E' di nuovo emergenza rifiuti in questa martoriata Campania che i Romani osarono chiamare " felix"! La protesta è esplosa dopo che ai dipendenti del consorzio unico di bacino delle provincie di Napoli e Caserta non sono state pagate le spettanze del mese di Febbraio e tinte fosche connotano il loro futuro di oscuri e drammatici presagi.
La situazione economica del consorzio si presenta assai malmessa, dato che, anche a causa della morosità di diversi comuni, non vi sono i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti e le spese, anche a causa di promozioni a pioggia ed assunzioni non sostenibili, sono lievitate notevolmente fino al punto da diventare insostenibili.
Proprio la gestione degli esuberi ( ben 650), però, potrebbe diventare il detonatore per una protesta che potrebbe coinvolgere larghi strati della popolazione, ormai stufa di sentirsi dire che la crisi è passata da chi ha introitato 8 milioni e mezzo di euro in più rispetto agli anni precedenti e si occupa solo di fare in modo di godersi senza impicci questa immensa ricchezza.
Non so, francamente, in che modo attribuire le responsabilità di questo stato di cose; so solo che mentiva clamorosamente, sapendo di farlo, chi si è vantato di aver risolto definitivamente il problema dei rifiuti in Campania.
Passata la fase emergenziale, conclusasi la fine dell'anno scorso, ecco puntuali ripresentarsi i problemi ingigantiti e cronicizzati da un continuo procastinare le necessarie soluzioni definitive e radicali.
" La situazione è disastrosa in tutta la Regione – ha commentato l´assessore regionale all´ambiente Walter Ganapini - con la fine dalla emergenza rifiuti decretata dal governo e l´abbandono della Protezione Civile, la Presidenza del Consiglio ha lasciato un debito di 2 miliardi di euro. Debito che a Roma non vogliono riconoscere. L´avevo detto da diversi mesi che alla fine i nodi sarebbero arrivati al pettine".
E' di nuovo emergenza rifiuti in questa martoriata Campania che i Romani osarono chiamare " felix"! La protesta è esplosa dopo che ai dipendenti del consorzio unico di bacino delle provincie di Napoli e Caserta non sono state pagate le spettanze del mese di Febbraio e tinte fosche connotano il loro futuro di oscuri e drammatici presagi.
La situazione economica del consorzio si presenta assai malmessa, dato che, anche a causa della morosità di diversi comuni, non vi sono i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti e le spese, anche a causa di promozioni a pioggia ed assunzioni non sostenibili, sono lievitate notevolmente fino al punto da diventare insostenibili.
Proprio la gestione degli esuberi ( ben 650), però, potrebbe diventare il detonatore per una protesta che potrebbe coinvolgere larghi strati della popolazione, ormai stufa di sentirsi dire che la crisi è passata da chi ha introitato 8 milioni e mezzo di euro in più rispetto agli anni precedenti e si occupa solo di fare in modo di godersi senza impicci questa immensa ricchezza.
Non so, francamente, in che modo attribuire le responsabilità di questo stato di cose; so solo che mentiva clamorosamente, sapendo di farlo, chi si è vantato di aver risolto definitivamente il problema dei rifiuti in Campania.
Passata la fase emergenziale, conclusasi la fine dell'anno scorso, ecco puntuali ripresentarsi i problemi ingigantiti e cronicizzati da un continuo procastinare le necessarie soluzioni definitive e radicali.
" La situazione è disastrosa in tutta la Regione – ha commentato l´assessore regionale all´ambiente Walter Ganapini - con la fine dalla emergenza rifiuti decretata dal governo e l´abbandono della Protezione Civile, la Presidenza del Consiglio ha lasciato un debito di 2 miliardi di euro. Debito che a Roma non vogliono riconoscere. L´avevo detto da diversi mesi che alla fine i nodi sarebbero arrivati al pettine".
3 Comments:
caro michele hai ragione si e' ritornato al punto d partenza.
ma ti chiedo una cosa
e per cortesia, evitando di citare il nostro gverno che ha tante colpe gia' acclarte,
mi sieghi dove era il sg Ganapini e tutta le giunta regionale della campania Bassolino compreso, quando non e' cominciato a fuzionare piu il sistema di rccolta dela spazzatura?
TI RICORDO CARO MICHELE che la crisi in campania e' nata piu' o meno con la apertura del CDR di SMARIA fortemente voluta dal sig bassolino sotto la amministrazione Iodice.
in quel periodo, se non erro,
il comune d napoli non riusciva piu' a smaltre la spazzatura della costiera amalfitana.
sbaglio?
Caro Mario, ho avuto già modo di rappresentarti che se in Italia siamo caduti così in basso lo si deve ad un decadimento ed una corruzione della società civile prima ancora che una, ancor più marcata, della classe politica, di destra, di sinistra e di centro ovviamente.
Quel che rimarco è che, mentre c'è chi una volta scoperto con le mani nella marmellata si dimette e a u passo indietro, c'è invece chi sostiene che, nonostante tutto e tutti, il suo operato è legittimo. Tutto qui.
A te le conclusioni.
non mi sembra che il sig bassolino, manifestatamente abbandonato dai suoi sostentitori, e che oggi lo denigrano e cercano voti altrove, dioco si sia dimesso.
concordi.
senza trarre troppe conclusioni e andare per il luongo o il largo.
i suoi ex sostenitori stanno facendo campagna elettorale accusandolo di tutto cio che non funziona in campania.
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