giovedì 16 aprile 2009

TERREMOTO DEL FRIULI - IL DUOMO DI VENZONE

Friuli 6 Maggio 1976. La sera di questo giorno funesto, per quasi un minuto, scosse sismiche del 9° - 10° g della scala Mercalli. Ci sono un migliaio di morti e 2600 feriti. Il patrimonio abitativo e monumentale subisce danni gravissimi. Il Duomo di Venzone viene seriamente danneggiato: crolla la parte aerea della torre, il tetto è squarciato. I danni per quanto ingenti non sono devastanti. La mattina del 15 settembre un nuovo violento sisma, 8°-9° g scala Mercalli, porta a termine la distruzione degli edifici superstiti e il Duomo di Venzone viene letteralmente distrutto. Una massa di macerie. Ho voluto ricordare questo doloroso evento per aprire una seria discussione della ricostruzione. E il Duomo di Venzone ricostruito è diventato il simbolo della ricostruzione. In Friuli tutte le case sono state ricostruite avendo esse la precedenza su tutti gli altri edifici. Poi si è deciso di ricostruire il luogo di culto a rappresentanza significativa della tradizione storico-artistica. Le proposte furono le più varie: dal museo a cielo aperto alla ricostruzione ex novo. Ma i Friulani non potevano accettare di perdere questo importante edificio del 1300. Così con un'infinita pazienza, dopo aver raccolto e catalogati i conci dai cumuli di macerie del Duomo, dopo una documentata campagna fotografica, carte e documenti storici, decisero di ricostruire l'edificio per Anastilosi. Cioè ogni pietra viene collocata nella posizione che occupava prima del crollo. L'impresa, giudicata utopica da molti, fu portata a termine. In altre parti d'Italia si può dire che le cose sono andate allo stesso modo?

Friuli 6 Maggio 1976. La sera di questo giorno funesto, per quasi un minuto, scosse sismiche del 9° - 10° g della scala Mercalli. Ci sono un migliaio di morti e 2600 feriti. Il patrimonio abitativo e monumentale subisce danni gravissimi. Il Duomo di Venzone viene seriamente danneggiato: crolla la parte aerea della torre, il tetto è squarciato. I danni per quanto ingenti non sono devastanti. La mattina del 15 settembre un nuovo violento sisma, 8°-9° g scala Mercalli, porta a termine la distruzione degli edifici superstiti e il Duomo di Venzone viene letteralmente distrutto. Una massa di macerie. Ho voluto ricordare questo doloroso evento per aprire una seria discussione della ricostruzione. E il Duomo di Venzone ricostruito è diventato il simbolo della ricostruzione. In Friuli tutte le case sono state ricostruite avendo esse la precedenza su tutti gli altri edifici. Poi si è deciso di ricostruire il luogo di culto a rappresentanza significativa della tradizione storico-artistica. Le proposte furono le più varie: dal museo a cielo aperto alla ricostruzione ex novo. Ma i Friulani non potevano accettare di perdere questo importante edificio del 1300. Così con un'infinita pazienza, dopo aver raccolto e catalogati i conci dai cumuli di macerie del Duomo, dopo una documentata campagna fotografica, carte e documenti storici, decisero di ricostruire l'edificio per Anastilosi. Cioè ogni pietra viene collocata nella posizione che occupava prima del crollo. L'impresa, giudicata utopica da molti, fu portata a termine. In altre parti d'Italia si può dire che le cose sono andate allo stesso modo?

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1 Comment:

Michele Farina dice...

Neanche gli abruzzesi,io credo, permetteranno, questa volta, che le opere e gli edifici di valore artistico vengano ricostruiti in maniera diversa.Altro che new town!!
Per quanto riguarda gli altri eventi sismici passati, beh... meglio stendere un velo pietoso, specie per quello della valle del Belice.

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