giovedì 22 ottobre 2009

Sandra Lonardo Mastelladro?


Scoppia lo scandalo dell'Arpac e coinvolge anche la presidente del consiglio regionale, Sandra Lonardo Mastella. Secondo la procura di Napoli, all'Agenzia regionale per l'ambiente le assunzioni clientelari, messe nero su bianco in un file, sono state per lungo tempo la norma. Nell'inchiesta sono indagate ben 63 persone (25 le misure cautelari), ma il provvedimento più eclatante assunto dal gip è il divieto di dimora in Campania e in sei province limitrofe (Latina, Frosinone, Isernia, Campobasso, Foggia e Potenza) per la presidente del consiglio regionale Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, leader dell'Udeur, ex ministro ed attuale eurodeputato eletto nel centrodestra. Durante una perquisizione, in un file trovato nel computer sequestrato dalla Guardia di Finanza nella segreteria dell'ex direttore generale dell'Arpac, sono saltati fuori 665 nomi di persone che sarebbero state assunte su segnalazione di uomini politici. "Si tratta - si legge nell'ordinanza emessa oggi dal gip Alfano - di raccomandati veri e propri che rispetto ad altri aspiranti privi di sponsor, disponevano della segnalazione di un referente politico che determinerà, nella maggior parte dei casi l'assunzione in violazione delle norme". Alcune segnalazioni venivano inviate via fax dal politico "di riferimento". In altri casi il curriculum sarebbe stato scritto a matita proprio dal politico.

"Noi non siamo i capi di una affiliazione mafiosa, siamo i capi di un partito politico che esige rispetto": queste le parole di Mastella nel gennaio del 2008 prima dell'uscita dal governo Prodi destinato successivamente a cadere a causa sua. Siamo proprio curiosi di sapere, di fronte all'evidenza di questi nuovi fatti, se il buon Clemente griderà al "complotto" !
In tutta questa vicenda che sta suscitando notevole clamore, spicca " l'assordante silenzio" del Giornale di Feltri, il cui editore è Paolo Berlusconi, e l'assoluto basso profilo tenuto dal TG5com che non ha ritenuto di dover mettere oggi 22 Ottobre 2009 in "prima pagina" questa notizia.
Non è curioso?


Scoppia lo scandalo dell'Arpac e coinvolge anche la presidente del consiglio regionale, Sandra Lonardo Mastella. Secondo la procura di Napoli, all'Agenzia regionale per l'ambiente le assunzioni clientelari, messe nero su bianco in un file, sono state per lungo tempo la norma. Nell'inchiesta sono indagate ben 63 persone (25 le misure cautelari), ma il provvedimento più eclatante assunto dal gip è il divieto di dimora in Campania e in sei province limitrofe (Latina, Frosinone, Isernia, Campobasso, Foggia e Potenza) per la presidente del consiglio regionale Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, leader dell'Udeur, ex ministro ed attuale eurodeputato eletto nel centrodestra. Durante una perquisizione, in un file trovato nel computer sequestrato dalla Guardia di Finanza nella segreteria dell'ex direttore generale dell'Arpac, sono saltati fuori 665 nomi di persone che sarebbero state assunte su segnalazione di uomini politici. "Si tratta - si legge nell'ordinanza emessa oggi dal gip Alfano - di raccomandati veri e propri che rispetto ad altri aspiranti privi di sponsor, disponevano della segnalazione di un referente politico che determinerà, nella maggior parte dei casi l'assunzione in violazione delle norme". Alcune segnalazioni venivano inviate via fax dal politico "di riferimento". In altri casi il curriculum sarebbe stato scritto a matita proprio dal politico.

"Noi non siamo i capi di una affiliazione mafiosa, siamo i capi di un partito politico che esige rispetto": queste le parole di Mastella nel gennaio del 2008 prima dell'uscita dal governo Prodi destinato successivamente a cadere a causa sua. Siamo proprio curiosi di sapere, di fronte all'evidenza di questi nuovi fatti, se il buon Clemente griderà al "complotto" !
In tutta questa vicenda che sta suscitando notevole clamore, spicca " l'assordante silenzio" del Giornale di Feltri, il cui editore è Paolo Berlusconi, e l'assoluto basso profilo tenuto dal TG5com che non ha ritenuto di dover mettere oggi 22 Ottobre 2009 in "prima pagina" questa notizia.
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3 Comments:

Anonimo dice...

Caro Pungiglione,
le assunzioni clientelari sono la norma. Dimmi dove non funziona così, provati a girarti intorno.
Tutti i politici chiedono notizie, si informano, fanno segnalazioni. Chi afferma che non ha mai sollecitato un intervento o non si è interessato a qualcuno dice una balla.
A mio avviso, si sbaglia quando la persona segnalata non è all’altezza del compito, è incapace.
Non condividi?
Plinio Il Giovane.

il pungiglione dice...

Condivido solo la disamina che fai del cattivo costume nazionale, con accentuazioni nel meridione, di "segnalare" e " raccomandare" persone per i posti più disparati.
Non condivido, però, quella sorta di rassegnazione o, peggio, di giustificazione di questo immorale mercimonio quale trapela dalle tue parole e che, purtroppo, rappresenta un sentimento diffuso sul tema.
Ma chi o cosa, a pensarci bene, darebbe titolo al politico di turno di stabilire chi è meritevole di essere assunto?
Può l'On. Mastella consentirsi di dire, come ha fatto nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, che si riserva di portare in Tribunale le persone che ha segnalato per dimostrare che erano bisognose e che " meritavano" il posto?
Suvvia, non siamo ipocriti, so bene che questo è un malcostume diffuso , come si dice adesso, trasversale e comune a tutti i partiti politici, ma ciò non può e non deve rappresentare un esimente per nessuno,mentre invece, essendo una pratica illecita, la conseguenza logica di queste pratiche dovrebbe essere quella di pagarne le conseguenze quando si viene scoperti.
D'altronde, se fosse una pratica lecita o addirittura meritoria come sostiene l'On. Mastella perchè i raccomandatari non l'hanno resa pubblica?
Che dici, caro Plinio il Giovane?

Anonimo dice...

Caro Pungiglione,
dalle nostre parti funziona così.
Un posto di lavoro in cambio dei voti per essere rieletto, è uno di quei tanti accordi politici che si sottoscrivono in campagna elettorale. In altre parole, se non prometti, -l’aiutino-, i voti non li prendi.
D’altronde, le assunzioni… e che assunzioni… per chiamata diretta.. non avvengono solo all’ARPAC….
Dice Saviano «. Una prassi consolidata, il voto di scambio, «ma ai tempi della Dc e del Psi era centrato su un baratto chiaro: un voto, un lavoro. Adesso lo scambio è costruito sui 50 euro. Sui 25 euro. Sul telefonino nuovo. Sul corso di formazione. Sono queste le nuove monete della politica meridionale.
Plinio Il Giovane

Per non dimenticarli!

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