domenica 20 maggio 2012

Nessun diritto alle belve!

Brindisi, esplode una bomba vicino ad una scuola, muore una innocente bambina.
  
Cosa spinge l'uomo a commettere delitti per i quali è impossibile anche per un buon Cristiano il solo  pensare di poter perdonare chi li ha commessi?
Io, da cattivo Cristiano quale sono, dico che è giunta l'ora, chi si macchia di simili atrocità, chi non ha sentimenti, chi non ha scrupoli, non merita di avere diritti davanti all'umanità, l'erba cattiva va estirpata e gettatta nel fuoco, mafiosi, camorristi, pedofili, affamatori della povera gente, tutti al macero!!!!!!

giovedì 17 maggio 2012

Il blog: tra libertà e oscurantismo.

La Procura della Repubblica di Cagliari ha ordinato a "Libero" il sequestro di cinque blog di matrice islamica,ospitati sullo stesso provider, per aver rinvenuto in essi contenuti che avrebbero potuto istigare al terrorismo. Il pubblico ministero ha richiesto un sequestro preventivo d'urgenza per l'oscuramento dei seguenti Url: Islamnuri, Islamitalia, Ummusama, Islamo-il-monoteismo e Abulbarakat. Dal canto suo, il provider Libero, con un discutibile eccesso di zelo, non si è limitato a rispettare la richiesta, ma ha addirittura cancellato drasticamente, di propria iniziativa, gli interi siti.
Il gesto è sintomatico del clima che si respira nell'ambiente infotelematico: un clima di paura e, soprattutto, di sospetto ed ignoranza.
Un sito è composto da diverse pagine, come una testata di giornale. Ma, a differenza di una testata di giornale, si può cancellare in qualsiasi momento un singolo articolo, senza per questo dover mandare al macero il resto del giornale. E tuttavia, ancora, i P.M., quando devono chiedere l'oscuramento di un contenuto asseritamente illecito, si spingono fino a fare chiudere l'intero sito.
Riportando le osservazioni di Alessandro Longo sul Sole 24 Ore, in realtà tre dei cinque blog non presentavano gli elementi contestati dalla Digos, ma al contrario avrebbero contenuto semplici approfondimenti e trattazioni sulla cultura e sulla religione musulmana. L'avvocato Fulvio Sarzana ha inoltre evidenziato che i gestori dei blog non operavano celandosi dietro false generalità, nickname o pseudonimi, ma lo facevano a volto scoperto. Questo ovviamente si sarebbe mal conciliato con le presunte finalità terroristiche.
Quali le conclusioni?
La piena libertà di pensiero e di espressione spaventa non poco chi detiene i mezzi di comunicazione perché consente ai cittadini  la formazione di idee proprie e non imposte. 
Occorre resistere e combattere affinché la libertà di comunicare possa essere garantita a tutti sempre e comunque : una sua limitazione sarebbe un gravissimo ed insuperabile vulnus al concetto stesso di democrazia.



lunedì 14 maggio 2012

Il trio e la porticina sempre chiusa.

Il famoso trio Lescano, (ma non ufficialmente quartetto cetra) quello del venerdì sera per intenderci, dopo aver avuto fuoriuscite forzate e neo ingressi, ultimamente e stranamente, è stato visto riunirsi in un luogo poco simpatico al fondatore del trio, e cioè in quella stanzetta dove tempo addietro quello che c'era e che c'è ancora dentro, chiudeva sempre la porticina al loro passaggio. Com'è mutevole a volte il comportamento delle persone, di una mutevolezza inspiegabile, lo stesso adesso apre la porta ai non graditi visitatori del trio, ma non c’è da stupirsi, negli ultimi tempi di mutazioni in giro ne abbiamo viste parecchie quindi, nulla di anomalo, tutto si fa se questo è motivo di un prolifico e tranquillo vivere per tutti, si impara a tollerarsi a vicenda, d'altronde se di conti dovesse trattarsi quale luogo più idoneo per incontrarsi.

domenica 13 maggio 2012

Festa della Mamma!

Auguri a tutte le mamme del mondo, ciò che di più prezioso abbiamo!
1919,  piccolo cappottino con merletto di pizzo al collo, sguardo spaesato e capelli alla paggetto, così mio nonno ti portò allo studio fotografico di Ernesto de Falco in via Mazzocchi, Auguri mamma.

venerdì 11 maggio 2012

Equitalia, le tasse ed i suicidi : di chi la colpa?

