giovedì 30 aprile 2009
mercoledì 29 aprile 2009
Il poeta soldato.
In un epoca in cui tutti si somigliano nella loro mediocrità, voglio ricordare un personaggio unico, verso il quale nutro quasi una venerazione. Poeta, drammaturgo, scrittore, patriota ed eroe, personaggio ineguagliato dalla grande personalità, genio creativo delle lettere della cultura in genere , Gabriele D'annunzio.
Pubblicato da Michele Farina alle 20:20 12 commenti
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martedì 28 aprile 2009
Commento sondaggio.
Se è pur vero che è più facile far partecipare ad una qualsivoglia iniziativa persone dissenzienti, è altrettanto vero che la bassissima percentuale di persone entusiaste o, comunque, soddisfatte del piano traffico, al netto dell’eventuale partecipazione a questo blog di persone “di parte”, mai potrebbe lievitare fino ad arrivare ad oltre la maggioranza dei cittadini, requisito minimo perché un qualunque provvedimento possa essere considerato utile alla collettività.
Il dato,invece, certamente positivo che si coglie è quello di un progressivo ammorbidimento delle iniziali posizioni intransigenti in uno con l’adozione di qualche correttivo suggerito, che ha contribuito ad allentare un poco le tensioni.
Qualche riflessione allora si impone: senza voler entrare nel merito del provvedimento di circolazione e senza considerare la quota parte di strumentalizzazione politica o di altra matrice, qualcuno, cui istituzionalmente compete fare queste considerazioni, si è chiesto perché la stragrande maggioranza dei cittadini ha e sta ancora osteggiando in modo cosi veemente, al punto di bloccare la circolazione veicolare, il piano traffico?
Possibile che così tante persone avversino solo pregiudizialmente il provvedimento in parola?
Quale consenso ottenne e quale fine fece il piano traffico di qualche anno fa?
Che cosa ne è rimasto?
A voi le considerazioni.
Pubblicato da il pungiglione alle 00:22 4 commenti
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lunedì 27 aprile 2009
Immigrazione: tra pietà ed indifferenza.
Cambiano le leggi, gli schieramenti politici che le leggi le fanno, ma gli “immigrati” continuano ad arrivare in Italia, come e più di prima.
Quelli che vengono dal Sud lo fanno soprattutto per mare con ogni mezzo: barche, barchini, gommoni, carrette del mare, ogni mezzo è buono per approdare nella terra “promessa”.
Partono in tanti, in troppi. Uomini, donne e bambini ed in molti non arrivano mai. Quel piccolo pezzo di mare che separa l'Africa dalla Sicilia è un cimitero dove giacciono un numero imprecisato di imbarcazioni e migliaia di persone.
Persone? Per definirle così, dovremmo percepirle tali. Invece non esistono. Sono "clandestini" quando si mettono in viaggio e quando riescono ad entrare nei paesi di destinazione. Clandestini senza alcun diritto, se non quello di rimanere sempre tali. Migranti perenni. Molte volte non riescono a trovare una nuova sistemazione , ma non possono neppure tornare indietro.
Come i 140 stranieri raccolti e trasportati dal cargo Pinar. Rimpallati fra l'Italia - che alla fine li ha accettati - e Malta. Da gennaio ad oggi: oltre seimila gli sbarchi nel nostro paese in barba alla politica di tolleranza zero. Il doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il quale già aveva segnato il livello più alto della nostra storia di immigrazione. Nel 2008 erano sbarcati sulle nostre coste 37mila stranieri. Quasi il doppio del 2007. Difficile non nutrire dubbi sulla produttività delle misure di contenimento del fenomeno dell’immigrazione. Anche se l'attuale maggioranza di governo ha vinto le elezioni promettendo di fermare gli stranieri,di bloccare l'invasione, con le buone, ma soprattutto con le cattive.
Questa emigrazione è una tragedia senza fine,che, tuttavia, non ci commuove. Anzi, suscita perlopiù distacco e ripulsa. Difficile non cogliere la differenza con l'onda emotiva e la solidarietà sollevate dalla catastrofe in Abruzzo. Ma noi riusciamo a provare pietà e solidarietà solo quando le tragedie accadono sotto i nostri occhi. Quando i media le illuminano, minuto per minuto, luogo per luogo, in modo quasi compiaciuto. Quando la politica le accompagna e le segue da vicino. Perché si tratta della "nostra" gente: allora ci emozioniamo.
