Domani Domenica 17 ottobre la beata Giulia Salzano verrà canonizzata da Sua Santità Benedetto XVI insieme ad altri sei beati. Nacque il 13 ottobre 1846 a Santa Maria Capua Vetere da Diego, capitano dei Lancieri di Ferdinando II, e da Adelaide Valentino, discendente della famiglia di Sant’Alfonso Maria De' Liguori.Orfana di padre a quattro anni, fu affidata per la sua formazione alle Suore della Carità nel Regio Orfanotrofio di San Nicola La Strada, ove stette fino all’età di sedici anni. Conseguito il diploma magistrale, ebbe l’incarico di insegnante nella scuola comunale di Casoria (NA), ove si trasferì con la famiglia nell’ottobre del 1865.
L’insegnamento fu coniugato con un notevole interesse per il catechismo e per l’educazione alla fede dei fanciulli, dei giovani, degli adulti e coltivando la devozione alla Vergine Maria. Propagandò l’amore e il culto al Sacro Cuore. Come può un cristiano non avvertire per sé e per gli altri il lamento di Cristo: «Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini »; così per Madre Giulia contenuto illuminante della catechesi era proprio il Cuore come simbolo e immagine vivente della carità infinita di Gesù Cristo che ci attira a sé per riamarlo.
La definizione del catechismo: « Iddio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita… » fu la scintilla che accese la nostra Beata per l’insegnamento della dottrina cristiana. Ella era convinta che senza la conoscenza di Dio, il mondo non può né amarlo, né servirlo; Giulia, infatti, ritenne l’Opera catechistica: « la più sublime di ogni altra, la più accetta al cuore di Dio, la più necessaria nella Chiesa, la più voluta dal Sommo Pontefice ».
Per la sua costante preoccupazione di far passare, attraverso l’insegnamento e la testimonianza, la dottrina e la vita di Cristo, il 21 novembre del 1905 fondò la Congregazione delle «Suore Catechiste del Sacro Cuore ». Il beato Ludovico da Casoria, quasi in tono profetico le predisse: «Bada di non farti venire la tentazione di abbandonare i fanciulli della nostra cara Casoria, perché la volontà di Dio è che tu viva e muoia in mezzo ad essi ». Morì, infatti, il 17 maggio 1929 dopo aver esaminato, il giorno precedente, circa cento ragazzi di prima Comunione. Donna Giulietta, così chiamata dai cittadini di Casoria, lasciò viva fama di santità tanto che il 29 gennaio 1937 fu iniziato il processo di Canonizzazione. Il 25 gennaio 1994 fu consegnata la Positio, un voluminoso dossier sulla vita, le virtù e la fama di santità, presso la Congregazione delle Cause dei Santi.
Il 23 aprile 2002 veniva riconosciuta l’eroicità delle virtù e il 20 dicembre dello stesso anno Sua Santità Giovanni Paolo II firmò il Decreto con il quale fu approvato il miracolo attribuito all’intercessione di Giulia Salzano, dichiarandola «Beata ». Per il suo carisma ella è designata «Donna Profeta della Nuova Evangelizzazione ».
La santità di Giulia Salzano si distingue per l’intuito vocazionale e carismatico: ella è l’unica figura di Fondatrice che pone la sua attenzione sul versante della catechesi. Il suo è un carisma originale e profetico.
L’auspicio è che i catechisti, gli operatori pastorali e tutti i credenti possano scoprire in lei una maestra e una protettrice così da poter dire con lei: «Farò catechesi finché avrò un fil di vita ».
Il miracolo che l’ha portato alla canonizzazione è stato fatto proprio ad una catechista.