Cartelle esattoriali equivalenti ad un cappio alla gola dei contribuenti, tanto da indurli al suicidio: ma stanno veramente così le cose?
Il gran parlare che si sta facendo in questi giorni a causa dei suicidi dovuti alla crisi impone delle riflessioni accurate.
Anzitutto vanno distinte le morti provocate direttamente dalla crisi nei confronti delle quali esprimo il più profondo cordoglio e rincrescimento, perché non v'è nulla di più triste  e desolante che morire per mancanza di un diritto ( quello ad un lavoro), da quelle determinatesi, stando a quel che ci raccontano stampa e tv, per effetto di cartelle esattoriali dell' equitalia.
Ma, mi sono chiesto, a cosa attengono di preciso queste maledette cartelle? A tasse evase, a tasse non pagate, a soldi, cioè,che l'evasore non ha versato, pur avendone l'obbligo,  e che ha tenuto per sé ed i suoi familiari. Bisogna, mi sono domandato a nome ci chi le tasse le paga, avere compassione di questa gente? Essi sono stati compassionevoli nel momento in cui, consapevolmente o no, hanno determinato, che so, la chiusura di un reparto ospedaliero o la mancata fruizione dell'asilo nido piuttosto che la fruizione di trasporto pubblico agevolato per cittadini meno fortunati di loro?
Si abbia il coraggio di dire, una volte per tutte, che chi non paga le tasse commette un furto ai danni della collettività , specie nei confronti di chi non è in grado di sopperire alla mancanza di servizi sociali.
 Che pagare le tasse sia un preciso dovere morale dovrebbe essere un'evidenza: come tutti hanno il diritto di beneficiare dei servizi offerti dallo Stato, per quanto più o meno efficienti essi possano essere, così ciascuno in rapporto alle proprie possibilità deve contribuire ai costi che tutto questo comporta, dall'istruzione alla tutela e cura della salute, dalle reti di comunicazione all'assistenza ai più deboli e alle garanzie dovute all'anzianità.  Il "bene comune" si realizza precisamente nell'offerta adeguata e il più possibile alta dei servizi, supportata da una partecipazione alla spesa che sia responsabile e commisurata alle possibilità di ciascuno. In questo senso, l'evasione fiscale è una forma di furto al bene di tutti, una colpa morale frutto di egoismo e di avidità, una negazione di quell'esigenza di solidarietà verso gli altri, specie i più deboli, che deve regolare la società e l'impegno dei singoli.
 Altro discorso riguarda un secondo principio non meno importante: che le tasse siano eque!  Di conseguenza, a fronte del fatto che è giusto che sacrifici siano fatti da tutti, tuttavia, essi vanno commisurati alle effettive risorse e possibilità di ciascuno: chiedere a tutti lo stesso prezzo secondo un apparente criterio di giusta ripartizione, è in realtà somma ingiustizia (è quello che avviene di fatto col rialzo dell'Iva o l'aumento del prezzo dei carburanti che finiscono col colpire diffusamente tutti e specialmente chi meno ha e può dare!). Chiedere di più a chi ha di più è invece la misura equa che è necessario mettere in atto: e l'accortezza sta qui nel domandare di più specialmente a chi dispone di grandi risorse e gode di un'ampia gamma di beni superflui o non strettamente necessari. Così, ad esempio, le tasse sui beni immobili sono necessarie: tuttavia, se a essere colpiti gravemente sono i piccoli risparmiatori che con sacrificio sono giunti al possesso della propria casa o hanno investito i risparmi di una vita su un bene modesto destinato ai loro figli, ciò può costituire una grave forma di iniquità, specialmente se al contempo non viene richiesta una maggiore contribuzione a chi più possiede (ad esempio nella forma di una patrimoniale consistente sulle grandi proprietà) o non viene dato l'esempio di rinunciare a privilegi e benefici da parte di chi ne dispone in forza del mandato politico ricevuto.
 Quando, pochi anni fa, uno dei più seri, lucidi e preparati ministri dell’economia che il nostro Paese abbia mai avuto definì «bellissimo» il fatto di pagare le tasse, venne deriso: ormai smarrita ogni etica civile collettiva, chi aveva osato ricordare la bontà di un gesto solidale come il pagare le imposte finalizzate al bene comune non poteva che essere messo alla berlina. Ma il problema oggi come allora è proprio qui, nella mancanza di coscienza collettiva: non si può chiedere un gesto di condivisione a chi non sa più di essere parte di un organismo vivente, come non si può chiedere alle braccia o alle gambe di faticare per un corpo che esse considerano estraneo.
Finisco con una citazione di un notissimo " politico" italiano che non poco ha contribuito ad accrescere l'evasione delle tasse e , conseguentemente, l'impoverimento di larga parte della popolazione costretta a pagarsi o a rinunciare a servizi pubblici di primaria importanza :  "Credo che la pressione fiscale sia eccessiva e che comporti una sorta di giustificazione morale in chi evade. Essendo il primo contribuente italiano credo di non poter essere accusato di far le lodi di chi evade".

