giovedì 30 settembre 2010

Mediarai o Raiset?


Qual'è il nome del nuovo monopolio televisivo che più vi ispira? E quale quello che più rende l'idea che ormai la Rai e Mediaset appartengono alla sola stessa persona che governa anche il paese?
Almeno, c'è da rilevare, Berlusconi ha eliminato il pericoloso duopolio che rischiava di soffocare la libertà di informazione televisiva: peccato abbia deciso di trasformare il duopolio in un monopolio!
Ma v'è di più: la rai è inondata da mezze calzette e giornalisti zerbini quali Paragone, Vespa, Minzolini,Feltri, Belpietro e via vomitando, personaggi contenti solo di farsi belli agli occhi del padrone, senza contare le frequenti incursioni di personaggi mediaset che sempre più spesso fanno delle scorribande a pagamento sulla tv pubblica che utilizzano come territorio di caccia privato del nano sovrano.
Eliminare il canone? Ebbene si, se serve ad ingrassare anche e soprattutto gli amici degli amici del premier- dirigente.

sabato 25 settembre 2010

Bertolaso, Berlusconi e la monnezza a Napoli- Anno 2010

Spazzatura per le strade, proteste antidiscariche, guerriglia urbana, camion dati alle fiamme. No, non è il 2008, quando l’emergenza rifiuti nella Campania rossa di Bassolino fu tra le cause del collasso del governo Prodi. Siamo nel settembre 2010, la Campania è azzurra e al governo c’è Berlusconi, il premier-spazzino che aveva annunciato la risoluzione definitiva del problema, emanando nel dicembre 2009 un decreto che ha steso le basi del nuovo ciclo integrato dei rifiuti, che affida pieni poteri alle Province (li otterranno nel 2011) e ha proclamato la fine dell’emergenza e del commissariamento. Un decreto che dopo appena nove mesi, fa acqua da tutte le parti: le discariche sono in via di esaurimento, l’inceneritore di Acerra funziona poco e male (fuori uso due forni su tre), la differenziata è ferma a livelli da terzo mondo. Sotto il 20% a Napoli, che produce più della metà della monnezza campana. E ben lontana dal 40% che rappresenterebbe lo standard minimo per prolungare la vita degli sversatoi e dare respiro a un territorio martoriato.
Correva l’anno 2008. Il governo varava il decreto per uscire dall’emergenza, il numero 90. Silvio Berlusconi dichiarava: “Procure e violenti non ci fermeranno, lo Stato stavolta non consentirà a nessuno di fermarlo“. La soluzione: da una parte l’esercito a presidio anche delle discariche, e dall’altra leggi speciali in deroga alle norme in vigore. Tutto per tornare alla normalità, promessa in campagna elettorale. Il super-eroe Guido Bertolaso doveva riportare la Campania in ‘occidente’. Ora che i rifiuti sommergono le strade, le discariche sono in via di esaurimento, l’inceneritore dei miracoli si ferma continuamente, la colpa è dei cittadini che si oppongono all’ennesimo abuso, che fanno i conti con una nuova emergenza. Il sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano ha una sua idea: “Vi è il tentativo di gruppi anarchico-insurrezionali o dell’area dell’antagonismo di aizzare la protesta sociale, mettendo un comune contro l’altro o comunque impedendo l’individuazione dei siti e lo stoccaggio dei rifiuti o tentando di farlo“. Per coprire due anni di fallimento, torna in voga la pista anarchica.
Violenza e scontri avvelenano il clima, ma bisogna spiegare le ragioni dei cittadini di Terzigno, scesi nuovamente in piazza. In quella zona, in pieno parco nazionale del Vesuvio, è stata aperta una discarica, tuttora in funzione, in barba ad ogni regola anche di buon senso. L’idea di Guido Bertolaso è di aprirne un’altra, cava Vitiello, ma anche l’Europa ha dato ragione alla cittadinanza locale. Una commissione ad hoc del parlamento europeo nel maggio scorso ha visitato la zona, definendo folle immaginare una seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio sito protetto dall’Unesco. Ma Bertolaso insiste e preme per la nuova cloaca. Anche l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, nel luglio scorso in audizione presso la commissione parlamentare ecomafie, assicurava: «Abbiamo deciso che questa discarica si può anche non fare». E anche il consiglio provinciale, a guida centro-destra, aveva votato una mozione per evitare l’apertura del secondo sito, nel maggio scorso. Ora che i cittadini scendono in piazza sono loro il problema da eliminare.
 La soluzione è sempre la stessa: nuove discariche, nessun piano è stato pensato e promosso in questi due anni di annunci. Annunci e promesse ora in frantumi mentre la Campania ripiomba nell’incubo dell’emergenza.
"Se qua sta scoppiando la guerra civile  la colpa è del governo. Di Berlusconi e del suo amico Bertolaso, che aveva annunciato 'o miracolo e che invece ci sommerge di monnezza". Sono le parole del Sindaco Pdl di Boscotrecase,Agnese Borrelli, a Enrico Fierro de Il Fatto.