A seguito di un incidente stradale mortale, la Signora M. Grazia Pelliccia di Afragola (NA), dall’ospedale di Nola viene trasferita al Cardarelli di Napoli. Durante l’intervento subisce un arresto cardiaco di circa 20 minuti. L’incessante preghiera di invocazione e di intercessione alla beata Giulia Salzano favorì la completa ed inspiegabile guarigione, senza residui neurologici. Fu chiesto all’arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe, di procedere all’inchiesta diocesana che durò dal 21 giugno al 21 dicembre 2007. Consegnata alla Congregazione dei Santi ebbe riconoscimento di validità giuridica l’11 gennaio 2008.Sua Santità Benedetto XVI nel Concistoro del 19 febbraio 2010 ha proclamato il giorno della sua canonizzazione: 17 ottobre 2010.
Questa fervida e appassionata operaia della vigna del Signore, che oggi viene proclamata santa, sicuramente ci sta guardando dal suo angolo di paradiso e, semplice e schiva com’era, sarà certamente lieta del messaggio da trarre dalla sua emblematica esperienza: «portare il vangelo a chiunque ha fame e sete di Dio»; lasciamoci catechizzare ancora una volta da colei che ha fatto della sua vita, una « vita per la catechesi ».
Ora intenzione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore è insediare una propria piccola comunità per continuare l’opera della Beata proprio a Santa Maria Capua Vetere. L’amministrazione comunale pare stia individuando un immobile atto ad ospitare le suore ed eventualmente le spoglie della futura Santa.
Donna Giulietta, pensaci tu!
L’insegnamento fu coniugato con un notevole interesse per il catechismo e per l’educazione alla fede dei fanciulli, dei giovani, degli adulti e coltivando la devozione alla Vergine Maria. Propagandò l’amore e il culto al Sacro Cuore. Come può un cristiano non avvertire per sé e per gli altri il lamento di Cristo: «Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini »; così per Madre Giulia contenuto illuminante della catechesi era proprio il Cuore come simbolo e immagine vivente della carità infinita di Gesù Cristo che ci attira a sé per riamarlo.
La definizione del catechismo: « Iddio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita… » fu la scintilla che accese la nostra Beata per l’insegnamento della dottrina cristiana. Ella era convinta che senza la conoscenza di Dio, il mondo non può né amarlo, né servirlo; Giulia, infatti, ritenne l’Opera catechistica: « la più sublime di ogni altra, la più accetta al cuore di Dio, la più necessaria nella Chiesa, la più voluta dal Sommo Pontefice ».
Per la sua costante preoccupazione di far passare, attraverso l’insegnamento e la testimonianza, la dottrina e la vita di Cristo, il 21 novembre del 1905 fondò la Congregazione delle «Suore Catechiste del Sacro Cuore ». Il beato Ludovico da Casoria, quasi in tono profetico le predisse: «Bada di non farti venire la tentazione di abbandonare i fanciulli della nostra cara Casoria, perché la volontà di Dio è che tu viva e muoia in mezzo ad essi ». Morì, infatti, il 17 maggio 1929 dopo aver esaminato, il giorno precedente, circa cento ragazzi di prima Comunione. Donna Giulietta, così chiamata dai cittadini di Casoria, lasciò viva fama di santità tanto che il 29 gennaio 1937 fu iniziato il processo di Canonizzazione. Il 25 gennaio 1994 fu consegnata la Positio, un voluminoso dossier sulla vita, le virtù e la fama di santità, presso la Congregazione delle Cause dei Santi.
Il 23 aprile 2002 veniva riconosciuta l’eroicità delle virtù e il 20 dicembre dello stesso anno Sua Santità Giovanni Paolo II firmò il Decreto con il quale fu approvato il miracolo attribuito all’intercessione di Giulia Salzano, dichiarandola «Beata ». Per il suo carisma ella è designata «Donna Profeta della Nuova Evangelizzazione ».
La santità di Giulia Salzano si distingue per l’intuito vocazionale e carismatico: ella è l’unica figura di Fondatrice che pone la sua attenzione sul versante della catechesi. Il suo è un carisma originale e profetico.
