L'infelice idea da parte dell’amministrazione Iodice, (non si capì bene perché) di eliminare i giardini che circondavano il monumento ai caduti della grande guerra in piazza Matteotti fu a mio avviso una modifica di cattivo gusto all’estetica della piazza e quasi come un’amputazione al luogo, non solo, la cancellata di fattura Liberty che circondava il monumento rimossa nell’occasione, non comprometteva la veduta dell’opera perché di epoca coeva, e fungeva anche da protezione per evitare o quantomeno per contenere eventuali atti vandalici.
Oggi assistiamo a un lento e irrimediabile degrado dell’opera, scritte sul muro perimetrale, asportazioni di piccoli pezzi, graffiature dei marmi e il quotidiano oltraggio che viene perpetrato dai vari monellacci della zona che bivaccano da mattina a sera sul monumento, e se giocassero solo a pallone sarebbe il danno minore. Dulcis in fundo, la parte posteriore del povero monumento è divenuta una lavagna per immortalare frasi di amori trasgressivi di artisti della grafica improvvisati e cosa più degradante, un Vespasiano per i vari gruppi di Albanesi ubriachi che frequentano il bar ubicato nelle adiacenze e li sversano i loro bisogni essendo saturi di birra.
Poveri martiri umiliati da tale lordume, voglio fare un appello alla sensibilità di chi legge, affinché sia ridata la giusta dignità al monumento e a chi ha contribuito con il suo sangue alla costruzione di questa nazione, grazie.
L'infelice idea da parte dell’amministrazione Iodice, (non si capì bene perché) di eliminare i giardini che circondavano il monumento ai caduti della grande guerra in piazza Matteotti fu a mio avviso una modifica di cattivo gusto all’estetica della piazza e quasi come un’amputazione al luogo, non solo, la cancellata di fattura Liberty che circondava il monumento rimossa nell’occasione, non comprometteva la veduta dell’opera perché di epoca coeva, e fungeva anche da protezione per evitare o quantomeno per contenere eventuali atti vandalici.
Oggi assistiamo a un lento e irrimediabile degrado dell’opera, scritte sul muro perimetrale, asportazioni di piccoli pezzi, graffiature dei marmi e il quotidiano oltraggio che viene perpetrato dai vari monellacci della zona che bivaccano da mattina a sera sul monumento, e se giocassero solo a pallone sarebbe il danno minore. Dulcis in fundo, la parte posteriore del povero monumento è divenuta una lavagna per immortalare frasi di amori trasgressivi di artisti della grafica improvvisati e cosa più degradante, un Vespasiano per i vari gruppi di Albanesi ubriachi che frequentano il bar ubicato nelle adiacenze e li sversano i loro bisogni essendo saturi di birra.
Poveri martiri umiliati da tale lordume, voglio fare un appello alla sensibilità di chi legge, affinché sia ridata la giusta dignità al monumento e a chi ha contribuito con il suo sangue alla costruzione di questa nazione, grazie.
1 Comment:
Stasera passando di li ho notato che alla base del monumento vi erano due bouchet di fiori.
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