mercoledì 6 luglio 2011

Invidia : che brutta bestia!


"Siccome non posso arrivare, con i modestissimi mezzi di cui mi ha dotato madre natura, ai miglioramenti ed alle gratificazioni professionali cui aspiravo, mi batterò con tutti mezzi leciti ed illeciti affinché non ci arrivino neanche gli altri, quelli cioè che avevano dimostrato di valere, almeno professionalmente, più di me": questo deve aver pensato chi, negli ultimi sei mesi,roso incessantemente dall'invidia e dalla gelosia, si è dedicato anima e corpo ad insinuarsi, a sobillare, ad istigare,a denunciare vigliaccamente ( leggi esposti anonimi), financo a minacciare, a fare in modo, insomma, che in un modo o nell'altro i legittimi vincitori del concorso per Ufficiali di P. M. di S. Maria C. V. abbiano quante più difficoltà nell'indossare quel grado che loro non potranno mai avere.
Anziché riflettere circa la pessima prova di sé data in occasione del concorso, perso per la seconda volta, questi loschi figuri, nutrendosi di una gelosia ed una invidia viscerale nei confronti di loro colleghi, hanno dimostrato di valere talmente poco anche e soprattutto dal punto di vista umano, al punto tale che qualcuno a cui compete dovrebbe essere indotto a riconsiderare la loro deleteria presenza in seno ad un corpo composto da tante persone.
Io non so come finirà, ma di una cosa sono certo: non vorrei essere nei panni di quel padre che un giorno vicino o lontano, occhi negli occhi del proprio figlio, dovrà spiegare perché si è comportato in modo tanto ignobile.
P. S. Alla "giornalista" Maria Paola Oliva: è eticamente e deontologicamente scorretto pubblicare notizie prima che gli stessi destinatari ne abbiano contezza, non trovi?


"Siccome non posso arrivare, con i modestissimi mezzi di cui mi ha dotato madre natura, ai miglioramenti ed alle gratificazioni professionali cui aspiravo, mi batterò con tutti mezzi leciti ed illeciti affinché non ci arrivino neanche gli altri, quelli cioè che avevano dimostrato di valere, almeno professionalmente, più di me": questo deve aver pensato chi, negli ultimi sei mesi,roso incessantemente dall'invidia e dalla gelosia, si è dedicato anima e corpo ad insinuarsi, a sobillare, ad istigare,a denunciare vigliaccamente ( leggi esposti anonimi), financo a minacciare, a fare in modo, insomma, che in un modo o nell'altro i legittimi vincitori del concorso per Ufficiali di P. M. di S. Maria C. V. abbiano quante più difficoltà nell'indossare quel grado che loro non potranno mai avere.
Anziché riflettere circa la pessima prova di sé data in occasione del concorso, perso per la seconda volta, questi loschi figuri, nutrendosi di una gelosia ed una invidia viscerale nei confronti di loro colleghi, hanno dimostrato di valere talmente poco anche e soprattutto dal punto di vista umano, al punto tale che qualcuno a cui compete dovrebbe essere indotto a riconsiderare la loro deleteria presenza in seno ad un corpo composto da tante persone.
Io non so come finirà, ma di una cosa sono certo: non vorrei essere nei panni di quel padre che un giorno vicino o lontano, occhi negli occhi del proprio figlio, dovrà spiegare perché si è comportato in modo tanto ignobile.
P. S. Alla "giornalista" Maria Paola Oliva: è eticamente e deontologicamente scorretto pubblicare notizie prima che gli stessi destinatari ne abbiano contezza, non trovi?

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8 Comments:

Anonimo dice...

una persona coerente, non avrebbe mai pubblicato questo post, sopratutto quando in passato, ha pubblicato altri post attaccando diffamando e screditando altre persone che hanno vinto un concorso.
Dimenticavo bello il post che ha pubblicato sulla differenza tra coerenza e incoerenza.....

Anonimo dice...

Eccoti l'interessato di turno colpito!!!

Michele Farina dice...

Attaccando, diffamando e screditando?
Evidentemente l'anonimo delle 12.56 e la comprensione della lingua italiana non marciano di pari passo. In ogni caso e lungi da me il desiderio di alimentare polemiche, invito chi ne avesse la curiosità ad andarsi a rileggere i post relativi: i commenti, proprio come quelli dell'anonimo, sono anche di altre persone.
P. S. Grazie, ma il post sull'incoerenza è stato pubblicato da altro autore ( Confuleio Sabbione).
P.P.S. Io mi sottoscrivo, Lei fa anonimo di nome o di cognome?

Anonimo dice...

si gruoss michè

Anonimo dice...

Egr.Michele, il tuo è un vero è proprio atto d'accusa,richiamando indirettamente reati gravi da te descritti.
Ti invito a questo punto, con un pò di coraggio, a fare nome e cognome, per non incorrere tu stesso nel reato di CALUNNIA.
Pertanto, ti invito a denunciare all'A.G. le accuse da te formulate.

Anonimo dice...

ma c'è qualcos'altro da denunciare?

Anonimo dice...

ma se non c'è un nome e un cognome chi denuncia il reato di calunnia?
anonimo delle 10.52 come sei povero di ragionamento.

Michele Farina dice...

Dice l'anonimo delle 10,52: "Ti invito a questo punto, con un pò di coraggio, a fare nome e cognome, per non incorrere tu stesso nel reato di CALUNNIA." Ma chi potrebbe commettere il reato di calunnia? Chiunque-recita l'art. 368 del Codice Penale- con denunzia, querela , richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'autorità giudiziaria o ad un'altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato.
Forse lo stesso anonimo ha fatto un pò di confusione tra calunnia e diffamazione: il codice penale evidentemente non è il suo forte. In ogni caso vorrei rassicurarlo in tal senso: nel momento in cui avessi le prove che qualcuno ha commesso un reato, sarebbe mio preciso dovere denunciare immediatamente il tutto all' A.G.

Per non dimenticarli!

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Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)