L’auspicio è che i catechisti, gli operatori pastorali e tutti i credenti possano scoprire in lei una maestra e una protettrice così da poter dire con lei: «Farò catechesi finché avrò un fil di vita ».
Il miracolo che l’ha portato alla canonizzazione è stato fatto proprio ad una catechista.
A seguito di un incidente stradale mortale, la Signora M. Grazia Pelliccia di Afragola (NA), dall’ospedale di Nola viene trasferita al Cardarelli di Napoli. Durante l’intervento subisce un arresto cardiaco di circa 20 minuti. L’incessante preghiera di invocazione e di intercessione alla beata Giulia Salzano favorì la completa ed inspiegabile guarigione, senza residui neurologici. Fu chiesto all’arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe, di procedere all’inchiesta diocesana che durò dal 21 giugno al 21 dicembre 2007. Consegnata alla Congregazione dei Santi ebbe riconoscimento di validità giuridica l’11 gennaio 2008.Sua Santità Benedetto XVI nel Concistoro del 19 febbraio 2010 ha proclamato il giorno della sua canonizzazione: 17 ottobre 2010.
Questa fervida e appassionata operaia della vigna del Signore, che oggi viene proclamata santa, sicuramente ci sta guardando dal suo angolo di paradiso e, semplice e schiva com’era, sarà certamente lieta del messaggio da trarre dalla sua emblematica esperienza: «portare il vangelo a chiunque ha fame e sete di Dio»; lasciamoci catechizzare ancora una volta da colei che ha fatto della sua vita, una « vita per la catechesi ».
Ora intenzione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore è insediare una propria piccola comunità per continuare l’opera della Beata proprio a Santa Maria Capua Vetere. L’amministrazione comunale pare stia individuando un immobile atto ad ospitare le suore ed eventualmente le spoglie della futura Santa.
Donna Giulietta, pensaci tu!
Domani Domenica 17 ottobre la beata Giulia Salzano verrà canonizzata da Sua Santità Benedetto XVI insieme ad altri sei beati. Nacque il 13 ottobre 1846 a Santa Maria Capua Vetere da Diego, capitano dei Lancieri di Ferdinando II, e da Adelaide Valentino, discendente della famiglia di Sant’Alfonso Maria De' Liguori.Orfana di padre a quattro anni, fu affidata per la sua formazione alle Suore della Carità nel Regio Orfanotrofio di San Nicola La Strada, ove stette fino all’età di sedici anni. Conseguito il diploma magistrale, ebbe l’incarico di insegnante nella scuola comunale di Casoria (NA), ove si trasferì con la famiglia nell’ottobre del 1865.
L’insegnamento fu coniugato con un notevole interesse per il catechismo e per l’educazione alla fede dei fanciulli, dei giovani, degli adulti e coltivando la devozione alla Vergine Maria. Propagandò l’amore e il culto al Sacro Cuore. Come può un cristiano non avvertire per sé e per gli altri il lamento di Cristo: «Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini »; così per Madre Giulia contenuto illuminante della catechesi era proprio il Cuore come simbolo e immagine vivente della carità infinita di Gesù Cristo che ci attira a sé per riamarlo.
La definizione del catechismo: « Iddio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita… » fu la scintilla che accese la nostra Beata per l’insegnamento della dottrina cristiana. Ella era convinta che senza la conoscenza di Dio, il mondo non può né amarlo, né servirlo; Giulia, infatti, ritenne l’Opera catechistica: « la più sublime di ogni altra, la più accetta al cuore di Dio, la più necessaria nella Chiesa, la più voluta dal Sommo Pontefice ».
