sabato 28 febbraio 2009

A "ZONZO" PER L'ITALIA

Caro Sabbione, è mia intenzione far conoscere alcune città italiane. In particolare Venezia, dove ho frequentato l'Accademia di Belle Arti. Farò ogni sforzo per riuscire. Nel frattempo voglio proporre alcune foto, ricordi di scuola, di S.Maria C.V. che non esistono più. La scuola elementare "Sacri Cuori" era ubicata dietro il vecchio tribunale, esattamente adiacente una vecchia chiesa.

ANNO 1963

Un saluto a tutti. Da oggi sono il nuovo collaboratore dello staff del blog "Il filosofo di S.Maria". Mi chiamo Veneziano. Mi presento con una foto della classe 1952, anno scolastico 62/63 ricordo di scuola della V elementare Rione Sacro cuore. Il Maestro Prof. D'Angelo Noè. Gli allievi: Ferrentino Roberto, Golia Ferdinando, Bolognese Arturo, De Lise Pasquale, Caffa Pietro, Ceschia Ferdinando, Iannace Vittorio, Rossetti Goffredo Rossetti Luigi, Gargiulo Vittorio, Nardiello Pasquale, Ventriglia Mario, Pirro Sisto, Raimondo Umberto, Cavallo Vi., Pianese Emilio, Vecchio Giuseppe, Luon. Pas.- Si riconosce qualcuno?

Un sogno per molti e di molti!

L'isola dei Fammosi


Chissà quanti di voi hanno sognato di andare su un isola deserta per parecipare ad un reality show, saranno di sicuro tanti. Molti di più però hanno sognato di non andarci personalmente ma di mandarci altri, per quali motivi? i motivi sono tanti c'è solo l'imbarazzo della scelta dei personaggi di cui libera... hops! da selezionare.

venerdì 27 febbraio 2009

Sciopero virtuale


Finalmente nasce un nuovo e più dinamico modo di fare politica, diverso da quello vetusto, paludato ed inefficace visto finora.
Un modo, dicevamo, educato, efficiente e perfino ironico se non gioioso.
Volete un esempio di ciò che dico? Eccovelo fresco, fresco.
Accertata la necessità di dover limitare fortemente la libertà sindacale in materia di scioperi, a causa dei disagi che esso provoca(sic!), in che modo il nostro buon governo ha pensato di intervenire per cercare di raggiungere lo scopo?
Con un provvedimento legislativo che espressamente –ex se- limita il diritto di sciopero? No! Con una riforma del testo unico dei diritti dei lavoratori? Macchè!!
Questi erano gli strumenti utilizzati dalla vecchia politica che, per di più, ascrivevano senza ombra di dubbio la responsabilità politica in relazione ai provvedimenti adottati.
Ed allora? Ecco a voi lo strumento rivoluzionario in grado di mettere d’accordo lavoratori e datori di lavoro: lo sciopero “ virtuale”, una sorta, cioè, di sciopero simulato.
In cosa consiste?
In parole povere, al lavoratore è riconosciuta la piena libertà di fare sciopero, magari anche senza preavviso, a patto di venire, comunque, a lavorare; in compenso, però, per fargli assaporare lo stesso il gusto dello sciopero, la retribuzione gli viene trattenuta come se non avesse lavorato.
In pratica, il lavoratore che decida di aderire allo sciopero “virtuale” va a lavorare ma non viene pagato ed in questo modo, poiché i datori di lavoro hanno manifestato il loro consenso incondizionato, tutti rimangono contenti e soddisfatti.
Una piccola limitazione, per la verità, è gia stata programmata ed è quella che riguarda le piccole sigle sindacali che non raggiungono il 50% dei lavoratori iscritti; anche in questo caso il nostro buon governo ha trovato, però, una soluzione adeguata che è quella del referendum "preventivo" che, in linea di massima, dovrebbe premiare i sindacati dissenzienti e più forti numericamente,ma,almeno, il metodo "democratico" è salvo. Che ve ne pare?Forti,eh?

Come ti distruggo il passato puntata n°8


Queste poderose mura di una struttura di epoca Preromana ben conservate con il muro di cemento alle spalle, visibili fino a qualche tempo fa dietro il palazzo Fiat in via Santella, sono state definitivamente interrate, non si capisce per quale motivo dal momento che in precedenza l’area era stata recintata per il recupero. Con questo post si conclude per il momento il nostro cammino attraverso le immagini di scavi e reperti dell’antica Capua, interrati distrutti o cancellati, ma solo per il fatto che purtroppo non riesco più a rintracciare il restante materiale fotografico. La sfortuna ha voluto che scomparissero anche le foto di questi reperti. Ma non è detta ancora l’ultima parola Sabbione ha molte risorse!

giovedì 26 febbraio 2009

Lutto.

Oggi é morto il Dott. Simmaco Meinardi, già Illustre Sindaco di questa città negli anni cinquanta e Valido primario dell'ospedale Melorio.

Testamento biologico.

