venerdì 6 febbraio 2009

Libera nos a malo!

Guardatelo bene in faccia, vi sono 99,99 possibilità su 100 che possa essere il vero volto di Cristo! In questa immagine stampata da un meccanismo scentificamente inspiegabile, traspare tutta la sofferenza patita dall’uomo a cui questo viso è appartenuto.
Ma nel contempo si intravede anche la serenità di chi è consapevole di aver ottenuto un risultato di gran lunga superiore alla sofferenza stessa. La salvezza di ogni uomo!

Guardatelo bene in faccia, vi sono 99,99 possibilità su 100 che possa essere il vero volto di Cristo! In questa immagine stampata da un meccanismo scentificamente inspiegabile, traspare tutta la sofferenza patita dall’uomo a cui questo viso è appartenuto.
Ma nel contempo si intravede anche la serenità di chi è consapevole di aver ottenuto un risultato di gran lunga superiore alla sofferenza stessa. La salvezza di ogni uomo!

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26 Comments:

Anonimo dice...

Sabbione questa volta hai toppato! Questo lenzuolo risale al medio evo quando Cristo era già morto da almeno 1300 anni.
Plinio il vecchissimo

Anonimo dice...

Allora, perdona la mia vanteria, ma ti premetto che Sabbione quando scrive una cosa non toppa mai Sabbione è sempre documentato sll'ultimo aggiornamento riguardo al tema che tratta in quel momento! se no non lo farebbe.
In parte hai ragione, dai primi esami del telo fu rilevato quello che tu dici, ma fu accertato che l'immagine non è fatta da colori od altri artifici vari ma essa è stata impressa nella trama da un procedimento simile alla esposizione di un oggetto ai raggi emanati dalla fusione nucleare. Detto ciò, nel farti sapere che nel lino della Sindone sono itrappolati pulviscoli e pollini risalenti al medio evo, come pollini di piante presenti solo in palestina, ti faccio sapere che in seguito a nuove dichiarazioni da parte di eminenti scenziati, è stato affermato che la prova del carbonio 14 è un metodo antiquato e poco attendibile per certi tipi di rilevamenti su oggetti che hanno avuto un percorso travagliato particolare nell'arco del tempo, per cui, tutto è stato rimesso in discussione. Tieni anche presente che il telo fu in parte ritoccato nel medioevo a causa di un incendio che lo danneggio.
Comunque, potrei stare qui per ore a spiegarti ultreriori fatti che smentiscono quello che dici per sentito dire.
Se vuoi altre spiegazioni.

Anonimo dice...

Avete ragione entrambi: Confuleio Sabbione quando dice che la Sacra Sindone riporta il volto del Cristo al 99,99% e Plinio il vecchissimo quando dice che il lenzuolo è di epoca medievale.
Capisce a mè!
Firefox

Anonimo dice...

per firefox


Ribadisco! Confuleio ha sempre ragione su quello che posta!
Il telo non è accertato fondatamnete che sia di origine medievale. Tutti gli altri elementi confermano la tesi di provenienza dalla terra Santa, compresa la iconografia Bizantina antecedente il periodo medievale.

Anonimo dice...

Quello che riferisce Sabbione,riporta cose presenti in alcuni articoli che ho letto ultimamente in merito alla Sindone, per cui mi fanno pensare che habbia ragione quest'ultimo.

Plinio il vecchio.

Anonimo dice...

Scusa Sabbione beato te che hai tutte queste certezze. Tengo a precisare che anche la chiesa nutre qualche dubbio. Quindi la ricerca rimane aperta, ed oggi non vi sono elementi definitivi né per giungere all'epoca di Cristo, né tantomeno per considerare chiusa la questione con la datazione medievale.
Plinio il Vecchissimo

Anonimo dice...

Vuoi per forza farmi dire quello che non ho detto, chiarisco ancora. Dicendo che quasi sicuramente quel volto è di un uomo chiamato Gesù (che sia dio veramente o no) non volevo affrontare una disputa teologica ma da un punto di vista storico. E' certo che Gesù è esistito come è esistito storicamente Erode Pilato ecc. Le certezze di fede, quelle sono e restano personali! per cui per me quell'uomo è il Cristo se poi per te non lo è, be non ci posso fare niente!
Chiaro adesso.

Anonimo dice...

Il telo non è stato dichiarato ufficialmente medievale.

Anonimo dice...

Dal sito ufficiale "La Sindone è un lenzuolo di lino a spina di pesce. Misura cm 437 in lunghezza e cm 111 in larghezza, compresa una striscia cucita longitudinalmente larga circa cm 8. Sul tessuto è impressa un'immagine, l'impronta frontale e dorsale di un uomo crocifisso. L'impronta presenta la singolare caratteristica di comportarsi come un negativo fotografico." Quello che per te Sabbione è una certezza, cioè l'immagine impressa è certamente di un uomo chiamato Gesù, per la scienza una ricerca continua. Al di là della disputa teologica, mi sorprende questa tua assoluta certezza! Al tempo dei romani poi a finire sulle croci erano migliaia di poveri "Cristi"!
Plinio il Vecchissimo

Anonimo dice...

x plinio il vecchissimo: questo è il commento di un ateo!!!!

