sabato 31 luglio 2010

Nuovo Codice della strada : quali le novità?


150 km/h ( alla faccia della sicurezza!)nei tratti a tre corsie, sarà il nuovo limite di velocità che la società autostrade potrà adottare.
Restrizioni per la vendita di alcoolici (sulle autostrade non potranno essere venduti superalcolici dopo le 22).
Introduzione della targa personalizzata.
Queste sono alcune delle novità contenute nella Legge 29 luglio 2010, pubblicata in Gazzetta Ufficiale 29 luglio 2010, n. 175, sulle disposizioni in materia di sicurezza stradale, con stretto giro di vite sulle minicar e tolleranza zero sull’alcool per neopatentati e per i conducenti professionali.
Il testo in oggetto va a modificare 80 articoli (14 articoli entreranno in vigore già dal 1 agosto) del codice della strada, dai termini per le notifiche alla rateizzazione delle multe, dalla guida accompagnata alle visite per gli over 80.
Ma vediamo nello specifico le novità.
Tolleranza zero per l’alcool
Il limite di 0,5 g per litro di sangue si azzera per alcune categorie di automobilisti.
Una delle categorie “maggiormente penalizzate” dall’entrata in vigore del nuovo codice è proprio quella dei neopatentati.
Infatti, gli stessi dovranno sostenere un test antidroga (i conducenti di professione dovranno fare il test ad ogni rinnovo della patente) e nei primi tre anni non dovranno bere prima di mettersi al volante.
Quindi, tasso alcolemico pari a zero per i conducenti con meno di 21 anni, e per chi ha la patente da meno di 3 anni, per i conducenti di professione o conducenti di autoveicoli con patente C,D, oppure E.
Neopatentati (articolo 18)
Viene modificata la disciplina concernente le limitazioni alla guida per i titolari di patente da meno di un anno, elevando da 50 kw/t a 55 kw/t la potenza specifica, riferita alla tara, al di sopra della quale i veicoli non possono essere guidati dai neopatentati.
Viene altresì fissato un limite di potenza massima pari a 70 kw per i veicoli di categoria M1 (veicoli per il trasporto persone, aventi al massimo 8 posti a sedere oltre al conducente).
Minicar e motorini
Un'altra mini-stretta riguarda minicar e motorini; sono state, infatti, decuplicate le sanzioni per chi produce e commercializza minicar che superano i 45 km/h (si rischieranno fino a 4.000 euro di multa) e per le officine che truccano i motocicli (multe fino a 3.119 euro).
Sulle minicar sarà obbligatorio l'uso delle cinture; d'ora in poi, infatti anche conducenti e passeggeri di minicar (dotati di carrozzeria chiusa, e cioè i quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 Kg) avranno l'obbligo di utilizzare le cinture di sicurezza.
Salta la norma sul casco in bici obbligatorio e conforme alla normativa europea per i bambini fino a 14 anni; mentre rimane la norma che se si circola in bici fuori dei centri abitati dopo il tramonto e fino all'alba o in galleria (dentro e fuori dai centri abitati) è necessario indossare giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Le regole entrano in vigore subito.
Aree di servizio, vietata di notte la vendita di alcolici (articolo 53)
Nelle aree di servizio autostradali è vietata la vendita e la somministrazione di bevande superalcoliche dalle 22 alle 6.
Tale violazione sarà punita con una sanzione amministrativa da 2.500 a 7mila euro: sempre nelle stesse aree è vietata la somministrazione di bevande alcoliche dalle 2 alle 7: il mancato rispetto della norma è punito con una sanzione da 3.500 a 10.500 euro.
Se nel biennio viene reiterata una di queste violazioni il prefetto dispone la sospensione della licenza relativa alla somministrazione di alcolici e superalcolici per 30 giorni.
Etilometri nei locali e "Happy hours" (articolo 54)
Ancora stretto giro di vite per chi vende bevande alcoliche, in quanto con il nuovo codice è previsto il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nei locali notturni dalle ore 3 alle ore 6, con l'obbligo dell'installazione all’uscita di un apparecchio per la rilevazione volontaria del tasso alcolemico e tabelle illustrative dei danni che fa l'alcol.
E’ un obbligo per tutti i locali (anche bar, alberghi, ristoranti) che proseguono l'attività dopo le ore 24.
La sanzione pecuniaria varia da 300 a 1.200 euro.
Possono essere previste deroghe da parte del sindaco ma solamente un paio di volte all’anno ossia nella notte del 15 agosto e del 31 dicembre.
Per gli esercizi "di vicinato" la vendita è vietata dalle ore 24 alle ore 6.
Si prevede poi che i concessionari demaniali di spiagge possano organizzare "happy hours", con somministrazione di bevande alcoliche dalle ore 17 alle ore 20, dietro autorizzazione della commissione tecnica di pubblico spettacolo (con decorrenza dal terzo mese successivo all'entrata in vigore della legge).
Nel caso in cui non vengano rispettate le norme scatta una sanzione pecuniaria che può arrivare fino a 20mila euro, più la sospensione da 7 a 30 giorni dell'attività, in caso di recidiva (3 casi nel biennio).
Guida accompagnata a 17 anni (articolo 16, comma 1)
Viene introdotta una nuova normativa sulla "guida accompagnata" per i minori che abbiano compiuto 17 anni e siano titolari di patente A, consentendo loro la guida, con l'assistenza di un adulto, alle condizioni di seguito elencate:
a) che il minore sia accompagnato da un conducente titolare di patente B da almeno 10 anni;
b) che sia stata rilasciata apposita autorizzazione da parte del ministero, su istanza del genitore o dell'eventuale rappresentante legale.
In strada, si dovranno rispettare i limiti di velocità previsti per i primi 3 anni dal conseguimento della patente, 100 Km/h, per le autostrade e 90 Km/h, per le strade extraurbane principali.