Gli "altri", invece, non hanno volto. Le loro tragedie non hanno quasi mai le aperture dei tigì. Gli sbarchi vengono raccontati come una calamità. Ma per noi! E a nessuno, comunque, verrebbe in mente di organizzare un G8 a Lampedusa. Non solo per ragioni logistiche.
La politica non riesce a difenderci ma neppure a spiegarci ciò che avviene. E rinuncia a contrastare le nostre paure. Anzi, complici i media, le enfatizza. Inventa muri e confini che non esistono. Promette di chiudere i nostri mari, di sbarrare le frontiere. Promette di difenderci, a casa nostra, dagli stranieri che si insinuano nei nostri quartieri. Ricorrendo a iniziative a bassa efficacia pratica e a elevato impatto simbolico. Come le ronde:i volontari della sicurezza locale. Dovrebbero esercitare il controllo sul territorio un tempo affidato alle reti di vicinato, alla vita di quartiere, alla presenza quotidiana delle persone. Rimpiazzando una società locale che non c'è più. La politica. Promette di difendere la nostra identità, la nostra religione, la nostra cultura, la nostra cucina. E per questo combatte contro la costruzione di moschee. Oppure lancia battaglie gastroculturali. Contro i cibi consumati per strada. Anzitutto e soprattutto: contro il kebab. Insieme alle moschee: icona dell'islamizzazione presunta del nostro paesaggio e della nostra vita quotidiana.
“Di tutto abbiamo bisogno per superare la crisi fuorchè di nuove tensioni sociali all’insegna della guerra tra poveri. Sarebbe il sintomo di un regresso civile che il disagio economico non deve in alcun modo giustificare” sono le parole usate dal Presidente della camera G. Fini,che ha aggiunto : “È mio auspicio che le istituzioni sappiano intervenire per impedire che il difficile momento economico favorisca forme di xenofobia, di intolleranza, di avversione nei confronti dell’altro delle quali cominciano ad arrivare segnali preoccupanti da altre parti d’Europa e che rischia di caratterizzare l’immediato futuro, in molte circostanze questo sentimento xenofobo caratterizza fasce della popolazione italiana nei confronti di chi viene a cercare lavoro».
Pubblicato da il pungiglione alle 16:46 23 commenti
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domenica 26 aprile 2009
sabato 25 aprile 2009
Storia locale che passione!
La tomba principesca dei quattordici ponti nel contesto di Capua arcaica .
Il libro altamente professionale, tratta della tomba di un principe Etrusco riccamente corredata e rinvenuta presso i quattordici ponti.
Pubblicato da Michele Farina alle 11:37 2 commenti
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venerdì 24 aprile 2009
Tributo ai cugini di Capua.
Pubblicato da Michele Farina alle 17:07 2 commenti
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giovedì 23 aprile 2009
Aveva ragione Salvator Rosa?
Pubblicato da Michele Farina alle 18:13 6 commenti
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mercoledì 22 aprile 2009
10.000 visite.
Se il blog ha un discreto seguito, il merito è di chi collabora con il sottoscritto e soprattutto di chi ci onora di visitare questo spazio multimediale libero, non disdegnando di esprimere le proprie opinioni.
Pubblicato da Michele Farina alle 18:25 6 commenti
Ascolta la mia radio per favor........
Pubblicato da Michele Farina alle 11:55 3 commenti
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martedì 21 aprile 2009
Amore per la propria città natale?
Pubblicato da Michele Farina alle 21:33 6 commenti
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Caccia libera.
Pubblicato da Michele Farina alle 17:55 3 commenti
lunedì 20 aprile 2009
Tv turnoff week. Una settimana senza tivù.
