Nella primavera del 1996 Gasparri, scrive il Giornale, viene invitato a una cena al prestigioso Circolo del Polo, ai piedi dei Parioli, nella zona sportiva dell’Acqua Acetosa che a quei tempi la sera pullulava di donne e/o uomini in vendita con perizoma e calze a rete. La moglie è già lì, quando Gasparri viene fermato dai carabinieri in servizio con tanto di lampeggiante e paletta: la Punto mette la freccia, accosta e il senatore spiega che “stava facendo su e giù lungo quei viali pieni di circoli sportivi , perché non conosceva l’esatta ubicazione del Circolo del Polo e a causa della scarsa illuminazione non riusciva a trovare l’entrata. Chiarito quello che poi lo stesso Gasparri ha definito un equivoco insignificante, non si sa se con l’aiuto degli stessi carabinieri o per conto suo, ha trovato la strada giusta ed è giunto a destinazione“. E poi, a cena, ha raccontato l’episodio al tavolo a cui era seduto, ridendo.
sabato 31 ottobre 2009
2 pesi e 2 misure
Nella primavera del 1996 Gasparri, scrive il Giornale, viene invitato a una cena al prestigioso Circolo del Polo, ai piedi dei Parioli, nella zona sportiva dell’Acqua Acetosa che a quei tempi la sera pullulava di donne e/o uomini in vendita con perizoma e calze a rete. La moglie è già lì, quando Gasparri viene fermato dai carabinieri in servizio con tanto di lampeggiante e paletta: la Punto mette la freccia, accosta e il senatore spiega che “stava facendo su e giù lungo quei viali pieni di circoli sportivi , perché non conosceva l’esatta ubicazione del Circolo del Polo e a causa della scarsa illuminazione non riusciva a trovare l’entrata. Chiarito quello che poi lo stesso Gasparri ha definito un equivoco insignificante, non si sa se con l’aiuto degli stessi carabinieri o per conto suo, ha trovato la strada giusta ed è giunto a destinazione“. E poi, a cena, ha raccontato l’episodio al tavolo a cui era seduto, ridendo.
Pubblicato da il pungiglione alle 20:23 20 commenti
Etichette: informazione, mass-media, politica
Nuovi orari visita fiscale
9-13 e 15-18: queste le nuove fasce orarie di reperibilità.In una conferenza stampa a Palazzo Vidoni il ministro della Pa Renato Brunetta ha annunciato che tornano ad allargarsi le fasce di reperibilita' dei dipendenti pubblici in caso di malattia. Con un effetto a fisarmonica nel giro di un anno sono passate da quattro a undici ore, poi sono scese di nuovo a quattro (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19) e ora saliranno a sette (9-13, 15-18). La nuova misura rientra nel decreto legislativo di attuazione della legge 15 del 2009, che verrà pubblicata sabato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore a metà novembre. Il provvedimento, infatti, dà al titolare della Pubblica amministrazione il potere di decidere sulle fasce orarie di reperibilità. La motivazione di questo futuro cambiamento è dovuto, secondo il Ministro,ad un nuovo incremento delle assenze, registrato nei mesi di agosto (+16,7 per cento) e settembre (+24,2), rispetto allo stesso periodo del 2008 e dopo oltre un anno di forti riduzioni. Ma lo stesso Ministro si è chiesto il perchè di questa inversione di tendenza? Le forti riduzioni iniziali non erano state determinate dall'effetto annuncio, con quel che ne è seguito, fin al di sotto della soglia fisiologica per poi assestarsi, così come sta avvenendo, su livelli " normali"? E' solo così che il Ministro intende aumentare l'efficienza della P.A.? Quando metterà mano al controllo dei sigg. Dirigenti superpagati e svincolati da qualunque obbligo di orario di lavoro? L'opinione pubblica sa che i Dirigenti non hanno alcun tipo di controllo sulle presenze? Il Ministro ha introdotto un ferreo sistema di valutazione dei dipendenti con esclusione da remunerazione accessorie il personale meno produttivo ed efficiente, perchè non si procede analogamente con i Dirigenti? Ed i parlamentari ed i loro portaborse a chi devono dar conto della loro attività e delle loro presenze? Il posto di parlamentare assomiglia al premio del nuovo gioco Win for life con la differenza che è molto più remunerativo e divertente.
