lunedì 5 luglio 2010

Crollo delle spese alimentari italiane

Da una ricerca effettuata dall'Istat il 36% delle famiglie italiane sono costrette a risparmiare sui beni primari ,sia per quantità che per qualità.
La spesa alimentare rispetto al 2009 è scesa del 3% ,che il Codacons definisce come:
«un segnale grave che dimostra lo stato di disagio economico in cui versano i cittadini e il dilagare di un crescente stato di povertà che fa diminuire gli acquisti».
Le famiglie non ce la fanno più a sopportare le spese e i continui aumenti ,apportano perciò modifiche alla loro vita con scelta di prodotti alimentari diminuendone la quantità, la qualità o prediligendo prodotti provenienti dall'estero a prezzo più basso,tutto ciò è causa anche di serie ripercussioni sulle attività produttive del paese stesso.
Cosa ne pensate?




Da una ricerca effettuata dall'Istat il 36% delle famiglie italiane sono costrette a risparmiare sui beni primari ,sia per quantità che per qualità.
La spesa alimentare rispetto al 2009 è scesa del 3% ,che il Codacons definisce come:
«un segnale grave che dimostra lo stato di disagio economico in cui versano i cittadini e il dilagare di un crescente stato di povertà che fa diminuire gli acquisti».
Le famiglie non ce la fanno più a sopportare le spese e i continui aumenti ,apportano perciò modifiche alla loro vita con scelta di prodotti alimentari diminuendone la quantità, la qualità o prediligendo prodotti provenienti dall'estero a prezzo più basso,tutto ciò è causa anche di serie ripercussioni sulle attività produttive del paese stesso.
Cosa ne pensate?





Articoli correlati per categorie



6 Comments:

Anonimo dice...

Cara Mascia,tra qualche anno in questo paese, quella percentuale di famiglie che hanno diminuito la spesa alimentare aumenterà sempre di più. In altre parole, i ricchi diventeranno sempre più ricchi.. mentre il ceto medio diventerà sempre più povero.
In questo momento.. mi risuona nella mente il pensiero del Maestro- Mario Monicelli- fatto a Raiunoperunanotte.( Ci vorrebbe una bella rivoluzione in questo paese. Solo così può riscattarsi questo popolo).
Ecco ci voleva un vecchio di 95 anni per parlare di rivoluzione! Condivido la rabbia, lo sdegno di questo maestro del cinema.
Rivoluzione! Ecco l'unica soluzione.
Cara Mascia,
è venuto il momento di imparare a camminare da soli mettendo in conto le cadute. Ma dalle cadute ci si rialza più forti. Quale mamma vuole il bene del suo bambino: quella che per evitargli di cadere non gli insegna a camminare o quella che sa che il suo bimbo tante volte si sbuccerà le ginocchia? Chiaramente è una metafora: essere in carrozzella e farsi spingere equivale a volere che qualcuno pensi al nostro posto. Alzarsi, e magari cadere, dal momento che le gambe quasi atrofizzate non ci rendono sicuri, equivale a pensare. Vivere in un paese capace di pensare: questo desidero significhi la rivoluzione, per Monicelli.
Robin Hood

mascia dice...

Condivido in toto!

mascia dice...

condivido in toto!!

mascia dice...

condivido in toto!!

mascia dice...

condivido in toto!!!

Little John dice...

Eppure il " Giornale" oggi titolava che l'istat ( organismo pubblico ed imparziale) afferma il falso quando parla di contrazione delle spesse alimentari. Ecco l'esempio di una informazione di " regime"!

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)