Ho atteso qualche giorno per esternare alcune mie considerazioni sul tristissimo incendio che qualche giorno fa ha divorato un pezzo storico del commercio sammaritano, se non il più rappresentativo almeno di un periodo storico, mettendo in serio pericolo il futuro di 60 e più lavoratori oltre che la solidità finanziaria del gruppo dirigente.
Qualcuno, superficialmente, ha liquidato l'accaduto definendolo evento ineluttabile, in quanto guidato da un malvagio ed inevitabile destino.
A parte il sollievo, non solo per la società e gli azionisti che guidano la " Cooperativa la risparmio" ma per la città e lo società civile tutta, che di evento accidentale e non doloso si tratta, mi viene comunque da considerare che poco o nulla si è fatto per evitare che episodi come questi possano generare effetti deleteri come quelli che si prospettano, data la situazione commerciale ed anche politica nella quale versa il nostro Comune.
Mi spiego meglio: a fronte di eventi imprevedibili ma possibili -la malasorte purtroppo è sempre in agguato- occorrerebbe attrezzarsi a tempo debito con strumenti straordinari atti alla bisogna; dei buoni amministratori non possono e debbono concedersi il lusso di poter pensare che tutto vada sempre al meglio ma mettere in campo delle azioni strutturali atte a minimizzare, almeno in termini occupazionali, le conseguenze di eventi tragici come questo dell'incendio.
Se non lo si è fatto, si è sempre in tempo per poterlo fare: è ora di rimboccarsi le maniche ed agire concretamente!
Facciamo in modo che S. Maria C. V. , novella araba fenice, possa risorgere dalle proprie ceneri: le potenzialità, checché se ne dica, vi sono ancora tutte!
Uniamo i nostri sforzi e le nostre volontà, nell'immediato per una ripresa dell'attività della cooperativa e la difesa del posto di lavoro delle numerose maestranze ( ben 60 lavoratori) e nel prossimo futuro per una rinascita commerciale ed economica della città che sta languendo da tanti, troppi anni.
Se non si coglie questa opportunità, anche di ridare un poco di serenità alla politica cittadina, comincio a temere che ci stiamo abituando all'idea che non ci risolleveremo mai più.
Il tempo delle chiacchiere è finito; inizia ora il tempo di agire concretamente e di distinguere quelli che si spendono per la collettività e quelli, vanagloriosi, che si beano e si vantano solo di parole e di azioni mai praticate.
Hic Rhodus, hic salta!
Qualcuno, superficialmente, ha liquidato l'accaduto definendolo evento ineluttabile, in quanto guidato da un malvagio ed inevitabile destino.
A parte il sollievo, non solo per la società e gli azionisti che guidano la " Cooperativa la risparmio" ma per la città e lo società civile tutta, che di evento accidentale e non doloso si tratta, mi viene comunque da considerare che poco o nulla si è fatto per evitare che episodi come questi possano generare effetti deleteri come quelli che si prospettano, data la situazione commerciale ed anche politica nella quale versa il nostro Comune.
Mi spiego meglio: a fronte di eventi imprevedibili ma possibili -la malasorte purtroppo è sempre in agguato- occorrerebbe attrezzarsi a tempo debito con strumenti straordinari atti alla bisogna; dei buoni amministratori non possono e debbono concedersi il lusso di poter pensare che tutto vada sempre al meglio ma mettere in campo delle azioni strutturali atte a minimizzare, almeno in termini occupazionali, le conseguenze di eventi tragici come questo dell'incendio.
Se non lo si è fatto, si è sempre in tempo per poterlo fare: è ora di rimboccarsi le maniche ed agire concretamente!
Facciamo in modo che S. Maria C. V. , novella araba fenice, possa risorgere dalle proprie ceneri: le potenzialità, checché se ne dica, vi sono ancora tutte!
Uniamo i nostri sforzi e le nostre volontà, nell'immediato per una ripresa dell'attività della cooperativa e la difesa del posto di lavoro delle numerose maestranze ( ben 60 lavoratori) e nel prossimo futuro per una rinascita commerciale ed economica della città che sta languendo da tanti, troppi anni.
Se non si coglie questa opportunità, anche di ridare un poco di serenità alla politica cittadina, comincio a temere che ci stiamo abituando all'idea che non ci risolleveremo mai più.
Il tempo delle chiacchiere è finito; inizia ora il tempo di agire concretamente e di distinguere quelli che si spendono per la collettività e quelli, vanagloriosi, che si beano e si vantano solo di parole e di azioni mai praticate.
Hic Rhodus, hic salta!
Ho atteso qualche giorno per esternare alcune mie considerazioni sul tristissimo incendio che qualche giorno fa ha divorato un pezzo storico del commercio sammaritano, se non il più rappresentativo almeno di un periodo storico, mettendo in serio pericolo il futuro di 60 e più lavoratori oltre che la solidità finanziaria del gruppo dirigente.