La legge Italiana sancisce il diritto per ogni paziente di conoscere la verità sulla propria malattia e il diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte(consenso informato). In condizioni molto gravi, tuttavia, il paziente potrebbe non essere in grado di esprimere la propria volontà.In casi come questi, purtroppo tutt'altro che rari, il vuoto legislativo non consente di dare adeguata soluzione al problema dell'interruzione dei trattamenti sanitari, al fine di evitare l'accanimento terapeutico e di garantire la qualità e la dignità della vita anche nella fase terminale di essa.A tal fine pubblico l'appello del Sen. Marino al quale ognuno, se crede, può aderire, non sottraendomi all'obbligo di sostenere che la battaglia che andrà combattuta non ha, nè potrà avere mai, connotazioni politiche e, meno che mai, partitiche e che le prese di posizione, favorevoli o contrarie al testamento biologico, dovranno essere ispirate alla sola propria convinzione.Mi preme, infine, nel sottoporvi il citato appello ed auspicarmi che susciti l'interesse dei lettori di questo blog,sottolineare l'opportunità e la necessità che si acquisisca una più approfondita conoscenza delle svariate sfaccettature del problema.Appello per il diritto alla libertà di cura Rispettiamo l'Articolo 32 della CostituzioneIl Parlamento, con molti anni di ritardo e sull'onda emotiva legata alla drammatica vicenda di Eluana Englaro, si prepara a discutere e votare una legge sul testamento biologico. Dopo quasi 15 anni di discussioni, chiediamo che il Parlamento approvi questo importantissimo provvedimento che riguarda la vita di ciascun cittadino. Il Parlamento, dove siedono i rappresentanti del popolo, deve infatti tenere conto dell'orientamento generale degli italiani.Rivendichiamo l'indipendenza dei cittadini nella scelta delle terapie, come scritto nella Costituzione.Rivendichiamo tale diritto per tutte le persone, per coloro che possono parlare e decidere, e anche per chi ha perso l'integrità intellettiva e non può più comunicare, ma ha lasciato precise indicazioni sulle proprie volontà.Chiediamo che la legge sul testamento biologico rispetti il diritto di ogni persona a poter scegliere.Chiediamo una legge che dia a chi lo vuole, e solo a chi lo vuole, la possibilità di indicare, quando si è pienamente consapevoli e informati, le terapie alle quali si vuole essere sottoposti, così come quelle che si intendono rifiutare, se un giorno si perderà la coscienza e con essa la possibilità di esprimersi.Chiediamo una legge che anche nel nostro Paese dia le giuste regole in questa materia, ma rifiutiamo che una qualunque terapia o trattamento medico siano imposti dallo Stato contro la volontà espressa del cittadino.Vogliamo una legge che confermi il diritto alla salute ma non il dovere alle terapie.Vogliamo una legge di libertà, che confermi ciò che è indicato nella Costituzione. http://www.ignaziomarino.ithttp://testamentobiologico.ilcannocchiale.it/

La fiaba del principe usurpatore puntata 1

Il Principe usurpatore, avendo capito che alcuni dei sudditi di quel regno mai avrebbero chinato il capo di fronte alla sua protervia e non riuscendo a domare questi ultimi ai suoi meschini voleri in quanto ben avevano compreso le sue ambigue mire, essendo incompetente decise di porre al suo fianco il Ciambellano avido con la promessa che tutto gli avrebbe concesso.
Continua alla prossima puntata.

mercoledì 25 febbraio 2009

Patrie memorie ormai dimenticate.

Conoscete questa foto tratta da un dipinto Risorgimentale? L'avevate mai vista prima? Vediamo se riuscite a capire in quale posto si stava svolgendo questa aspra battaglia.

martedì 24 febbraio 2009

Anticipazioni.

Grosse novità nei prossimi giorni con la Sammaritana "'isola dei fammosi", e il prosieguo a puntate di "una strana storia". Da non perdere.

Comportamenti scontati.

'e surice: ovvero i topi.
Riflessioni: I topi abbandonano sempre la nave se stà per affondare.

lunedì 23 febbraio 2009

Punti di vista o cosa?


Per quanto si sente in giro, pare che tra poco l'unico percorso obbligato per andare a S. Andrea o in quel di Aversa, sarà quello di impegnare il sottovia ferroviario.
Osservate bene questa immagine, notate qualche differenza tra questo sottovia ferroviario e quello di via Avezzana?
Nel fare la vostra analisi considerate anche che quello di via Avezzana è già stato ristrutturato una volta da quando è stato fatto.

domenica 22 febbraio 2009

Il mio barbiere.

Ci tenevamo a farvi conoscere il barbiere di Pungiglione che, avendo dimostrato in più di una occasione tra un colpo di forbice ed uno di pettine il suo intuito personale dando responsi per risolvere vari problemi, abbiamo ritenuto doveroso rendergli un tributo mostrandovelo all'opera nel suo salone. Ma non sarà che forse per le sue qualità sotto sotto coltiva il sogno di poter ambire a ben altri incarichi che non quello di far barba e capelli?

sabato 21 febbraio 2009

Ancora sulla sindone.

Per chiudere definitivamente l'argomento su questo blog lasciando ognuno libero della sue idee e convinzioni.

Siccome non sono uno studioso ma solo uno che ama documentarsi sulle cose per le quali ritiene valido farlo, mi limito a riportare in merito all'argomento solo alcune notizie in piccola sintesi tratte da: Prof. Pierluigi Baima Bollone “la Sindone la prova”, e da altri testi specializzati sugli studi riguardanti la sindone al fine di documentare che essa può essere un reperto originale di epoca antecedente il periodo medievale che l’immagine impressa è di un cadavere e non una immagine artefatta e che non hanno la pretesa di riconoscere che questa immagine sia di Cristo o meno.

