martedì 8 maggio 2012

Difensore della casta!

Il Sig. Presidente Napolitano, intervistato sui risultati delle votazioni amministrative, a domanda che ne pensasse del boom conseguito dal movimento 5 Stelle ha risposto: "L'UNICO BOOM CHE CONOSCO E' QUELLO AVVENUTO NEGLI ANNI SESSANTA."
Con questa risposta non solo ha dimostrato di non avere rispetto di un dato di fatto relativo ad un segnale dato dal popolo stanco dei politici, ma, ha confermato anche di essere il baluardo in difesa di una casta che è ormai indifendibile!
Riporto questo interessante trafiletto tratto dal sito: http://blacknights1.blogspot.it/2012/01/ma-quanto-ci-costa.html; che riassume in modo molto interessante la figura del Presidente Napolitano.

(Napolitano a Bologna per ritirare la laurea ad honorem)
Se non avessi avuto abbastanza motivi per un giudizio negativo su Napolitano, da ieri ne ho uno in più, avendo dovuto fare lo slalom con le chiusure delle vie cittadine e avendo constatato di persona l’incredibile schieramento di Forze dell’Ordine, sin dalle sette del mattino!, con una organizzazione che deve esserci costata parte della sanguinosa manovra economica di Monti.
Per disgrazia dei bolognesi, infatti, ieri e oggi Napolitano è stato a Bologna per incassare una onorificenza tanto immotivata e immeritata, quanto servile.
Una piaggeria degna dell’Alto Medio Evo nei confronti di un personaggio che, già quando Ciampi lo nominò senatore a vita, mi domandai quali mai fossero gli “altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario” di quello che poi divenne persino il suo successore, davanti al quale si inchina mezza repubblica (per fortuna l’altra metà ha ancora la schiena dritta).
Napolitano ha una storia politica (sicuramente nessun merito scientifico, artistico e letterario) che fa dubitare fortemente che potesse avere (allora e ora) meriti “sociali” (includendovi la politica).
Nasce comunista (praticamente nell’errore più totale in cui persevera per tutta la sua vita) e non mi sembra che si sia ravveduto.
Nel 1948 vota contro l’ingresso dell’Italia nella Nato che ci protesse dal fare la stessa fine dei paesi dell’est.
Nel 1953 si mobilitò contro la legge maggioritaria che, se passata, avrebbe dato stabilità alla nostra politica.
Nel 1956 lodò l’invasione sovietica in Ungheria.
Nel 1994 seguì il suo partito nell’opposizione all’installazione degli euromissili.
Quando fu chiamato a “fare”, dal “parlare” abituale, come ministro degli Interni con Prodi, i suoi stessi compagni decisero di rimpiazzarlo dopo un paio di anni con la Iervolino: è detto tutto sulle sue concrete attitudini, ma aggiungo che fu il coautore di una pessima legge immigrazionista, la cosiddetta “Turco-Napolitano”.
Fu mandato al Quirinale da un parlamento, quello eletto nel 2006, sul quale graveranno sempre le ombre mai dissipate, per via della precoce fine (fortunatamente) di quella legislatura, sull’effettivo esito dello scrutinio elettorale.
Oggi Napolitano si è prestato a fare la cinghia di trasmissione tra i poteri forti internazionali e la politica interna, favorendo e sostenendo un governo mai presentatosi al giudizio del Popolo e che adotta una politica di totale svendita della Dignità, dell’Indipendenza e della Sovranità Nazionale, con ciò mettendo a serio rischio la Libertà stessa degli Italiani.
Continuo quindi a non comprendere quali fossero e siano gli “altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario” che gli portarono il laticlavio a vita e, oggi, l’ennesima laurea honoris causa.
Eppure non c’è nulla di offensivo, ma solo un giudizio politico e di merito su un personaggio pubblico, nel pieno del mio diritto ad avere una opinione libera ed a poterla esprimere senza censure.
Oppure è già in vigore una nuova versione della “legge Mancino” che vieta le critiche a Napolitano ?

Ecco quanto costa ai cittadini Italiani  mantenere il difensore dell'ordine politico.
il Quirinale spende più di tutti gli altri palazzi presidenziali europei, per mantenerlo occorre un budget di 228 milioni all'anno, il doppio rispetto all'Eliseo di Parigi.