Per la sua costante preoccupazione di far passare, attraverso l’insegnamento e la testimonianza, la dottrina e la vita di Cristo, il 21 novembre del 1905 fondò la Congregazione delle «Suore Catechiste del Sacro Cuore ». Il beato Ludovico da Casoria, quasi in tono profetico le predisse: «Bada di non farti venire la tentazione di abbandonare i fanciulli della nostra cara Casoria, perché la volontà di Dio è che tu viva e muoia in mezzo ad essi ». Morì, infatti, il 17 maggio 1929 dopo aver esaminato, il giorno precedente, circa cento ragazzi di prima Comunione. Donna Giulietta, così chiamata dai cittadini di Casoria, lasciò viva fama di santità tanto che il 29 gennaio 1937 fu iniziato il processo di Canonizzazione. Il 25 gennaio 1994 fu consegnata la Positio, un voluminoso dossier sulla vita, le virtù e la fama di santità, presso la Congregazione delle Cause dei Santi.
Il 23 aprile 2002 veniva riconosciuta l’eroicità delle virtù e il 20 dicembre dello stesso anno Sua Santità Giovanni Paolo II firmò il Decreto con il quale fu approvato il miracolo attribuito all’intercessione di Giulia Salzano, dichiarandola «Beata ». Per il suo carisma ella è designata «Donna Profeta della Nuova Evangelizzazione ».
La santità di Giulia Salzano si distingue per l’intuito vocazionale e carismatico: ella è l’unica figura di Fondatrice che pone la sua attenzione sul versante della catechesi. Il suo è un carisma originale e profetico.
L’auspicio è che i catechisti, gli operatori pastorali e tutti i credenti possano scoprire in lei una maestra e una protettrice così da poter dire con lei: «Farò catechesi finché avrò un fil di vita ».
Il miracolo che l’ha portato alla canonizzazione è stato fatto proprio ad una catechista.
A seguito di un incidente stradale mortale, la Signora M. Grazia Pelliccia di Afragola (NA), dall’ospedale di Nola viene trasferita al Cardarelli di Napoli. Durante l’intervento subisce un arresto cardiaco di circa 20 minuti. L’incessante preghiera di invocazione e di intercessione alla beata Giulia Salzano favorì la completa ed inspiegabile guarigione, senza residui neurologici. Fu chiesto all’arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe, di procedere all’inchiesta diocesana che durò dal 21 giugno al 21 dicembre 2007. Consegnata alla Congregazione dei Santi ebbe riconoscimento di validità giuridica l’11 gennaio 2008.Sua Santità Benedetto XVI nel Concistoro del 19 febbraio 2010 ha proclamato il giorno della sua canonizzazione: 17 ottobre 2010.
Questa fervida e appassionata operaia della vigna del Signore, che oggi viene proclamata santa, sicuramente ci sta guardando dal suo angolo di paradiso e, semplice e schiva com’era, sarà certamente lieta del messaggio da trarre dalla sua emblematica esperienza: «portare il vangelo a chiunque ha fame e sete di Dio»; lasciamoci catechizzare ancora una volta da colei che ha fatto della sua vita, una « vita per la catechesi ».
Ora intenzione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore è insediare una propria piccola comunità per continuare l’opera della Beata proprio a Santa Maria Capua Vetere. L’amministrazione comunale pare stia individuando un immobile atto ad ospitare le suore ed eventualmente le spoglie della futura Santa.
Donna Giulietta, pensaci tu!
L’insegnamento fu coniugato con un notevole interesse per il catechismo e per l’educazione alla fede dei fanciulli, dei giovani, degli adulti e coltivando la devozione alla Vergine Maria. Propagandò l’amore e il culto al Sacro Cuore. Come può un cristiano non avvertire per sé e per gli altri il lamento di Cristo: «Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini »; così per Madre Giulia contenuto illuminante della catechesi era proprio il Cuore come simbolo e immagine vivente della carità infinita di Gesù Cristo che ci attira a sé per riamarlo.
La definizione del catechismo: « Iddio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita… » fu la scintilla che accese la nostra Beata per l’insegnamento della dottrina cristiana. Ella era convinta che senza la conoscenza di Dio, il mondo non può né amarlo, né servirlo; Giulia, infatti, ritenne l’Opera catechistica: « la più sublime di ogni altra, la più accetta al cuore di Dio, la più necessaria nella Chiesa, la più voluta dal Sommo Pontefice ».