Un ultima considerazione la riservo per i costi di queste operazioni di " allargamento" degli orari di reperibilità del personale ammalato :il nostro ministro Brunetta lo sa che tutte le strutture pubbliche hanno speso un bastimento di soldi per mandare le visite fiscali in tutti (compresi quelli nei quali già c'era una diagnosi di convalescenza in seguito a interventi chirurgici eseguiti in strutture pubbliche) i casi fino a giugno e che per reperire questi medici fiscali sono stati scoperti servizi ambulatoriali e di guardia medica? Già, perchè allargare le fasce orarie, a prescindere dalle visite, vuol dire pagare più ore al personale medico e distrarlo da altri compiti.
Pubblicato da Michele Farina alle 04:39 14 commenti
Etichette: brunetta, pubblica amministrazione, visita fiscale
venerdì 30 ottobre 2009
Esecuzione in diretta.
La discussione sul comportamento dei passanti è opportuno che si svolga in relazione al precedente post di Mascia.
Pubblicato da Michele Farina alle 16:21 3 commenti
Etichette: camorra, criminalita', società
Indifferenza
Sono stati gli stessi inquirenti che indagano sul delitto a decidere di diffondere gli oltre 4 minuti di filmato - immagini inequivocabili perchè mai finora le sequenze di un omicidio di camorra erano apparse così chiare - nella speranza che qualcuno possa fornire elementi utili per identificare il sicario e il palo. «Ad oggi - sottolinea infatti la procura di Napoli - non è stato possibile identificare nè l’esecutore materiale del delitto nè la persona che si ritiene abbia svolto nell’occasione il ruolo di ’specchiettistà, entrambi ben visibili nel video». Gli inquirenti sperano di avere almeno delle segnalazioni anonime, dando praticamente per scontato che nessun testimone si presenterà per indicare il nome dei killer.
L’indifferenza è l’incapacità di trasformare ed ampliare il nostro piccolo mondo, fatto di noi, della nostra famiglia, l’incapacità di lasciare aperta la porta al resto della comunità, all’ambiente circostante.
L’indifferenza è “pretendere” che queste cose non accadano MAI a noi.
L’indifferenza è l’ignoranza profonda che abbiamo, e' non fare nulla, e' rimanere impassibili davanti a tutto quello che avviene intorno a noi, il fare finta che non sia successo niente,e' negare anche quello che i nostri occhi hanno visto,e' scavalcare corpi inermi senza reagire, e' continuare normalmente per la propria strada, e' far finta e ignorare quello di cui possiamo essere stati testimoni inconsapevoli.
Eppure erano in tanti..........
Nessuno si è precipitato al primo commissariato di polizia o alla prima stazione dei carabinieri per denunciare l'accaduto o collaborare alle indagini.
Quando niente scalfisce piu' ne' il nostro cuore,ne' la nostra mente e la morte non riesce a scuoterci,tanto da renderci astanti omertosi, che ci rimane?
Pubblicato da mascia alle 10:45 7 commenti
Etichette: criminalita'
giovedì 29 ottobre 2009
Informazione di servizio.
Questi, però, pur completi di tutti i commenti sono purtroppo privi delle relative foto.
Va da sè che nei post , specie in quelli a cui ci ha abituati Confuleio Sabbione, la foto è una parte importante se non determinante, per cui invito lo stesso, dato che ne è il detentore, a farmele pervenire perchè io le rimetta al loro posto.
Pubblicato da Michele Farina alle 19:29 0 commenti
Etichette: blog
Operazione Halloween
In manette e in carcere sono finite tre persone: Vincenzo Martino, 44 anni di Casal di Principe, Vincenzo Palazzo, 59 anni di Grazzanise e Gaetano Cerreto, 30 anni, di Marcianise.
Ai domiciliari, invece, Immacolata Dorelli, 55 anni, titolare della nota impresa funebre Dorelli & Ferrara di Santa Maria Capua Vetere,il 44enne Maurizio Marone di Santa Maria Capua Vetere, dipendente dell’impresa funebre Vecchione e, infine, i due centralinisti dell’ospedale Melorio, Raffaele Santillo, 64 anni e Antonio Monaco, 44enne di Curti.
Forse, la cosa migliore è quella di avviarsi al cimitero con la bara sulle spalle. O no?
Pubblicato da il pungiglione alle 12:48 0 commenti
mercoledì 28 ottobre 2009
Zone Franche Urbane: cosa sono?
