martedì 10 novembre 2009

"L'Anglicanorum coetibus" unisce gli anglicani ed i cattolici




Benedetto XVI sana lo scisma di 500 mila anglicani tradizionalisti: anche i pastori sposati potranno diventare preti.
Il Papa apre ai matrimoni per i ministri della religione anglicana e prevede ora di ammettere anche preti che siano sposati.
.Il Vaticano, dunque, apre ai matrimoni dei vescovi, dei sacerdoti e dei diaconi anglicani.
Papa Benedetto XVI ha pubblicato la Costituzione ApostolicaAnglicanorum coetibus“, nella quale si legge:
l’Ordinario in piena osservanza della disciplina sul celibato clericale nella Chiesa Latina, di regola ammettera’ all’ordine del presbiterato solo uomini celibi“.
L’apertura alle nozze per i ministri del culto anglicano arriva in questa frase:
potra’ rivolgere petizione al Romano Pontefice, in deroga al can. 277, di ammettere caso per caso all’Ordine Sacro del presbiterato anche uomini coniugati, secondo i criteri oggettivi approvati dalla Santa Sede“.
Il documento pontificio indica le linee per il presente e il futuro e non è una semplice sanatoria per le situazioni di fatto. Si verrà dunque a creare, anche nei Paesi di lingua inglese e di tradizione anglicana, uno scenario simile a quello molto diffuso nell'Europa dell'Est e nel Medio Oriente, dove preti cattolici celibi di rito latino si affiancano a preti cattolici sposati di rito orientale. La Chiesa cattolica impone il celibato obbligatorio a tutti i sacerdoti di rito latino. Non però ai preti, ugualmente cattolici, appartenenti ad altre tradizioni: melchiti, uniati ucraini, siriaci, solo per fare qualche esempio.La costituzione, ufficializzata ieri in Vaticano, prevede «la possibilità dell'ordinazione di chierici cattolici sposati, già anglicani, come sacerdoti cattolici». I vescovi anglicani ammogliati dovranno invece accettare di essere retrocessi a semplici sacerdoti.
Per evitare problemi e confusioni tra i fedeli, la Cei ha chiesto ai preti sposati orientali di non esercitare il loro sacramento in Italia. Se nell'Est europeo e in Medio Oriente, è normale per i cattolici avere un parroco con moglie e figli al seguito, ciò non è altrettanto scontato in Occidente.
La Costituzione apostolica, viene spiegato nella nota della sala stampa vaticana, “apre una nuova strada per la promozione dell’unità dei cristiani, riconoscendo nel contempo la legittima diversità nell’espressione della nostra fede comune”.




Benedetto XVI sana lo scisma di 500 mila anglicani tradizionalisti: anche i pastori sposati potranno diventare preti.
Il Papa apre ai matrimoni per i ministri della religione anglicana e prevede ora di ammettere anche preti che siano sposati.
.Il Vaticano, dunque, apre ai matrimoni dei vescovi, dei sacerdoti e dei diaconi anglicani.
Papa Benedetto XVI ha pubblicato la Costituzione ApostolicaAnglicanorum coetibus“, nella quale si legge:
l’Ordinario in piena osservanza della disciplina sul celibato clericale nella Chiesa Latina, di regola ammettera’ all’ordine del presbiterato solo uomini celibi“.
L’apertura alle nozze per i ministri del culto anglicano arriva in questa frase:
potra’ rivolgere petizione al Romano Pontefice, in deroga al can. 277, di ammettere caso per caso all’Ordine Sacro del presbiterato anche uomini coniugati, secondo i criteri oggettivi approvati dalla Santa Sede“.
Il documento pontificio indica le linee per il presente e il futuro e non è una semplice sanatoria per le situazioni di fatto. Si verrà dunque a creare, anche nei Paesi di lingua inglese e di tradizione anglicana, uno scenario simile a quello molto diffuso nell'Europa dell'Est e nel Medio Oriente, dove preti cattolici celibi di rito latino si affiancano a preti cattolici sposati di rito orientale. La Chiesa cattolica impone il celibato obbligatorio a tutti i sacerdoti di rito latino. Non però ai preti, ugualmente cattolici, appartenenti ad altre tradizioni: melchiti, uniati ucraini, siriaci, solo per fare qualche esempio.La costituzione, ufficializzata ieri in Vaticano, prevede «la possibilità dell'ordinazione di chierici cattolici sposati, già anglicani, come sacerdoti cattolici». I vescovi anglicani ammogliati dovranno invece accettare di essere retrocessi a semplici sacerdoti.
Per evitare problemi e confusioni tra i fedeli, la Cei ha chiesto ai preti sposati orientali di non esercitare il loro sacramento in Italia. Se nell'Est europeo e in Medio Oriente, è normale per i cattolici avere un parroco con moglie e figli al seguito, ciò non è altrettanto scontato in Occidente.
La Costituzione apostolica, viene spiegato nella nota della sala stampa vaticana, “apre una nuova strada per la promozione dell’unità dei cristiani, riconoscendo nel contempo la legittima diversità nell’espressione della nostra fede comune”.