Per la sua costante preoccupazione di far passare, attraverso l’insegnamento e la testimonianza, la dottrina e la vita di Cristo, il 21 novembre del 1905 fondò la Congregazione delle «Suore Catechiste del Sacro Cuore ». Il beato Ludovico da Casoria, quasi in tono profetico le predisse: «Bada di non farti venire la tentazione di abbandonare i fanciulli della nostra cara Casoria, perché la volontà di Dio è che tu viva e muoia in mezzo ad essi ». Morì, infatti, il 17 maggio 1929 dopo aver esaminato, il giorno precedente, circa cento ragazzi di prima Comunione. Donna Giulietta, così chiamata dai cittadini di Casoria, lasciò viva fama di santità tanto che il 29 gennaio 1937 fu iniziato il processo di Canonizzazione. Il 25 gennaio 1994 fu consegnata la Positio, un voluminoso dossier sulla vita, le virtù e la fama di santità, presso la Congregazione delle Cause dei Santi.
Il 23 aprile 2002 veniva riconosciuta l’eroicità delle virtù e il 20 dicembre dello stesso anno Sua Santità Giovanni Paolo II firmò il Decreto con il quale fu approvato il miracolo attribuito all’intercessione di Giulia Salzano, dichiarandola «Beata ». Per il suo carisma ella è designata «Donna Profeta della Nuova Evangelizzazione ».
La santità di Giulia Salzano si distingue per l’intuito vocazionale e carismatico: ella è l’unica figura di Fondatrice che pone la sua attenzione sul versante della catechesi. Il suo è un carisma originale e profetico.
L’auspicio è che i catechisti, gli operatori pastorali e tutti i credenti possano scoprire in lei una maestra e una protettrice così da poter dire con lei: «Farò catechesi finché avrò un fil di vita ».
Il miracolo che l’ha portato alla canonizzazione è stato fatto proprio ad una catechista.
A seguito di un incidente stradale mortale, la Signora M. Grazia Pelliccia di Afragola (NA), dall’ospedale di Nola viene trasferita al Cardarelli di Napoli. Durante l’intervento subisce un arresto cardiaco di circa 20 minuti. L’incessante preghiera di invocazione e di intercessione alla beata Giulia Salzano favorì la completa ed inspiegabile guarigione, senza residui neurologici. Fu chiesto all’arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe, di procedere all’inchiesta diocesana che durò dal 21 giugno al 21 dicembre 2007. Consegnata alla Congregazione dei Santi ebbe riconoscimento di validità giuridica l’11 gennaio 2008.Sua Santità Benedetto XVI nel Concistoro del 19 febbraio 2010 ha proclamato il giorno della sua canonizzazione: 17 ottobre 2010.
Questa fervida e appassionata operaia della vigna del Signore, che oggi viene proclamata santa, sicuramente ci sta guardando dal suo angolo di paradiso e, semplice e schiva com’era, sarà certamente lieta del messaggio da trarre dalla sua emblematica esperienza: «portare il vangelo a chiunque ha fame e sete di Dio»; lasciamoci catechizzare ancora una volta da colei che ha fatto della sua vita, una « vita per la catechesi ».
Ora intenzione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore è insediare una propria piccola comunità per continuare l’opera della Beata proprio a Santa Maria Capua Vetere. L’amministrazione comunale pare stia individuando un immobile atto ad ospitare le suore ed eventualmente le spoglie della futura Santa.
Donna Giulietta, pensaci tu!
1 Comment:
La beata dopo la santificazione, il giorno 25 ottobre alle 16.00 , sarà ospitata Nel Convento dei monaci della Madonna delle Grazie,seguirà una processione fino al Duomo dove sarà celebrata la S.Messa,i cittadini sono invitati a partecipare.
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