Nascono oggi 28 ottobre 2009, con una cerimonia alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, 22 Zone Franche urbane, cioè aree individuate in quartieri che vivono situazioni di disagio sociale ed occupazionale e con un particolare bisogno di strategie per lo sviluppo e l'occupazione; l'unità di riferimento per la loro individuazione può essere il quartiere, la circoscrizione, o anche unità urbane diverse. Le “Zone franche” avranno, quindi, una funzione di rilancio dell’economia, stimolando la nascita di piccole e micro imprese attraverso esenzioni fiscali e previdenziali. Selezionate sulla base di una serie di indicatori,con una procedura durata circa un anno, sorgeranno a:Catania, Gela, Erice, Crotone, Rossano, Lamezia Terme, Matera, Taranto, Lecce, Andria, Napoli, Torre Annunziata,Mondragone, Campobasso, Cagliari, Iglesias, Quartu Sant'Elena, Velletri, Sora, Pescara, Massa Carrara e Ventimiglia. Sono queste le strategie di rilancio dell'economia e dell'occupazione che ci piacciono e delle quali ci piace discutere. Certo, sono una goccia nel mare, ma il rilancio delle zone che vivono un fortissimo disagio economico ed occupazionale e del sud in generale è la strada maestra per superare la crisi che adesso soprattutto sta manifestando i suoi letali e nefasti effetti.
Pubblicato da il pungiglione alle 20:26 2 commenti
Etichette: crisi economica, economia, politica, società

Successivamente, pubblicavo un mio comunicato che smentiva la paternità riguardo questi commenti, e nel quale comunicato, precisavo che la veracità dei miei interventi era contraddistinta dalle icone del blogger perché registrato e dalla mia effige.
Dopo questa mia precisazione, appariva un nuovo commento, questa volta con icona del blogger ed effige, stupito, non riuscivo a spiegarmi come un anonimo postatore potesse avere utilizzato la mia immagine ed il mio account, per cui, avendo il sospetto di poter essere vittima di un attacco hacker ho provveduto a registrarmi con una nuova password ed un nuovo accaunt.
Sfortunatamente nel corso di quest' operazione andavano perduti parte dei post degli ultimi mesi, e questo non per mia volontà ma per un caso fortuito.
Detto ciò, voglio ringraziare Michele Farina del quale nutro una grandissima stima, mi ha dato possibilità di esprimere le mie idee e condividere con i frequentatori del blog il mio amore per questa città e scusarmi con lui per quanto accaduto ribadendo la mia stima per la sua persona.
Ai maligni invece che non hanno disdegnato in qualche commento di manifestare tutta la loro cattiveria, malafede e se mi consentono anche la loro invidia, voglio ricordare che chi nasce tunno no può morire quadro come si dice qui da noi, e che quindi alla fine la verità è sempre quella che viene a galla e sono gli uomini quelli che possono permettersi di camminare a testa alta, sempre!!!! chi ha capito ha capito.
Voglio scusarmi anche con voi tutti lettori e afficionados del blog,affermando ancora una volta che la mia decisione è stata generata solo ed esclusivamente dalle motivazioni gravose elencate pocanzi, gli altri possono pensare quello che vogliono, vi saluto e vi esterno tutto il mio ringraziamento.
A momenti di vita migliori.
Pubblicato da confuleio sabbione alle 13:14 4 commenti
Etichette: blog
Montalto di Castro: il simbolo del degrado del paese.
Già, perchè il nostro è un processo ancora in fase di evoluzione ( meglio sarebbe dire di involuzione) e suscettibile di ulterioro peggioramenti; il mio innato ed inguaribile ottimismo mi porta a pensare che quanto prima si toccherà il fondo tanto prima si ricomincerà a salire.
E allora ben vengano episodi come quello del video se servono ad aprire gli occhi sull'infimo livello di morale nel quale viviamo.
P.S. Faccio notare a qualche mio detrattore che non mi astengo dal commentare episodi come quello di Montalto di Castro il cui Sindaco (PD) ha deciso far assistere con soldi pubblici i presunti colpevoli.