Pierluigi Baima Bollone .
70 anni, medico e pubblicista è professore ordinario di Medicina legale nell’Università di Torino. Ha fondato e dirige il dipartimento «Diagnosi e prevenzione» dell’ospedale Gradenigo.
È autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Noto saggista a livello internazionale ha scritto opere a larga diffusione ed ampiamente tradotte all’estero, occupandosi in particolare della vita di Gesù e soprattutto della Sindone.

Alcune notizie Storiche.

La Sindone è documentata già a partire dal 689 mediante una illustrazione del volto della immagine su una moneta “solido d’oro di Giustiniano II” in quanto la Palestina all’epoca era ancora possedimento di Bisanzio e la Sindone si trovava ad Edessa ed era conosciuta e venerata con il nome di “Mandylion”, ovvero (Sindone o ultimo vestito di Cristo).
Nel 944 la sindone arriva a Bisanzio come documentato nel precedente post il miniaturista riporta l’accaduto solo ed esclusivamente come un fatto di cronaca perché storicamente attestato.

Alcuni motivi della inaffidabilità della prova del Carbonio 14 sulla Sindone.

La Sindone ha subito ben due incendi l’ultimo nell’anno 1532, la esposizione al calore e alle sostanze fumose hanno sicuramente alterato la struttura molecolare del lino, inoltre, gli esami condotti dal microbiologo Prof. Leoncio A. Garza-Valdes dell’università di S. Antonio Texas che ha curato una indagine sulla superficie nel 1988, hanno accertato ed attestato che su di essa sono presenti in gran quantità di un microorganismo “Lichenotelia” che ha favorito l’accumularsi costante e continuo di uno strato di varie sostanze tra cui: “calcio, ferro, manganese, caolino silicio ”, e ciò a seguito delle frequentissime esposizioni all’aria del telo e di conseguenza, anche di grandi quantità di carbonio recente che falsifica o altera i risultati del test della radio datazione (che invece risulta più affidabile e precisa quando è eseguita su materiali che nel corso dei secoli sono rimasti interrati).
Successivamente agli incendi subiti è accertato che Il telo è stato integrato nelle parti bruciate e deteriorate da nuovo tessuto e ciò in epoca medievale.

alcune copie della sindone.
Alcune considerazioni e conclusioni sulla natura dell’ immagine.

Nessun procedimento meccanico, pittorico o altra tecnica moderna o medievale conosciuta è applicabile ne spiega l’origine dell’immagine, della quale, esistono ben 52 copie, attribuibili come datazione a partire dal VI secolo fino al quattrocento e nessuna presenta per similitudine le inconfondibili caratteristiche di quella di Torino che è unica nella fattispecie, ne è minimamente possibile poter fare alcun paragone tra loro in quanto per queste copie è riconoscibile la fonte d’impressione dell’immagine e/o il procedimento e le sostanze adoperate.

"Nella Sindone ci troviamo di fronte non ad una immagine artifiziosa, ma a una espressione reale....una impressione naturale in quanto può essere data, in particolari condizioni solo da un cadavere d'uomo..."

L'illustre medico stila una lunga e meticolosa diagnosi sulle cause della morte della persona della Sindone;

"L'immagine del cadavere...il corpo presenta inequivocabimnete lesioni di traumi riportati prima della morte.." ecc. (potrete documentarvi sulla infinita e meticolosa diagnosi medico-scientifica fatta leggendo i testi di questo medico -studioso.

Non ultima e nuova scoperta è l'impronta nella trama di una moneta coniata all’epoca da Pilato, (moneta numismaticamente documentata!) riportanti i simboli quali il “liutus e il simpulum” la moneta era posta sull’arcata oculare del corpo impresso nel telo conferma di una diffusa abitudine Giudaica riscontrata in moltissime sepolture dell’epoca.

Strani comportamenti.

Ecco il principe usurpatore immortalato in un suo tipico atteggiamento che usa per mascherare quello che realmente sta pensando in quel momento.

venerdì 20 febbraio 2009

Dolci melodie.

La caratteristica di questa canzone è che va cantata in coro.
Torna a Surriento!

Tesori nascosti.

E' il Vaticano?
Spesso le mura di tanti edifici di questa gloriosa città nascondono vere opere d'arte.
E’ in corso la ristrutturazione dello storico palazzo Cappabianca, che già in precedenza nel secolo XVIII fu palazzo di Napoli, l’immagine che vedete è una delle molteplici che ornano i soffitti di gran parte delle stanze che nel primo novecento, durante la sua prima ristrutturazione, furono decorate abilmente in stile Liberty da maestranze locali reduci di una ultima generazione di abili artisti che di li a poco si sarebbe estinta. Ci auguriamo che questi gioielli decorativi siano stati conservati.
N.B. Cliccando sulla foto potrete gustarla in gigantografia.

giovedì 19 febbraio 2009

Si può? Non si può?