LONDRA - Staccare la spina per sette giorni. E magari, se il risultato è incoraggiante, non riattaccarla più. E' l'obiettivo della "Tv Turnoff Week", la settimana della televisione spenta, una campagna ideata in Gran Bretagna e ripresa da numerosi altri paesi per provare a vivere senza tivù. Comincia oggi e finirà domenica, senza illudersi di poter realizzare una simile rivoluzione: ma i sostenitori dell'iniziativa aumentano e i suoi promotori sperano che come minimo serva a rendere la gente più consapevole, spingendo quelli che la televisione intendono tenerla accesa a guardarla un po' di meno. "Get out of the box", letteralmente "uscite dalla scatola", del video s'intende, è lo slogan stampato in migliaia di poster appesi nelle strade di Londra e di altre città inglesi. Fate un esperimento, dicono gli organizzatori: invece di guardare la tivù, stasera invitate i vostri vicini a fare due chiacchiere. I benefici, assicurano, saranno istantanei.
Del resto studi e cifre sugli effetti dannosi della tivù, o meglio del guardarla troppo, si moltiplicano. Una ricerca della British Psychological Society afferma che guardare la televisione fa male alla salute, e una dell'associazione americana pediatri è giunta a simili conclusioni. Ma ci sono anche studi che affermano il contrario: dicono che la tivù rende più intelligenti ed è una fonte di intrattenimento di qualità, con show come Lost e I Soprano, che abituano il pubblico a un livello di complessità che un telespettatore di trent'anni fa non sarebbe stato in grado di capire.
Io, personalmente, credo che un piccolo periodo di digiuno, non una settimana però, di certo avrebbe benefici effetti sulle relazioni sociali, specie in famiglia ed all'ora di pranzo.
Voi cosa ne pensate?
P.S. E se parcheggiassimo ogni tanto anche il nostro pc?
Pubblicato da Michele Farina alle 15:02 2 commenti
Etichette: mass-media, società
Un po di relax.
Il mitico intervallo TV! chi non lo ricorda?
Pubblicato da Michele Farina alle 14:50 3 commenti
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sabato 18 aprile 2009
Toponomastica locale, Via Avezzana.

Giuseppe Avezzana che vediamo in un'altra rara foto d'epoca, a capo dei suoi uomini difese la strada che da S. Angelo in Formis porta a Santa Maria C.V., l'attuale via Galatina, determinante fu la sua resistenza all'attacco Borbonico che minacciava di tagliare la strada e isolare S. Maria. durante la battaglia del Volturno. Per ciò anche in questo caso la pubblica Amministrazione ritenne ricordarlo ai posteri intitolandogli una strada.
Pubblicato da Michele Farina alle 15:05 0 commenti
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venerdì 17 aprile 2009
Settimana della cultura 2009.
L'apertura gratuita di tutti i luoghi statali e l'organizzazione di eventi, con l'aggiunta del bel tempo, dovrebbero favorire un consistente afflusso di visitatori.
Lo scopo di questo mio post è quello di contribuire a diffondere la manifestazione, tenuto conto che tante, troppe, volte la gente si tiene alla larga da luoghi d'arte e di cultura anche a causa del prezzo di ingresso elevato.
Pubblicato da Michele Farina alle 20:24 0 commenti
giovedì 16 aprile 2009
TERREMOTO DEL FRIULI - IL DUOMO DI VENZONE
Friuli 6 Maggio 1976. La sera di questo giorno funesto, per quasi un minuto, scosse sismiche del 9° - 10° g della scala Mercalli. Ci sono un migliaio di morti e 2600 feriti. Il patrimonio abitativo e monumentale subisce danni gravissimi. Il Duomo di Venzone viene seriamente danneggiato: crolla la parte aerea della torre, il tetto è squarciato. I danni per quanto ingenti non sono devastanti. La mattina del 15 settembre un nuovo violento sisma, 8°-9° g scala Mercalli, porta a termine la distruzione degli edifici superstiti e il Duomo di Venzone viene letteralmente distrutto. Una massa di macerie. Ho voluto ricordare questo doloroso evento per aprire una seria discussione della ricostruzione. E il Duomo di Venzone ricostruito è diventato il simbolo della ricostruzione. In Friuli tutte le case sono state ricostruite avendo esse la precedenza su tutti gli altri edifici. Poi si è deciso di ricostruire il luogo di culto a rappresentanza significativa della tradizione storico-artistica. Le proposte furono le più varie: dal museo a cielo aperto alla ricostruzione ex novo. Ma i Friulani non potevano accettare di perdere questo importante edificio del 1300. Così con un'infinita pazienza, dopo aver raccolto e catalogati i conci dai cumuli di macerie del Duomo, dopo una documentata campagna fotografica, carte e documenti storici, decisero di ricostruire l'edificio per Anastilosi. Cioè ogni pietra viene collocata nella posizione che occupava prima del crollo. L'impresa, giudicata utopica da molti, fu portata a termine. In altre parti d'Italia si può dire che le cose sono andate allo stesso modo?