Pubblicato da Michele Farina alle 11:41 4 commenti
martedì 27 ottobre 2009
Libertà di pensiero in Internet
Cassazione e Internet: i diritti di cronaca e di critica discendono dall’art. 21 della Costituzione e spettano ad ogni individuo, anche non giornalista e anche su Internet (Cass. 31392/2008)
Diritto e Internet (Copyright immagine clix) CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza 1 - 25 luglio 2008, n. 31392:
<<...La diffamazione tramite internet costituisce certamente un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi del comma III dell'art. 595 cp, in quanto commessa con altro (rispetto alla stampa) mezzo di pubblicità. In realtà peraltro, poiché è certamente possibile, attraverso i normali strumenti di dotazione di un qualsiasi personal computer, procedere alla stampa della "pagina web", il giornale telematico sembrerebbe quasi costituire un tertium genus tra la stampa e, appunto, gli altri mezzi di pubblicità. Cosa certa è, comunque, che, essendo ormai internet un (potente) mezzo di diffusione di notizie, immagini e idee (almeno quanto la stampa, la radio e la televisione), anche -evidentemente- attraverso di esso si estrinseca quel diritto di esprimere le proprie opinioni, diritto che costituisce uno dei cardini di una democrazia matura e che, per tale ragione, figura in posizione centrale nella vigente Carta costituzionale. I diritti di cronaca e di critica, in altre parole, discendono direttamente -e senza bisogno di mediazione alcuna- dall'art 21 Cost. e non sono riservati solo ai giornalisti o a chi fa informazione professionalmente, ma fanno riferimento all'individuo uti civis. Chiunque, per tanto, e con qualsiasi mezzo (scil. anche tramite internet), può riferire fatti e manifestare opinioni e chiunque -nei limiti dell'esercizio di tale diritto (limiti, da anni, messi a punto dalla giurisprudenza)- può "produrre" critica e cronaca...>>
Pubblicato da mascia alle 07:45 0 commenti
Etichette: informazione
domenica 25 ottobre 2009
Gli svaghi dei politici

IL Marrazzo si e' autosospeso,dichiarando di aver detto la verita' ai magistrati e, che l'inchiesta procede speditamente grazie alle sue dichiarazioni,improntate nella massima trasparenza.
Precisando che si tratta di vicende personali,in cui sono entrate in gioco le sue debolezze inerenti alla sua vita privata che non hanno mai interferito nella sua attivita' politica e di governo.
Non voglio giudicare e non spetta a me,ma,sesso e politica da un po' di tempo stanno camminando a braccetto,si sostengono l'uno cn l'altro,si mescolano insieme e sinceramente non ci capisco piu' niente!!!
Dopo le escort,i trans......speriamo che i gusti personali e privati dei nostri politici si fermino qui!!!
Voi,cosa ne pensate??
Pubblicato da mascia alle 15:27 39 commenti
Etichette: politica
Il principe usurpatore: l'inizio della fine?
Quel che è certo e risaputo è che il principe usurpatore finirà, col suo stretto collaboratore, a spaccar pietre con le catene ai piedi.
Pubblicato da il pungiglione alle 11:55 4 commenti
Etichette: fumetti, Una strana storia
venerdì 23 ottobre 2009
C.SO GARIBALDI SOTTO CONTROLLO
Con la riapertura delle scuole sono ricominciati gli intensi controlli da parte dei vigili urbani atti a contrastare la sosta lungo il C.so Garibaldi.
Le auto sostate in zona divieto creano molti disagi e non consentono al traffico di defluire velocemente e correttamente,soprattutto durante l'orario di entrata ed uscita delle scuole.
Le difficolta' di transito sono evidenti,ma,il problema e' che i parcheggi sono inesistenti ed i genitori non sanno dove sostare per poter accompagnare i figli, non tanto i ragazzi liceali,abbastanza autonomi, ma, i bambini della scuola "Principe di Piemonte",che certamente non possono essere lasciati per strada.
Si e' provveduto nel tempo a creare abbellimenti per la citta',si e' proceduto alla creazione di una piazza ma nn si e' pensato ad offrire un servizio ai cittadini durante il periodo scolastico che garantisse la sicurezza per i piccoli.
I genitori, al costo che dovranno sostenere per l'acquisto dei libri e di tutta la cancelleria necessaria per far studiare i propri figli, dovranno mettere in preventivo anche i costi delle multe che prenderanno.
Impoverendo le loro tasche ma in compenso,incrementando le entrate delle casse del Comune.
Pubblicato da mascia alle 19:00 12 commenti
Etichette: Città e mancati servizi al cittadino
Abolizione Irap?