giovedì 10 maggio 2012

Scherza coi fanti ma lascia stare i Santi!

La sensibilità verso il bello e l'arte è un dono di Dio, o la possiedi o non l'acquisti. Non avevano più cosa altro mettere per deturpare la veduta della nicchia votiva. Potremmo dire per il caso specifico "meglio abbondare che deficere" Eppure i cartelli potevano essere installati con piu "savoir faire" mantenedo la loro utilità senza invadere il campo visivo all'immagine sacra.

L'Italia è una Repubblica fondata...

48 anni fa, coloro che avevano portato l’Italia alla rovina, dopo essere stati giustiziati per questo dai padri fondatori di questa repubblica, furono umiliati oltre la morte in questo modo. Oggi, chi è stato responsabile di aver portato l'Italia alla nuova rovina ed affamato il popolo viene ricompensato con pensioni d’oro, rimborsi elettorali di milioni di euro, ed immunità parlamentare!
Traete le vostre conclusioni.

mercoledì 9 maggio 2012

Lavitola, Berlusconi e De Gregorio in: "La compravendita della vacche" ( Sottotitolo: "Corrotti e corruttori").

Per sottrarre la commissione Difesa al centrosinistra Silvio Berlusconi nel 2006 «versò un milione di euro al senatore Sergio De Gregorio» e questi passò dall'Idv a Forza Italia. È il 25 aprile scorso, nel carcere di Poggioreale a Napoli parla Valter Lavitola, assistito dall'avvocato Gaetano Balice. Il faccendiere svela i retroscena della «compravendita» dei parlamentari, coinvolge Clemente Mastella e Lamberto Dini nelle trattative con il centrodestra per la caduta del governo Prodi in quella che definisce «Operazione Libertà». Poi si sofferma sui suoi rapporti con uomini della dirigenza di Finmeccanica rivendicando il ruolo di mediatore per i contratti in Centroamerica. E racconta di aver fatto incontrare «il presidente Berlusconi al generale Spaziante», per farlo diventare «numero due della Guardia di Finanza». È l'inizio di quella che lui stesso definisce una «collaborazione» con i pubblici ministeri Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio che ne hanno chiesto e ottenuto la cattura per le false fatture emesse dal suo quotidiano l' Avanti! e per corruzione internazionale.
 
La prima parte del verbale, pubblicata dal Corsera, riguarda proprio la «migrazione» dei parlamentari:

