venerdì 5 giugno 2009

Obama ed il nuovo mondo.


Lo “ storico” discorso, che ha tenuto al Cairo il 04.06.09 il Presidente Americano Barack Obama, potrebbe costituire il caposaldo cui ancorare un nuovo tempo nel quale possa finalmente predominare la pace ed il reciproco rispetto tra popoli,etnie e religioni differenti.
I riscontri positivi, le aperture di credito dei soggetti interessati, al pari di sparute e prevedibili riserve, non si sono fatti attendere ed altri matureranno, si spera, nei prossimi giorni.
In questa ottica, è di vitale importanza che popoli e governi che aspirano e perseguono progetti di pace si attivino e contribuiscano alla realizzazione del cd. “ nuovo mondo”, quale delineato da Barack Obama che, per sua stessa natura, necessita del coinvolgimento di tutti gli attori in grado di incidere nel processo di trasformazione della società.
A tal proposito, fermo il riconoscimento che in Italia tutti gli schieramenti politici pongono la pace tra gli obiettivi da raggiungere ed operano in conseguenza, vorrei sommessamente far rilevare che la costruzione di una società multietnica, multirazziale e multireligiosa, permessa ed anzi sostenuta da uno stato fondamentalmente laico, quale,ad esempio, quella americana presieduta da Barak Obama, conterrebbe in sé gli anticorpi naturali del razzismo, della xenofobia e del fondamentalismo religioso.
Certo non è una società perfetta, né lo sarà mai: lo provano gli errori commessi in tema di politica estera e l’attuale vigenza della disumana pena capitale; ma è anche la stessa società che, dopo 8 e più anni di guerre sbagliate che, oltre ad aver causato decine di migliaia di morti, hanno consentito l’accrescimento di terrorismi estremi, ha deciso di voltar pagina, ha trovato il coraggio di ammettere i propri errori e candidarsi, avendone le capacità, a traghettare l’umanità verso un futuro di pace.
Quale altra e diversa società, magari intrisa di bieco sciovinismo,diffidenza, se non odio, nei confronti degli “ altri”, permeata da un profondo fondamentalismo religioso avrebbe mai potuto presentare agli “ altri” un uomo dalla pelle nera ( non abbronzato) che discende da africani ed hawaiani e vanta ascendenti di fede musulmana, quale ambasciatore per la costruzione del mondo del futuro?
L’uomo del futuro potrà e dovrà distinguersi dai suoi simili solo per la diversità delle sue opinioni ed a cagione delle sue azioni e non già per la razza, la religione od il colore della pelle.
Questa è la strada tracciata! Da essa non sarà più possibile discostarsi né abbandonarla, se si vuole realmente perseguire l’ideale di una società che si ponga quale fondamenta la pacifica convivenza di popoli diversi!
Il grado di adesione alle linee guida evidenziate dal discorso di Barack Obama costituiranno la cartina al tornasole dell’effettiva volontà di estinguere definitivamente i focolai di tensione che, presenti in tutto il pianeta, attentano da anni alla pace ed alla sicurezza.
Non c’è sicurezza né libertà senza pace: ricordiamocelo!


Lo “ storico” discorso, che ha tenuto al Cairo il 04.06.09 il Presidente Americano Barack Obama, potrebbe costituire il caposaldo cui ancorare un nuovo tempo nel quale possa finalmente predominare la pace ed il reciproco rispetto tra popoli,etnie e religioni differenti.
I riscontri positivi, le aperture di credito dei soggetti interessati, al pari di sparute e prevedibili riserve, non si sono fatti attendere ed altri matureranno, si spera, nei prossimi giorni.
In questa ottica, è di vitale importanza che popoli e governi che aspirano e perseguono progetti di pace si attivino e contribuiscano alla realizzazione del cd. “ nuovo mondo”, quale delineato da Barack Obama che, per sua stessa natura, necessita del coinvolgimento di tutti gli attori in grado di incidere nel processo di trasformazione della società.
A tal proposito, fermo il riconoscimento che in Italia tutti gli schieramenti politici pongono la pace tra gli obiettivi da raggiungere ed operano in conseguenza, vorrei sommessamente far rilevare che la costruzione di una società multietnica, multirazziale e multireligiosa, permessa ed anzi sostenuta da uno stato fondamentalmente laico, quale,ad esempio, quella americana presieduta da Barak Obama, conterrebbe in sé gli anticorpi naturali del razzismo, della xenofobia e del fondamentalismo religioso.
Certo non è una società perfetta, né lo sarà mai: lo provano gli errori commessi in tema di politica estera e l’attuale vigenza della disumana pena capitale; ma è anche la stessa società che, dopo 8 e più anni di guerre sbagliate che, oltre ad aver causato decine di migliaia di morti, hanno consentito l’accrescimento di terrorismi estremi, ha deciso di voltar pagina, ha trovato il coraggio di ammettere i propri errori e candidarsi, avendone le capacità, a traghettare l’umanità verso un futuro di pace.
Quale altra e diversa società, magari intrisa di bieco sciovinismo,diffidenza, se non odio, nei confronti degli “ altri”, permeata da un profondo fondamentalismo religioso avrebbe mai potuto presentare agli “ altri” un uomo dalla pelle nera ( non abbronzato) che discende da africani ed hawaiani e vanta ascendenti di fede musulmana, quale ambasciatore per la costruzione del mondo del futuro?
L’uomo del futuro potrà e dovrà distinguersi dai suoi simili solo per la diversità delle sue opinioni ed a cagione delle sue azioni e non già per la razza, la religione od il colore della pelle.
Questa è la strada tracciata! Da essa non sarà più possibile discostarsi né abbandonarla, se si vuole realmente perseguire l’ideale di una società che si ponga quale fondamenta la pacifica convivenza di popoli diversi!
Il grado di adesione alle linee guida evidenziate dal discorso di Barack Obama costituiranno la cartina al tornasole dell’effettiva volontà di estinguere definitivamente i focolai di tensione che, presenti in tutto il pianeta, attentano da anni alla pace ed alla sicurezza.
Non c’è sicurezza né libertà senza pace: ricordiamocelo!

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1 Comment:

Anonimo dice...

Caro Farina,
sono nervosa e voglio fare polemica,nn certamente con te,
ma quelli che mi hanno massacrata per l'uso improprio della parola "RAZZA",
DOVE SONO FINITI?
I preconcetti sono una brutta bestia!!!
Alla siciliana:
"Ehi! Muti diventaste!"

Per non dimenticarli!

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