La cosa, però, che più mi ha infastidito e sulla quale voglio richiamare l'attenzione dei lettori è il fatto che questo governo pensi ad alleggerire la pressione fiscale delle imprese, mentre il primo e prioritario passo sarebbe quello di ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati. Mentre in tutti i grandi paesi c'è una patrimoniale sulle grandi ricchezze, da noi avviene il contrario. Se mettessimo una tassa su tutte le transazioni finanziarie e si desse il ricavato ai più bisognosi ciò costituirebbe un modo per fare giustizia nei confronti di chi non è stato responsabile della crisi ma ne ha subito solo le pesanti conseguenze.
Cosa pensano i lavoratori dipendenti ed i pensionati elettori del Cavaliere?
Pubblicato da Michele Farina alle 16:57 3 commenti
Etichette: berlusconi, economia, politica, tasse
giovedì 22 ottobre 2009
Sandra Lonardo Mastelladro?
In tutta questa vicenda che sta suscitando notevole clamore, spicca " l'assordante silenzio" del Giornale di Feltri, il cui editore è Paolo Berlusconi, e l'assoluto basso profilo tenuto dal TG5com che non ha ritenuto di dover mettere oggi 22 Ottobre 2009 in "prima pagina" questa notizia.
Non è curioso?
Pubblicato da il pungiglione alle 08:41 3 commenti
Etichette: corruzione, politica, società
mercoledì 21 ottobre 2009
Denunciato call center
Molestie telefoniche da" La Gazzetta del Mezzogiorno.it"
tarantino denuncia e fa
condannare call center
di MIMMO MAZZA
Telefonate a tutte le ore. Anche 15 al giorno. Una vera e propria persecuzione per la quale un poliziotto ha deciso di ricorrere alla magistratura per ottenere giustizia. Il giudice monocratico Curci ha condannato a 4 mesi di arresto il titolare di un call center di San Giovanni in Belfiore, in provincia di Cosenza, finito sotto processo per molestie telefoniche.
Gli episodi risalgono al 2006 quando per circa un mese il telefono dell’abitazione dell’agente è stato bersagliato di telefonate. Spazientito, il poliziotto si è qualificato con l’operatrice telefonica di turno, che chiamava per conto di Tele2, chiedendole di far cessare le continue telefonate. Ma non è stata cosa. Così, tramite l’avv. Maurizio Besio, la vittima di quella che era diventata una vera e propria persecuzione ha deciso di sporgere denuncia alla magistratura, corredando l’esposto con gli orari delle telefonate e i tabulati ottenuti dal proprio gestore telefonico.
Il reato ipotizzato era quello previsto dall’articolo 660 del codice penale che punisce «chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo». Il trattamento sanzionatorio previsto dal legislatore per tale reato è quello dell’arresto fino a sei mesi oppure l’ammenda fino ad 516 euro.
Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 6 mesi di arresto. Il giudice monocratico ha invece optato per una condanna a 4 mesi, il pagamento delle spese ed il risarcimento dei danni in separata sede.
Pubblicato da mascia alle 23:10 5 commenti
Etichette: informazione
martedì 20 ottobre 2009
LETTERE IN ARRIVO !!!!!!
Fino a qualche anno fa si attendeva la posta con trepidazione ed era una gioia quando arrivava il postino.
Giungeva quasi sempre in bicicletta,le persone lo circondavano e i piu' fortunati finalmente ricevevano notizie dai parenti lontani,saluti dagli amici,auguri x le feste.........
Oggi,le cose sn cambiate e quando il postino bussa,la gente esita ed e' diventato un incubo,sempre e sl bollette da pagare, tasse..........e che tasse!
Al postino si e' affiancata un'altra figura il "messo" notificatore o comunale,che cmq nn porta mai notizie buone ma sempre pagamenti o notifiche di atti.
Le lettere nel tempo hanno preso colore ed oggi in commercio ce ne sn di tutti i colori:
bianche a striscie azzurre,verdi e gialle.
Raccomandate o notificate x assicurarsi che vengano effettivamente consegnate ai destinatari,quanta accortezza.....
A voi,capita e quale ricevete piu' spesso?
Il mio,ne portava molte di colore giallo,sn arrivate a destinazione?
Nel caso contrario nn preoccupatevi,sn in arrivo!!!
Pubblicato da mascia alle 14:17 13 commenti
Etichette: comunicazioni
lunedì 19 ottobre 2009
venerdì 16 ottobre 2009
Alleanza inaspettata
Un giorno gli animali,stanchi dei maltrattamenti subiti, si resero conto di quanto fosse misera e faticosa la loro vita nella fattoria dove vivevano.