Anonimo dice...

X Plinio il Vecchissimo:e' sicuramente vero che a quei tempi ci sn state tante crocifissioni ma Gesu' e' stato condannato e crocifisso senza aver commesso nessun reato se nn quello di servire i suoi fratelli e di amarli incondizionatamente fino a morire per loro.Tutto e' ben documentato nei vangeli ,forse sarebbe il caso tu iniziassi a leggere,anche solo per avere una visione piu'completa infatti nn a caso Gesu' fu crocifisso tra due ladroni!!!

Anonimo dice...

Adesso Mascia mi stuzzica. L'oggetto del contendere non è la fede nei Vangeli (già letti e studiati) ma l'assoluta certezza dell'immagine dell'uomo sul lenzuolo, sacra Sindone che per Sabbione non ci sono dubbi che si tratti di Gesù, invece io sostengo che questo fatto è tutto da verificare. Se poi mi si dimostri con prove certe, sono pronto a fare ammenda!
Plinio il Vecchissimo

Anonimo dice...

X PLINIO IL VECCHISSIMO:
LA FEDE E'L'INSIEME DI VERITA',DEI PRINCIPI, DEI VALORI NEI QUALI SI CREDE,BASANDOSI NN SU PROVE DI FATTO MA SU CONVINCIMENTI INTERIORI.
SAREI DAVVERO UNA PRESUNTOSA A VOLERTI FAR FARE AMMENDA CON PROVE CERTE CHE NN POSSEGGO MOMENTANEAMENTE MA TU PUOI AFFERMARE CON ASSOLUTA CERTEZZA CHE LA SCIENZA NN HA MAI TRATTO CONCLUSIONI SBAGLIATE CHE POI NEL TEMPO HA RIVEDUTO E CORRETTO?

Michele Farina dice...

La fede è tutt'altro che un insieme di verità, anzi.
La fede è, in estrema sintesi,l'assenso ad una certa credenza, anche in mancanza di qualsiasi prova a favore e spesso in aperta negazione dell’evidenza.
Nel caso in esame la prova che la sindone abbia avvolto proprio il corpo del Cristo è di là dall'essere dimostrato, ma sostenere questi tesi non vuol dire essere atei o non credenti.
Se, in ultima analisi, la fede non ha bisogno, per sua stessa essenza, di prove, il sostenere pervicacemente la tesi della sacralità della sindone porterebbe, paradossalmente, ad un vulnus dell'integrità delle fede cristiana, ove si dimostrasse, com'è stato dimostrato, che non è un reperto datato 2000 anni.

Anonimo dice...

la discussione sta sconfinando. La fede, in particolare quella cristiana, non c'entra nulla. Non è il tema della domanda posta all'inizio. Però il dibattito è affascinante!
Plinio il Vecchissimo

Anonimo dice...

Farina condivido il tuo parere,chi ha fede nn ha bisogno dell'esistenza o meno di prove per poter credere in quei dogmi o concetti assunti o dall'autorita' che li ha enunciati o in base alle proprie convizioni personali ma quello che metto in dubbio e' l'infallibilita' umana e quindi quando mi viene chiesto di dimostrare con prove certe che la sacra sindone sia effettivamente la sagoma di Gesu' sono pienamente consapevole che cio' nn e' ancora possibile e quindi aspetto che vengano fatti altri esami e poi si vedra'......... al di la' di quello che gli altri possano pensare e delle certezze di cui hanno bisogno io piu' guardo quell'immagine impressa su quel lenzuolo e piu' mi convinco che e' il volto del CRISTO.
Cmq visto che Plinio continua a nn capire la mia domanda e'"Siete sicuri che gli scienziati nn possano mai sbagliare?"

Anonimo dice...

Mascia ha detto:
al di la' di quello che gli altri possano pensare e delle certezze di cui hanno bisogno io piu' guardo quell'immagine impressa su quel lenzuolo e piu' mi convinco che e' il volto del CRISTO.

Sono le stesse parole di quelli che dicevano di vedere il volto di Gesù su di un muro a Casapulla qualche anno fa.
Meditate, gente,meditate.

Anonimo dice...

Con tutto il rispetto per i pareri dei vari commentetori, ma l'ultimo post è un esempio di una stupidità unica! come si può paragonare la macchia indefinita su un muro con un lenzuolo studiato da scenziati di tutto il mondo al quale quantomeno è stata riconosciuta la inspiegebilità dell'immagine della figura ben deliniata e riconoscibile nei particolari da un kilometro di distanza, che sia Gesù o un altra persona.
Se dovete fare commenti pungenti fateli almeno da persone intelligenti!

Anonimo dice...