Qualcuno, superficialmente, ha liquidato l'accaduto definendolo evento ineluttabile, in quanto guidato da un malvagio ed inevitabile destino.
A parte il sollievo, non solo per la società e gli azionisti che guidano la " Cooperativa la risparmio" ma per la città e lo società civile tutta, che di evento accidentale e non doloso si tratta, mi viene comunque da considerare che poco o nulla si è fatto per evitare che episodi come questi possano generare effetti deleteri come quelli che si prospettano, data la situazione commerciale ed anche politica nella quale versa il nostro Comune.
Mi spiego meglio: a fronte di eventi imprevedibili ma possibili -la malasorte purtroppo è sempre in agguato- occorrerebbe attrezzarsi a tempo debito con strumenti straordinari atti alla bisogna; dei buoni amministratori non possono e debbono concedersi il lusso di poter pensare che tutto vada sempre al meglio ma mettere in campo delle azioni strutturali atte a minimizzare, almeno in termini occupazionali, le conseguenze di eventi tragici come questo dell'incendio.
Se non lo si è fatto, si è sempre in tempo per poterlo fare: è ora di rimboccarsi le maniche ed agire concretamente!
Facciamo in modo che S. Maria C. V. , novella araba fenice, possa risorgere dalle proprie ceneri: le potenzialità, checché se ne dica, vi sono ancora tutte!
Uniamo i nostri sforzi e le nostre volontà, nell'immediato per una ripresa dell'attività della cooperativa e la difesa del posto di lavoro delle numerose maestranze ( ben 60 lavoratori) e nel prossimo futuro per una rinascita commerciale ed economica della città che sta languendo da tanti, troppi anni.
Se non si coglie questa opportunità, anche di ridare un poco di serenità alla politica cittadina, comincio a temere che ci stiamo abituando all'idea che non ci risolleveremo mai più.
Il tempo delle chiacchiere è finito; inizia ora il tempo di agire concretamente e di distinguere quelli che si spendono per la collettività e quelli, vanagloriosi, che si beano e si vantano solo di parole e di azioni mai praticate.
Hic Rhodus, hic salta!
Qualcuno, superficialmente, ha liquidato l'accaduto definendolo evento ineluttabile, in quanto guidato da un malvagio ed inevitabile destino.
A parte il sollievo, non solo per la società e gli azionisti che guidano la " Cooperativa la risparmio" ma per la città e lo società civile tutta, che di evento accidentale e non doloso si tratta, mi viene comunque da considerare che poco o nulla si è fatto per evitare che episodi come questi possano generare effetti deleteri come quelli che si prospettano, data la situazione commerciale ed anche politica nella quale versa il nostro Comune.
Mi spiego meglio: a fronte di eventi imprevedibili ma possibili -la malasorte purtroppo è sempre in agguato- occorrerebbe attrezzarsi a tempo debito con strumenti straordinari atti alla bisogna; dei buoni amministratori non possono e debbono concedersi il lusso di poter pensare che tutto vada sempre al meglio ma mettere in campo delle azioni strutturali atte a minimizzare, almeno in termini occupazionali, le conseguenze di eventi tragici come questo dell'incendio.
Se non lo si è fatto, si è sempre in tempo per poterlo fare: è ora di rimboccarsi le maniche ed agire concretamente!
Facciamo in modo che S. Maria C. V. , novella araba fenice, possa risorgere dalle proprie ceneri: le potenzialità, checché se ne dica, vi sono ancora tutte!
Uniamo i nostri sforzi e le nostre volontà, nell'immediato per una ripresa dell'attività della cooperativa e la difesa del posto di lavoro delle numerose maestranze ( ben 60 lavoratori) e nel prossimo futuro per una rinascita commerciale ed economica della città che sta languendo da tanti, troppi anni.
Se non si coglie questa opportunità, anche di ridare un poco di serenità alla politica cittadina, comincio a temere che ci stiamo abituando all'idea che non ci risolleveremo mai più.
Il tempo delle chiacchiere è finito; inizia ora il tempo di agire concretamente e di distinguere quelli che si spendono per la collettività e quelli, vanagloriosi, che si beano e si vantano solo di parole e di azioni mai praticate.
Hic Rhodus, hic salta!
1 Comment:
Hai perfettamente ragione,il fatto che sia stato un evento accidentale è un grande sollievo,ma, sfortunatamente la situazione per i dirigenti e lavoratori è cmq problematica.
Un altro pezzo storico è stato distrutto speriamo che si possa riuscire a fare concretamente qlcs per ripristinare questo disastro e per assicurare di nuovo il lavoro a chi ora sicuramente sta attraversando un periodo nn facile.
A queste persone va tutta la mia solidarietà e comprensione!!
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