L’accompagnatore è responsabile del pagamento delle sanzioni pecuniarie in solido con il genitore o chi esercita l'autorità parentale o con il tutore del conducente minorenne.
Nella ipotesi in cui il conducente commetta violazioni che portano alla sospensione o alla revoca della patente, al minore viene revocata l'autorizzazione alla guida accompagnata e l'impossibilità di conseguirne di nuovo un'altra.
Le stesse sanzioni saranno applicate anche nel caso in cui il minore venga “trovato alla guida” senza accompagnatore.
Notifica multe (articolo 36)
I verbali di contestazione delle violazioni al codice della strada devono essere notificati entro 90 giorni (e non più entro gli attuali 150 giorni).
Quando il verbale è contestato immediatamente al trasgressore il verbale deve essere notificato al proprietario del veicolo, all'usufruttuario, all'acquirente con patto di riservato dominio o all'utilizzatore a titolo di locazione finanziaria entro 100 giorni dalla violazione.
La contestazione immediata non è necessaria per la rilevazione degli accessi di veicoli non autorizzati nei centri storici, nelle zone a traffico limitato, nelle aree pedonali o per la circolazione su corsie e strade riservate.
Nel provvedimento resta la norma che stabilisce la ripartizione delle multe: il 50 per cento del ricavato vai ai proprietari delle strade e il 50 per cento alle amministrazioni comunali oppure provinciali di riferimento.
Sarà possibile invece pagare le multe (di importo superiore a 200 euro) a rate (fino a 60) ma soltanto per chi ha un reddito inferiore a 10.628 euro.
Confisca e fermo veicoli (articolo 44)
Novità per il procedimento di attuazione della confisca e del fermo conseguenti a ipotesi di reato; è previsto che l'agente o l'organo accertatore della violazione proceda immediatamente al sequestro.
Educazione stradale in classe (articolo 45)
Dall’anno scolastico 2011-2012, il ministero dell'Istruzione predispone programmi di educazione stradale.
Licenziamento (articolo 43, comma 1)
Una delle norme che sicuramente potrà dar adito a critiche è quella che riguarda il licenziamento per giusta causa.
Potrà, cioè, essere considerata giusta causa la revoca della patente disposta a seguito di guida sotto l’influsso di alcool.
Permesso di guida a ore (articolo 42)
Tutti coloro che hanno subito il ritiro della patente potranno ottenere dal prefetto un permesso di guida a ore (al massimo di 3 ore giornaliere per documentate ragioni di lavoro o per motivi sociali). Il periodo di sospensione della patente viene aumentato delle ore nelle quali è stata consentita la guida.
Recupero punti (articolo 22)
I punti persi sulla patente possono essere riacquistati dopo il superamento di una prova d'esame.
La frequenza ai corsi di aggiornamento, organizzati della autoscuole o da soggetti autorizzati dalla Motorizzazione, consente di riacquistare 6 punti (9, per chi ha la patente professionale).
All'esame di idoneità tecnica si deve sottoporre il titolare della patente che, dopo una prima violazione che fa perdere almeno 5 punti, compia nell'arco di 12 mesi altre 2 violazioni non contestuali che fanno perdere ciascuna almeno 5 punti.
Vengono poi elencate le principali variazioni sulla perdita dei punti.
Allo scopo di bilanciare tanto rigore, viene, altresì, introdotto un sistema premiale, per cui, per i primi 3 anni dal rilascio della patente, la mancanza di violazioni che comportano la riduzione di punti, determina l'attribuzione di un punto l'anno (tale punteggio si aggiunge al credito di 2 punti l'anno, fino a un massimo di 10, per ogni 2 anni senza violazioni, giù previsto dalla normativa vigente). Il giro di vite entrerà in vigore da subito, il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta.
Ricorso ai giudici di pace (articolo 39)
Soppressa la norma che riduceva da 60 a 30 giorni il termine per proporre ricorso ai giudici di pace e introduceva lo specifico termine di 60 giorni se l'interessato risiedeva all'estero.
Prevista, invece, la notificazione del ricorso e del decreto di comparizione anche mediante fax o in via telematica.
Novità anche sul fronte processuale: si stabilisce che l'opposizione non ha effetti sospensivi, salvo che il giudice di pace disponga, in modo motivato e in contraddittorio con le parti, la sospensione dell'esecuzione del provvedimento.
Si esclude, così, che la sospensione sia adottata senza giustificazione e senza aver sentito l'autorità che ha adottato il provvedimento; si prevede che l'ordinanza di sospensione possa essere impugnata con ricorso al tribunale.
Sirena anche per i mezzi di soccorso per animali (articolo 31)
L'uso di sirena e lampeggiante sarà consentito anche ai conducenti di ambulanze e mezzi di soccorso per il recupero degli animali o di vigilanza zoofila, nell'espletamento dei servizi di urgenza di istituto (che saranno individuati da un decreto Infrastrutture il quale definirà anche le condizioni per le quali il trasporto di un animale può essere considerato in stato di necessità, anche se effettuato da privati, e la documentazione da esibire dopo l'eventuale controllo da parte delle autorità di polizia stradale).
Si prevede, poi, una sanzione amministrativa fino a 1.559 euro per chi, dopo aver causato un incidente con danni ad animali d'affezione, da reddito o protetti, non si ferma e presta soccorso all'animale.
La sanzione amministrativa è, invece, al massimo di 311 euro per chi comunque coinvolto nell'incidente omette di prestare soccorso.
Veicoli confiscati (articolo 41)
Prevista l'assegnazione, a richiesta, agli organi di polizia o ad altri organi dello Stato (anche enti pubblici) operanti nel settore della giustizia, della protezione civile e della tutela ambientale, dei veicoli confiscati a seguito di reati connessi a droga e alcol. In assenza di richieste, i veicoli saranno venduti.