La terra era fertile e il clima propizio,il loro duro lavoro durava dall'alba al tramonto, eppure ricevevano il minimo indispensabile,il necessario x nn morire di fame e x continuare a produrre.
Capirono che questa situazione era determinata dall'unica creatura in tutta la fattoria che consumava senza produrre,l'unico responsabile della loro miseria e delle loro torture: il loro padrone.
Sebbene forte e robusto anche il padrone piu' potente puo' diventare vulnerabile nel momento in cui viene messo in discussione il suo diritto di esercitare il potere,pertanto decisero d insorgere.
Tutti insieme uniti e coraggiosi,si fecero animo e lo attaccarono.
Il padrone impauritosi,scappo' via e chiese asilo al fattore confinante nonostante le divergenze passate sui confini e sul suo modo inaccettabile di trattare gli animali.
Nonostante le inimicizie e i contrasti reciproci,riusci' a convincerlo ad aiutarlo e su un punto si trovarono daccordo:
gli animali dovevano rimanere al loro posto ed essere domati............
Cari amici,quando gli interessi sn al centro delle esigenze umane,nn esistono inimicizie ed ostacoli che nn possono essere superati,gli uomini si alleano e diventano solidali e disponibili anche se un attimo prima si odiavano ferocemente.
Nn bisogna mai abbassare la guardia,ed anche coloro che possono sembrarci innocui e ben predisposti verso di noi,si possono rivelare nemici pericolosi.
Diffidate sempre xche' spesso il lupo si traveste da pecora x diventare amico degli agnellini e farsene una bella scorpacciata!!!
Pubblicato da mascia alle 18:22 7 commenti
Etichette: favola
mercoledì 14 ottobre 2009
Decreto sicurezza: è rivolta dei poliziotti.
E il decreto sicurezza? E tutte le chiacchiere del premier e del Ministro dell'Interno su questo tema caldo? Ma non è,forse staranno pensando a palazzo Grazioli, che questi poliziotti sono tutti comunisti?
P.S. Aggiungo che i Carabinieri e la GdF non partecipano perchè il loro status non glielo consente, ma sono d'accordo con i poliziotti!
Pubblicato da Michele Farina alle 22:41 0 commenti
Etichette: decreto sicurezza, politica
Se Atene piange, Sparta non ride.
Tratto dal sito www.casertace.it
Caro direttore,
se “Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi”, spero che la tua saggezza sia tale da concedere un po’ di spazio alla mia stupidità.
Ho pensato molto prima di scriverti, ma poi, come vedi, non sono riuscito a farne a meno.
Negli ultimi tempi, si parla molto di libertà di stampa, troppo poco dell’utilizzo della stampa da parte di editori e giornalisti compiacenti e senza scrupoli.
Lo dico con l’amarezza di chi nutre un profondo rispetto per l’ordine professionale al quale appartiene.
Nessuno di noi è un santo, tutti abbiamo amici, un orientamento politico, idee più o meno giuste, comunque opinabili, ma quello che sta succedendo su alcuni giornalacci, soprattutto casertani, a proposito del dibattito apertosi all’interno del PdL sulla candidatura alla presidenza della Regione, ha dell’incredibile.
Ogni giorno, leggo articoli (che definisco tali solo perché sono un signore) in cui si continua a sostenere (in maniera ormai plateale) la candidatura di Nicola Cosentino. Continuare ad affermare che la base sta con Cosentino, che il ceto politico sta con Cosentino, che lui è l’uomo dei successi elettorali in Campania equivale a dire “Candidate Nicola perché lui è bello e buono”.
Ti premetto che sono un elettore del centrodestra, ma questo non mi fa dimenticare la realtà nella quale vivo.
Non so tu, ma io non ho mai, e dico mai, incontrato qualcuno che si dicesse entusiasta dell’opzione Cosentino. Per carità, devo essere onesto, io lo voterei, turandomi il naso e a anche chiudendo gli occhi, per una serie di circostanze fortuite e più o meno fortunate che mi vincolano al PdL. Ma chi non ha i miei stessi vincoli, chi è indeciso, chi vuole esprimere un voto di opinione, potrà mai votare Nicola Cosentino? Un personaggio, la cui impresa elettorale più significativa, perché di impresa si tratta, visto che nessun altro ci sarebbe riuscito, è stato quella di perdere la provincia di Caserta, dopo Ventre?