Da oltre una settimana questo dubbio assilla gli automobilisti che passano in Via Galatina :Si può passare? Non si può passare? Mah! Secondo alcuni, quelli che vengono da sinistra non potrebbero passare, mentre invece potrebbero farlo quelli che vengono da destra;secondo altri, più salomonicamente, non può passare nessuno, ma, nel caso, la multa sarebbe giusto della metà!! Chi ha ragione secondo voi? Un appunto, poi, vorrei farlo ai criticoni di professione: il mio barbiere, sempre lui, mi ha fatto notare che, nonostante le scuole elementari non siano più a Via Galatina da un bel pezzo, non è stato tolto quel segnale relativo all'attraversamento degli scolari che si vede nella foto, essenzialmente per 2 motivi: a) perchè così chiunque, non necessariamente piccolo di età, potrà attraversare con maggiore tranquillità la strada; b) se, in futuro anche lontano, le scuole venissero riposizionate ove non sono più, non ci sarebbe bisogno di installare un nuovo segnale.Che dite, avrà ragione, come al solito, il mio barbiere?

Documenti

Il post “libera nos a malo” si è dimostrato argomento particolare visto che è risultato uno dei più commentati. Confesso che non mi sarei mai aspettato tanto interesse verso la questione nel pubblicare il post.
Forse ho sottovalutato il particolare e delicato argomento che ho toccato, per cui, senza pretese di riconoscimenti di fede, riguardo la disputa della datazione del telo pubblico questa riproduzione di un manoscritto Bizantino raffigurante l’arrivo della Sindone a Costantinopoli accolta alle porte della città dall’imperatore Romano Lecapeno nell’anno 944, quale testimonianza che già alcune centinaia di anni prima dell’attribuzione della prova del carbonio 14 che la fa risalire ad un periodo che va dal 1200 al 1400, la Sindone era già documentata e faceva cronaca.
Si può chiaramente riconoscere il telo portato a spalla da un monaco che lo esibisce all’imperatore il quale, con gesto di venerazione avvicina il suo viso al volto impresso nella sindone.

mercoledì 18 febbraio 2009

Venti di guerra.

Gli utenti Sammaritani e non, per non farsi trovare impreparati si allenano in previsione di un possibilie nuovo piano traffico.

lunedì 16 febbraio 2009

Miraggi o ammaraggi?



La vogliamo varare o no?

Visto il costo del servizio di ritiro della spazzatura indifferenziata, il quale dovrebbe però essere giustamente proporzionato alla qualità del servizio reso, allora penso proprio che, per quello che attualmente siamo costretti a pagare, i sacchetti dovreste venire a prenderli fin dentro casa senza farci scomodare ad uscire di sera!

Ascoltiamo la voce della verità.

Le parole di questo passo del Vangelo scritte duemila anni fa, sono di una straordinaria attualità, d’altronde l’uomo che le ha professate è padrone dei tempi, e gli uomini, dopo duemila anni sono sempre gli stessi! “Preparano pesi impossibili da portare e poi li mettono sulle spalle degli altri: ma da parte loro non vogliono muoverli neppure con un dito”.
“Guai a voi ipocriti, scribi e farisei! Voi siete come tombe imbiancate che all’esterno sembrano bellissime, ma dentro sono piene di putrefazione. Anche voi, esternamente, sembrate buoni agli occhi della gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di male” [...]

Io dico: La quantità d’imbiancatura dei sepolcri di oggi sfiora l’inverosimile.

domenica 15 febbraio 2009

Esclusiva in anteprima.

Siamo riusciti ad avere una foto in esclusiva dello sceriffo mentre stà prendendo i soldi che non gli spettano!!!!


Altro che Quasimodo!

Ecco l’ambiguo servitore del principe usurpatore. Avendo conosciuto il suo padrone, sapreste dire cosa sa fare meglio? Guardate il suo sguardo e capirete, voglio vedere se indovinante!

venerdì 13 febbraio 2009

Benvenuti!


