venerdì 10 settembre 2010

Cos'è la vergogna?

Vergognarsi di ciò che si è fatto vuol dire staccarsi da quelle azioni che il proprio io rifugge e classifica come immorali; significa recuperare se stessi, quella parte nobile che si era alienata per comprendere ciò che nella ragione umana non trovava giustificazione. La mancanza dell'emozione della vergogna in certi uomini appare come un sortilegio magico che priva della possibilità di riconoscere la realtà, di giudicarla, di realizzare con obiettività critica propria.
Provare vergogna presuppone la libertà di agire secondo i propri desideri o ideali; anche se l'azione, nell'atto stesso di metterla in pratica, si rivelasse uno sbaglio, questa è posta e determinata dallo stesso individuo che ha deciso liberamente di attuare la capacità di rendere concreta l'occasione di ritrovare l'autenticità di sé, mutando il peccato in un espediente dove il riconoscimento della propria colpa non si esaurisce nel pentimento, ma trova la sua espiazione nella conquista di se stessi.
La vergogna sorge per la trasgressione di regole comportamentali sociali , essa è il segnale della rottura di regole di condotta personali. La vergogna può essere espressa anche come l'emozione che accompagna l’auto-valutazione di un fallimento personale in conseguenza del mancato rispetto delle regole, scopi o modelli di comportamento condivisi con altre persone di una comunità o società. Il suo esistere, nascendo da una consapevolezza di aver commesso un errore o un atteggiamento di cui vergognarsi, sospinge la persona ad evitarlo in esperienze successive.
Ma alcuni politicanti sammaritani sanno cos'è la vergogna?
Dopo l'indecoroso ed inverecondo spettacolo di sè che stanno dando, accetteranno mai di vergognarsi?
Ed allora aiutiamoli: vergogniamoci noi per loro, vergogniamoci di aver loro consentito di rappresentarci, vergogniamoci di aver loro consentito di sedere su scranni che stanno disonorando.

Vergognarsi di ciò che si è fatto vuol dire staccarsi da quelle azioni che il proprio io rifugge e classifica come immorali; significa recuperare se stessi, quella parte nobile che si era alienata per comprendere ciò che nella ragione umana non trovava giustificazione. La mancanza dell'emozione della vergogna in certi uomini appare come un sortilegio magico che priva della possibilità di riconoscere la realtà, di giudicarla, di realizzare con obiettività critica propria.
Provare vergogna presuppone la libertà di agire secondo i propri desideri o ideali; anche se l'azione, nell'atto stesso di metterla in pratica, si rivelasse uno sbaglio, questa è posta e determinata dallo stesso individuo che ha deciso liberamente di attuare la capacità di rendere concreta l'occasione di ritrovare l'autenticità di sé, mutando il peccato in un espediente dove il riconoscimento della propria colpa non si esaurisce nel pentimento, ma trova la sua espiazione nella conquista di se stessi.
La vergogna sorge per la trasgressione di regole comportamentali sociali , essa è il segnale della rottura di regole di condotta personali. La vergogna può essere espressa anche come l'emozione che accompagna l’auto-valutazione di un fallimento personale in conseguenza del mancato rispetto delle regole, scopi o modelli di comportamento condivisi con altre persone di una comunità o società. Il suo esistere, nascendo da una consapevolezza di aver commesso un errore o un atteggiamento di cui vergognarsi, sospinge la persona ad evitarlo in esperienze successive.
Ma alcuni politicanti sammaritani sanno cos'è la vergogna?
Dopo l'indecoroso ed inverecondo spettacolo di sè che stanno dando, accetteranno mai di vergognarsi?
Ed allora aiutiamoli: vergogniamoci noi per loro, vergogniamoci di aver loro consentito di rappresentarci, vergogniamoci di aver loro consentito di sedere su scranni che stanno disonorando.

Articoli correlati per categorie



4 Comments:

Anonimo dice...

Un branco di incapaci senza vergogna nè onore. Maschere vuote senza nessuna dignità. Ecco cosa sono i politici di questa disgraziata città. Marionette che dimostrano in maniera altamente ipocrita di lavorare per un presunto bene superiore. Il loro bene superiore è soltanto il “tornaconto”.

Caro Pungiglione, ricordavo che da qualche parte avevo letto di questi esseri immondi. Vuoi sapere dove? Leggi un po’?
“ I dannati: divisi in due schiere opposte, spingono con il petto pesanti macigni, così come in vita si affaticarono ad accumulare o a disperdere ricchezze. Seguendo poi un corso di acque tanto cupe da sembrare nere, giungono all’immensa palude dello Stige dove nelle acque torbide sono immersi gli iracondi e gli accidiosi. I primi si mordono e si percuotono l’un con l’altro; i secondi sono sepolti nel limo e i loro sospiri increspano l’acqua alla superficie.

Robin Hood

mascia dice...

Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di confessare di avere torto; che poi è come dire, in altre parole, che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri.
Jonathan Swift
Caro Robin ti faccio notare "un uomo" ma se sono marionette ........
Dante è riconoscibilissimo e ad ognuno ha saputo dare la giusta pena!!

il pungiglione dice...

Caro Robin, credo che anche il sommo poeta avrebbe avuto qualche difficoltà per individuare il girone di competenza per questi individui; credo che, sforzandomi di essere originale, una continua ed ininterrotta sodomizzazione da parte di nerboruti e dotati neri sarebbe per loro, per la dantesca legge del contrappasso, la giusta pena per aver tradito le aspettative degli elettori e non aver esitato di tramare contro i loro interessi.
Un dubbio, però, mi assale: non è che questi furbacchioni, con una mossa da par loro, proveranno piacere anzichè dolore?
Mah!

mascia dice...

Caro pungi,i gusti e le tendenze sessuali tendono a cambiare soprattutto quando non si parla di uomini d'onore e con gran rispetto per se stessi e per gli altri........
io dico che la tua punizione è fin troppo buona e appetibile ........
proporrei piuttosto un luogo dove tutti quelli senza vergogna debbano stare insieme per l'eternità ...chissà cosa ne verrebbe fuori...
metti i simili nello stesso reparto o girone e prima o poi si divoreranno tra di loro....
non esiste condanna peggiore che far condividere loro tutto.....
quando il condividere per loro è sconosciuto!!!!
C'è solo l'accaparramento quindi ognuno vorrà quello che possiede l'altro e si scanneranno tra loro...
gelosia,odio,invidia,lussuria,malignità.avarizia......non hanno fatto mai vivere bene nessuno...
quindi dannati dalla loro stessa lubricità che non farà trovare mai pace.....

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)