venerdì 2 ottobre 2009

Rapporto tra realtà e pregiudizi.


“questi sono giudizi ( è un cattivo giornalista n.d.r ) che tutt’ al più può esprimere il mio ordine professionale, certamente non il Presidente del Consiglio”: è la frase pronunciata da M. Santoro. Chi è il Presidente del Consiglio cui si riferisce? è il testo dell’ultimo sondaggio proposto ai visitatori di questo blog. Ebbene, 9 votanti su 10 hanno ritenuto l’attuale premier Berlusconi il personaggio istituzionale oggetto delle riflessioni del giornalista M. Santoro. Se , invece, vi dicessi che quelle esatte parole, così come riportate, sono state pronunciate nel 2007 quando il Presidente del Consiglio in carica era Prodi, cosa pensereste? Dato che proprio di R. Prodi e non di S. Berlusconi si tratta,credo di dover concludere che le idee preconcette e le visioni politicamente molto ideologizzate possano facilmente portarci lontano dalla realtà, nonostante la nostra buona fede. Siete d’accordo?


“questi sono giudizi ( è un cattivo giornalista n.d.r ) che tutt’ al più può esprimere il mio ordine professionale, certamente non il Presidente del Consiglio”: è la frase pronunciata da M. Santoro. Chi è il Presidente del Consiglio cui si riferisce? è il testo dell’ultimo sondaggio proposto ai visitatori di questo blog. Ebbene, 9 votanti su 10 hanno ritenuto l’attuale premier Berlusconi il personaggio istituzionale oggetto delle riflessioni del giornalista M. Santoro. Se , invece, vi dicessi che quelle esatte parole, così come riportate, sono state pronunciate nel 2007 quando il Presidente del Consiglio in carica era Prodi, cosa pensereste? Dato che proprio di R. Prodi e non di S. Berlusconi si tratta,credo di dover concludere che le idee preconcette e le visioni politicamente molto ideologizzate possano facilmente portarci lontano dalla realtà, nonostante la nostra buona fede. Siete d’accordo?


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3 Comments:

mascia dice...

Santoro se l'è presa prima con il premier Romano Prodi che in questi giorni, commentando la puntata, aveva detto: "Credo che la trasmissione non abbia avuto quelle doti di concretezza e serenità che deve avere una trasmissione che riguarda i problemi della giustizia". Per il resto "nessuno ha mai pensato a limitare e a restringere la libertà di una trasmissione, anzi ben vengano anche le osservazioni e le critiche". Prodi, però, ha giudicato "sulla base dei resoconti letti". Non ha visto cioè la trasmissione.

Santoro non ci sta e di fronte alla Vigilanza ha definito quella del premier "una grave forma di maleducazione" anche "non si polemizzare con trasmissioni che non si sono viste". Soprattutto quando, aggiunge, "si tenta di delegittimare dicendo è un giornalista, un cattivo giornalista: questi sono giudizi che tutt' al più può esprimere il mio ordine professionale, certamente non può essere il Presidente del consiglio".
Anche se ne ero a conoscenza,ho preferito tacere x qualche giorno,ma la mia convinzione che l'errata informazione ed approfondimento puo' portare a false conclusioni e' fondata.
Per questo bisogna riflettere, aggiornarsi e anche tacere delle volte,x nn dire cose inesatte.

mario dice...

cara mascia
ben ritornata
confesso io avevo votato ed indicato berlusconi come l'autore di quelle parole.
anche io non mi ero informato e di getto avevo votato.
non sono d'accordo con il sig farina, che saluto cordialmente, in quanto non ho " come riferisce lei " visioni politicamente molto ideologizzate" anzi.
la mia votazione e' data solo ed esclusivamente dalla carenza di informazione e forse si un po' dal preconcetto.
santoro!!!!!!!!!!!!!!
ci sono tanti altri giornalisti.
anche se, ritornando sul atri argomenti, viene da ripetere solo la solita solfa.
la politca nel gionalismo,e' quello il guaio della nostra informazione.
riportando parte del discorso del nostro presidente Napolitano, di oggi, in cui " manifesta " una certa " nostalgia" per la politica degli anni 50-60 dove c'ernano divisione ideologiche, no ci si facevano tanti complimenti, ci si ascoltava, ci si ascoltava e c'era molto rispetto tra avversari,
mi chiedo:ha ragione?
divisione ideologica, rispetto, ascoltoe confronto, questo ci vuole nella politica e nella societa di oggi, compreso questo blog.
saluti
mario

Anonimo dice...

Quello di Santoro sarà pure un giornalismo "fazioso" (ma non conosco giornalisti che non lo siano), un giornalismo che fa rumore, che coinvolge e sconvolge la piazza, gridato, viscido perché magari entra troppo nel personale (soprattutto in questi ultimi tempi).
A tale brevissimo preambolo aggiunga il lettore ogni altro epiteto che ritenga di evidenziare,si accetta di tutto ....ci sputacchi pure sopra, tanto ormai....
Ma cos'è che fa più schifo, mi chiedo e vi chiedo, la notizia gridata con l'impeto dell'inchiesta, o la viscida e sotterranea, quasi silente ma "perfida perforante performance" che riesce a dare, tanto per citarne uno, Bruno Vespa.
Il "Fattore" Vespa (dove per fattore non deve intendersi una costante numerica ma più semplicemente colui che si occupava del fondo agricolo per conto del "padrone"), sempre pronto con i suoi plastici, le scrivanie e le lavagne a portata di mano quando ospita il suo "padrone", la poltroncina sempre sul lato destro perché il profilo sinistro non gli viene bene e sempre ed esclusivamente da solo, perché il contraddittorio in diretta, chissà perché, gli da un pò fastidio, lo indispone.
E lì pronto ad osannare e glorificare la consegna di quattro casupole, anche a costo di spostare tutto lo spostabile (Tg, programmi che fanno share ecc, salvo poi fare "fetecchia").
E lì pronto ad andare subito in diretta dopo la trasmissione di Santoro sulla D'Addario, altrimenti quando l'avrà un'altra opportunità per smaltire quella olezzevola scia oleosa che lo ha sempre caratterizzato (chissà perché ogni qual volta, anche per radio in macchina, sento le note di "via col vento", mi viene d'istinto correre a lavarmi le mani).
Fede, a confronto, è un emulo Santoriano.

Per non dimenticarli!

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