giovedì 23 settembre 2010

Berlusconi, Cosentino e la lotta alla mafia


Non passa giorno che qualche sempliciotto ed addomesticato deputato o senatore del Pdl dichiari in qualche trasmissione televisiva od in qualche intervista che l'attuale esecutivo guidato da Berlusconi ha lo storico merito di aver contrastato la criminalità organizzata in maniera più efficace di qualunque governo passato e di aver arrestato ( neanche fatto arrestare!) numerosissimi latitanti.
A parte la facile e demagogica battuta che, leggendo i giornali e vedendo le tv di questi giorni, sarebbe facile ribattere che la criminalità comune è aumentata in maniera esponenziale, specie quella che vede protagonisti in negativo proprio i politici del Pdl, non mi è chiaro, anzi non comprendo affatto, perché dovrebbe essere ascritto all'attuale governo il merito del quale si vantano.
Mi spiego meglio, specie per chi non volesse intendere: quale provvedimento o quale azione di governo, in concreto, ha reso efficace l'azione di contrasto nei confronti della criminalità organizzata?
Non sono forse le forze di polizia, coordinate e dirette dalla magistratura, ad operare in concreto, ad esempio, la cattura di pericolosi latitanti? In che modo inciderebbe Berlusconi ed i suoi sodali?
Dunque, se adesso gli investigatori decidessero di lavorare meno o non lavorare proprio la colpa sarebbe di Berlusconi?
Qualcuno, molto spiritoso ed attento, notava ironicamente che le peggiori sventure capitate al nostro paese sono avvenute quando proprio Berlusconi era alla guida del paese! E che, è colpa sua ? No certamente a rigor di logica, ma si certamente se si applicasse al contrario proprio il suo ragionamento, così tanto sbandierato dai suoi onorevoli burattini che non si rendono conto di quanta ilarità suscitano e di quanto si coprano di ridicolo!
Ciò che mi amareggia e mi fa arrabbiare è che molti degli Italiani, anche di quelli che non votano Berlusconi, credono che effettivamente ciò di cui si parla sia un suo merito.
Poveri noi! Questi indegni figuri da un lato si vantano di combattere la legalità e nello stesso giorno garantiscono l'immunità ad un camorrista nella stessa aula dove siedono noti mafiosi che, a loro volta, non disdegnano di dichiarare pubblicamente di venerare un capo mafioso defunto.

martedì 21 settembre 2010

Emergenza rifiuti a Napoli; ma Silvio non l'aveva risolta?


