domenica 22 marzo 2009

Repetita iuvant?


Mah, parrebbe proprio di no!
Gli abitanti dell'antica Roma ritenevano che la ripetizione di una data procedura aiutasse a migliorare l'esecuzione della stessa e, conseguenzialmente, evitare di incorrere negli stessi errori.
A S. Maria C. V. pare che neanche i proverbi latini abbiano più diritto di cittadinanza: infatti, nonostante l'apposizione continua ed ininterrotta di segnaletica stradale, si continuano a ripetere gli stessi errori.
Senza voler entrare nel merito dei provvedimenti relativi al nuovo piano del traffico, per i quali mi sembrerebbe prematuro ed ingeneroso esprimere giudizi adesso, non si può non rimarcare l'assoluta improvvisazione ed impreparazione nella scelta e nell'apposizione della segnaletica stradale.
Segnali a volte inultimente ripetuti ed a volte,invece, mancanti; altri in contrasto tra loro; altri ancora del tutto inadeguati ed ancora... chi più ne ha, più ne metta: a tal proposito, vorrei invitare i lettori a segnalare tutta la segnaletica " sbagliata e/o impropria".
P.S. A margine rilevo con piacere, per contro, l'assoluta professionalità e dedizione di gran parte del personale del Comando di P. M.,lo spirito di servizio dei quali , con ogni probabilità, avrebbe meritato ben altra e miglior causa.


Mah, parrebbe proprio di no!
Gli abitanti dell'antica Roma ritenevano che la ripetizione di una data procedura aiutasse a migliorare l'esecuzione della stessa e, conseguenzialmente, evitare di incorrere negli stessi errori.
A S. Maria C. V. pare che neanche i proverbi latini abbiano più diritto di cittadinanza: infatti, nonostante l'apposizione continua ed ininterrotta di segnaletica stradale, si continuano a ripetere gli stessi errori.
Senza voler entrare nel merito dei provvedimenti relativi al nuovo piano del traffico, per i quali mi sembrerebbe prematuro ed ingeneroso esprimere giudizi adesso, non si può non rimarcare l'assoluta improvvisazione ed impreparazione nella scelta e nell'apposizione della segnaletica stradale.
Segnali a volte inultimente ripetuti ed a volte,invece, mancanti; altri in contrasto tra loro; altri ancora del tutto inadeguati ed ancora... chi più ne ha, più ne metta: a tal proposito, vorrei invitare i lettori a segnalare tutta la segnaletica " sbagliata e/o impropria".
P.S. A margine rilevo con piacere, per contro, l'assoluta professionalità e dedizione di gran parte del personale del Comando di P. M.,lo spirito di servizio dei quali , con ogni probabilità, avrebbe meritato ben altra e miglior causa.

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6 Comments:

Anonimo dice...

Suggerimento a quegli uomini che non falliscono mai!

Conosco uomini che non ammettono i propri sbagli. Cercano di evitare ogni tipo di insuccesso anche a costo di mentire a sé stessi e agli altri.
Sono abilissimi nell'usare l'energia altrui. E' maestri nell'arte del chiedere; sanno manipolare gli altri in modo che siano felici di darsi da fare per lui. Non riescono ad accettare critiche e suggerimenti. Non ammetteno i propri sbagli, anche se sottolineano sempre quelli degli altri. Per questo se le cose non gli riesconono o ristrutturano la sconfitta come una "vittoria parziale", o scaricano la colpa sugli altri, o rimuovono il fatto avvenuto, o abbandonano tutto per buttarsi a capofitto in un nuovo progetto. Si sopravvalutano al punto di credere che tutto quello che fanno sia giusto. Il loro vizio capitale è pertanto la MENZOGNA, con la quale abbelliscono la realtà.
“L’uomo che giornalmente incolpa gli altri dei suoi fallimenti e mai riconosce i propri errori, non potrà trionfare. Ricordi che i grandi criminali considerano se stessi dei santi. Se visitiamo una prigione comproveremo che nessun ladro o criminale si considera colpevole. Quasi tutti dicono a se stessi: “Io sono innocente.” Non cada nello stesso errore; abbia il coraggio di riconoscere i suoi errori. Così eviterà mali peggiori.
Chi riconosce i propri errori può formare un focolare felice. Il politico, lo scienziato, il filosofo, il religioso, ecc. che arriva a riconoscere i propri errori, può correggerli e trionfare nella vita.”
Plinio il Giovane

Anonimo dice...