mercoledì 28 luglio 2010

Fini ed i servi del padrone: i lecchini della carta stampata.

Navigando in rete ho notato questo articolo che focalizza con estrema precisione uno dei problemi che, più di altri, falsa la realtà, spostando l'attenzione dal problema concreto della corruzione politica a tutta una serie di espedienti che hanno l'unico scopo di distrarrre l'attenzione e confondere il già poco attento e superficiale lettore.
L'ultimo, in ordine di tempo, di questi escamotages riguarda il problema di etica e di moralità posto dal presidente Fini all'interno del Pdl. Emblematico sotto questo aspetto trovo il caso dell'on. Granata messo alla gogna mediatica ed accusato vergognosamente ed inverecondamente  dai berluscones per aver denunciato delle situazioni sospette(sic)! Eccovi, comunque, l'articolo in questione:
Che siano colonnelli o giornalisti, poco cambia. Perché le accuse a Gianfranco Fini e ai “finiani” che, ogni giorno più minacciose, più urlate, quasi isteriche, si levano da alcuni settori vicini o interni al Pdl, hanno una cosa in comune: il vuoto. Il nulla, l’inconsistenza, la vacuità. Sono slogan a effetto, più che rilievi e notazioni. Sono scomuniche, più che risposte argomentate. Insomma, il punto è questo: nessuno entra nel merito.
E non è solo questione di questi giorni, a pensarci bene. È un vizio diffuso della politica nostrana (soprattutto di quella recente), che preferisce le chiamate alle armi al ragionamento. E allora vai con i titoli a effetto, che si reggono sempre e soltanto sul sospetto di collusione col nemico, sull'ombra del tradimento, sul sospetto di diserzione. “Gianfranco manettaro come Di Pietro”, ci dice Libero. Che poi dedica due pagine a Fabio (Granata), “da sempre esperto in fuoco amico”. Fotocopia sul Giornale di Feltri: “Fini parla come Tonino”, mentre “Granata spopola sul sito del Fatto”. Facile catturare l'attenzione così. Ma poi?
Nessuno che si prenda la briga di rispondere nel benedetto “merito” alle questioni sollevate dal presidente della Camera. Nessuno che provi a spiegare per quale motivo Nicola Cosentino si è dimesso da sottosegretario ma non da coordinatore regionale, né perché Denis Verdini abbia lasciato l'incarico nella sua banca ma non quello nel suo partito. Nessuno che dia uno straccio di risposta, nessuno che si spinga oltre il dileggio, oltre la marchiatura a fuoco, oltre la denuncia di eresia. Al massimo – con richiami, speriamo involontari, alla gloriosa tradizione stalinista – si avanzano tesi dal sapore psicanalitico o medico, che di politico hanno ben poco: “Fini si è montato la testa”, è la diagnosi - tanto per fare un esempio, e per la serie “alla faccia dell'imparzialità” - del professor Mathieu, capo dei probiviri del Pdl (ma il repertorio è vastissimo, e spazia dall’“invidia” alla “follia pura”).
Così alla fine resta solo quello. Resta quel nulla, quell’insostenibile assenza di contenuto. Quel vuoto pneumatico coperto da titoli a effetto che è, in fin dei conti, la miglior conferma di quanto sia necessario il lavoro di Gianfranco Fini (quel “fastidioso controcanto”) per il futuro del suo partito.
di Federico Brigadelli

martedì 27 luglio 2010

PALAZZI STORICI DI SANTA MARIA

Per scoprire questo palazzo bisogna fare un piccolo sforzo e alzare il naso per vedere tra le nuvole questo bel manufatto. L'ideale sarebbe quello di percorrere a piedi il corso principale della città. Un aiutino. Si trova nei pressi della villa comunale. Buona passeggiata!

lunedì 26 luglio 2010

Ddl intercettazioni e censura dei blog. E la libertà di espressione? Emigreremo in Islanda?

Il Ddl 1611 sulle intercettazioni nato, per dichiarazione degli stessi firmatari, per tutelare la privacy, sta dimostrando,di fatto, la sua vera natura di limitazione alla libertà di stampa. Ma v'è di più: una volta approvata questa legge, si renderanno meno efficaci alcuni tra i più formidabili strumenti utilizzati dai magistrati nella lotta al crimine. Fortunatamente la Presidente della Commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, ha  apportato delle modifiche che renderanno meno rigida la censura: "Le intercettazioni possono essere pubblicate se hanno rilevanza sociale". Permane,però, l'eliminazione della cosiddetta "Norma Falcone" con conseguenti problemi nell'intercettazione delle associazioni a delinquere non mafiose. Nonostante la correzione della Bongiorno resta nel provvedimento in corso di approvazione una norma  che viene dibattuta in rete con grande passione e grande impegno e riguarda direttamente internet e i blog .
Tale norma riguarda infatti proprio il mondo del web anche se non è comprensibile e ben chiaro il  suo nesso con le intercettazioni telefoniche. Sarà, a legge approvata, fatto obbligo a qualsiasi blog e quindi a qualsiasi blogger di rettificare, nello spazio di 48 ore ,una notizia o un articolo che possa contenere una informazione non corretta. In sostanza, se la norma venisse approvata, tutti i blogger dovrebbero stare all'erta per pubblicare una eventuale rettifica che venga loro richiesta,pena una multa di 12.500 euro.  E'  di tutta evidenza che questo porterà molti siti a una scelta drastica: o  chiudere o  smettere prudentemente  di occuparsi di argomenti su cui i potenti, e i loro agguerriti avvocati, sono particolarmente sensibili.
Attenzione! Si badi bene: non si tratta di  perseguire il reato di diffamazione già ovviamente previsto e punito dalla legge. La nuova norma riguarderà, ad esempio, anche una notizia non riportata in modo perfettamente corretto perché si è sbagliato, nella trascrizione, un nome o una data o una citazione:  queste cose sono  ovviamente sempre possibili in siti gestiti da non professionisti!
Mentre in Italia si va verso la censura del web, altri Paesi, per loro fortuna, vanno in tutt'altra direzione. E' notizia di poco fa che l'Islanda ha approvato all'unanimità una legge che potremmo definire "senza bavaglio".
Nessuno potrà in alcun modo impedire la divulgazione di documenti, la visione di siti e tutto il materiale che sarà immesso nei server islandesi.
Ma c'è di più (riporto da Repubblica): Se uno Stato o un privato si ritenesse diffamato e ricorresse davanti ad una corte straniera, la società islandese proprietaria del computer (il server) che ha immesso in Rete carte segrete, non solo non potrà essere intimidita con la minaccia di quei processi dai costi esorbitanti che stanno costringendo all'autocensura molto giornalismo occidentale, ma sarà autorizzata a rispondere con una contro-citazione davanti ad una corte dell'isola, dichiarandosi vittima di una minaccia alla libertà d'espressione.
Con questa norma l'Islanda potrebbe diventare il bunker del giornalismo investigativo. Si potrebbe sempre acquistare un dominio in quel Paese e postare notizie che potrebbero essere censurate altrove. Già adesso chi volesse divulgare intercettazioni dal contenuto significativo non dovrebbe fare altro che mandare le fotocopie del documento originale ad un sito specializzato nella divulgazione di segreti.
Wikileaks.org è un'organizzazione, con base ufficiale in Islanda,che verificherebbe l'autenticità del contenuto attraverso i suoi collaboratori in Italia quindi lo metterebbe in rete. Attraverso questo sito sono stati nelle ultime ore divulgati documenti riservati del Pentagono che illustrano la disastrosa situazione militare in Afghanistan e il doppio gioco del Pakistan. La Casa Bianca ha immediatamente protestato contro la diffusione di segreti militari. Da manuale la risposta del responsabile di Wikileaks: "Ci accusano? Allora buon giornalismo?"
Nei Paesi totalitari hanno da sempre tentato di mettere un freno alla libertà di stampa. Questo ha funzionato e funziona solo in quei paesi in cui queste norme sono accompagnate da una situazione istituzionale non democratica (Cuba, Iran, Birmania, Corea del Nord, ecc.). Quando si tenta di fare queste operazioni in Paesi in cui esistono comunque la libertà di associazione e non si rischia di finire in galera per le proprie idee si riesce solo per fare una figura meschina, addirittura controproducente.
Le intercettazioni della D'Addario sarebbero finite nei server di qualche altro Paese,così come quelle di Verdini, della P3 e del comitato d'affari della Protezione Civile. Chi avesse voluto ascoltarle lo avrebbe fatto comunque collegandosi su un sito estero.
Il problema semmai è quello della presenza di una doppia opinione pubblica: gli informatissimi che accedono alle notizie attraverso internet e i "meno informati" che continuano a conoscere solo quello che passa in televisione. Questi ultimi sono brillantemente rappresentati dalle straordinarie e ormai celeberrime Ragazze Coatte di Ostia. Forse il vero obbiettivo è proprio quello di mantenere una parte dell'opinione pubblica uniformata a tale eccelso valore intellettuale.
Aggiornamento: Le notizie riservate sulla guerra in Afghanistan sono state immediatamente riprese dal New York Times, dal Guardian e dal tedesco Der Spiegel nelle loro edizioni online. Non si sono limitati a linkare i documenti presenti su Wikileaks ma li hanno ripubblicati e integrati. Non si sono certo preoccupati delle conseguenze, hanno fatto solo il loro lavoro di giornalisti. Per noi italiani alle prese con questo dibattito di retroguardia non rimane che l'invidia e la mortificazione.