«Abbiamo risolto la tragedia dei rifiuti a Napoli e in Campania», aveva ripetuto il premier Silvio Berlusconi appena sabato scorso elencando ancora una volta con «orgoglio» i successi del «governo del fare».
Le foto che ritraggono Via Arcoleo a Napoli dimostrano inconfutabilmente che la situazione, a 2 anni di distanza, non è affatto cambiata, anzi!
Colpa del termovalorizzatore che è andato in tilt, colpa della discariche che si stanno esaurendo ( quella di Terzigno chiuderà a marzo 2011, mentre si prevede che quella di Chiaiano sarà piena a Settembre dell'anno prossimo) colpa dei dipendenti dell'Asia che si trovano sul piede di guerra, fatto sta che la situazione reale ed effettiva è quella documentata dalle foto.
A proposito: qualcuno sente parlare in Tv della crisi della raccolta dei rifiuti a Napoli? Qualcuno si è dimenticato delle aperture quotidiane dei telegiornali dedicate esclusivamente al problema dei rifiuti in Campania?
Avrà un poco di spazio quel rifiuto di carta chiamato " Il giornale" per parlare, oltre che della casa dei Tulliani, anche dei rifiuti a Napoli?
Ed il direttore del Tg1, Scodinzolini tanto caro a silvio, trasmetterà mai qualche immagine che smaschera il suo sovrano?
La faccenda è chiara: diceva Mussolini che basta non parlare di un problema affinché questo non esistesse più e viceversa.
Una cosa, però, non mi è chiara: se quando, nel 2008, la colpa dei rifiuti in strada era di Prodi e di Bassolino, perchè adesso la colpa non viene attribuita a Caldoro ed a Berlusconi?
La verità è una sola e cioè che questo governo è davvero il governo del fare, però, " solo chiacchiere" .Vedi ponte sullo stretto, riduzione bollo auto, abolizione irap, 1.000.000 di posti di lavoro, ex Alitalia, ecc.,ecc.,ecc.,ecc.,ecc.,ecc.,
Il valore aggiunto del premier che fa sì che egli effettivamente sia una spanna sopra gli amici ed i nemici è che Lui ha capito che gli Italiani sono un popolo di cog***ni e che basta detenere il monopolio dell'informazione per trattarli da quei pecoroni che sono.
In Italia il 70% della popolazione apprende tutte le notizie ESCLUSIVAMENTE attraverso la Tv: è di tutta evidenza che se non si dice in televisione che a Napoli c'è la spazzatura e non si ha la fortuna/sfortuna di passare per Napoli, non si saprà mai che il centro storico è pieno di rifiuti e la situazione, salvo correttivi, potrà solo peggiorare.
Piaccia o no, così stanno le cose: meditate, gente,meditate.
P.S. Saranno lacrime amare quanto tardive quelle che piangeranno gli elettori di Berlusconi che si ritroveranno i propri figli in un mondo più inquinato, più corrotto nel quale prevarrà solo chi avrà meno scrupoli.

