giovedì 18 giugno 2009

Vedute di estati Sammaritane 3.

Estate anni sessanta, tutti all'ombra in piazza Matteotti, sole che picchia a 40°, Tribunale in stand-by, poca gente in circolazione e i fedelissimi del Gladatior che resistono all'afa sotto il telone, seduti e senza muovere un dito per non sudare. In pole-position all'imbocco della piazza in bella mostra, tirata a lucido, è parcheggiata l'autovettura che funge da taxi dell'eroico cocchiere Ciccio o'niro che si intrattiene nel circolo gustando una granita di caffè in attesa di qualche chiamata per un viaggetto che gli faccia sbarcare il lunario.
Altri tempi che non finiremo mai di rimpiangere fino allo svenimento!

Estate anni sessanta, tutti all'ombra in piazza Matteotti, sole che picchia a 40°, Tribunale in stand-by, poca gente in circolazione e i fedelissimi del Gladatior che resistono all'afa sotto il telone, seduti e senza muovere un dito per non sudare. In pole-position all'imbocco della piazza in bella mostra, tirata a lucido, è parcheggiata l'autovettura che funge da taxi dell'eroico cocchiere Ciccio o'niro che si intrattiene nel circolo gustando una granita di caffè in attesa di qualche chiamata per un viaggetto che gli faccia sbarcare il lunario.
Altri tempi che non finiremo mai di rimpiangere fino allo svenimento!

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8 Comments:

Anonymous dice...

Caro Sabbo, ogni volta che intervieni con queste stupende immagini di questa città,per me è un emozione. Ricordi felici quel periodo. Ero un ragazzetto con i pantaloni alla zuarte.
La domenica, dopo la messa, il mio babbo, pace all'anima sua,comprava il fagotto di paste,presso la pasticceria De Lucia.
Tempi andati che non tornano più, ed ecco che mi arrivano copiose lacrime agli occhi.
Plinio il Giovane

Confuleio Sabbione dice...

Per Plinio il Giovane.
Come ti capisco,ti faccio sapere che la mia mente si è fermata a fine anni settanta, tutto quello che viene dopo non mi appartiene vivo nel passato perchè ci stò bene, questa società fatta in questo modo non mi piace e non mi appartiene, la gente di oggi non mi piace e con questo non voglio più dilungarmi.

mascia dice...

Accendendo la tv,su MTV. ho visto un incontro organizzato con gli studenti del liceo scientifico di Milano e Jovanotti,nell'ambito del progetto Tocca a noi, e queste parole mi hanno colpito:
".....noi viviamo in un paese in cui si crede che le cose nn possono essere cambiate.E questa e' la vera sconfitta della ns stessa societa'.Se un sistema nn ci piace,dobbiamo fare il possibile per cambiarlo,diventando addirittura noi stessi il sistema......!"
Caro amico,trai tu le conclusioni.........

Michele Farina dice...

Quoto Mascia al 1000 x 1000!
Guai lasciare che la vita ci passi sopra!
Chi vive solo di passato è come se fosse già morto, senza saperlo!

Confuleio Sabbione dice...

Si vive bene con le cose che ti fanno stare bene, anche se fanno riferimento al passato.
Si vive male invece, o non si vive proprio addirittura, con le cose le quali ti provocano un senso di malessere e nelle quali non ti ci ritrovi ne trovi quello che vorresti anche se sono del futuro!
Perciò se io vivo di passato non sono morto come dice Farina, ma sono vivo più che mai, poichè mi nutro di quello che mi da linfa vitale anche se proviene dal passato.
Claro!

mascia dice...

"Dio mi conceda
la serenita' di accettare
le cose che nn posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza di comprendere
tra le une e le altre.
Vivere giorno per giorno,
godersi un momento per volta,
accettare le avversita' come via della pace,
prendere,come Lui fece,
questo mondo corrotto per quello che e',
nn per quello che vorrei,
confidare che Lui sistemera' tutto,
se mi abbandonero' alla sua volonta'"
Nieburh Reinhold

Michele Farina dice...

Caro Confu, non per fare polemica, sterile oltretutto, ma, a mio sommesso avviso, chi vive "NEL" passato e "DI" passato è, semplicemente, "passato" rispetto al presente.
Ben altra cosa è la nostalgia dei tempi andati, che peraltro ci accomuna: essa, però, credo derivi soprattutto dalla circostanza che a quei tempi eravamo giovani e c'erano tanti cari che oggi non ci sono più!
Plinio il Giovane, tu che ne pensi?

Anonymous dice...

Concordo con te Michele.
Il pensiero è quello che hai definito tu. Ogni qualvolta guardo con incanto queste immagini,in me si apre una ferita per tanti motivi. Ero, ahimè, il giovanetto spensierato che fui.
E poi tanti ricordi,uno su tutti, il mio papà, ed un mio amico annegato al mare,era di un lunedì. Ricordo questo giorno perchè lui, Salvatore,d'estate, quando le scuole erano chiuse, per guadagnarsi la paghetta, dava una mano al barbiere vicino casa sua.Il lunedì i barbieri sono chiusi, e quindi decise di andare al mare. Quanti anni son trascorsi. Oggi avrebbe la mia età.
"La vita, un brivido che vola via".
Plinio il Giovane

Per non dimenticarli!

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Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)