domenica 25 luglio 2010

Codice della Strada e nuova segnaletica. Siete esperti?

Cosa significa esattamente la combinazione dei segnali nella foto sopra?
a) Che non si potrebbe entrare nella strada a destra, ma, una volta entrati, non si può tornare indietro.
b) Che rappresenta un " doppio divieto di accesso" , nel senso che non si potrebbe entrare né da un lato né dall'altro della strada a dx. ed anche che è a senso unico da una parte e dall'altra, insomma: fate un pò come ve pare. N. B. Questa nuova segnaletica, non ancora vigente, sarebbe in via di approvazione.
c) che, forse, il segnale di divieto di accesso è stato utilizzato mesi....ehm tempo addietro e quindi andava tolto subito dopo.
Cosa ne dite? Avete altre ipotesi? Come classifichereste il livello di attenzione degli automobilisti sammaritani, alla luce della presenza di questi segnali?
Aspettiamo, ove ve ne fossero, altre segnalazioni.

sabato 24 luglio 2010

ANFITEATRO DI CAPUA VETERE

Nell'Anfiteatro Campano sono tornati gli atleti dell'Antica Capua per una rievocazione storica degli antichi conbattimenti. Come sappiamo a Capua era ubicata una famosa scuola gladiatoria che forniva gladiatori anche a Roma.
I costumi sono stati confezionati dal corso di moda dell'Istituto Professionale di Stato di Santa Maria.

venerdì 23 luglio 2010

Lupi e la campagna di disinformazione.


Un giorno si e l'altro pure l'imperturbabile e compassato Maurizio Lupi tesse le lodi di questo governo in carica per aver conseguito importanti risultati nella lotta contro la criminalità e per aver assicurato alla giustizia un gran numero di latitanti.
Se, per così dire, quanto sopra fosse conseguenza dell'attività di governo o della maggioranza parlamentare che questo governo sostiene od ancora se i brillanti risultati della lotta alla criminalità organizzata traessero la loro origine e causa da provvedimenti messi in essere dal Ministro dell' Interno ( il cui dicastero, peraltro, è uno dei meno criticati e più efficienti) allora si che i portavoce del Pdl potrebbero, a ragione, gloriarsi di questi risultati; ma se, ed è di tutta evidenza che sia così, i positivi risultati possano, al massimo e forzando la mano, essere attribuiti alla magistratura, di quali meriti va cianciando il nostro Lupi?
Se non ho capito male la tesi del nostro è questa: se prendiamo i latitanti, il merito è del governo; se i latitanti restano tali le colpe vanno equamente divise tra forze di polizia inefficienti e magistrati nullafacenti.
Questo il paradigma delle campagne disinformative di questo governo per il quale si parla insistentemente ed ininterrottamente di brillanti risultati quando, ad esempio, i morti e gli incidenti stradali diminuiscono per merito delle nuove norme del CdS, salvo poi omettere del tutto di parlare di questo fenomeno, in termini di conteggi annuali, quando questi risultati tornano ad impennarsi.
Volete delle controprove? Che fine ha fatto il taglio dell'Irap? Ed il tanto sbandierato processo breve dove sta? E le ronde anticrimine? Qualcuno sa che fine ha fatto il ponte sullo stretto di cui silvio parlava nel 1994?

Meditate, gente , medidate....

martedì 20 luglio 2010

Jovanotti vs. Bondi: a quando la ricostruzione del Conservatorio?

Sul quotidiano “La Stampa” è stato pubblicato il testo completo della lettera che Jovanotti ha inviato al ministro Bondi. Una lettera che è stata firmata da tutti gli artisti che parteciparono alla ormai famosissima canzone "Domani 21 aprile 2009".
Il 21 aprile 2009 ebbe inizio, infatti,il progetto “Artisti uniti per l’Abruzzo”: il ricavato del cd fu di circa un milione e 200 mila euro.
Inizialmente i soldi furono destinati al Teatro Stabile dell’Abruzzo, ma poi il ministero precisò che la somma sarebbe stata dirottata per la ricostruzione del Conservatorio, che, però, si trova nella zona rossa. Al momento, pertanto, il denaro ricavato dalla raccolta fondi è ancora in attesa di essere utilizzato.
Jovanotti e i musicisti che hanno partecipato alla canzone non hanno voluto polemizzare sulla questione, ma dichiarano comunque di volere risposte alle ripetute domande sul se, quando e come questi soldi verranno impiegati.
“Crediamo” fanno, infatti, sapere, “che sarebbe più sensato individuare insieme una destinazione più prossima e tangibile che consenta ai cittadini d’Abruzzo di utilizzare subito queste risorse che, seppur poche e di certo inadeguate alle dimensioni delle loro grandi difficoltà potrebbero almeno contribuire a risolvere qualcosa e soprattutto nell’immediato”.
Chissà cosa ne pensa il buon Silvio impegnato a sponsorizzare esamifici privati che, alla modica cifra di 5.900 Euro in su fino ad Euro 13.100, esclusi vitto ed alloggio per altri 9.000 euro annuali, garantisce una laurea  anche ai poveri figli di papà un pò ottusi  o a veline in erba. 

domenica 18 luglio 2010

Incendio cooperativa al risparmio: quale futuro?