PENSO ANCH'IO CHE I DUE EVENTI NN POSSONO ESSERE ASSOLUTAMENTE PARAGONATI

Anonimo dice...

il post dell'11 febr delle 2052 mi sembra aver colto nel segno! Se vogliamo fare una discussione seria sulle fedi, lo possiamo anche fare, però ripeto la domanda posta era un'altra. Comunque guardate la faccia dell'uomo impresso sul telo e le varie rappresentazioni ufficiali della chiesa. Vi sembrano vagamente somiglianti?
tergefi

Anonimo dice...

La Sindone di Torino, un telo di lino di circa quattro metri per uno, apparve per la prima volta nel 1353 presso Troyes, nel cuore della regione di Chartres e Reims, famose per le loro cattedrali. Il telo reca una doppia immagine, fronte e retro, di un cadavere nudo, rappresentato secondo i canoni e le proporzioni dell’arte gotica dell’epoca: figura rigidamente verticale, gambe e piedi paralleli, tratti del viso più caratterizzati di quelli del corpo. La presenza di segni di ferite in perfetto accordo con il racconto evangelico della passione poteva far supporre che quella fosse un’immagine impressa dal corpo di Cristo sepolto, stranamente mai menzionata nei testi sacri, né rappresentata iconograficamente nel primo millennio.
Nel 1389 il vescovo di Troyes inviò però un memoriale al papa, dichiarando che il telo era stato “artificiosamente dipinto in modo ingegnoso”, e che “fu provato anche dall’artefice che lo aveva dipinto che esso era fatto per opera umana, non miracolosamente prodotto“. Nel 1390 Clemente VII emanò di conseguenza quattro bolle, con le quali permetteva l’ostensione ma ordinava di “dire ad alta voce, per far cessare ogni frode, che la suddetta raffigurazione o rappresentazione non è il vero Sudario del Nostro Signore Gesù Cristo, ma una pittura o tavola fatta a raffigurazione o imitazione del Sudario”.
Alla testimonianza storica del pontefice di allora, evidentemente diverso da altri suoi successori, possiamo oggi aggiungere la conferma scientifica della datazione al radiocarbonio effettuata nel 1978 da tre laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, su incarico della diocesi di Torino e del Vaticano: la data di confezione della tela si situa tra il 1260 e il 1390, e l’immagine non può dunque essere anteriore. Stabilito che la Sindone è un artefatto, rimane da scoprire come sia stata confezionata.
L’immagine è indelebile, essendo sopravvissuta sia a ripetute immersioni in olio bollente e liscivia effettuate nel 1503 in occasione di un incontro tra l’arciduca Filippo il Bello con Margherita d’Austria, sia al calore di un incendio del 1532, che la danneggiò in più punti. Inoltre, è negativa (le parti in rilievo sono scure, quelle rientranti chiare), unidirezionale (il colore non è spalmato), tridimensionale (l’intensità dipende dalla distanza tra la tela e la parte rappresentata), e ottenuta per disidratazione e ossidazione delle fibre. Siamo dunque di fronte non a una pittura ma a un’impronta, che certo non può essere stata lasciata da un cadavere.
Dal punto di vista anatomico, infatti, le immagini frontale e dorsale non hanno la stessa lunghezza (differiscono di quattro centimetri), ma hanno la stessa intensità, benché il peso sia tutto scaricato sul retro; l’avambraccio destro è più lungo del sinistro; le braccia sono piegate ma le mani ricoprono il pube, il che richiederebbe una tensione delle braccia o una legatura delle mani; le dita sono sproporzionate, e l’indice e il medio sono uguali; posteriormente si vede l’impronta del piede destro, benché le gambe siano allungate.
Dal punto di vista geometrico, l’impronta stereografica lasciata da un corpo o da una statua sarebbe distorta e deformata, soprattutto nella faccia: l’esatto contrario della raffigurazione veristica della Sindone. Solo un bassorilievo di poca profondità può lasciare un’impronta simile. Non è naturalmente possibile sapere con certezza come si sia passati dall’uno all’altra, ma non è necessario scomodare i miracoli. Vi è poi da considerare che qualunque calco sarebbe automaticamente negativo e unidirezionale.

Anonimo dice...

X il commento di prima.
E cie è stu scenziat'? parla proprio come un libro stampato.

Anonimo dice...

X il commento precedente: scienziato o non scienziato, dimmi su cosa non sei d'accordo.

Anonimo dice...

su tutto!!!!!!!!!!

Anonimo dice...

Io ho argomentato le mie ragioni, tu fallo con le tue; non vale dire soltanto che non si è d'accordo.

Anonimo dice...

Sono contento di aver suscitato tanto dibattito sulla Sindone. Alcuni hanno argomentato, altri no. Altri ancora mi hanno dato dell'ateo. Precisando che questa parola non è una bestemmia e considerando che siamo nell'anonimato, dico che siete stati molto corretti. Continua....
Plinio il Vechissimo

Per non dimenticarli!

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