venerdì 23 ottobre 2009

Abolizione Irap?


Ma cos'è questa imposta della cui abolizione si parla tanto in questi giorni? L'Imposta regionale sulle attività produttive, nota anche con l'acronimo IRAP, istituita con il d.lgs. n.446/97 è un'imposta che colpisce il valore della produzione netto delle imprese ossia in termini generali il reddito prodotto al lordo dei costi per il personale e degli oneri e dei proventi di natura finanziaria.Coloro che sono soggetti a questa imposta in linea di massima sono le Società, le Attività commerciali ed artigianali, gli enti che hanno come oggetto principale l'esercizio di un attività commerciale e le Amministrazioni pubbliche in genere. Il suo gettito è pari circa a 40 miliardi di Euro e serve a finanziare un settore vitale del Paese ovvero la sanità. Ma cosa succederà se lo stato volesse veramente rinunciare a questi introiti? Come si pensa di supportare le mancate entrate derivanti dalla sua soppressione? Personalmente ritengo questo l'ennesimo bluff di questo governo che ha deciso di fare della politica del fare ( brutte figure) la sua bandiera. Gioverà ricordare, una piccola ricerca in rete confermerà le mie parole, che già nel 2003 lo stesso Berlusconi promise solennemente che avrebbe abolito l'Irap in 5 anni! Perchè non lo fece? Perchè questa imposta è ineliminabile, salvo sostituirla con altra di pari importo.
La cosa, però, che più mi ha infastidito e sulla quale voglio richiamare l'attenzione dei lettori è il fatto che questo governo pensi ad alleggerire la pressione fiscale delle imprese, mentre il primo e prioritario passo sarebbe quello di ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati. Mentre in tutti i grandi paesi c'è una patrimoniale sulle grandi ricchezze, da noi avviene il contrario. Se mettessimo una tassa su tutte le transazioni finanziarie e si desse il ricavato ai più bisognosi ciò costituirebbe un modo per fare giustizia nei confronti di chi non è stato responsabile della crisi ma ne ha subito solo le pesanti conseguenze.
Cosa pensano i lavoratori dipendenti ed i pensionati elettori del Cavaliere?


Ma cos'è questa imposta della cui abolizione si parla tanto in questi giorni? L'Imposta regionale sulle attività produttive, nota anche con l'acronimo IRAP, istituita con il d.lgs. n.446/97 è un'imposta che colpisce il valore della produzione netto delle imprese ossia in termini generali il reddito prodotto al lordo dei costi per il personale e degli oneri e dei proventi di natura finanziaria.Coloro che sono soggetti a questa imposta in linea di massima sono le Società, le Attività commerciali ed artigianali, gli enti che hanno come oggetto principale l'esercizio di un attività commerciale e le Amministrazioni pubbliche in genere. Il suo gettito è pari circa a 40 miliardi di Euro e serve a finanziare un settore vitale del Paese ovvero la sanità. Ma cosa succederà se lo stato volesse veramente rinunciare a questi introiti? Come si pensa di supportare le mancate entrate derivanti dalla sua soppressione? Personalmente ritengo questo l'ennesimo bluff di questo governo che ha deciso di fare della politica del fare ( brutte figure) la sua bandiera. Gioverà ricordare, una piccola ricerca in rete confermerà le mie parole, che già nel 2003 lo stesso Berlusconi promise solennemente che avrebbe abolito l'Irap in 5 anni! Perchè non lo fece? Perchè questa imposta è ineliminabile, salvo sostituirla con altra di pari importo.
La cosa, però, che più mi ha infastidito e sulla quale voglio richiamare l'attenzione dei lettori è il fatto che questo governo pensi ad alleggerire la pressione fiscale delle imprese, mentre il primo e prioritario passo sarebbe quello di ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati. Mentre in tutti i grandi paesi c'è una patrimoniale sulle grandi ricchezze, da noi avviene il contrario. Se mettessimo una tassa su tutte le transazioni finanziarie e si desse il ricavato ai più bisognosi ciò costituirebbe un modo per fare giustizia nei confronti di chi non è stato responsabile della crisi ma ne ha subito solo le pesanti conseguenze.
Cosa pensano i lavoratori dipendenti ed i pensionati elettori del Cavaliere?

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3 Comments:

mario dice...

caro michele
buongiorno
sono d'accordo con te circa la idea tua per ridurre le tasse per pensionati e dipendenti.
e soprattutto le rendite finanziarie vanno tassate in modo robusto.
non e' giusto che capitali piu' o meno legali restino li' fermi a fruttare e con una piccola tassa.
non sono d'accordo con te circa l'irap.
l'irap come tu hai ben detto e' una tassa sulle tasse ovvero colpisce la produzione al lordo e non sul netto.
ovvero io pago l'irap anche su quei soldi che che spendo per le spese necessarie dell'azienda.
detto fra noi e' un po' una tassa fatta con i piedi nella fretta di abolire ilor iciap e tante tassoline che colpiscono la produzione.
l'autore di questa idea di tasse e' sempre lo stesso che nel corso degli anni ne ha creato a dismisura e tutte, dico tutte sono state al centro di diatribe piu o meno lunghe e che hanno fatto sborsare allo stato italiano somme assurde per rimborsi, spesse di giustizia e tanto altro.
insomma i benefici di queste tasse non sono stati quelli descritti
io pago regolarmente le tasse, tutte, ma mi arrabbio qundo scopro che quella irap che io pago e che dovrebbe finanziare la sanita pubblica e quella campana in particolare, e' butatta al vento.
e io se mi ammalo o ho bisogno di un medico lo vado a cercare nel privato e lo pago di tasca mia.
abolire l'irap, certo a quelle aziende che aumentano il personale,
che aumentano gli stipendi.
insomma ai virtuosi sul lavoro.
da considerare inoltre che a causa di sentenze e cause piu' o meno lunghe, del gettito calcolato in questi ultimi sette o otto anni, solo una piccola parte e' stata realmente versata.
saluti
mario

mario dice...

caro michele
nessun commento su questo post?
forse perche' e' una tassa di sinistra?
saluti
mario

Michele Farina dice...

L'Irap è stata istituita nell'ambito della riforma della finanza locale:con la sua istituzione sono stati soppressi l'Ilor (Imposta locale sui redditi), Iciap, imposta sul patrimonio netto delle imprese, tassa di concessione governativa sulla partita Iva, contributo per il servizio sanitario nazionale (tassa della salute), contributi per l'assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi, contributo per l'assistenza di malattia ai pensionati, tassa di concessione comunale e la tosap.Il governo Prodi, a differenza di quello attualmente in carica che ha adottato la politica del fare ( chiacchere e basta) ha abbassato l'imposta dal 4,25% che era al 3,9% attuale. Poco? Molto di più di quello che ha fatto il governo in carica che aveva promesso già nel 2003 di abolirla completamente ( ti ricordo che sono trascorsi 6 SEI anni!!. Il fatto che pochi commentino dipende certamente dall'argomento, ostile ai più, e dal fatto che, pur ragionandovi sopra, non si è in alcun modo in grado di intervenire nell'eventuale processo di abolizione che il Ministro Tremonti, ben più oculato di alcuni suoi colleghi, ha dichiarato, al momento, impossibile.

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