi non viene giudicato meritevole, non prende premi. Gli obiettivi da raggiungere sono definiti dai politici e viene istituita un’Authority nazionale che valuterà l’operato delle amministrazioni, costo stimato di ben 6 (dico SEI) milioni in due anni (2009-2010). Ancora: ogni amministrazione avrà il “suo” organismo di valutazione di dirigenti e dipendenti. «Ma questa operazione di incentivi al merito distribuiti secondo fasce, riguarda un numero limitato di persone - spiega Michele Gentile, responsabile del dipartimento Settori pubblici della Cgil-. Si tratta di meno di 500mila lavoratori, per lo più dei ministeri, degli enti pubblici non economici e delle agenzie fiscali».
Se questa azione non fosse dettata da pregiudizio e facili slogan, il ministro si accorgerebbe che i contratti già consentono di valutare i dipendenti, di distribuire in modo equo le risorse del salario accessorio sulla base delle predette valutazioni, di formarli, di sottoporli a sanzioni( licenziamento incluso)in caso di inadempienze rispondendo meglio alle esigenze e alle finalità di una moderna pubblica amministrazione.Ed allora quale sarebbe la portata di questa rivoluzione? Quali gli elementi nuovi in grado di incidere sulla qualità dei servizi offerti che, dati del Ministro Brunetta alla manoa, raggiungono la quota del 80% del grado di soddisfazione degli utenti?

Queste norme, di fatto, non permetteranno alle Amministrazioni di adeguare l’organizzazione del lavoro alle proprie esigenze, tanto più che le norme potranno essere derogate dalla contrattazione o dai regolamenti solo se espressamente previsto dalla legge. Ma se l’applicazione risulterà incompatibile con le autonomie si potrà applicare solo alle amministrazioni centrali dello Stato; quindi le amministrazioni autonome eserciteranno la loro potestà legislativa o regolamentare con la conseguente frammentazione delle regole e dei diritti. E’ la “tomba” dei contratti nazionali come cornice di solidarietà: le leggi, anche regionali, e gli statuti e i regolamenti degli enti locali possono definire trattamenti economici e normativi per persone e gruppi di persone ed i contratti collettivi non possono intervenire. In un paese con più di 8mila comuni, 109 province e 20 regioni è facile immaginare che cosa può accadere a ogni vigilia elettorale «tanto in fatto di clientele, privilegi, lobby, quanto in termini di aumento di spesa».

Conclusioni:
Le norme previste dal disegno di legge ora approvato definitivamente non portano allo snellimento delle procedure e ad una vera efficienza né pongono un freno alle
dinamiche clientelari che hanno dilatato a dismisura la spesa pubblica. La legificazione del rapporto di pubblico impiego riporta a situazioni già viste: un intervento improprio della politica nell’organizzazione del lavoro e nelle relazioni sindacali.
Il provvedimento approvato, ultimo di una serie di provvedimenti che iromette di inseguire l’obiettivo di una maggiore efficienza e qualità nella pubblica amministrazione dietro il paravento della lotta ai fannulloni,nasconde
invece la volonta’ di privatizzare la maggior parte dei servizi pubblici e tagliare dove è piu’ possibile i posti stabili della pubblica amministrazione.
Un altro rilievo riguarda il sistema della contrattazione e la democrazia nei luoghi di lavoro. Il decreto blocca infatti il voto per il rinnovo delle Rsu, le rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, prorogando quelle in essere. Se si considera che nel comparto scuola le elezioni erano già state indette, si capisce che non è un bell’esercizio di democrazia. Ma in questo caso, il ministro Brunetta si sarebbe limitato - così spiega in una nota - ad accogliere la richiesta di molte sigle sindacali, a cominciare da Cisl e Uil. Contraria al blocco è la Cgil che, data la sua azione sindacale contro i provvedimenti del governo, certo avrebbe fatto incetta di voti alle prossime elezioni nella scuola. È per questo che non si vota?

P.S. Vorrei ricordare al Ministro Brunetta che la parola "performance" ha, in lingua italiana, un ottimo vocabolo corrispondente " prestazione" che rende il significato come e meglio del termine anglosassone usato, probabilmente, per conferire maggiore dignità al provvedimento.

P.P.S. Avete riconosciuto dalla foto l'ex deputato dimissionario che attualmente si trova in affidamento ai servizi sociali? Ecco, dedicasse, il Ministro Brunetta, un pò del suo tempo ai suoi attuali colleghi di lavoro!

Per non dimenticarli!

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Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)