Lavitola: «Era stata candidata dalla sinistra una senatrice, notoriamente pacifista (Lidia Menapace ndr ), ed era uscito anche sui giornali che gran parte, diciamo così, delle forze armate erano contrarie a questa cosa. Non ricordo se io chiamai De Gregorio o De Gregorio chiamò me, e De Gregorio nel frattempo che, però, è uno intraprendente che mica aspettava me per fare le cose, si era già messo in contatto con alcuni del gruppo di Forza Italia dell'epoca, e precisamente, non perché ora è morto, pace all'anima sua, e quindi non può dirlo, con il senatore Romano Comincioli, se non sbaglio, il quale era uno dei fedelissimi del presidente Berlusconi, e andò a negoziarsi la nomina a presidente della commissione. Io lo chiamai la mattina... e De Gregorio votò con il centrodestra e fu eletto presidente alla commissione Difesa, e in quel caso sicuramente io, ma ritengo anche il senatore Comincioli, gli creammo un link con il presidente Berlusconi, link che poi fu determinante per il suo passaggio a Forza Italia».
Pm: «Ma un link finanziario o un link...».
Lavitola: «No, un link personale, nel senso che io l'ho preso e l'ho portato da Berlusconi...».
Pm: «E quanto gli è costata a Berlusconi questa cosa?».
Lavitola: «Allora in termini economici gli è costato quel contratto che lui aveva con... allora, De Gregorio prima è passato con Forza Italia... e ricordo come se fosse ora che De Gregorio disse a Berlusconi che lui non intendeva entrare in Forza Italia, ma intendeva fare un suo movimento politico soprattutto all'estero; il presidente gli disse: non ti preoccupare, non ci sono problemi; ma non si entrò nei dettagli».
Pm: «E quanto gli è costato a Berlusconi?».
Lavitola: «In termini economici, a De Gregorio il contratto, come dico pure sui giornali, non so... un milione».
«Dini, Pallaro e Mastella»
Dichiara Lavitola: «Questo fu uno dei miei meriti... il senatore Comincioli era l'uomo principale che al Senato si occupava di tentare di avvicinare i parlamentari del centrosinistra per passare con il centrodestra, e io in quel senso svolgevo una funzione di consigliere del senatore Comincioli...». Poi cita gli altri casi: «Tenga presente che gli altri soldi li avrebbero dovuti dare a Dini, a Mastella e a Pallaro, che stiamo parlando, insomma, seppure glieli avesse dati non glieli ha dati per tramite... Sono persone che si sono trovate messe al margine dal centrosinistra nonostante si dica... Berlusconi che è uno che sa tra virgolette vendersi e gli ha garantito l'economia del movimento, ognuno di loro ha fatto un movimento, quando si è fatta la fondazione del Pdl insieme a Fini, ci stavano pure, alla pari, De Gregorio, Caldoro, Dini, insomma, là ci sta la fotografia con tutti questi qua magari con voti più degli altri...». Lavitola ammette anche di aver avuto un ruolo nella costruzione del dossier sulla casa del cognato di Gianfranco Fini a Montecarlo e spiega: «L'obiettivo più che la ricompensa era quello di riuscire a ritagliarmi uno spazio politico all'interno del partito».
L'incontro con Guarguaglini
I magistrati gli chiedono degli affari e Lavitola risponde: «Ho fatto innanzitutto il consulente di Finmeccanica a Panama... Abbiamo stipulato quei contratti noti, quello dei sei elicotteri e quello dei radar e quello del telerilevamento della mappatura del territorio di Panama, e sostanzialmente il mio ruolo si sarebbe esaurito avendo io un contratto di un anno... la mia idea era di mettere assieme cinque o sei contratti di valore intorno ai 100 mila euro...». Il suo sponsor era il dirigente Paolo Pozzessere «ma incontrai pure Guarguaglini una volta e tutti quanti dicevano sì, ma poi non si faceva niente».