Inoltre, mi vorrei soffermare sul cosiddetto ceto politico che sostiene Cosentino: ricordo male o si tratta di deputati nominati, arrivati a Roma senza passare per il voto popolare, che molto spesso non hanno nessun legame con il territorio o che addirittura non l’hanno mai avuto?.
Certo, tutta questa agitazione attorno al coordinatore regionale mi fa sospettare due cose: la prima, è che questa candidatura è diventata, perdonami la forzatura, una questione di vita o di morte; la seconda, è che non è affatto scontata, visto il suo evidente nervosismo.
E se potrebbe anche aver ragione chi sostiene che, in Campania, il PdL vincerebbe candidando chiunque, io spero (e sono in buona e folta compagnia) che questo chiunque non si chiami Nicola Cosentino.
Con la stima di sempre
Lettera firmata
Pubblicato da il pungiglione alle 22:09 8 commenti
DONNE A CONFRONTO
Ciao a tutti ,sn Mascia,
penso sia inutile presentarmi a tutti voi,mi e' stata data la possibilita' di poter pubblicare dei post ed ho pensato di iniziare trattando un argomento prettamente femminile,che coinvolge donne di tutte le generazioni.
E' un fenomeno sociologico che sta prendendo sempre piu' piede soprattutto tra le giovani studentesse che per pagarsi gli studi universitari si sono inventate un nuovo lavoro.
Addio,alle cameriere o il volantinaggio,lavori poco retribuiti e cn grande dispendio di energia e tempo, e' stato trovato un sistema piu' redditizio che sta facendo molto discutere,si contrappone in modo totale al tanto discusso " burqa" ,e, forse rappresenta la mentalita' occidentale ed e' lo spogliarello integrale su internet, che ha dato vita alle "Webgirl"!
Evoluzione o regresso?
Pubblicato da mascia alle 21:53 12 commenti
Etichette: attualità
MELA ANNURCA
Pubblicato da VENEZIANO alle 14:52 6 commenti
Etichette: Maddaloni, mela annurca, sagra
domenica 11 ottobre 2009
Decreto Brunetta: un altro flop!
Secondo il Ministro è la rivoluzione copernicana che renderà efficienti e competitive le pubbliche amministrazioni, ma la filosofia di fondo è quella che ha contraddistinto il suo operato fino ad oggi: i pubblici dipendenti sono tutti fannulloni, costano troppo e il sindacato è un intralcio. E quindi la legge ha l’unico scopo di evitare la contrattazione integrativa e limitare il ruolo del sindacato, bloccare le carriere, ridurre ulteriormente il potere d’acquisto dei pubblici dipendenti, umiliarli con il continuo richiamo a valutazioni, provvedimenti disciplinari, punizioni anche economiche. Per il premier Berlusconi e per il ministro Brunetta che l’hanno presentata, «è una rivoluzione » (l’ennesima) che renderà il paese più «moderno». Per i critici è però un’occasione persa visto che riconsegna gli uffici pubblici ai politici di ogni ordine e grado, cui si concede ampia discrezionalità nel fare e disfare, mentre alcune misure riguardano una platea ristretta di dipendenti.
Il Ministro, è l'accusa più ricorrente, introduce un sistema autoritario, incentrato su una dirigenza sottoposta ad un pesante controllo politico.
E veniamo al contenuto del provvedimento:
Il Governo, in pratica, ha la delega per introdurre strumenti di valorizzazione del merito e di incentivazione della produttività anche mediante “il principio di selettività e di concorsualità nelle progressioni di carriera e nel riconoscimento degli incentivi” e quindi: risorse solo ai singoli che verranno giudicati meritevoli; valutazione positiva che diventerà titolo per la carriera, anche per le progressioni economiche; parte delle economie conseguite con i risparmi sui costi di funzionamento erogate solo al personale direttamente coinvolto. Il Governo toglie la possibilità di contrattare l’ordinamento del personale: infatti si prevede che le progressioni di carriera avvengano solo per concorso pubblico con riserva di posti per gli interni non superiore al 50%. Inoltre è prevista la riserva di accesso dall’esterno nelle posizioni economiche apicali.
Questa legge ci riporta al periodo delle qualifiche funzionali il cui effetto è stato che le carriere sono state bloccate per 15-20 anni, mentre sono state la contrattazione integrativa e la riforma degli ordinamenti ad accelerarle. Ora, invece, sono introdotte pesanti limitazioni e controlli sui costi della contrattazione integrativa.