Benvenuti nella mia casa, mi presento, Il mio nome completo è Publius Confuleio Sabbio, o meglio sono da tutti conosciuto a Capua come Confuleio Sabbione.
Sono un “Sagarius”, ah già! per voi che non conoscete il termine, è difficile capire, vuol dire venditore di mantelli, si mantelli, anzi per esser più preciso, prima di venderli li coloro del classico porpora tingendoli nella capiente vasca della mia bottega che affaccia sulla via più bella di Capua la via Albana, insomma, voi oggi direste che sono un piccolo imprenditore.
Sono un liberto, che per chi non lo sapesse vuol dire schiavo divenuto uomo libero, emancipato, e il mio “cognomen Confuleio”, mi è stato dato dal mio ex padrone che mi ha adottato, è un cognomen molto antico e risonante in città, e si!, è lui che è stato la mia fortuna, lui mi ha avviato nell’attività del commercio, ora vive a Roma dove si è trasferito per gli ultimi anni della sua vecchiaia.
Oggi, grazie a Mercurio, non posso lamentarmi, possiedo una bella casa che tutti mi invidiano sulla via principale di Capua che ho fatto decorare con pitture e mosaici pavimentali, mi è costata si parecchi sesterzi, ma d'altronde è pur vero che è stata progettata da Safinio Pollione, noto in città e fuori, è un buon Architetto, anche se ha il difetto di far vanto delle sue capacità e delle sue virtù in continuazione! Come direste voi oggi è un po pesante.
Il lavoro? non mi manca, i “Sagum “mantelli di lana grossa”, sono esportati in tutta Italia e rendono bene, il mio maggior committente è l’esercito che non bada a spese.
La mia bottega come dicevo, affaccia sulla via Albana a quattro passi dal capitolium e sotto di essa nell’interrato ho allestito il mio laboratorio, nel quale i miei cinque dipendenti provvedono alla colorazione dei teli con la porporina.
Cerco di vivere la vita al meglio anche perché sono a metà del mio percorso terreno, per cui se Giove vorrà concedermi altri anni ben vengano perché saranno ben spesi. Uno dei miei svaghi è la caccia, e, di tanto in tanto con gli amici ci rechiamo nei boschi Tifatini a circa due miglia da qui dove la selvaggina abbonda, non trascurando però di fare come rito propiziatorio una capatina al sacro tempio di Diana Tifatina, alla quale sono molto devoto e, in occasione dei suoi festeggiamenti, ogni anno non manco di versare nelle casse del tempio una lauta donazione.
Ne disdegno, quando posso, di recarmi a teatro che si trova qui vicino casa mia all’altro lato della via Albana per assistere alle fabulae Atellane che trovo molto spassose.
Un altro piacere al quale non rinuncio è il passare di tanto in tanto le serate con i miei amici mangiando e bevendo spensieratamente e discutendo del più e del meno ma molto spesso del più, sdraiati sui miei comodi e raffinati triclini che ho fatto fondere apposta dai migliori artigiani del bronzo di Capua. Uno è Marco Pupponio, commerciante di rose che coltiva in parte in un grande orto alla periferia di Capua, e per la maggior parte nel suo podere che si trova nel campo stellare a qualche miglio distante dal porto di Casilinum che poi vende ai profumieri della Seplasia; l’altro, è Antonino Aufustio, scaltro commerciante di vettovaglie che esporta addirittura a Creta dove ha acquistato un piccolo podere che gli frutta una nutrita rendita, insomma, insieme passiamo ore spensierate senza pensare all’incertezza del domani che spesso come una premonizione funesta vedo molto cupo per questa città nei secoli a venire!

giovedì 12 febbraio 2009

Vergogna!

Vile aggressione ad un giovane clochard.Il fatto è avvenuto in Via Gramsci,ove l'aggredito staziona abitualmente, nella tarda serata di oggi.
L'episodio, apparentemente di poco conto, dimostra il grado di imbarbarimento che sta subendo la nostra città, nel momento in cui non si tollera la sola presenza di persone indifese ed inoffensive e non si è neanche in grado di provveder loro.

Rivelazioni.

La prossima settimana, Confuleio Sabbione vi accoglierà nella sua casa e vi dirà chi è raccontandovi un po della sua vita!

L'oggetto misterioso.

Che cos'è , a cosa serve e dove si trova attualmente l'oggetto misterioso della foto?
Sapete quanto è costato ai cittadini sammaritani ?

Come è bello andar in bicicletta!

Domanda: Come è fatta una pista ciclabile?
Risposta: Basta fare 2 strisce gialle su un marciapiede?, no no! mettere una fila di mattonelle rosse in un marciapiede? mha.... forse, ma non so.
Se non avete mai visto piste ciclabili qui sotto ne facciamo vedere una.


mercoledì 11 febbraio 2009

Come ti distruggo il passato. Puntata 7°



Questi reperti emersi nel parcheggio di via Bonaparte, dopo essere stati ricettacolo di immondizie per parecchio tempo, sono stati interrati definitivamente in questi giorni.
Eppure potevano essere circoscritti e recintati in bella mostra e non avrebbero richiesto tanto spazio.



Informazione di servizio.


Con il permesso del blogger Farina Michele, pubblico questo documento, conosciuto ai più, che potrebbe aiutare in caso di ricorso.
P.S. A S. Maria C. V. non vi sono postazioni autovelox.

Pareri di popolo!

In merito al post "il gatto e i topi", riguardante l'indennità dirigenziale percepita dai funzionari Comunali, abbiamo sondato i pareri di alcuni cittadini Sammaritani riguardo a chi ha percepito la somma ed eventualmente non abbia conseguito risultati significativi. Così si sono espressi.

Pareri di popolo!

In merito al post "il gatto e i topi", riguardante l'indennità dirigenziale percepita dai funzionari Comunali, abbiamo sondato i pareri di alcuni cittadini Sammaritani riguardo a chi ha percepito la somma ed eventualmente non abbia conseguito risultati significativi. Così si sono espressi.

martedì 10 febbraio 2009

YouTube - 'A città 'e Pulecenella

YouTube - 'A città 'e Pulecenella

Mi dispiace solamente che l'orgoglio' e chesta genta si mortifica ogni juorno pe' na manica e' fetiente ca nun tenen coscienza e nun tenen rispetto cumm fann' a piglà suonn quann'e a sera int'o lietto

Per Mascia.

Solo per questa volta però poi si segue la scaletta!!!!!!!
Questa immagine, la seconda del precedente post S. Maria di una volta, era in scaletta per domani, ma siccome una lettrice lo richiede espressamente la pubblico con un giorno di anticipo.
Piazza Girolamo della Valle, angolo di San Lorenzo, anno 1959.