Ho atteso qualche giorno per esternare alcune mie considerazioni sul tristissimo incendio che qualche giorno fa ha divorato un pezzo storico del commercio sammaritano, se non il più rappresentativo almeno di un periodo storico, mettendo in serio pericolo il futuro di 60 e più lavoratori oltre che la solidità finanziaria del gruppo dirigente.
Qualcuno, superficialmente, ha liquidato l'accaduto definendolo evento ineluttabile, in quanto guidato da un malvagio ed inevitabile destino.
A parte il sollievo, non solo per la società e gli azionisti che guidano la " Cooperativa la risparmio" ma per la città e lo società civile tutta, che di evento accidentale e non doloso si tratta, mi viene comunque da considerare che poco o nulla si è fatto per evitare che episodi come questi possano generare effetti deleteri come quelli che si prospettano, data la situazione commerciale ed anche politica nella quale versa il nostro Comune.
Mi spiego meglio: a fronte di eventi imprevedibili ma possibili -la malasorte purtroppo è sempre in agguato- occorrerebbe attrezzarsi a tempo debito con strumenti straordinari atti alla bisogna; dei buoni amministratori non possono e debbono concedersi il lusso di poter pensare che tutto vada sempre al meglio ma mettere in campo delle azioni strutturali atte a minimizzare, almeno in termini occupazionali, le conseguenze di eventi tragici come questo dell'incendio.
Se non lo si è fatto, si è sempre in tempo per poterlo fare: è ora di rimboccarsi le maniche ed agire concretamente!
Facciamo in modo che S. Maria C. V. , novella araba fenice, possa risorgere dalle proprie ceneri: le potenzialità, checché se ne dica, vi sono ancora tutte!
Uniamo i nostri sforzi e le nostre volontà, nell'immediato per una ripresa dell'attività della cooperativa e la difesa del posto di lavoro delle numerose maestranze ( ben 60 lavoratori) e nel prossimo futuro per una rinascita commerciale ed economica della città che sta languendo da tanti, troppi anni.
Se non si coglie questa opportunità, anche di ridare un poco di serenità alla politica cittadina, comincio a temere che ci stiamo abituando all'idea che non ci risolleveremo mai più.
Il tempo delle chiacchiere è finito; inizia ora il tempo di agire concretamente e di distinguere quelli che si spendono per la collettività e quelli, vanagloriosi, che si beano e si vantano solo di parole e di azioni mai praticate.
Hic Rhodus, hic salta!

martedì 13 luglio 2010

Cosentino vs Caldoro: cosa farà Berlusconi?

L'iscrizione di Dell'Utri e Cosentino nel registro degli indagati, per associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulle società segrete, è per ora soltanto un'ipotesi investigativa. Ma è più che sufficiente a completare un quadro agghiacciante del rapporto tra politica e malaffare nell'epoca berlusconiana. Le inchieste che si moltiplicano, da Milano a Roma, da Firenze a Napoli, da Perugia a Palermo, scoperchiano un verminaio che travolge a vario titolo gli uomini più "strategici" e più vicini al premier. Guido Bertolaso, ras della Protezione Civile, signore delle Emergenze e vicerè dei Grandi Eventi, finito nel tritacarne dell'inchiesta sul G8, che nel triangolo Balducci-Anemone-Fusi ha svelato un micidiale meccanismo di corruzione sistemica e di arricchimento personale. Claudio Scajola, feudatario ex democristiano e plenipotenziario del Nord-Ovest, dimesso da ministro per aver lucrato (a suo dire inconsapevolmente) un appartamento dalla stessa banda al lavoro tra La Maddalena e L'Aquila. Aldo Brancher, storico tenutario dei rapporti con la Lega, dimesso da ministro dopo aver tentato di approfittare della nomina per sottrarsi al processo che lo vede imputato per la vicenda Antonveneta-Bnl. Denis Verdini, potentissimo coordinatore del Pdl, invischiato in diversi filoni d'inchiesta: prima gli appalti del G8, adesso anche le cene organizzate con i compagni di merende per spartire gli affari, condizionare i giudici della Consulta chiamati a decidere sul lodo Alfano, fabbricare falsi dossier ai danni degli avversari dentro il Popolo delle Libertà. Nicola Cosentino, vicerè azzurro della Campania e accusato di concorso esterno in associazione camorristica, ora coinvolto anche nell'inchiesta sul killeraggio morale ai danni del presidente della Regione. Marcello dell'Utri, sovrano di Publitalia e delle Due Sicile, padre fondatore di Forza Italia e garante degli equilibri con Cosa Nostra (secondo la Corte d'Appello, sicuramente fino al 1993), a sua volta finito nell'inchiesta sull'eolico (insieme al governatore della Sardegna Ugo Cappellacci) in quanto ospite di casa Verdini per le cene con i magistrati alla Antonio Martone o i faccendieri alla Flavio Carboni. Ci sarà tempo per verificare la fondatezza delle accuse formulate nei confronti dell'inner circle berlusconiano. Ma una cosa è già chiara, fin da ora. Quella che sta venendo fuori dal complesso panorama indiziario è molto più che una banalissima "cricca", che si riuniva per pagare qualche mazzetta e condividere qualche affaruccio di sotto-governo. Quello che si delinea è un vero e proprio "sistema di potere" a fini privatistici, che chiama in causa non qualche sparuta mela marcia, non qualche episodico mariuolo. Ma piuttosto, verrebbe da dire, "tutti gli uomini del presidente". E proprio per questo, quello che si delinea è un vero e proprio "metodo di governo" della cosa pubblica, nel quale politica e affari si mescolano nella violazione sistematica della legge e del mercato. Una fabbrica che genera illecito, attraverso la distribuzione di tangenti e lo scambio di favori. E che conserva potere, attraverso il controllo delle candidature a livello nazionale e locale e il pilotaggio delle nomine dei capi degli uffici giudiziari. Una fabbrica che produce fango, attraverso i dossier falsi (meglio se a sfondo sessuale) commissionati per distruggere avversari interni ed esterni, com'è capitato a suo tempo al direttore di "Avvenire" Dino Boffo, e come capita adesso al governatore della Campania Stefano Caldoro. E man mano che emergono nuovi, inquietanti spezzoni di queste inchieste, si capisce anche il perché Berlusconi abbia bisogno di un provvedimento come quello sulle intercettazioni, con il quale può anche cedere su alcuni punti che riguardano la procedibilità delle indagini, ma non su quelli che riguardano il diritto di cronaca. La legge-bavaglio serve esattamente a questo: non far conoscere agli italiani le malefatte di una "casta" che, come sostengono a ragione alcuni pm, somiglia sempre di più a un'associazione a delinquere. Questa ragnatela di illegalità è sempre più diffusa, sempre più pervasiva. Non è incistata "nel" sistema. È "il" Sistema. E i suoi fili, con tutta evidenza, sono intrecciati in ciascuna delle varie indagini che le diverse procure stanno portando avanti. Il procuratore antimafia Pietro Grasso ha parlato di "favori tra reti criminali". Qualcuno ha evocato una nuova "Loggia P3", che agisce con pratiche non diverse, e altrettanto pericolose, della vecchia massoneria deviata di Licio Gelli. È una definizione convincente, al di là delle suggestioni giornalistiche. E comunque sufficiente a far pensare, a questo punto, che una "questione morale" esista davvero. E che interroghi direttamente il governo, e personalmente il presidente del Consiglio. Fino a quando può ignorare questa metastasi? Fino a quando può blindare e a difendere gli uomini che la incarnano? Fino a quando può illudersi che la cura sia l'ovvio passo indietro di un ministro impossibile come Brancher o quello di un modesto assessore regionale come Sica? Per questo la metastasi è ormai anche politica. Il Pdl è dilaniato da una faida violenta tra bande rivali. Il premier è accerchiato da ogni parte. Non solo Fini sulla giustizia e Tremonti sulla manovra. I Dell'Utri e i Cosentino, i Verdini e gli Scajola, gli si agitano intorno come spettri. Allegorie della sua ossessione giudiziaria, ma anche della sua concezione politica. In alto il Sovrano Assoluto, in basso il suo Popolo. In mezzo la sua Corte. Che ne mutua tutti i vizi, ne riproduce tutte le nefandezze. Così non può reggere. E non reggerà.
di Massimo Giannini