lunedì 20 settembre 2010

6 Ispettori dell'Asl Ce 2 arrestati per corruzione.

I carabinieri di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di ispettori dell'Asl per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla concussione, corruzione, rifiuto d'atti d'ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti d'ufficio. Si tratta di: Aldo Nuzzolo, Pasquale D'Amore, Donato Faraone,;ispettori del lavoro; Antimo Marcello, Luigi Marcello, Francesco D'Angiolella, consulenti del lavoro. Uno degli arrestati, Nuzzolo, tra il 2002 e il 2007 è stato consigliere comunale dello Sdi a Santa Maria Capua Vetere. Indagati anche alcuni ufficiali di polizia giudiziaria dell'Asl Caserta. L'indagine, condotta dai militari della stazione di Grazzanise, ha consentito di acclarare che un gruppo di ispettori dell'Asl di Santa Maria Capua Vetere, a seguito delle verifiche effettuate presso cantieri edili, previa minaccia di elevare sanzioni amministrative e sequestri, imponevano agli imprenditori controllati di rivolgersi a consulenti del lavoro, loro sodali, per la predisposizione della documentazione, in particolare di Dvr (Documenti di Valutazione Rischi) e delle certificazioni previste dalla normativa per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre, falsificavano e facevano uso, per apporre date false, di sigilli apparentemente provenienti da uffici pubblici, con timbri dell'ufficio postale di Capodrise. Timbri utilizzati reiteratamente su numerosi Dvr e su attestati di formazione e informazione per rendere la pratica "conforme" alla normativa e non verbalizzare violazioni accertate. Complessivamente, secondo gli inquirenti, il gruppo avrebbe tratto profitti per circa 600mila euro.
Nel corso delle indagini venivano effettuati riscontri su cantieri edili presenti nei comuni di Santa Maria Capua Vetere e viciniori al fine di verificare l'effettiva esistenza presso quelle imprese della falsa documentazione di cui sopra. In totale, a seguito di tali controlli, venivano sequestrati sette cantieri edili.
E' emersa anche l'esistenza di un rilevante fenomeno di assenteismo posto in essere quotidianamente dalla gran parte dei dipendenti del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl sammaritana, attraverso la fraudolenta vidimazione collettiva dei cartellini, affidati a pochi soggetti. Lo scorso 29 aprile, infatti, i carabinieri arrestarono in flagranza 4 dipendenti e denunciarono in stato di libertà di altri 9 per truffa aggravata ai danni dello Stato.
Alcuni destinatari delle misure, nel recente passato, hanno svolto ispezioni anche presso l'azienda farmaceutica "Dsm" di Capua dove lo scorso 11 settembre tre operai hanno perso la vita in un incidente sul lavoro. Alcuni tentantivi di corruzione sono stati intercettati in alcune telefonate, tra cui una con dirigenti della "Dsm".
ASL: AVVIATA PROCEDURA INTERNA.
In una nota, l’Asl Caserta fa sapere che, - a seguito dei provvedimenti restrittivi della Procura di Santa Maria Capua Vetere a carico di tre dipendenti e tre consulenti appartenenti al Personale di Vigilanza ed Ispezione del Dipartimento di Prevenzione di Santa Maria Capua Vetere Asl Caserta, - già all’atto di richiesta di certificazioni da parte dell’Autorità Giudiziaria finalizzate alle indagini conseguenti al drammatico incidente avvenuto presso l’Azienda Dsm di Capua, il commissario straordinario, professor Ferdinando Romano, ha immediatamente attivato approfondita verifica interna al fine di fare chiarezza sull’intera vicenda. In quanto agli arresti, l’Asl comunica che “verranno adottati tutti i provvedimenti consequenziali previsti in questi casi nei confronti dei dipendenti interessati raggiunti dall’azione della magistratura”. Inoltre, il commissario straordinario, in ossequio al proprio mandato, “sta predisponendo tutte le procedure per l’unificazione dei due Dipartimenti di Prevenzione facenti capo alle precedenti Asl Ce1 e Asl Ce2 accorpate in un’unica Azienda Sanitaria”.
Tratto dal sito Pupia Tv 
Notizie come queste fanno cadere le braccia!!
Commenti? Mi rifiuto!

venerdì 10 settembre 2010

Cos'è la vergogna?

Vergognarsi di ciò che si è fatto vuol dire staccarsi da quelle azioni che il proprio io rifugge e classifica come immorali; significa recuperare se stessi, quella parte nobile che si era alienata per comprendere ciò che nella ragione umana non trovava giustificazione. La mancanza dell'emozione della vergogna in certi uomini appare come un sortilegio magico che priva della possibilità di riconoscere la realtà, di giudicarla, di realizzare con obiettività critica propria.
Provare vergogna presuppone la libertà di agire secondo i propri desideri o ideali; anche se l'azione, nell'atto stesso di metterla in pratica, si rivelasse uno sbaglio, questa è posta e determinata dallo stesso individuo che ha deciso liberamente di attuare la capacità di rendere concreta l'occasione di ritrovare l'autenticità di sé, mutando il peccato in un espediente dove il riconoscimento della propria colpa non si esaurisce nel pentimento, ma trova la sua espiazione nella conquista di se stessi.
La vergogna sorge per la trasgressione di regole comportamentali sociali , essa è il segnale della rottura di regole di condotta personali. La vergogna può essere espressa anche come l'emozione che accompagna l’auto-valutazione di un fallimento personale in conseguenza del mancato rispetto delle regole, scopi o modelli di comportamento condivisi con altre persone di una comunità o società. Il suo esistere, nascendo da una consapevolezza di aver commesso un errore o un atteggiamento di cui vergognarsi, sospinge la persona ad evitarlo in esperienze successive.
Ma alcuni politicanti sammaritani sanno cos'è la vergogna?
Dopo l'indecoroso ed inverecondo spettacolo di sè che stanno dando, accetteranno mai di vergognarsi?
Ed allora aiutiamoli: vergogniamoci noi per loro, vergogniamoci di aver loro consentito di rappresentarci, vergogniamoci di aver loro consentito di sedere su scranni che stanno disonorando.

giovedì 9 settembre 2010

Frequenze regalate a Mediaset?

