venerdì 13 marzo 2009

LIBERTA' ARTISTICA

Venezia 1573. Un famoso pittore Veneto fu convocato dal Sant'Uffizio veneziano con l'accusa di eresia. Cosa aveva combinato il famoso pittore da guadagnarsi un'accusa così grave? Su commissione dei frati del convento dei SS Giovanni e Paolo, in sostituzione di un quadro del Tiziano, egli aveva dipinto un telero di cm 560x1309. Un grande dipinto che ritraeva una scena del Vangelo in un fastoso ambiente più consono ai banchetti dei signori veneti che alla povertà evangelica. Abbondavano personaggi del tutto estranei all'epoca (33 d.C.): animali, buffoni, servitori e alabardieri tedeschi. La tela non rispecchiava i canoni ortodossi della Chiesa e per questo il pittore fu chiamato a rispondere davanti all'Inquisizione. L'artista difese con coraggio la libertà dell'arte davanti a coloro che volevano un rigoroso dogmatismo religioso. Gli fu intimato di correggere la pittura a sue spese. L'unica correzione fu il cambio del titolo del quadro, rifacendosi ad un passo del Vangelo di Luca. Chi è il famoso pittore veneto? Com'è conosciuto oggi? Dove è attualmente il quadro? Piccolo aiutino. Il quadro fu portato a Parigi all'inizio dell'800 da Napoleone insieme a un'altro delle stese dimensioni, oggi al Louvre.

Venezia 1573. Un famoso pittore Veneto fu convocato dal Sant'Uffizio veneziano con l'accusa di eresia. Cosa aveva combinato il famoso pittore da guadagnarsi un'accusa così grave? Su commissione dei frati del convento dei SS Giovanni e Paolo, in sostituzione di un quadro del Tiziano, egli aveva dipinto un telero di cm 560x1309. Un grande dipinto che ritraeva una scena del Vangelo in un fastoso ambiente più consono ai banchetti dei signori veneti che alla povertà evangelica. Abbondavano personaggi del tutto estranei all'epoca (33 d.C.): animali, buffoni, servitori e alabardieri tedeschi. La tela non rispecchiava i canoni ortodossi della Chiesa e per questo il pittore fu chiamato a rispondere davanti all'Inquisizione. L'artista difese con coraggio la libertà dell'arte davanti a coloro che volevano un rigoroso dogmatismo religioso. Gli fu intimato di correggere la pittura a sue spese. L'unica correzione fu il cambio del titolo del quadro, rifacendosi ad un passo del Vangelo di Luca. Chi è il famoso pittore veneto? Com'è conosciuto oggi? Dove è attualmente il quadro? Piccolo aiutino. Il quadro fu portato a Parigi all'inizio dell'800 da Napoleone insieme a un'altro delle stese dimensioni, oggi al Louvre.

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7 Comments:

Anonimo dice...

Il dipinto è "Cena in casa di Levi".
Il pittore è Paolo Caliari,detto il Veronese.
Il dipinto e' esposto alle Gallerie dell'Accademie a Venezia.

Anonimo dice...

Paolo Caliari,Il Veronese,pittore nel GRANDE periodo del Rinascimento e il dipinto,si è Cena nella casa di Levi.

Anonimo dice...

Probabilmente Il Veronese aveva dipinto la ricchezza della Chiesa di oggi ahah.

Anonimo dice...

Come ha gia' spiegato il Veneziano il quadro fu contestato in quanto con immagini nn attinenti al racconto evangelico come: il servo, a cui esce il sangue dal naso,nani,buffoni,cani,ubriachi.
Gli fu solo chiesto di fare una correzione piu' rispettosa e corrispondente all'Ultima Cena,in cui venne istituito il sacramento dell'Eucarestia.
Si attacca sempre la Chiesa ma penso che questo non sia stato un abuso di censura,infatti sul banchetto fastoso offerto da Levi, in onore di Gesu',non c'e' stato nulla da obiettare.
La Chiesa non è rappresentata solo da quelle quattro mura dove ci rechiamo a pregare,da chi ci vive o ci predica,sono esseri normali come tutti con le loro debolezze e difetti,anche i Santi hanno avuto le loro problematiche e difficolta'.
La Chiesa,siamo noi,e' il risultato di quello che costruiamo,giorno dopo giorno,mattone dopo mattone, con la nostra fede.
Anche se agli artisti e' data tutta la possibilita' di essere estrosi,sarebbe stato come rappresentare la nascita di Gesu',anziche' in una grotta,in un castello magari,perche' no,in una culla d'oro,oppure raffigurare la Madonna come Venere(bellissima,per carita'!) nel quadro di Bouguereau del 1879.
Suvvia!! non diciamo,per favore,sempre eresie.

Anonimo dice...

Lo sfarzo, il lusso, la ricchezza, le cortigiane, tutto era specchio della ricca e peccaminosa società Veneziana di quegli anni padrona dei mari, preludio al barocco settecentesco di Tiepolo più avanti e ciò non poteva essere l'immagine di una rappresentazione sacra o quantomeno i tempi non erano ancora maturi.

VENEZIANO dice...

Bravi! La grande tela "Convito in casa di Levi" fu acquisita dalle gallerie dell'Accademia nel 1815 con le soppressioni, ultimo restauro 1980-82. Per quanto riguarda l'obiezione di Mascia devo rilevare che l'istituzione della Sacra Inquisizione aveva il compito, dopo il Concilio di Trento, di CONTROLLARE l'ortodossia delle raffigurazioni e punire severamente gli eretici.L’eresia viene erroneamente associata alla mancanza di fede, in realtà l’eresia non nasce dal non credere, ma da un bisogno di credere e di vivere diversamente la propria religione. Era l’aspirazione di numerosi laici che volevano tornare al modello ideale di chiesa descritto nei vangeli e negli atti degli apostoli. Le persone in odore di eresia erano condannate a pene corporali o alla morte per rogo. L'8 marzo 2000, papa Wojtila pronunciava la "richiesta di perdono" per i mali inferti dalla chiesa nei secoli a tutta l'umanità. Per quanto riguarda la questione si veda il verbale dell'Inquisizione: la richiesta era perentoria: cambio radicale delle pitture. In realtà l'Inquisizione a Venezia non era così potente e il Veronese potè difendere agevolmente la sua libertà artistica.

Anonimo dice...

Caro Veneziano,
ognuno intenda quello che piu' gli aggrada o risponda a quello che piu' gli conviene.
In quel caso ho usato la parola
"eresie" quale sinonimo di "spropositi",nn era palese?
Gli errori commessi non dalla Chiesa ma dagli "uomini" che l'hanno servita sono noti a tutti,per questo papa
Giovanni Paolo II nella sua immensa umanita', umilta' e consapevolezza ha chiesto perdono al mondo intero.

Per non dimenticarli!

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