Sulla mediazione per far incontrare Berlusconi con il generale Spaziante afferma invece: «Ci incontrammo per parlare della legge e io dissi al presidente Berlusconi: guardi che, a mio avviso, nel momento in cui passa la legge per la nomina interna alla Guardia di Finanza, per la nomina del comandante generale interno alla Guardia di Finanza, Spaziante potrebbe correre per fare il numero due e non il numero uno, in quanto per anzianità lui potrebbe fare il vicecomandante, punto... questo fu la cosa che io dissi a Berlusconi e Berlusconi sinceramente mi rispose e disse: chi se ne frega, tanto...».
«Latitante per Berlusconi»
I pubblici ministeri lo incalzano per sapere a che titolo voleva cinque milioni da Berlusconi e Lavitola risponde: «Io stavo latitante per aver dato dei soldi di Berlusconi a quel giovane genio di Tarantini, punto, dopo che, come si vede dalle intercettazioni, c'è stata una piccola cosa positiva in quel rapporto, credo voi sappiate di che si tratta...».
Pm: «E anche i soldini che si è portato giù».
Lavitola: «No, aspetti, i soldini che mi sono portato via anche lì, voglio dire, ci vorrebbe... Lo abbiamo già spiegato più volte a Bari».
Pm: «Dico perché lei ha ritenuto che Berlusconi potesse essere così...».
Lavitola: «Perché numero uno io lo conosco e molto bene, e quando uno sta nei guai soprattutto a causa sua se lui può lo aiuta, e io le ribadisco che io ero latitante solo per aver aiutato Tarantini e neanche per indurlo a mentire, perché nessuno ci potrà credere mai...».
Poi, riferendosi a una telefonata intercettata la scorsa estate nella quale Berlusconi lo rassicurava afferma: «Nel momento in cui Berlusconi mi dice: io al limite del possibile vi scagiono a tutti quanti... lì mi sono sentito tranquillo perché il mio dubbio era stato quello che Ghedini, per dire la verità, o Letta, si fosse inventato qualche altra cosa per farmi diventare addirittura l'estorsore di Berlusconi». Poi ammette di avere avuto cinquecentomila euro dall'allora premier e sostiene che erano per l' Avanti! «perché avevamo una situazione economica difficile, eravamo un giornale fiancheggiatore di Forza Italia e gli siamo andati a chiedere se ci stava un sostegno economico a fronte di un servizio che gli potevamo fare».
I pm stanno indagando anche sull’uccellino che avrebbe avvertito Lavitola dell’imminente arresto permettendogli di fuggire all’estero. Quando gli chiedono: “A lei chi gliel’ha detto che doveva essere arrestato?” Lavitola replica un po’ confusamente: “Me l’ha detto una ex collega di Libero mi ha telefonato a Panama, verso le undici di sera io stavo a Sofia… tutte le agenzie, io, per la verità, stavo lavorando a un’altra cosa, e prestai poca attenzione a questa cosa… dopo una sett… lei, questa qua mi richiama, non mi ricordo, l’agenzia, a me quasi mi piglia un colpo, e fu poi la sera che io telefonai al presidente Berlusconi, che fu la telefonata registrata e dissi al presidente: che devo fare? lo ero ‘incazzatissimo’ per questa cosa qua, rientro, lui mi disse: vattene in vacanza”.
Mi sa che in vacanza ci siano andati sia le televisioni che i giornali ed anche chi attacca colui che ha avuto l'ardire di contrastare da par suo il nano buffone.
Leggo, in più di qualche post e chiacchiere in libertà,  una sorta di livore nei confronti di chi ha ostacolato Berlusconi: è già iniziata l'era del rimpianto?