Pubblicato da VENEZIANO alle 17:20 1 commenti
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La fiaba del principe usurpatore puntata 8, personaggio 2
Lo Sceriffo corrotto.
Questo personaggio, inutile ed ambiguo, bighellona tutto il giorno senza fare nulla di buono ma facendo credere di fare tutto. Viene pagato dall’usurpatore profumatamente ma non solo, per lui riscuote le gabelle si fa suo portavoce ed è suo degno compare. Forte del proprio ruolo di rappresentante della legge non disdice di coltivare anche particolari interessi personali e certi vizietti, inoltre, predilige fare il factotum del principe incompetente per le cose sollazzevoli che non comportano fatica ne richiedano troppo sforzo o intelligenza e, nonostante non ne sia all’altezza e non ne sia degno, ha la mania di voler comandare tutti quelli che gli capitano davanti richiamandoli continuamente e facendoli lavorare anche per lui. Fa il gradasso con i deboli ed il vigliacco con i forti, insomma un tipo fatto apposta per condividere gli stessi vizi del suo padrone.
Pubblicato da Michele Farina alle 13:47 4 commenti
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mercoledì 15 aprile 2009
Scusate giuvinò ma a puteca è a'vosta?
Pubblicato da Michele Farina alle 15:22 8 commenti
Etichette: La cabala Napoletana, proverbi
Scusate giuvinò ma a puteca è a'vosta?
Pubblicato da Michele Farina alle 15:22 8 commenti
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lunedì 13 aprile 2009
Anfiteatro Campano:particolari.

Pubblicato da Michele Farina alle 11:00 0 commenti
Etichette: monumenti, santa maria capua vetere, Storia e memoria
Valutazioni sicure.
Pubblicato da Michele Farina alle 08:19 5 commenti
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domenica 12 aprile 2009
sabato 11 aprile 2009
venerdì 10 aprile 2009
Election day
Considerato che,con una cifra del genere, si potrebbero riparare, se non del tutto, in buona parte i guasti provocati dal terremoto in Abruzzo, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini ed utilizzando in altro modo i proventi della solidarietà degli Italiani, mi domando, perplesso, chi o cosa possa ostare all'adozione di un provvedimento tanto semplice quanto efficace.
Facciamo sentire la nostra di cittadini che, al di là dell'appartenenza politica, sono contro gli sprechi e la cattiva gestione della cosa pubblica ed a favore delle soluzioni di buon senso!
Pubblicato da il pungiglione alle 15:29 5 commenti
La fiaba del principe usurpatore puntata 7, personaggio 1
L’armigero ossequioso.
L’armigero ossequioso, è così detto per le sue spiccate doti subdole e servili che sempre manifesta verso i potenti. Questo individuo che non ha alcuna qualità ne meriti, pur di trarre benefici personali che altrimenti non meriterebbe, ha sempre cura di essere ossequioso smodatamente e falsamente, anche verso le persone che non stima o non considera, purché siano personaggi di potere, stando attento sempre a non contraddirli ed avvallando tutte le loro ragioni con delle ironiche frasi tipo; “e certo sire, e sicuro sire, ma è proprio così sire, ottima decisione sire..ecc” Poi, fa delle feroci critiche alle loro spalle nella sicurezza di averlo confidato al suo interlocutore fidato e spudoratamente al momento giusto sempre rinnega il protettore di turno vendendolo a chi ne voglia la testa non appena la sua stella sia calante.
Pubblicato da Michele Farina alle 00:09 10 commenti
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