giovedì 17 maggio 2012

Il blog: tra libertà e oscurantismo.

La Procura della Repubblica di Cagliari ha ordinato a "Libero" il sequestro di cinque blog di matrice islamica,ospitati sullo stesso provider, per aver rinvenuto in essi contenuti che avrebbero potuto istigare al terrorismo. Il pubblico ministero ha richiesto un sequestro preventivo d'urgenza per l'oscuramento dei seguenti Url: Islamnuri, Islamitalia, Ummusama, Islamo-il-monoteismo e Abulbarakat. Dal canto suo, il provider Libero, con un discutibile eccesso di zelo, non si è limitato a rispettare la richiesta, ma ha addirittura cancellato drasticamente, di propria iniziativa, gli interi siti.
Il gesto è sintomatico del clima che si respira nell'ambiente infotelematico: un clima di paura e, soprattutto, di sospetto ed ignoranza.
Un sito è composto da diverse pagine, come una testata di giornale. Ma, a differenza di una testata di giornale, si può cancellare in qualsiasi momento un singolo articolo, senza per questo dover mandare al macero il resto del giornale. E tuttavia, ancora, i P.M., quando devono chiedere l'oscuramento di un contenuto asseritamente illecito, si spingono fino a fare chiudere l'intero sito.
Riportando le osservazioni di Alessandro Longo sul Sole 24 Ore, in realtà tre dei cinque blog non presentavano gli elementi contestati dalla Digos, ma al contrario avrebbero contenuto semplici approfondimenti e trattazioni sulla cultura e sulla religione musulmana. L'avvocato Fulvio Sarzana ha inoltre evidenziato che i gestori dei blog non operavano celandosi dietro false generalità, nickname o pseudonimi, ma lo facevano a volto scoperto. Questo ovviamente si sarebbe mal conciliato con le presunte finalità terroristiche.
Quali le conclusioni?
La piena libertà di pensiero e di espressione spaventa non poco chi detiene i mezzi di comunicazione perché consente ai cittadini  la formazione di idee proprie e non imposte. 
Occorre resistere e combattere affinché la libertà di comunicare possa essere garantita a tutti sempre e comunque : una sua limitazione sarebbe un gravissimo ed insuperabile vulnus al concetto stesso di democrazia.



La Procura della Repubblica di Cagliari ha ordinato a "Libero" il sequestro di cinque blog di matrice islamica,ospitati sullo stesso provider, per aver rinvenuto in essi contenuti che avrebbero potuto istigare al terrorismo. Il pubblico ministero ha richiesto un sequestro preventivo d'urgenza per l'oscuramento dei seguenti Url: Islamnuri, Islamitalia, Ummusama, Islamo-il-monoteismo e Abulbarakat. Dal canto suo, il provider Libero, con un discutibile eccesso di zelo, non si è limitato a rispettare la richiesta, ma ha addirittura cancellato drasticamente, di propria iniziativa, gli interi siti.
Il gesto è sintomatico del clima che si respira nell'ambiente infotelematico: un clima di paura e, soprattutto, di sospetto ed ignoranza.
Un sito è composto da diverse pagine, come una testata di giornale. Ma, a differenza di una testata di giornale, si può cancellare in qualsiasi momento un singolo articolo, senza per questo dover mandare al macero il resto del giornale. E tuttavia, ancora, i P.M., quando devono chiedere l'oscuramento di un contenuto asseritamente illecito, si spingono fino a fare chiudere l'intero sito.
Riportando le osservazioni di Alessandro Longo sul Sole 24 Ore, in realtà tre dei cinque blog non presentavano gli elementi contestati dalla Digos, ma al contrario avrebbero contenuto semplici approfondimenti e trattazioni sulla cultura e sulla religione musulmana. L'avvocato Fulvio Sarzana ha inoltre evidenziato che i gestori dei blog non operavano celandosi dietro false generalità, nickname o pseudonimi, ma lo facevano a volto scoperto. Questo ovviamente si sarebbe mal conciliato con le presunte finalità terroristiche.
Quali le conclusioni?
La piena libertà di pensiero e di espressione spaventa non poco chi detiene i mezzi di comunicazione perché consente ai cittadini  la formazione di idee proprie e non imposte. 
Occorre resistere e combattere affinché la libertà di comunicare possa essere garantita a tutti sempre e comunque : una sua limitazione sarebbe un gravissimo ed insuperabile vulnus al concetto stesso di democrazia.




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