Per non dimenticare.

LE FOIBE
Dal Quotidiano LA STAMPA.

IL “PERCHE'” DELLE FOIBE Questa carneficina prende il nome dagli inghiottitoi di natura carsica dove furono rivenuti nell'autunno del 1943 i cadaveri di centinaia di vittime e che in quella regione sono chiamati "foibe". Per estensione il termine "foibe" e il neologismo "infoibare" sono in seguito diventati sinonimi degli eccidi, che furono in realtà perpetrati con diverse modalità. Le origini di questo ignobile massacro sono da rinvenire nelle tesi del nazionalismo croato, che negava l'esistenza della nazionalità italiana in Dalmazia, affermando che dalla presenza dei Veneti in quei territori non potesse discendere l'attribuzione dell'italianità alle genti che li abitavano. Secondo questa visione nazionalista che penetrò in larga parte della popolazione croata, l'Istria, la Dalmazia e la città di Fiume costituivano parte integrante del territorio nazionale a partire dall'Alto Medioevo. Di conseguenza si pensava che invasioni straniere successive avessero italianizzato la popolazione originaria di quei luoghi, che tuttavia dovevano essere considerati croati a tutti gli effetti. Non bisogna ignorare tuttavia che il massacro compiuto in nome di questa giustificazione etnica non colpì soltanto gli italiani che si trovavano nelle terre di confine tra Italia e Croazia. Le Foibe infatti non risparmiarono cittadini italiani di nazionalità croata o slovena e nemmeno tedeschi e ungheresi che vivevano nella città di Fiume.

lunedì 9 febbraio 2009

Incredulità!


Questa volta ho deciso di stupirvi.
Se vi dico che è una foto dell'arco Adriano integro ci credete o nò?

domenica 8 febbraio 2009

Il gatto ed i topi.



Qualche tempo fa, sulla stampa locale, sono apparsi degli articoli in cui si manifesta meraviglia e stupore in ordine alla entità delle somme percepite dai dirigenti del Comune di S. Maria C. V., quali corrispettivi per le responsabilità ed i carichi di lavoro conseguenti, per l'appunto, al loro incarico dirigenziale.

Quel che scandalizza ed indigna, a parer mio, non è solo o tanto l'ordine di grandezza delle cifre in questione, bensì il fatto che la corresponsione di queste somme di danaro non sia preceduta da idonea e necessaria valutazione circa la misura del raggiungimento degli obiettivi prefissati dall'Amministrazione Comunale.


Per chi non lo sapesse, gioverà ricordare che l'indennità dirigenziale è una indennita cd. " di risultato", nel senso che l'entità del suo ammontare non è fissa, ma è direttamente proporzionata alla percentuale di raggiungimento degli obiettivi, con conseguente riduzione in caso di risultati parzialmente negativi.


Orbene, è di tutta evidenza che, attesa la mancanza di qualsivoglia valutazione fatta prima del pagamento e, conseguentemente, l'impossibilità di giudizi anche parzialmente negativi, la sola attribuzione dell'incarico dirigenziale determina, ex se ed ipso facto, il diritto a vedersi riconosciuta la massima percentuale di retribuzione possibile, la quale, invece, dovrebbe essere attribuita solo in caso di totale e completo conseguimento del risultato preordinato.


Tale immorale ed illegittima procedura da un lato premia e gratifica quei dirigenti che, in virtù degli scadenti risultati conseguiti, non avrebbero diritto all'indennità di dirigenza o, almeno, non nella misura piena, dall'altro mortifica tutti i dirigenti meritevoli e gli altri dipendenti che, pur essendo, di contro, valutati ogni anno, non conseguono alcun risultato dal punti di vista retributivo, anche in caso di valutazione pienamente positiva.

sabato 7 febbraio 2009

Rinfreschiamoci la memoria.

Allora, rinfreschiamoci la memoria. Lunedì 12 Gennaio scorso, segnalai la progressiva asportazione di parti bronzee dal basamento del monumento ai caduti della grande guerra in piazza Matteotti. Nella foto, (cliccando si ingrandisce) potete ben vedere le parti mancanti tra cui l’ultima in ordine di tempo che è quella in basso a sinistra. Se l’eliminazione del giardino preesistente, ha già creato un danno d’immagine all’0pera poiché si integrava in quest’ultimo (giardino), mi chiedo, che fine abbia fatto la bella cancellata con pilastrini art decò dei primi del novecento che circondava il giardino? Dove è stata messa? E' in giacenza? E’ stata reimpiegata altrove o peggio ancora è scomparsa? Dovremmo chiederlo a chi decise per la sua eliminazione. Come si vede dalla foto, siamo giunti a tener ferme le catene con uno spago, i ragazzacci poi che giocano stabilmente a pallone sulla piazza senza che alcuno prenda provvedimenti, chi mai li sloggerà? Chi porrà fine all’onta che rendono quotidianamente alla memoria dei caduti per la patria?
Aspettiamo ancora.

venerdì 6 febbraio 2009

il disinganno!

(Francesco Queirolo) Il Disinganno.

Potrete ingannare tutti per un po; potrete ingannare qualcuno per sempre: ma non potrete mai ingannare tutti per sempre.

(Abramo Lincoln.)

Libera nos a malo!