La persona che riconosce i propri errori dimostra innanzitutto di essere un "uomo" capace di saper affrontare con dignita' i propri sbagli, manifestando cosi' anche tutta la sua umilta'.
Uomini che addossano ad altri le proprie responsabilita' non si possono definire tali,sono solo dei codardi che per salvare il salvabile si rifugiano dietro un dito.
Ti voglio citare una frase di Cicerone:
"Cuiusvis est errare:nullis nisi insiepientis,in errore perseverare"
E' cosa comune l'errare,e' solo dell'ignorante perseverare nell'errore!!!
Pensa se poi a costui gli vengono forniti anche i mezzi necessari per continuare a sbagliare!
Succede quello che si sta verificando nella nostra citta'.
Chiedo:
"E' mai possibile che non esista una, e sottolineo una, sola persona che si renda conto di tutto cio' e ve ne ponga rimedio?????"
Ma sono diventati tutti ciechi e sordi??????
Quando si decideranno a prendere provvedimenti?
Aspettano che anche quel poco di recuperabile sara'definitivamente perduto???????????
Il detto che dice:
"I pazzi sono fuori ed i buoni sono dentro" in questo caso ci calza proprio a pennello.
Poveri noi,prima o poi saremo costretti ad emigrare!!!!!!!!
Che ne pensate? Ci vogliono cacciare perche' diamo fastidio???
Ahahahahahahahah!!!!!!!!
Non ci resta che ridere!!!!

Anonimo dice...

Caro Plino condivido pienamente quello che dici ma, con le tue parole hai messo il dito nella piaga, tale comportamento (riconosere i propri errori) è tipico e contraddistingue gli Uomini dai quaqquaraqquà!
Di questi tempi poi trovarne uno è cosa quasi impossibile.
Plinio il Vecchio.

Anonimo dice...

Che queste persone siano incapaci di ammettere i propri errori è risaputo e questa ne è la riprova, ma che queste persone possano continuare a fare danni è un mistero e rende l'idea di quanti siamo caduti in basso.
Ah, se potessi avere queste persone qui nel deserto del Registan: li manderei a pascolare le capre!

Anonimo dice...

Cara Mascia,i tuoi interventi sono monumentali.
Questi signori, pur riconoscendo i loro sciagurati fallimenti, non li ammettono. Sanno solo diffamare.
Concludo, con un proverbio biblico. "Chia ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stolto".
Plinio il Giovane

Anonimo dice...

Grazie.
I miei interventi sono di natura prettamente personale dovuti al mio malcontento per come si stanno svolgendo gli ultimi avvenimenti,non sono riferiti a nessuna persona in particolare e hanno l'umile scopo di voler cercare di risvegliare la sensibilita' di coloro che hanno il potere per migliorarli.
Fortunatamente viviamo in un Paese democratico ma non bisogna mai dimenticare che la liberta' di ogni singolo uomo finisce dove inizia quella di un altro.
I commenti non devono avere come fine ultimo l'offendersi a vicenda con polemiche sterili.
Abbiamo un grande mezzo di comunicazione a disposizione sfruttiamolo al meglio !!
Qui, ognuno ha la possibilita' di mettere a disposizione e di arricchire gli altri con il proprio bagaglio culturale,pieno delle proprie conoscenze e anche dell' esperienze di vita.

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)