La questione è stata portata alla luce da un articolo pubblicato su La Repubblica: com'è possibile - si chiedeva il giornale - che Mediaset già trasmetta su uno dei 5 multiplex che ancora devono essere assegnati?
Dal 27 agosto le reti Mediaset utilizzano infatti il canale 58 con frequenza 770 MHz per trasmettere in alta definizione; eppure si tratta di una delle frequenze che saranno attribuite tramite gara.
Secondo l'accusa, si tratta di un regalo a Mediaset fatto dal viceministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, citato nelle vesti di ex socio di Berlusconi.
A tutto ciò il viceministro ha risposto con una nota, rilasciata dal Ministero, in cui si legge che si tratta di "un provvedimento assolutamente legittimo, sulla base di quanto prevede il codice delle comunicazioni elettroniche, finalizzato a consentire la sperimentazione di tecnologie avanzate e di servizi innovativi a beneficio dell'utenza, ad un uso efficiente dello spettro radioelettrico e a proteggere un patrimonio di risorse frequenziali, attualmente inutilizzato, da possibili occupazioni abusive".
Ciò significa in pratica che, essendo quella frequenza ancora libera, è possibile concederne l'utilizzo temporaneo a titolo di sperimentazione a chiunque ne faccia richiesta, e proprio questo avrebbe fatto Mediaset.
Non solo: nella nota si spiega che una simile autorizzazione è stata concessa anche alla Rai - per altre frequenze - e che chiunque abbia "i dovuti requisiti" e intenda adoperare lo "slot" "per gli stessi fini sperimentali" può ottenere lo stesso trattamento.
Secondo Paolo Gentiloni, responsabile per le Comunicazioni del PD, questa spiegazione non funziona perché la concessione alla Rai è stata fatta per adempiere agli "obblighi di copertura posti dalla legge per il servizio pubblico" e inoltre Mediaset usa la frequenza in più non per una sperimentazione, "ma per arricchire l'offerta in HD"
Gentiloni sostiene insomma che non si tratta di altro se non di "un regalo a un privato", aggravato dal fatto che "il canale donato è il migliore dei 5 che verranno assegnati con una gara del Ministero nei prossimi mesi".
Chi è pronto a scommettere che sia "Libero" che " Il Giornale" non parleranno affatto della vicenda?

lunedì 6 settembre 2010

Processo breve, brevissimo.....anzi no!


Con una delle sue mosse ad effetto a cui ci ha abituato il Cavaliere ecco che il processo breve non è più considerato una priorità e tantomeno sarà inserito nella mozione sulla giustizia che sarà portata a breve all'esame del parlamento, finiani compresi.
Ma come, direte voi, non costituiva un punto irrinunciabile del pdl e del premier in particolare una riforma della giustizia che consentisse l'esecuzione dei processi in tempi brevi e/o comunque certi?
Non era, secondo il Cavaliere, una riforma assai sentita dai cittadini e che, per l'appunto, sarebbe andata proprio nell'interesse degli stessi, stufi di una giustizia semiparalizzata e dalla struttura elefantiaca ed arcaica che non riesce a dare ai cittadini le risposte a cui gli stessi hanno diritto?
Ed allora? Come mai questo mutamento repentino ed inaspettato?
Le ragioni, sostanzialmente, sono due e non sono antitetiche tra loro:
A) Visto che i Finiani hanno dichiarato che mai voteranno un provvedimento, quale quello in esame, teso unicamente ad evitare i processi a Berlusconi, questi, per paura di un voto di sfiducia ed una sua conseguente dimissione ed un più che probabile governo di transizione, ha deciso di sacrificare le norme che instaurano il cd. " processo breve"; Egli, però, dovrebbe sentirsi in dovere di spiegare a tutti gli Italiani, non solo a chi lo ha votato, perchè, un a volta ancora, antepone i propri interessi a quelli di tutti i cittadini, non appoggiando un provvedimento destinato, secondo lui ed i suoi portavoce lecchini, a riformare una giustizia malata;
B) Si è accorto, così come sostenevano i suoi avversari politici e la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori che la riforma cd. " processo breve" è una gigantesca montatura perchè priva di effetti concreti ed anche perchè non è con la scrittura di qualche articolo che si possono risolvere problemi così complicati ed incancreniti dal tempo; anche in questo caso , da vero premier quale NON è mai stato, dovrebbe avere il coraggio, che non ha, di dire alla nazione che si è sbagliato e mai il provvedimento in questione avrebbe dato gli effetti così tanto decantati anche dalle sue televisioni e dai suoi giornali.
Ma tant'è! Questo ducetto di bassa statura fisica e morale è incapace di assumersi le sue responsabilità e mai, dico MAI, lo sentiremo ammettere di essersi sbagliato. Egli è incapace di governare, meno che mai una situazione critica coem quella dei nostri giorni.