Guardatelo bene in faccia, vi sono 99,99 possibilità su 100 che possa essere il vero volto di Cristo! In questa immagine stampata da un meccanismo scentificamente inspiegabile, traspare tutta la sofferenza patita dall’uomo a cui questo viso è appartenuto.
Ma nel contempo si intravede anche la serenità di chi è consapevole di aver ottenuto un risultato di gran lunga superiore alla sofferenza stessa. La salvezza di ogni uomo!

Nostalgia canaglia!

La nostalgia è la più brutta malattia dalla quale nessun uomo è immune!
1969, che bei tempi, chi in quegli anni non ha mai pensato o desiderato di stare con lei?

giovedì 5 febbraio 2009

Eluana e l'umana pietà.


Non passa giorno che non si parli in tivù e non si scriva sui giornali e sui blog del “pietoso” caso di Eluana Englaro. Già perché, comunque lo si voglia guardare, il lato pietoso della vicenda balza evidente agli occhi anche dello spettatore e/o lettore più freddo e distaccato.
Come non soffermarsi, infatti, sul fatto che da diciassette lunghissimi anni questa persona “vegeta” in un letto d’ospedale, senza coscienza di sé e senza vie di uscita?
E viene da chiedersi: E’ vita questa? Questo tipo di esistenza è figlia di Dio? Lo stato vegetativo esiste in natura?
Se le risposte sono tutte negative, non si capisce come ed in nome di cosa ci si possa opporre alla legittima volontà di Eluana che chiede, per il tramite del padre, di essere lasciata morire in pace
In quale altro paese democratico, scriveva Saviano, dopo aver chiesto ed ottenuto di veder riconosciute le proprie ragioni in un Tribunale, non si riesce ad ottenere concretamente che il pronunciamento venga applicato ? In quale contesto civile le sentenze di un Tribunale laico sono subordinate all’approvazione di un apparato religioso?
Questo è possibile, ci chiarisce il giornalista Mauro, perché in Italia vige il concetto della doppia obbedienza, e la gerarchia che ne consegue. Lo Stato moderno e laico, libero "dalla" Chiesa, mentre la garantisce libera "nello" Stato applica la distinzione fondamentale tra la legge del Creatore e la legge delle creature. La chiesa , invece, sostiene che, poiché la legge di Dio non può mai essere contro l'uomo, andare contro la legge di Dio significa andare contro l'uomo: dunque se le due leggi entrano in contrasto "è perché la legge dell'uomo non è una buona legge", ed il cattolico può trasgredirla; in altre parole la legge di Dio è superiore alla legge dell'uomo.
Questa concezione, secondo la quale il cattolicesimo costituisce una sorta di seconda natura degli italiani, deve indurci ad una seria ed attenta riflessione per le conseguenze che comporta, in quanto essa, in concreto, sostiene che le leggi laiche che contrastano con i principi cattolici sono automaticamente contronatura, e come tali non solo possono, ma meritano di essere disobbedite. Da questa idea discende la teorizzazione del nuovo cattolicesimo italiano di questi anni: la precettistica morale della Chiesa e la sua dottrina sociale coincidono con il diritto naturale, dunque la legge statale deve basare la sua forza sulla coincidenza con questa morale cattolica e naturale, trasformando così il cattolicesimo da religione delle persone in religione civile, di stato cioè.Ma se la legge di Dio è superiore alla legge dell'uomo, se nell’ambito della doppia obbedienza la Chiesa prevale sullo Stato anche nell'applicazione delle leggi e delle sentenze, nascono due domande: che cittadino è il cattolico osservante, se vive nella possibilità che gli venga chiesto dalla gerarchia ecclesiastica di trasgredire, obiettare, disubbidire? E che concezione ha la Chiesa italiana, con i suoi vescovi e Cardinali, della democrazia e dello Stato?
In democrazia ogni verità è relativa, anche le fedi e i valori sono relativi a chi li professa e nessuno può imporli agli altri: dunque non esiste una forma di "obbligazione religiosa" a fondamento delle leggi di un libero Stato democratico, nel quale anzi nessun soggetto può pretendere " di possedere la verità più di quanto ogni altro possa pretendere di possederla". Ne dovrebbe discendere finalmente una parità morale nella discussione pubblica, negando il moderno pregiudizio per cui la democrazia, lo Stato moderno e la cultura civica che ne derivano sono carenti senza il legame con l'eternità del pensiero cristiano, sono insufficienti nel fondamento. È da questo pregiudizio che nasce la violenza del linguaggio contro chi richiama la legge dello Stato, le sentenze dei tribunali, le norme repubblicane. Come se per i laici la vita non fosse un valore, e praticassero la cultura della morte. Come se il concetto di libertà per una famiglia dilaniata, di fraternità per un padre davanti ad una prova suprema, di condivisione per il suo dolore che non è immaginabile, non contassero nulla. La libertà di scelta individuale e l'autodeterminazione esclusiva della propria persona sono il fondamento della dignità di ogni essere umano, un principio inviolabile verso cui nemmeno lo stato ha il diritto di esercitare ingerenze. Se lo stato ha tra i propri compiti quello di garantire il diritto alla vita ed alla salute, questo non può che essere esercitato nel rispetto della volontà personale e delle scelte di ciascun individuo circa i trattamenti medici e le terapie a cui intende o meno sottoporsi.