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11 Comments:

Anonimo dice...

Questo per chi dice che la chiesa non è aperta per tutti.

mario dice...

saluti
la chiesa non ha mai diviso e mai lo fara'.
apre le porte a tutti e dialoga con tutti.
lo scagliarsi contro la chiesa cattolica, senza riconoscergli i meriti, con impeto e impegno di tempo, per me e' " demagogia " nient'altro.
saluti

oiram dice...

Se riporti un articolo con all'interno i links all'articolo originario finisci per fare pubblicità al sito da cui hai tratto la notizia e dimostri di saper usare (male) il copia ed incolla.
Per venire al testo del post, questo rivela, a differenza di quanto dice il primo commento, la politica di " acquisto" perpretata dall'ex cardinale Ratzinger che, in barba ad uno dei principi fondanti del cattolicesimo, ammette preti sposati.
Se fosse un cambiamento di rotta, perchè non prevedere la possibilità di matrimonio anche per i preti cattolici, oltre che per gli anglicani?
Prevedo, con molta facilità, che vi saranno commenti di ogni tipo, ma difficilmente qualcuno ardirà rispondere a queste mie eccezioni.

mascia dice...

Caro oiram,ti ringrazio per il suggerimento,in effetti mi sono attenuta a riportare la notizia ed astenuta da riflessioni personali per non rischiare di essere accusata che posto e commento da sola.
Questo indica la mia assoluta buona fede,mancanza di malizia e la volonta' di esprimere le mie idee indipendentemente da chi pubblica il post.
Sono una pricipiante e in quanto tale spero di imparare presto,con il supporto di persone competenti che mi aiutano,mi consigliano e mi correggono dove sbaglio.
Grazie a tutti,in primis all'autore che mi sopporta,pazientemente.
Il Papa, pur intendendo mantenere la regola del celibato per la Chiesa latina,si e' dimostrato ben predisposto ed aperto alla diversità, accettando la proposta e facendo questo passo molto desiderato da alcuni gruppi anglicani,i quali potranno conservare gli elementi della propria confessione e allo stesso tempo essere in comunione con Lui.
Certamente e non ti contraddico che tutto questo servira' ad incrementare le file del Cattolicesimo,cosa necessaria vista la difficolta' di trovare uomini disposti a dedicare la loro vita al sacerdozio.
"In barba ad uno dei principi fondanti del cattolicesimo....",
su questo non sono molto daccordo perchè comunque dovranno osservare delle regole ben precise,non in contrasto con il clero cattolico dove il celibato resta obbligatorio.

Anonimo dice...

COME LA GIRI E COME LA VOLTI ALLA FINE SI RIESCE SEMPRE A TROVARE UNA GIUSTIFICAZIONE PER CIO' CHE FA QUESTA ISTITUZIONE CHIAMATA CHIESA.
PIU' VADO AVANTI E PIU' MI RENDO CONTO CHE ESSERE CATTOLICO DIVENTA GIORNO PER GIORNO SEMPRE PIU' ARDUO, DIFFICILE. NON FOSSE ALTRO CHE PER LA ESTENUANTE RICERCA DI "PEZZE A COLORI" A CUI LA SUDDETTA OBBLIGA I SUOI ADEPTI.
A QUANDO LA COMUNIONE PER I DIVORZIATI ?
A QUANDO L' ACCETTAZIONE DEI CONDOM CHE SALVANO MOLTO DI PIU' DI MILLE ALTRI VACCINI ?

BARBAROSSA

mario dice...

saluti
purtroppo quando si parla di chiesa cattolica ognuno pensa di dire la sua.
il papa non sta facendo campagna acquisti bensi sanando delle rotture, cosi come hanno fatto i suoi predecessori, venutesi a creare nella chiesa cattolica.
1. i sacerdoti di rito anglicano sposati non potranno eserciater il loro ministero al di fuori di quei paesi dove hanno esercitato fino ad oggi.
2. i vescovi anglicani sposati dovranno retrocedere a sacerdoti.
il tutto per confermare comunque il celibato che resta fondamentale nella chiesa cattolica.
per quanto ricguarda la comunione ai divorziati riportato dal barbarossa, ripeto molto educatamente, visto l'urlare suo, poco consono e soprattutto l'usare termini che non comprendo.
1. la chiesa non chiede a nessuno di seguire cristo, chi lo fa lo fa liberamente.
2. la comunione ai divorziati, e' un fatto che riguarda chi e' cattolico, non chi " non " crede;
3. condom al posto dei vaccini? perche' non il contrario, visto gli interessi economici che hanno le aziende che sviluppano i vaccini.
aziende che fanno due vaccini, come in germania, uno per la elite, e uno per il popolo.
perche' non si parla di questo.
se non ci si crede nella chiesa cattolica e in quanto di buono fa', perche' criticarla?
e ve lo dico io cari amici,
perche' la chiesa
e mascia lo sa bene,
non risponde a questi attacchi perche professa il "perdono" non la difesa o l'attacco.
e quando si difende lo fa sempre in " punta di piedi"
campagna acuisti, adepti, pezze a colori, termini questi, e mi scuso se qualcuno si sente offeso o potrebbe sentirsi, che non sono di un credente.
nessuna religione o movimenti a questo mondo accetta o usa termini del genere
saluti
mario

mascia dice...