venerdì 3 settembre 2010

S. Maria C. V. e la politica dei voltagabbana.

Voltagabbana è chi con molta leggerezza cambia facilmente opinione per il proprio interesse personale.
La caratteristica principale dei voltagabbana è quella di scegliere come direzione quella del vento. Il 99 per cento dei voltagabbana scelgono il potere. Nei momenti dei grandi cambiamenti la transumanza dei voltagabbana è visibile a occhio nudo ed è particolarmente fastidiosa: ad alcune persone particolarmente sensibili può far dare di stomaco! 
Dice il Nuovo Zingarelli che voltagabbana è "chi, per utilità personale, muta facilmente opinione e partito". Cesare Romiti una volta ebbe a dire che, se è vero che tutti hanno diritto di cambiare idea e collocazione, è anche vero che tutti dovrebbero sentire il dovere di restituire la dote, soprattutto i politici ai quali la coscienza dovrebbe suggerire di dimettersi quando passano dall'altra parte, visto che professando certe convinzioni, e non il loro contrario, sono stati eletti.  I voltagabbana esistono e io credo che sia giusto usare questa parola nei confronti di chi troppo disinvoltamente gira tra una formazione politica e l'altra, piroettando come niente fosse e pretendendo l'immunità dalle critiche. L'importante è stabilire alcune regole.
Cambiare idea vuol dire essere voltagabbana? Certamente no. Cambiare idea è sempre legittimo, talvolta giusto, raramente (ma può capitare), obbligatorio. Voltare gabbana non vuol dire cambiare idea. Anzi, un voltagabbana non cambia idea, cambia posizione. Allora chi è voltagabbana? Per poter dire che qualcuno è un voltagabbana - a mio giudizio - devono concorrere molte condizioni. Eccovi un utile strumento per tracciare l'identikit del voltagabbana:
Il voltagabbana dice con molta convinzione di non aver cambiato nulla ("ho sempre scritto queste cose"). Il cambiamento del voltagabbana è repentino ("ma è un travaglio che parte da lontano"). Il voltagabbana rifiuta di dare spiegazioni ("sono cose intime che riguardano solo me"). Il voltagabbana nega il proprio passato("altre scelte hanno rappresentato una parentesi politica di riflessione"), lo ricostruisce con un personale lifting della memoria ("mai dette queste cose") e spara ad alzo zero sui vecchi compagni colpevoli di essere rimasti coerenti ("sono loro i veri voltagabbana ").
Talvolta capita di vedere estremisti che, folgorati come Paolo sulla via di Damasco, cambiano estremismo, si adontano delle critiche, insultano chi non cambia come loro, si comportano con lo stesso fanatismo di prima cambiando solo l'oggetto delle loro ingiurie, si rifiutano di spiegare il loro percorso e, naturalmente, ottengono la conservazione delle loro postazioni privilegiate; ecco, quando si verificano tutte queste condizioni potete star certi di trovarvi di fronte ad un autentico voltagabbana di razza.
Trovate che abbondino i voltagabbana tra i politici ( lo so, ho usato una parola grossa, avrei dovuto dire politicanti) Sammaritani?

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)