lunedì 5 luglio 2010

Albo pretorio on line. Cosa dice la legge 69/09.

“A far data dal 1° gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011 ex legge 25 del 26.02.10) gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.” Il legislatore aggiunge, comma 2, che “Dalla stessa data del 1º gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011 n.d.r.), al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, le amministrazioni e gli enti pubblici tenuti a pubblicare sulla stampa quotidiana atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci, oltre all’adempimento di tale obbligo con le stesse modalità previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, ivi compreso il richiamo all’indirizzo elettronico, provvedono altresì alla pubblicazione nei siti informatici, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per le materie di propria competenza”.
Ma cosa va pubblicato? L’Albo Pretorio on line va a sostituire in maniera definitiva il vecchio Albo Pretorio cartaceo esposto all’interno degli enti pubblici. In esso va pertanto a confluire pertanto tutta la documentazione prodotta dall’ente come delibere, provvedimenti conclusivi i procedimenti amministrativi, atti amministrativi di carattere generale, determinazioni dirigenziali, pubblicazioni matrimoniali, avvisi elettorali, varianti al piano regolatore, elenco degli abusi edilizi, ordinanze e avvisi provenienti dagli uffici comunali, pubblicazioni di atti insoluti o non notificati, istanze di cambio nome, elenco oggetti smarriti, bollettino lotterie nazionali, avvisi vendite all’asta, licenze commerciali, bandi di concorso, gare d’appalto, avvisi disponibilità di alloggi in affitto, atti vari su richiesta di altri enti.La normativa indica, inoltre, come sia necessario garantire la genuinità del testo, ovvero garantire la certezza dell’autore dello stesso e la non modificabilità da parte degli utenti.
Ma come si è attrezzato il Comune di S. Maria C. V. ?
Basta andare sul sito istituzionale del Comune alla pagina dedicata all'albo pretorio on line per rendersi conto che, se è pur vero che si è iniziato, la strada da percorrere è ancora lunga e soprattutto irta da pericoli tali da inficiare il lavoro svolto.
A parte l'estrema frammentarietà e lacunosità dei dati pubblicati, quel che mi preme sottolineare è che la sola indicazione degli estremi degli atti pubblicati è di per sè inidonea ad ottenere lo scopo prefissato ed obbliga l'utente a recarsi presso il Comune per ottenere quelle stesse notizie che il  legislatore ha inteso mettergli a disposizione attraverso questa nuova procedura informatica.
La democrazia muore dietro le porte chiuse, ricordiamocelo! Più trasparenza vuol dire più partecipazione che è l'anima stessa della democrazia.

“A far data dal 1° gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011 ex legge 25 del 26.02.10) gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.” Il legislatore aggiunge, comma 2, che “Dalla stessa data del 1º gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011 n.d.r.), al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, le amministrazioni e gli enti pubblici tenuti a pubblicare sulla stampa quotidiana atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci, oltre all’adempimento di tale obbligo con le stesse modalità previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, ivi compreso il richiamo all’indirizzo elettronico, provvedono altresì alla pubblicazione nei siti informatici, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per le materie di propria competenza”.
Ma cosa va pubblicato? L’Albo Pretorio on line va a sostituire in maniera definitiva il vecchio Albo Pretorio cartaceo esposto all’interno degli enti pubblici. In esso va pertanto a confluire pertanto tutta la documentazione prodotta dall’ente come delibere, provvedimenti conclusivi i procedimenti amministrativi, atti amministrativi di carattere generale, determinazioni dirigenziali, pubblicazioni matrimoniali, avvisi elettorali, varianti al piano regolatore, elenco degli abusi edilizi, ordinanze e avvisi provenienti dagli uffici comunali, pubblicazioni di atti insoluti o non notificati, istanze di cambio nome, elenco oggetti smarriti, bollettino lotterie nazionali, avvisi vendite all’asta, licenze commerciali, bandi di concorso, gare d’appalto, avvisi disponibilità di alloggi in affitto, atti vari su richiesta di altri enti.La normativa indica, inoltre, come sia necessario garantire la genuinità del testo, ovvero garantire la certezza dell’autore dello stesso e la non modificabilità da parte degli utenti.
Ma come si è attrezzato il Comune di S. Maria C. V. ?
Basta andare sul sito istituzionale del Comune alla pagina dedicata all'albo pretorio on line per rendersi conto che, se è pur vero che si è iniziato, la strada da percorrere è ancora lunga e soprattutto irta da pericoli tali da inficiare il lavoro svolto.
A parte l'estrema frammentarietà e lacunosità dei dati pubblicati, quel che mi preme sottolineare è che la sola indicazione degli estremi degli atti pubblicati è di per sè inidonea ad ottenere lo scopo prefissato ed obbliga l'utente a recarsi presso il Comune per ottenere quelle stesse notizie che il  legislatore ha inteso mettergli a disposizione attraverso questa nuova procedura informatica.
La democrazia muore dietro le porte chiuse, ricordiamocelo! Più trasparenza vuol dire più partecipazione che è l'anima stessa della democrazia.

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