lunedì 12 luglio 2010

Napoli, Chiesa e camorra: la chiesa con la "c" minuscola.

Quando per le istituzioni le situazioni sociali diventano intollerabili e non si riesce più ad amministrarle, spesso si rivolge la propria speranza alla Chiesa. La Chiesa, grazie sopratutto al suo radicamento sul territorio e al suo intimo rapporto con la gente, spesso riesce a sopperire alle mancanze dello Stato. Ma anche quando si parla di «Chiesa» occorre distinguere tra i messaggi ufficiali che dalla tranquillità dei palazzi vengono emanati delle gerarchie ecclesiastiche; e i sacerdoti che vivono insieme alla gente comune condividendo con loro la miseria di un territorio.
E’ il caso del parroco della chiesa di S. Maria della Provvidenza nel rione Don Guanella a Scampia, Napoli, un prete tutto pelle e ossa che sfodera un energia incredibile quando si tratta di proteggere i ragazzi e di contrastare non solo la mentalità mafiosa ma anche i camorristi stessi.
Si chiama Don Aniello Manganiello e dal 1994 ha fatto delle strade di Scampia e Secondigliano la sua casa. E si, perché lui non si limita ad officiare messa all’interno delle mura della sua chiesa, lui è per strada a portare speranza a chiunque ha la fortuna di incontrarlo. O almeno questo è quello che ha fatto senza risparmiarsi fino ad oggi, oggi che i vertici ecclesiastici hanno deciso che è meglio trasferire questo indomito prete lontano, da un’altra parte.
Normale avvicendamento dicono, decisione politica poiché ha fatto più lui con pochi e poveri mezzi piuttosto che tutte le amministrazioni cittadine messe insieme, si legge.
E la gente di Scampia? Chi ci pensa a loro? Chi glie lo spiega che le istituzioni, dopo averli abbandonati, ora allontana una delle poche speranze del quartiere perché gli causa imbarazzo e mette in luce le sue manchevolezze?
Ma partiamo dal principio.
Don Aniello Manganiello è un prete dell’ordine Guanelliano. Lo stesso anno in cui Don Peppe Diana viene barbaramente ucciso a Casal di Principe per il suo impegno nel salvare i giovani dalla camorra, lui accetta di diventare parroco di Scampia e Secondigliano, quartieri che non hanno bisogno di presentazioni per sapere che si tratta dell’inferno, territori malati tenuti in ostaggio dalla camorra. Da che è arrivato in questi luoghi Don Aniello non si è dato un attimo di sosta, non è mai stato con le mani in mano, non sarebbe stato possibile qui. Si è prodigato in mille modi per dare una reale e concreta alternativa ai giovani, l’hanno minacciato, boicottato, ma lui non si è mai fermato. Agli scissionisti e agli uomini del clan Di Lauro, che fino al suo arrivo non avevano avuto rivali nel predominio del territorio, don Aniello ha imposto caparbiamente la sua presenza. O gli sparavano un colpo in pieno volto, rischiando però di far scoppiare una sommossa da parte dei cittadini di cui ha saputo conquistare l’amore e il rispetto, o lo sopportavano cercando altre strade per liberarsi di lui. Non ci si aspettava che fossero proprio gli alti prelati a correre in soccorso dei camorristi levandogli questa spina dal fianco.
Don Aniello nel frattempo continua a tuonare dal pulpito facendo nomi e cognomi, durante l’omelia parla di pizzo e droga, rifiuta di dare la comunione ai camorristi. Ha organizzato una squadra di calcetto composta da scugnizzi che personalmente va a prendere per le strade del quartiere, ha messo in piedi un semiconvitto diurno per togliere i ragazzi dalla strada, aperto a chiunque ne abbia bisogno. Lui è quello che si dice “un uomo con le palle”, ha fatto (e lui vorrebbe tanto continuare a fare) quello che quasi tutti noi non avremo mai il coraggio di fare.
E allora perché? Perché?
La speranza che don Aniello ha dato ai ragazzi di Scampia non può essere a termine, non si può interrompere questo percorso che tanti risultati ha dato.
Non c’è burocrazia che tenga, se Don Aniello verrà trasferito a vincere sarà stata la camorra e a perdere, prima ancora della gente di Scampia e Secondigliano, sarà stata la chiesa, quella con la “c” minuscola. Avrà perso la fiducia ma avrà anche definitivamente smarrito l’intimo significato della dedizione verso il prossimo che invece Don Aniello così degnamente incarna.
di Susanna Ambivero

Vfp4 : i precari dello Stato.