martedì 8 maggio 2012

Difensore della casta!

Il Sig. Presidente Napolitano, intervistato sui risultati delle votazioni amministrative, a domanda che ne pensasse del boom conseguito dal movimento 5 Stelle ha risposto: "L'UNICO BOOM CHE CONOSCO E' QUELLO AVVENUTO NEGLI ANNI SESSANTA."
Con questa risposta non solo ha dimostrato di non avere rispetto di un dato di fatto relativo ad un segnale dato dal popolo stanco dei politici, ma, ha confermato anche di essere il baluardo in difesa di una casta che è ormai indifendibile!
Riporto questo interessante trafiletto tratto dal sito: http://blacknights1.blogspot.it/2012/01/ma-quanto-ci-costa.html; che riassume in modo molto interessante la figura del Presidente Napolitano.

(Napolitano a Bologna per ritirare la laurea ad honorem)
Se non avessi avuto abbastanza motivi per un giudizio negativo su Napolitano, da ieri ne ho uno in più, avendo dovuto fare lo slalom con le chiusure delle vie cittadine e avendo constatato di persona l’incredibile schieramento di Forze dell’Ordine, sin dalle sette del mattino!, con una organizzazione che deve esserci costata parte della sanguinosa manovra economica di Monti.
Per disgrazia dei bolognesi, infatti, ieri e oggi Napolitano è stato a Bologna per incassare una onorificenza tanto immotivata e immeritata, quanto servile.
Una piaggeria degna dell’Alto Medio Evo nei confronti di un personaggio che, già quando Ciampi lo nominò senatore a vita, mi domandai quali mai fossero gli “altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario” di quello che poi divenne persino il suo successore, davanti al quale si inchina mezza repubblica (per fortuna l’altra metà ha ancora la schiena dritta).
Napolitano ha una storia politica (sicuramente nessun merito scientifico, artistico e letterario) che fa dubitare fortemente che potesse avere (allora e ora) meriti “sociali” (includendovi la politica).
Nasce comunista (praticamente nell’errore più totale in cui persevera per tutta la sua vita) e non mi sembra che si sia ravveduto.
Nel 1948 vota contro l’ingresso dell’Italia nella Nato che ci protesse dal fare la stessa fine dei paesi dell’est.
Nel 1953 si mobilitò contro la legge maggioritaria che, se passata, avrebbe dato stabilità alla nostra politica.
Nel 1956 lodò l’invasione sovietica in Ungheria.
Nel 1994 seguì il suo partito nell’opposizione all’installazione degli euromissili.
Quando fu chiamato a “fare”, dal “parlare” abituale, come ministro degli Interni con Prodi, i suoi stessi compagni decisero di rimpiazzarlo dopo un paio di anni con la Iervolino: è detto tutto sulle sue concrete attitudini, ma aggiungo che fu il coautore di una pessima legge immigrazionista, la cosiddetta “Turco-Napolitano”.
Fu mandato al Quirinale da un parlamento, quello eletto nel 2006, sul quale graveranno sempre le ombre mai dissipate, per via della precoce fine (fortunatamente) di quella legislatura, sull’effettivo esito dello scrutinio elettorale.
Oggi Napolitano si è prestato a fare la cinghia di trasmissione tra i poteri forti internazionali e la politica interna, favorendo e sostenendo un governo mai presentatosi al giudizio del Popolo e che adotta una politica di totale svendita della Dignità, dell’Indipendenza e della Sovranità Nazionale, con ciò mettendo a serio rischio la Libertà stessa degli Italiani.
Continuo quindi a non comprendere quali fossero e siano gli “altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario” che gli portarono il laticlavio a vita e, oggi, l’ennesima laurea honoris causa.
Eppure non c’è nulla di offensivo, ma solo un giudizio politico e di merito su un personaggio pubblico, nel pieno del mio diritto ad avere una opinione libera ed a poterla esprimere senza censure.
Oppure è già in vigore una nuova versione della “legge Mancino” che vieta le critiche a Napolitano ?

Ecco quanto costa ai cittadini Italiani  mantenere il difensore dell'ordine politico.
il Quirinale spende più di tutti gli altri palazzi presidenziali europei, per mantenerlo occorre un budget di 228 milioni all'anno, il doppio rispetto all'Eliseo di Parigi.



sabato 5 maggio 2012

Campa cavallo che la tassa non diminuisce!

Sta arrivando la monnezza amici miei, ma nonostante i manifesti affissi dal Comune di recente con i quali si ringraziavano i Sammaritani perché hanno raggiunto quota 44,05% nella raccolta differenziata, la tassa è rimasta sempre la stessa!!, ma  il buon andamento della differenziata non avrebbe dovuto far ridurre i costi? Non solo ci siamo dovuti subire l’emergenza degli anni scorsi, (non per nostro demerito) ma pagarne i costi, impegnarci a fare la differenziata, farla per bene (visti i risultati il 44% è certamente ottimo traguardo) e continuare a pagare una aliquota molto esosa? I conti non mi tornano, se non si fa la differenziata i costi aumentano se la si fa non diminuiscono! Dulcis in fundo ci vengono addebitati anche 5,80 euro di dirtitti di notifica x Equitalia. Grazie Sig. Sindaco.

venerdì 4 maggio 2012

Il gallo sulla monnezza.

Riguardo ad un mezzo uomo pieno di complessi infantili che è sempre rinchiuso nel castello a dar fastidio a tutto e a tutti e che è abituato a fare "il gallo sulla monnezza"senza concludere nulla, gravando per questo anche sulle spalle della collettività perchè emula il ciambellano avido; non sarebbe il caso che potrebbe finalmente incominciare a guadagnarsi la fetta di pane fuori dal castello, ma non come faceva prima, lavorando stavolta!

giovedì 3 maggio 2012

Il movimento 5 stelle.

E' si, non volevo mollare, ho cercato di farmene una ragione, ma alla fine ho capito tutto, il partito, le idee in cui ho veramente creduto tutta una vita, fino al punto di piangerci sopra quando ho visto certe cose e tutto il resto, ho buttato tutto nel cesso! e nessuno mi potrà far cambiare idea, perché? perché i partiti sono fatti da persone e visto lo scarseggiare di uomini tra le persone le ideologie non contano più, o per essere più precisi non le fanno più contare. E allora, visto il panorama squallido che si staglia all'orizzonte, penso che il meno peggio sia proprio Beppe Grillo, anche se mi è poco simpatico, quantomeno è l'unico che ha il coraggio di dire realmente le cose come stanno, che piaccia o no ai potenti ed ai politici, e allora considerato il tutto dico "vai Grilloooooooooooooo..."

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)