Santa Maria di una volta.

Ricordate il posto?
Guardatelo bene! questo piccolo angolo di Santa Maria C.V. non esiste più.

Il rischio che tra un decennio potremmo non riconoscere più questa città se si consentiranno gli abbattimenti nel centro storico è reale, la strada da seguire è il recupero dei corpi di fabbrica con il rifacimento in stile non l’abbattimento.
Pubblico questa foto con l’auspicio che non avvengano mai più per il futuro ulteriori stravolgimenti del tessuto urbanistico antico.

mercoledì 4 febbraio 2009

Percorsi urbani

Trovate difficoltà negli spostamenti in città?

martedì 3 febbraio 2009

Costruzione psico-bio-genetica:soluzione.

Ecco il risultato.

Si! Si! E' lui! E' il principe usurpatore che siede su un trono che non merita e che spetta ad altri!
Il risultato della giusta miscelazione degli ingredienti è confermato dall'inconfondibile espressione e dal modo di fare proprio dell'incompetente !

Test culturale per Cittadino Sammaritano.

Tastiamo il vostro livello culturale di Sammaritanietà.
Chi è il personaggio rappresentato nell'illustrazione?
1 Un illustre Sindaco della prima repubblica.
2 Ovidio Nasone noto poeta Classico.
3 Il Canonico Mazzocchi.
4 Il fondatore dell'opera assistenziale per nobili decaduti.

lunedì 2 febbraio 2009

Come ti distruggo il passato puntata 6°

Eccoci ritrovati amici, siamo alla sesta puntata, questa volta però facciamo un salto indietro e dalla Capua Romana andiamo a quella Preromana.
Questi reperti, furono ritrovati più in periferia e sono molto probabilmente di epoca antecedente al dominio Romano. Come al solito oggi non sono più visibili e sul posto vi è un bel complesso edilizio. Ma dico possibile che nessuna scoperta e nemmeno uno di questi reperti è stato riconosciuto degno di essere recuperato? Eppure in città oltre quel poco che è visibile di epoca Romana non vi è nessuna testimonianza in situ di epoca antecedente. A voi l’ardua sentenza e come sempre a voi il compito di indovinare il posto dove si trovavano.
E non finisce quì! Alla prossima.

Costruzione psico-bio-genetica.


Se prendiamo un contenitore umano vuoto e ci mettiamo dentro:
molta ignoranza, poca intelligenza, molta incompetenza, molta irascibilità, molto ruffianismo, tanta falsità, abbastanza irresponsabiltà, moltissima cazzimma.
Cosa abbiamo creato?
Abbiamo creato l’infame per eccellenza, l'unicum.
Volete sapere che faccia ha questo individuo?
Pazientate solo un giorno: domani ve lo mosterò!

La giustizia italiana.


ROMA - Disperato, senza orizzonti, solo con i suoi pensieri in quella cella. Il detenuto curdo decide di farla finita, riduce due federe a striscioline, si mette il cappio al collo. Ma ecco che le guardie del carcere triestino del Coroneo intuiscono la situazione, e all'ultimo momento lo salvano. Storia a lieto fine? Sì, ma con multa. Lo Stato italiano rivuole i soldi delle federe. Sette euro. L'aspirante suicida, che nel frattempo è uscito di prigione e ha anche ottenuto asilo politico, rimborsa il dovuto e pensa che sia finita lì. E invece no. L'ingranaggio micidiale ormai si è messo in moto, come racconta Il Piccolo di Trieste. Sarà pure stato depresso e incline a lasciare questo mondo ma il curdo ha fatto a pezzi quelle due federe. Un magistrato lo rinvia a giudizio per danneggiamento aggravato. La motivazione è molto severa: "Con coscienza e volontà distruggeva un bene della Pubblica amministrazione". In primo grado i giudici si convincono che non bastano i sette euro già risarciti, ci vuole una sanzione, deve rimanere agli atti che anche chi si suicida ha degli obblighi da rispettare, non può usare impunemente beni di proprietà altrui solo perché pressato dall'emergenza. Alla fine quantificano la multa: 30 euro. Basta così? No, si va avanti. E' storia di pochi giorni fa. Il difensore del curdo ricorre in appello e chiede, in sintonia con il rappresentante della Procura generale, che il suo cliente venga assolto. In fondo, la situazione in cui si è prodotto il reato, cioè il danneggiamento delle federe, era stata drammatica, il detenuto si trovava in uno stato di evidente prostrazione, aveva deciso di porre termine ai suoi giorni, si era guardato intorno e quelle due federe gli erano sembrate l'unico modo di attuare l'insano proposito... Tre magistrati si riuniscono in Camera di consiglio e discutono fra di loro del caso. Consulto delicato, forse anche tormentato. L'arringa dell'avvocato e la disponibilità dell'accusa non fanno breccia. La legge è la legge. Il curdo non può essere assolto. Arriva una nuova condanna. Però una crepa si è aperta. In appello la multa viene ritoccata: invece di trenta euro, ne bastano, a saldare il conto, venticinque. E' presto per conoscere le motivazioni della sentenza ma non appena arriverà non è affatto escluso che la faccenda delle federe approdi in Cassazione. E poi dicono che la giustizia non funziona.

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)