L'art. 13 della legge 226/04 prevede che, al termine della ferma prefissata e di ciascun anno delle rafferme biennali , i volontari delle forze armate utilmente collocati in graduatoria siano ammessi, in misura non inferiore al 20 per cento, nei ruoli dei volontari in servizio permanente.
Ora, che questa sia già una regola capestro che non tiene conto delle aspettative e dei sacrifici di questi giovani è fuor di dubbio, ma che questo governo, il cui capo sostiene ad ogni piè sospinto che la crisi è passata, decida di omettere(!) ogni e qualsiasi immissione in servizio permanente è francamente inaccettabile!
Inaccettabile perchè si chiede a dei giovani di lavorare, anche 12 e più ore al giorno, per almeno 5 anni in cambio di 900 euro al mese e poi si dice loro che non passeranno effettivi, senza fornire alcun tipo di spiegazione.
Inaccettabile, perchè è lo stesso Stato, in nome della difesa dei suoi interessi, a chiedere a dei giovani di stare sotto il sole di questi giorni o sotto la pioggia od il freddo in inverno di preservare la sicurezza, ad esempio, del Tribunale di S. Maria C. V. per la misera cifra di cui sopra!!
Non si può e non si deve far finta di non sapere: tutti i giorni, chi, come me, passa dalle parti del Tribunale non può fare a meno di dolersi di questi ragazzi votati ad un futuro incerto a causa di governanti che non si occupano di chi serve lo Stato senza mai lamentarsi e/o protestare.
Facciamolo noi! Indigniamoci e protestiamo in difesa di quelli che, fidando nello spirito di riconoscenza delle istituzioni, si sono donati animo e corpo in difesa della collettività, ricevendo poco o nulla in cambio, senza neanche mai protestare.
Non hanno, queste persone, almeno il diritto di sapere? Se la crisi è superata, perchè non si procede alle assunzioni?
Il Ministro La Russa, strenuo difensore delle forze armate, si distingue per il suo assordante silenzio.
Chi dovrebbe sentire il dovere di spendere almeno qualche parola nper il futuro di uesti nostri giovani?

L'audacia di Dio


Benedetto XVI,teologo, pastore ed uomo di fede da oltre un sessantennio,di fronte agli innumerevoli scandali dei peccati dei sacerdoti,inclusi quelli degli orribili abusi sui minori,continua instancabilmente ad arrivare al cuore degli uomini ricordando che il sacerdozio non è una professione,non una casta chiusa nè una realtà clericale ma un vero e proprio "sacramento".

Con umiltà continua a chiedere perdono a Dio e alle vittime sottolineando che il processo di purificazione già avviato durerà a lungo.
Pienamente consapevole che questi scandali hanno oscurato il vero volto della Chiesa, di cui si ha sempre più nostalgia ,avverte il bisogno e la necessità della popolazione cristiana di avere di fronte persone devote da cui poter apprendere la Parola ed essere assolti dai peccati.
Il sacerdote deve essere plasmato della stessa carità e dell'amore di quel Cristo che diede la vita per i suoi amici e perdonò i suoi nemici.Essi sono i primi operai per costruire la civiltà dell'amore e la Chiesa non può e non deve tollerare simili comportamenti.
La Penitenza,L'Eucarestia e lo stesso sacerdozio sono segni visibili in cui si nasconde l'audacia di un Dio che si affida a mani umani per portare avanti il Suo progetto,che dà la possibilità agli uomini di non sprecare la propria vita nel non senso.
Cristo,ha sconfitto il nemico negli inferi ed è vicino a noi nelle "valli tenebrose"della vita anche quando tutto sembra essere perduto.
La Chiesa davanti ai comportamenti indegni del sacramento sacerdotale deve usare "il bastone del pastore" affinchè venga reso un servizio di amore,di fede, di sostegno nelle difficoltà e di accoglienza verso Cristo, unica sorgente di vita eterna.

martedì 6 luglio 2010

I vicoli della memoria



Nei vicoli della memoria mia
un tempo assai beato

sapori ,profumi e prosperità
di una città felice

i miei occhi han visto tanto
non si dimentica il passato

chi segue un padrone
perde la libertà........

non si vive nello specchio di ieri
gridiamo le parole soffiate

non abbassiam la testa
come fan tanti

chi lotta per il giusto
non acquista più fumo

risaliamo la china
per non perir

arginando chi domina
e la sua grande oscurità


Questa poesia è dedicata a tutti i nostalgici della florida e splendida S. Maria, così bella e affascinante,che a suoi visitatori a dir poco faceva girare la testa anche senza le sue tante.......... rotonde e i suoi sensi unici.
Mascia

lunedì 5 luglio 2010

Autostrada A14: pioggia di euro. Assalto degli automobilisti!

Migliaia di monete da uno e due euro, per un totale di 2 milioni di euro, hanno invaso le corsie dell’autostrada A14 tra Foggia e Cerignola, dopo un incidente che ha coinvolto un camion che trasportava il denaro. Al mezzo pesante sarebbe scoppiato un pneumatico. Nell’impatto con il guard-rail, il portellone posteriore si è aperto e le monete si sono sparse sulla carreggiata. Molti automobilisti sarebbero fuggiti con interi sacchi di denaro.
Secondo i primi accertamenti degli agenti della polizia stradale, il conducente, proveniente da Cesena e diretto a Bari, dopo lo scoppio del pneumatico, avrebbe perso il controllo del mezzo, complice forse anche l’alta velocità. Nell’incidente sono rimasti lievemente feriti il camionista e il conducente di una vettura che seguiva il mezzo.
Per recuperare quante più monete possibili in molti hanno fermato le proprie vetture nel bel mezzo della A14 Adriatica mettendo a rischio la propria vita e di quanti passavano in quel momento. Sul posto, oltre alla polizia stradale, è stato necessario chiamare alcuni vigilantes per raccogliere il denaro sparso sull’asfalto. Poche le speranze di recuperare l’intera somma persa.

Crollo delle spese alimentari italiane

Da una ricerca effettuata dall'Istat il 36% delle famiglie italiane sono costrette a risparmiare sui beni primari ,sia per quantità che per qualità.
La spesa alimentare rispetto al 2009 è scesa del 3% ,che il Codacons definisce come:
«un segnale grave che dimostra lo stato di disagio economico in cui versano i cittadini e il dilagare di un crescente stato di povertà che fa diminuire gli acquisti».
Le famiglie non ce la fanno più a sopportare le spese e i continui aumenti ,apportano perciò modifiche alla loro vita con scelta di prodotti alimentari diminuendone la quantità, la qualità o prediligendo prodotti provenienti dall'estero a prezzo più basso,tutto ciò è causa anche di serie ripercussioni sulle attività produttive del paese stesso.
Cosa ne pensate?