Il Sig. Presidente Napolitano, intervistato sui risultati delle votazioni amministrative, a domanda che ne pensasse del boom conseguito dal movimento 5 Stelle ha risposto: "L'UNICO BOOM CHE CONOSCO E' QUELLO AVVENUTO NEGLI ANNI SESSANTA."
Con questa risposta non solo ha dimostrato di non avere rispetto di un dato di fatto relativo ad un segnale dato dal popolo stanco dei politici, ma, ha confermato anche di essere il baluardo in difesa di una casta che è ormai indifendibile!
Riporto questo interessante trafiletto tratto dal sito: http://blacknights1.blogspot.it/2012/01/ma-quanto-ci-costa.html; che riassume in modo molto interessante la figura del Presidente Napolitano.

(Napolitano a Bologna per ritirare la laurea ad honorem)
Se non avessi avuto abbastanza motivi per un giudizio negativo su Napolitano, da ieri ne ho uno in più, avendo dovuto fare lo slalom con le chiusure delle vie cittadine e avendo constatato di persona l’incredibile schieramento di Forze dell’Ordine, sin dalle sette del mattino!, con una organizzazione che deve esserci costata parte della sanguinosa manovra economica di Monti.
Per disgrazia dei bolognesi, infatti, ieri e oggi Napolitano è stato a Bologna per incassare una onorificenza tanto immotivata e immeritata, quanto servile.
Una piaggeria degna dell’Alto Medio Evo nei confronti di un personaggio che, già quando Ciampi lo nominò senatore a vita, mi domandai quali mai fossero gli “altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario” di quello che poi divenne persino il suo successore, davanti al quale si inchina mezza repubblica (per fortuna l’altra metà ha ancora la schiena dritta).
Napolitano ha una storia politica (sicuramente nessun merito scientifico, artistico e letterario) che fa dubitare fortemente che potesse avere (allora e ora) meriti “sociali” (includendovi la politica).
Nasce comunista (praticamente nell’errore più totale in cui persevera per tutta la sua vita) e non mi sembra che si sia ravveduto.
Nel 1948 vota contro l’ingresso dell’Italia nella Nato che ci protesse dal fare la stessa fine dei paesi dell’est.
Nel 1953 si mobilitò contro la legge maggioritaria che, se passata, avrebbe dato stabilità alla nostra politica.
Nel 1956 lodò l’invasione sovietica in Ungheria.
Nel 1994 seguì il suo partito nell’opposizione all’installazione degli euromissili.
Quando fu chiamato a “fare”, dal “parlare” abituale, come ministro degli Interni con Prodi, i suoi stessi compagni decisero di rimpiazzarlo dopo un paio di anni con la Iervolino: è detto tutto sulle sue concrete attitudini, ma aggiungo che fu il coautore di una pessima legge immigrazionista, la cosiddetta “Turco-Napolitano”.
Fu mandato al Quirinale da un parlamento, quello eletto nel 2006, sul quale graveranno sempre le ombre mai dissipate, per via della precoce fine (fortunatamente) di quella legislatura, sull’effettivo esito dello scrutinio elettorale.
Oggi Napolitano si è prestato a fare la cinghia di trasmissione tra i poteri forti internazionali e la politica interna, favorendo e sostenendo un governo mai presentatosi al giudizio del Popolo e che adotta una politica di totale svendita della Dignità, dell’Indipendenza e della Sovranità Nazionale, con ciò mettendo a serio rischio la Libertà stessa degli Italiani.
Continuo quindi a non comprendere quali fossero e siano gli “altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario” che gli portarono il laticlavio a vita e, oggi, l’ennesima laurea honoris causa.
Eppure non c’è nulla di offensivo, ma solo un giudizio politico e di merito su un personaggio pubblico, nel pieno del mio diritto ad avere una opinione libera ed a poterla esprimere senza censure.
Oppure è già in vigore una nuova versione della “legge Mancino” che vieta le critiche a Napolitano ?

Ecco quanto costa ai cittadini Italiani  mantenere il difensore dell'ordine politico.
il Quirinale spende più di tutti gli altri palazzi presidenziali europei, per mantenerlo occorre un budget di 228 milioni all'anno, il doppio rispetto all'Eliseo di Parigi.




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