venerdì 26 marzo 2010

Pane ed acqua a chi?


Pane ed acqua dati come pasto ai bambini i cui genitori sono in mora con il pagamento della mensa scolastica, questa è la disumana vicenda accaduta nelle scuole elementari e materne di Montecchio Maggiore (VI). Il Responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione “G. Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” Corrado Stillo ha dichiarato: "Questo episodio è un’aperta violazione dei diritti dell’uomo e del fanciullo, riconosciuti dall’Onu e dalla nostra Costituzione, che ha generato delle conseguenze importanti. La prima è una negazione delle regole essenziali della convivenza civile: non si scaricano sui figli le eventuali colpe dei genitori. L’umiliazione subita dai due bambini italiani e dai sei stranieri che si sono visti servire, davanti a tutti, pane ed acqua come punizione, perché i loro genitori non possono permettersi il pagamento di poche decine di euro, suscita una condanna morale senza appello. La tanto declamata integrazione, che deve partire soprattutto nelle scuole dell’infanzia, è stata brutalmente violata in nome di un principio, quello economico, che è agli antipodi del concetto di tutela della dignità della persona umana. Si troveranno i soldi per ripianare il buco nel bilancio di un piccolo comune veneto, ma intanto l’offesa subita e l’infanzia violata rimarranno non solo nella coscienza dei diretti interessati, ma anche in quella di tutte le persone dotate di senso civico, di sensibilità, di carità. Una società così sensibile al nutrimento degli animali domestici, ai cibi dietetici per cani e gatti, alle cliniche veterinarie ed ai centri di pronto soccorso per animali, si rifiuta di dare un piatto di minestra calda a bambini di pochi anni perché 'non in regola con la retta'. La barbarie dell’episodio riporta al Medioevo. Bisogna opporsi in tutti i modi ad un simile mezzo utilizzato per governare un comune italiano: una scelta, quella dell’amministrazione di Montecchio Maggiore, non in linea con i principi di un Paese civile come l’Italia".


Pane ed acqua dati come pasto ai bambini i cui genitori sono in mora con il pagamento della mensa scolastica, questa è la disumana vicenda accaduta nelle scuole elementari e materne di Montecchio Maggiore (VI). Il Responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione “G. Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” Corrado Stillo ha dichiarato: "Questo episodio è un’aperta violazione dei diritti dell’uomo e del fanciullo, riconosciuti dall’Onu e dalla nostra Costituzione, che ha generato delle conseguenze importanti. La prima è una negazione delle regole essenziali della convivenza civile: non si scaricano sui figli le eventuali colpe dei genitori. L’umiliazione subita dai due bambini italiani e dai sei stranieri che si sono visti servire, davanti a tutti, pane ed acqua come punizione, perché i loro genitori non possono permettersi il pagamento di poche decine di euro, suscita una condanna morale senza appello. La tanto declamata integrazione, che deve partire soprattutto nelle scuole dell’infanzia, è stata brutalmente violata in nome di un principio, quello economico, che è agli antipodi del concetto di tutela della dignità della persona umana. Si troveranno i soldi per ripianare il buco nel bilancio di un piccolo comune veneto, ma intanto l’offesa subita e l’infanzia violata rimarranno non solo nella coscienza dei diretti interessati, ma anche in quella di tutte le persone dotate di senso civico, di sensibilità, di carità. Una società così sensibile al nutrimento degli animali domestici, ai cibi dietetici per cani e gatti, alle cliniche veterinarie ed ai centri di pronto soccorso per animali, si rifiuta di dare un piatto di minestra calda a bambini di pochi anni perché 'non in regola con la retta'. La barbarie dell’episodio riporta al Medioevo. Bisogna opporsi in tutti i modi ad un simile mezzo utilizzato per governare un comune italiano: una scelta, quella dell’amministrazione di Montecchio Maggiore, non in linea con i principi di un Paese civile come l’Italia".

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5 Comments:

mascia dice...

Vergognoso!!
Lo è ancor di più quello che stanno dicendo per giustificarsi,ci si appella ad un modulo ed intanto i bambini digiunavano.
Solo in cento persone hanno protestato davanti al Comune, facendo una cena simbolica con pane e acqua, e gli altri 19.900?
Vergogna o inciviltà!!

Anonimo dice...

Perdonatemi se entro a gamba tesa con tutt'altro argomento.
Ho letto sul blog del sig.Prospero Cecere, un suo intervento dal titolo:ECCO I GIAMBURRASCA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE SENZA L'OPUS DEI.
Vi invito a leggere perchè non c'ho capito un fico. Cosa vuol far capire? Che significa?
Robin Hood

mascia dice...

Penso che abbia voluto presentarci questi personaggi come cinque "mascalzoni senza vergogna "!!

Anonimo dice...

Ci vuole un cervello non da poco per capire le elucubrazioni di quell'illetterato che risponde al nome di Prospero Cecere che osa definirsi " giornalista"! Azz!!
Da notare che, in nome della libertà di cui si riempe la bocca, i commenti non sono ammessi in linea con la censura del suo padrone.
Persone come lui dovrebbe andare a scuola di democrazia, dopo essere passati per le scuole superiori, e poi fare un bagno di umiltà prima di criticare colleghi per i quali, opinioni politiche a parte, non sono in grado neanche di fare delle fotocopie!

mascia dice...

Ho cercato di dare un senso logico alle parole:Giamburrasca e Opus Dei.
Cecere non lo conosco,non lo seguo e non so che risponderti!
Ha anche lui un padrone?
Beh!ti dirò che ne conosco tanti che lo hanno e nemmeno lo sanno o fanno finta!
S.Maria è piena di padroni e servitori anche esportati!
ahahahahahahahh!!
Amico mio,c'est la vie!

Per non dimenticarli!

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Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)