I vescovi italiani hanno approvato il testo del nuovo rito delle esequie, che recepisce il "sì" alla cremazione già stabilito dal Codice di Diritto Canonico. Con un'unica raccomandazione: le ceneri del defunto devono essere conservate in un luogo sacro, inumate o versate in terra benedetta.
Il nodo che ha suscitato maggiori perplessità è stato quello della dispersione delle ceneri del caro estinto. Disperderle o conservarle, a casa o, eventualmente, in apposite sezioni dei cimiteri? Alla fine, una votazione non unanime ha sancito che la chiesa sconsiglia la dispersione delle ceneri. La soluzione adottata sarebbe quella di prevedere un luogo nei cimiteri dedicato alla conservazione delle ceneri. La prassi di spargere le ceneri in natura, oppure di conservarle in luoghi diversi dal cimitero, come, ad esempio, nelle abitazioni private, è vietata. Sono scelte basate su «concezioni panteistiche o naturalistiche».Lo spargimento delle ceneri o le sepolture anonime «impediscono la possibilità di esprimere con riferimento a un luogo preciso il dolore personale e comunitario». Inoltre rendono «più difficile il ricordo dei morti, estinguendolo anzitempo». E per le generazioni successive la vita di coloro che le hanno precedute scompare. Se il defunto ha espresso la chiara volontà di far disperdere le ceneri o conservare l’urna in un luogo diverso dal cimitero, si dovrà appurare il disprezzo della fede cristiana.In questo caso, non si potranno concedere le esequie ecclesiastiche.
L'ultima parola ora passa alla santa Sede, che dovrà promuovere o bocciare il documento votato oggi.
Il nodo che ha suscitato maggiori perplessità è stato quello della dispersione delle ceneri del caro estinto. Disperderle o conservarle, a casa o, eventualmente, in apposite sezioni dei cimiteri? Alla fine, una votazione non unanime ha sancito che la chiesa sconsiglia la dispersione delle ceneri. La soluzione adottata sarebbe quella di prevedere un luogo nei cimiteri dedicato alla conservazione delle ceneri. La prassi di spargere le ceneri in natura, oppure di conservarle in luoghi diversi dal cimitero, come, ad esempio, nelle abitazioni private, è vietata. Sono scelte basate su «concezioni panteistiche o naturalistiche».Lo spargimento delle ceneri o le sepolture anonime «impediscono la possibilità di esprimere con riferimento a un luogo preciso il dolore personale e comunitario». Inoltre rendono «più difficile il ricordo dei morti, estinguendolo anzitempo». E per le generazioni successive la vita di coloro che le hanno precedute scompare. Se il defunto ha espresso la chiara volontà di far disperdere le ceneri o conservare l’urna in un luogo diverso dal cimitero, si dovrà appurare il disprezzo della fede cristiana.In questo caso, non si potranno concedere le esequie ecclesiastiche.
L'ultima parola ora passa alla santa Sede, che dovrà promuovere o bocciare il documento votato oggi.
I vescovi italiani hanno approvato il testo del nuovo rito delle esequie, che recepisce il "sì" alla cremazione già stabilito dal Codice di Diritto Canonico. Con un'unica raccomandazione: le ceneri del defunto devono essere conservate in un luogo sacro, inumate o versate in terra benedetta.
Il nodo che ha suscitato maggiori perplessità è stato quello della dispersione delle ceneri del caro estinto. Disperderle o conservarle, a casa o, eventualmente, in apposite sezioni dei cimiteri? Alla fine, una votazione non unanime ha sancito che la chiesa sconsiglia la dispersione delle ceneri. La soluzione adottata sarebbe quella di prevedere un luogo nei cimiteri dedicato alla conservazione delle ceneri. La prassi di spargere le ceneri in natura, oppure di conservarle in luoghi diversi dal cimitero, come, ad esempio, nelle abitazioni private, è vietata. Sono scelte basate su «concezioni panteistiche o naturalistiche».Lo spargimento delle ceneri o le sepolture anonime «impediscono la possibilità di esprimere con riferimento a un luogo preciso il dolore personale e comunitario». Inoltre rendono «più difficile il ricordo dei morti, estinguendolo anzitempo». E per le generazioni successive la vita di coloro che le hanno precedute scompare. Se il defunto ha espresso la chiara volontà di far disperdere le ceneri o conservare l’urna in un luogo diverso dal cimitero, si dovrà appurare il disprezzo della fede cristiana.In questo caso, non si potranno concedere le esequie ecclesiastiche.
L'ultima parola ora passa alla santa Sede, che dovrà promuovere o bocciare il documento votato oggi.
Il nodo che ha suscitato maggiori perplessità è stato quello della dispersione delle ceneri del caro estinto. Disperderle o conservarle, a casa o, eventualmente, in apposite sezioni dei cimiteri? Alla fine, una votazione non unanime ha sancito che la chiesa sconsiglia la dispersione delle ceneri. La soluzione adottata sarebbe quella di prevedere un luogo nei cimiteri dedicato alla conservazione delle ceneri. La prassi di spargere le ceneri in natura, oppure di conservarle in luoghi diversi dal cimitero, come, ad esempio, nelle abitazioni private, è vietata. Sono scelte basate su «concezioni panteistiche o naturalistiche».Lo spargimento delle ceneri o le sepolture anonime «impediscono la possibilità di esprimere con riferimento a un luogo preciso il dolore personale e comunitario». Inoltre rendono «più difficile il ricordo dei morti, estinguendolo anzitempo». E per le generazioni successive la vita di coloro che le hanno precedute scompare. Se il defunto ha espresso la chiara volontà di far disperdere le ceneri o conservare l’urna in un luogo diverso dal cimitero, si dovrà appurare il disprezzo della fede cristiana.In questo caso, non si potranno concedere le esequie ecclesiastiche.
L'ultima parola ora passa alla santa Sede, che dovrà promuovere o bocciare il documento votato oggi.
6 Comments:
Finalmente una decisione di buon senso!
La possibilità di cremare i defunti era già prevista dal diritto canonico, con l'avvertenza pastorale secondo cui il rito viene concesso
solo nel caso che la decisione del defunto non manifesti «disprezzo» verso la fede nella resurrezione dei corpi, dogma della fede cristiana.
La Chiesa mette paletti indiscutibili pero' verso l'usanza di spargere le ceneri o di conservarle a casa o in giardino, secondo una consuetudine sempre più diffusa,anziche' dare una degna sepoltura in luoghi sacri.
Questo sia per rimanere coerenti ai dogmi cristiani sia per evitare che la vita dei defunti scompaia senza lasciare tracce della loro esistenza.
Decisione giusta e ponderata.
Anche la Chiesa a volte pensa e fa qualcosa di buono!!!!
certo cara mascia.
anche la chiesa fa qualcosa di buono!!!
vogliamo dirla cosi' e diciamola.
comunque tutte le cose che fa hanno un " senso, sempre"
saluti
mario
Se non si fosse capito,era ironico!!!
.... "anche se questa vita un senso non ce l'ha"
Blasco.
Sai che cosa penso.......che se non ha un senso......domani arriverà.......domani arriverà lo stesso.......senti che bel vento,non basta mai il tempo.....domani un altro giorno arriverà !!!!
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