Mario,come non darti ragione,i cattolici non possono essere identificati nelle parole "adepti o seguaci",costoro fanno parte di una religione che li obbliga a suicidarsi e a fare delle carneficine in nome di un dio che non ha rispetto della vita altrui.
I cattolici dedicano la loro vita e la sacrificano al solo scopo di portare la Parola di Gesu' nel mondo ed aiutare i bisognosi e non certamente per soddisfare il loro desiderio ardente di immolarsi in nome di un dio che solo così gli consentirà il raggiungimento del paradiso e delle 72 vergini promesse dalla teologia islamica.

mario dice...

saluti, cara mascia
continuando poi nel discorso dobbiamo dire che la chiesa, che non obbliga nessuno a credere in cristo, da anche delle " regole" definiamoli cosi " i comandamenti".
comandamenti che non sono vincolatari per chi non crede, ma lo sono per chi crede.
quindi su certi aspetti, riguardo la comunione dei divorziati ci sta un discorso molto lungo da fare che non si puo' chiudere in due righe o con un commento veloce, veloce.
la chiesa come tu cara mascia hai ribadito, porta aiuto ai bisognosi nei paesi piu' sperduti,
cosi come tante persone emarginate, con problemi di droga, prostituzione, malati in genere, carcerati vengono assistiti da cattolici e comunque dalla chiesa in genere.
nessuno deve crederci in Cristo, ma la chiesa lasciamola stare, con tutte quelle critiche.
cara mascia non ho mai visto uno che pur criticando la chiesa, abbia messo in risalto quello che fa di buono per il prossimo.
solo crtiche negative.
porgre el'altra guancia?
porgiamola, ma cosi si rischia di dar ragione a chi apre bocca e critica senza approfondire.
saluti
mario

mascia dice...

Chi vuole solo aprire la bocca senza approfondire,lo fara' sempre e comunque.
"Porgi l'altra guancia!",perche' no?
Non e' agendo cosi' che si da' loro ragione e poi per amore di Cristo si fa tutto!
Ti diro',da credente praticante,che non e' sempre facile soprattutto quando si toccano tasti personali e l'orgoglio viene ferito, spesso mi rimprovero di non riuscire a dominare e far tacere quella brutta parte umana di me che spesso mi porta alla ribellione e al duro confronto.

Anonimo dice...

Ho letto con interesse la dimostrazione di "coerenza" di Papa Ratzinger.
Infatti da un lato si cercano "larghe" intese con i cd. lefebriani e si ammettono al sacerdozio gli anglicani sposati anche se caso per caso, si comprendono e si perdonano i gravissimi fenomeni dei preti pedofili in ogni nazione ove si manifesti questo crimine, ma nel contempo noi separati e/o divorziati risposati continuiamo ad essere esclusi dall'Eucarestia ed essere considerati cattolici di serie B.
Allora Vi chiedo: dove è la comprensione cristiana? Possibile che ci si debba portare dietro per tutta la vita una scelta errata? Io sono e resterò cattolico e rispetto le leggi della mia Chiesa, anche se le ritengo ingiuste, ne riceverò mai l'Eucarestia nonostante tanti sacerdoti non hanno remore a concederla. Ma quanto mi costa entrare ogni Domenica in Chiesa e sentire la S. Messa quasi in disparte, come se mi stessero "facendo un piacere" a farmi stare lì. E chissà, invece, quante famiglie tipo "mulino bianco" nascondono i tradimenti più bassi o, peggio di tutte, l'ipocrisia di facciata.
Quando finirà questo Calvario di essere separati dal Signore solo per coerenza verso i nostri sentimenti?
Già la coerenza...peccato che nella mia Chiesa non abbonda come la comprensione verso gli anglicani...

Salvatore Massi

N.B.
PREGO CHIUNQUE VOGLIA RISPONDERMI DI AVERE IL CORAGGIO DI FIRMARSI COSI' COME FACCIO IO.
IN CASO CONTRARIO E' PIU' DECENTE TACERE E NON NASCONDERSI DIETRO UN VIGLIACCO ANONIMATO

mascia dice...

Gesù ha detto che Dio ha pensato all’amore come ad un’unione indissolubile.La Chiesa deve restare fedele al dettato di Gesù, di amarsi per tutta la vita come un progetto di Dio, d’altra parte, papa Benedetto profondamente rispettoso del dolore di chi vive sulla propria pelle un fallimento affettivo e da
grande teologo quale è,ha pensato ad una chiave di lettura diversa ed innovativa: non è valido il sacramento del matrimonio se non c’è la fede. Cio' si scontra con due dati oggettivi: la maggioranza dei matrimoni celebrati per tradizione rischiano di essere nulli (!) e, in secondo luogo, come si può misurare la fede di una persona?
La Chiesa, perciò, sta ancora riflettendo su questa delicata questione.

Per non dimenticarli!

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Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)