E veniamo alla valutazione della parola chiave di questa controriforma : il “merito”. È un perno della “rivoluzione”, incentivarlo significa più produttività individuale. Il meccanismo che si introduce è questo: non più di un quarto dei dipendenti di ogni amministrazione potrà beneficiare del trattamento accessorio nella misura del 50%. Ovviamente chi non viene giudicato meritevole, non prende premi. Gli obiettivi da raggiungere sono definiti dai politici e viene istituita un’Authority nazionale che valuterà l’operato delle amministrazioni, costo stimato di ben 6 (dico SEI) milioni in due anni (2009-2010). Ancora: ogni amministrazione avrà il “suo” organismo di valutazione di dirigenti e dipendenti. «Ma questa operazione di incentivi al merito distribuiti secondo fasce, riguarda un numero limitato di persone - spiega Michele Gentile, responsabile del dipartimento Settori pubblici della Cgil-. Si tratta di meno di 500mila lavoratori, per lo più dei ministeri, degli enti pubblici non economici e delle agenzie fiscali».
Se questa azione non fosse dettata da pregiudizio e facili slogan, il ministro si accorgerebbe che i contratti già consentono di valutare i dipendenti, di distribuire in modo equo le risorse del salario accessorio sulla base delle predette valutazioni, di formarli, di sottoporli a sanzioni( licenziamento incluso)in caso di inadempienze rispondendo meglio alle esigenze e alle finalità di una moderna pubblica amministrazione.Ed allora quale sarebbe la portata di questa rivoluzione? Quali gli elementi nuovi in grado di incidere sulla qualità dei servizi offerti che, dati del Ministro Brunetta alla manoa, raggiungono la quota del 80% del grado di soddisfazione degli utenti?
Queste norme, di fatto, non permetteranno alle Amministrazioni di adeguare l’organizzazione del lavoro alle proprie esigenze, tanto più che le norme potranno essere derogate dalla contrattazione o dai regolamenti solo se espressamente previsto dalla legge. Ma se l’applicazione risulterà incompatibile con le autonomie si potrà applicare solo alle amministrazioni centrali dello Stato; quindi le amministrazioni autonome eserciteranno la loro potestà legislativa o regolamentare con la conseguente frammentazione delle regole e dei diritti. E’ la “tomba” dei contratti nazionali come cornice di solidarietà: le leggi, anche regionali, e gli statuti e i regolamenti degli enti locali possono definire trattamenti economici e normativi per persone e gruppi di persone ed i contratti collettivi non possono intervenire. In un paese con più di 8mila comuni, 109 province e 20 regioni è facile immaginare che cosa può accadere a ogni vigilia elettorale «tanto in fatto di clientele, privilegi, lobby, quanto in termini di aumento di spesa».
Conclusioni:
Le norme previste dal disegno di legge ora approvato definitivamente non portano allo snellimento delle procedure e ad una vera efficienza né pongono un freno alle dinamiche clientelari che hanno dilatato a dismisura la spesa pubblica. La legificazione del rapporto di pubblico impiego riporta a situazioni già viste: un intervento improprio della politica nell’organizzazione del lavoro e nelle relazioni sindacali.
Il provvedimento approvato, ultimo di una serie di provvedimenti che iromette di inseguire l’obiettivo di una maggiore efficienza e qualità nella pubblica amministrazione dietro il paravento della lotta ai fannulloni,nasconde invece la volonta’ di privatizzare la maggior parte dei servizi pubblici e tagliare dove è piu’ possibile i posti stabili della pubblica amministrazione.
Un altro rilievo riguarda il sistema della contrattazione e la democrazia nei luoghi di lavoro. Il decreto blocca infatti il voto per il rinnovo delle Rsu, le rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, prorogando quelle in essere. Se si considera che nel comparto scuola le elezioni erano già state indette, si capisce che non è un bell’esercizio di democrazia. Ma in questo caso, il ministro Brunetta si sarebbe limitato - così spiega in una nota - ad accogliere la richiesta di molte sigle sindacali, a cominciare da Cisl e Uil. Contraria al blocco è la Cgil che, data la sua azione sindacale contro i provvedimenti del governo, certo avrebbe fatto incetta di voti alle prossime elezioni nella scuola. È per questo che non si vota?
P.S. Vorrei ricordare al Ministro Brunetta che la parola "performance" ha, in lingua italiana, un ottimo vocabolo corrispondente " prestazione" che rende il significato come e meglio del termine anglosassone usato, probabilmente, per conferire maggiore dignità al provvedimento.