giovedì 23 settembre 2010

Berlusconi, Cosentino e la lotta alla mafia


Non passa giorno che qualche sempliciotto ed addomesticato deputato o senatore del Pdl dichiari in qualche trasmissione televisiva od in qualche intervista che l'attuale esecutivo guidato da Berlusconi ha lo storico merito di aver contrastato la criminalità organizzata in maniera più efficace di qualunque governo passato e di aver arrestato ( neanche fatto arrestare!) numerosissimi latitanti.
A parte la facile e demagogica battuta che, leggendo i giornali e vedendo le tv di questi giorni, sarebbe facile ribattere che la criminalità comune è aumentata in maniera esponenziale, specie quella che vede protagonisti in negativo proprio i politici del Pdl, non mi è chiaro, anzi non comprendo affatto, perché dovrebbe essere ascritto all'attuale governo il merito del quale si vantano.
Mi spiego meglio, specie per chi non volesse intendere: quale provvedimento o quale azione di governo, in concreto, ha reso efficace l'azione di contrasto nei confronti della criminalità organizzata?
Non sono forse le forze di polizia, coordinate e dirette dalla magistratura, ad operare in concreto, ad esempio, la cattura di pericolosi latitanti? In che modo inciderebbe Berlusconi ed i suoi sodali?
Dunque, se adesso gli investigatori decidessero di lavorare meno o non lavorare proprio la colpa sarebbe di Berlusconi?
Qualcuno, molto spiritoso ed attento, notava ironicamente che le peggiori sventure capitate al nostro paese sono avvenute quando proprio Berlusconi era alla guida del paese! E che, è colpa sua ? No certamente a rigor di logica, ma si certamente se si applicasse al contrario proprio il suo ragionamento, così tanto sbandierato dai suoi onorevoli burattini che non si rendono conto di quanta ilarità suscitano e di quanto si coprano di ridicolo!
Ciò che mi amareggia e mi fa arrabbiare è che molti degli Italiani, anche di quelli che non votano Berlusconi, credono che effettivamente ciò di cui si parla sia un suo merito.
Poveri noi! Questi indegni figuri da un lato si vantano di combattere la legalità e nello stesso giorno garantiscono l'immunità ad un camorrista nella stessa aula dove siedono noti mafiosi che, a loro volta, non disdegnano di dichiarare pubblicamente di venerare un capo mafioso defunto.


Non passa giorno che qualche sempliciotto ed addomesticato deputato o senatore del Pdl dichiari in qualche trasmissione televisiva od in qualche intervista che l'attuale esecutivo guidato da Berlusconi ha lo storico merito di aver contrastato la criminalità organizzata in maniera più efficace di qualunque governo passato e di aver arrestato ( neanche fatto arrestare!) numerosissimi latitanti.
A parte la facile e demagogica battuta che, leggendo i giornali e vedendo le tv di questi giorni, sarebbe facile ribattere che la criminalità comune è aumentata in maniera esponenziale, specie quella che vede protagonisti in negativo proprio i politici del Pdl, non mi è chiaro, anzi non comprendo affatto, perché dovrebbe essere ascritto all'attuale governo il merito del quale si vantano.
Mi spiego meglio, specie per chi non volesse intendere: quale provvedimento o quale azione di governo, in concreto, ha reso efficace l'azione di contrasto nei confronti della criminalità organizzata?
Non sono forse le forze di polizia, coordinate e dirette dalla magistratura, ad operare in concreto, ad esempio, la cattura di pericolosi latitanti? In che modo inciderebbe Berlusconi ed i suoi sodali?
Dunque, se adesso gli investigatori decidessero di lavorare meno o non lavorare proprio la colpa sarebbe di Berlusconi?
Qualcuno, molto spiritoso ed attento, notava ironicamente che le peggiori sventure capitate al nostro paese sono avvenute quando proprio Berlusconi era alla guida del paese! E che, è colpa sua ? No certamente a rigor di logica, ma si certamente se si applicasse al contrario proprio il suo ragionamento, così tanto sbandierato dai suoi onorevoli burattini che non si rendono conto di quanta ilarità suscitano e di quanto si coprano di ridicolo!
Ciò che mi amareggia e mi fa arrabbiare è che molti degli Italiani, anche di quelli che non votano Berlusconi, credono che effettivamente ciò di cui si parla sia un suo merito.
Poveri noi! Questi indegni figuri da un lato si vantano di combattere la legalità e nello stesso giorno garantiscono l'immunità ad un camorrista nella stessa aula dove siedono noti mafiosi che, a loro volta, non disdegnano di dichiarare pubblicamente di venerare un capo mafioso defunto.


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