Albo pretorio on line. Cosa dice la legge 69/09.

“A far data dal 1° gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011 ex legge 25 del 26.02.10) gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.” Il legislatore aggiunge, comma 2, che “Dalla stessa data del 1º gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011 n.d.r.), al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, le amministrazioni e gli enti pubblici tenuti a pubblicare sulla stampa quotidiana atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci, oltre all’adempimento di tale obbligo con le stesse modalità previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, ivi compreso il richiamo all’indirizzo elettronico, provvedono altresì alla pubblicazione nei siti informatici, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per le materie di propria competenza”.
Ma cosa va pubblicato? L’Albo Pretorio on line va a sostituire in maniera definitiva il vecchio Albo Pretorio cartaceo esposto all’interno degli enti pubblici. In esso va pertanto a confluire pertanto tutta la documentazione prodotta dall’ente come delibere, provvedimenti conclusivi i procedimenti amministrativi, atti amministrativi di carattere generale, determinazioni dirigenziali, pubblicazioni matrimoniali, avvisi elettorali, varianti al piano regolatore, elenco degli abusi edilizi, ordinanze e avvisi provenienti dagli uffici comunali, pubblicazioni di atti insoluti o non notificati, istanze di cambio nome, elenco oggetti smarriti, bollettino lotterie nazionali, avvisi vendite all’asta, licenze commerciali, bandi di concorso, gare d’appalto, avvisi disponibilità di alloggi in affitto, atti vari su richiesta di altri enti.La normativa indica, inoltre, come sia necessario garantire la genuinità del testo, ovvero garantire la certezza dell’autore dello stesso e la non modificabilità da parte degli utenti.
Ma come si è attrezzato il Comune di S. Maria C. V. ?
Basta andare sul sito istituzionale del Comune alla pagina dedicata all'albo pretorio on line per rendersi conto che, se è pur vero che si è iniziato, la strada da percorrere è ancora lunga e soprattutto irta da pericoli tali da inficiare il lavoro svolto.
A parte l'estrema frammentarietà e lacunosità dei dati pubblicati, quel che mi preme sottolineare è che la sola indicazione degli estremi degli atti pubblicati è di per sè inidonea ad ottenere lo scopo prefissato ed obbliga l'utente a recarsi presso il Comune per ottenere quelle stesse notizie che il  legislatore ha inteso mettergli a disposizione attraverso questa nuova procedura informatica.
La democrazia muore dietro le porte chiuse, ricordiamocelo! Più trasparenza vuol dire più partecipazione che è l'anima stessa della democrazia.

giovedì 1 luglio 2010

S. Maria C. V. : confusione politica.

Centro-destra,centro-sinistra, centro-centro, centro-alto, centro-basso, rimpasto, transfughi, dimissioni, conferenze stampa, comunicati: quel che è certo è che, allo stato attuale,  vi è una situazione politica per chi amministra la cosa pubblica a Santa Maria C. V. che sta facendo arrabbiare, quando non arrossire di vergogna, gli elettori che hanno votato questo o quel candidato, questo o quel partito.
Già, perché a S. Maria C. V., laboratorio politico di rilievo nazionale, non esiste centro-destra o centro-sinistra, questo o quel partito, o meglio, pur esistendo formalmente, le formazioni politiche sono composte da personaggi politici sempre diversi che cambiano casacca anche più di una volta nella stessa consiliatura, al punto da paventare il passaggio, più che probabile, dell'intero governo dell'Ente ad altra ed opposta sponda.
Ma, si chiederanno gli elettori di questa ultima parte politica : Ma noi avevamo scelto altre persone per questo compito, non è questo un tradimento o, meglio, un raggiro dover essere rappresentati da candidati che non si sono sostenuti?
E, di rimando, gli elettori della parte politica di provenienza: Gli eletti sono stati da noi candidati e sostenuti ottenendo il consenso di chi credeva in un certo progetto politico, non è questo un tradimento o un raggiro peggiore di quello perpetrato ai danni degli elettori della sponda di arrivo?
Chi avrà ragione a lamentarsi di più?
Un dato è certo: chi si lamenta a S. Maria C. V. ne ha ben donde!

Zaccai, coca e trans : è lui il Marrazzo di destra?


Luxuria, evidentemente, aveva ragione: sniffare cocaina e portarsi ( o farsi portare) a letto un trans non è nè di destra nè di sinistra. Zaccai, pupillo del Sindaco Alemanno è andato praticamente fuori di testa nell'ambito di un festino a base di trans e cocaina tanto da improvvisare un comizio dal balcone, come quelli più famosi ma meno vergognosi di Piazza Venezia prima di stramazzare a terra per il coctail di alcool e droga.Sul suo sito, dal quale è tratta la foto, Pier Paolo Zaccai, nato e vissuto dalla nascita, avvenuta nel 1968,a Roma vanta tutta la sua militanza di destra dal Fronte della Gioventù fino al PDL , non mancando di ostentare tutte le sue benemerenze acquisite nel campo della sicurezza urbana partecipata (!!) in qualità di esperto del settore. Ha compiuto studi universitari presso la Sapienza di Roma, laureandosi in psicologia, con tesi di laurea in psichiatria sul tema del suicidio in adolescenza, ha frequentato successivamente la scuola biennale di specializzazione in consulenza amministrativa, fiscale e del lavoro, superando brillantemente l'esame di Stato per l'abilitazione alla professione di Consulente del Lavoro, specializzandosi in Igiene e Sicurezza negli ambienti di lavoro. E ora è uno dei consiglieri della provincia di Roma.
Per dovere di cronaca va riferito pure che il consigliere, giustificandosi per l'accaduto, avrebbe dichiarato di essere stato incastrato e che si trovava in quel posto per indagare sui trans.
Sarà vero? Onestamente, mi sembra assai poco probabile, anche se credo giusto ed opportuno attendere qualche giorno prima di emettere qualunque giudizio, data la nebulosità ed assoluta incredibilità della notizia.
Spero, per lui e la sua famiglia, che ciò non sia vero; ma se lo fosse, occorrerebbe che ognuno di noi si interrogasse seriamente sul da farsi per sbarazzarsi di una classe politica che sta dando ampi segnali, tanto in termini di corruzione quanto in termini di arroganza e scarso rispetto dei cittadini,di non essere all'altezza della situazione.
Che ne dite?

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)