venerdì 23 aprile 2010

Strada querela Il Giornale e Libero.

Il fondatore di Emergency Gino Strada ha annunciato oggi di aver querelato i quotidiani Il Giornale e Libero per alcuni articoli legati all'arresto in Afghanistan dei tre operatori dell'organizzazione non governativa, rilasciati nei giorni scorsi.
"Li abbiamo denunciati, il Giornale e non solo, anche l'altra mini-spazzatura che si chiama Libero", ha detto Strada nel corso di una conferenza stampa insieme a Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, rientrati in Italia mercoledì e oggi alla loro prima apparizione pubblica.
Mostrando la prima pagina del Giornale, che nei giorni del sequestro ha titolato su "confessioni shock" dei tre arrestati, Strada ha detto che "si è scatenato il giornalismo spazzatura". Mostrando poi una prima pagina ricreata virtualmente da Emergency, ha aggiunto che "adesso ci aspettiamo che facciano un titolo 'Liberi, sono innocenti', ma non lo faranno".Aggiungo io che questi giornali, il cui uso non è idoneo neanche per liberarsi dei residui dell'evacuazione, hanno avuto la faccia tosta di scrivere che i nostri operatori umanitari erano stati liberati esclusivamente grazie agli uffici del ministero degli esteri!
"Sono state scritte delle cose infamanti", ha rincarato Garatti, spiegando che leggerle gli fa "ancora più male del fatto di essere stato in carcere per nove giorni".
Strada ha poi ricordato l'apertura dell'inchiesta per calunnia contro ignoti da parte della procura di Roma. "E' comprensibile che gli afghani lo siano (ignoti)", ha detto il fondatore dell'ong, aggiungendo che invece i "nostrani sono notissimi, vorrei un fascicolo anche per loro".
I tre operatori erano stati fermati dalle autorità afghane nell'ospedale di Emergency di Lashkar Gah lo scorso 10 aprile con l'accusa di aver preso parte ad un complotto per assassinare il governatore della regione di Helmand. Sono stati liberati otto giorni dopo perché dichiarati innocenti.
EMERGENCY DA' FASTIDIO
"Siamo liberi perché non c'entriamo niente", hanno ribadito oggi i tre, aggiungendo nuovamente che la loro scarcerazione non è dovuta a pressioni di alcuni tipo ed esprimendo la loro volontà di tornare in Afghanistan, dove comunque sono stati trattati "in modo molto corretto".
"Siamo stati accusati di aver saputo che armi sarebbero entrate nel nostro ospedale... e di averlo saputo perché eravamo in contatto coi talebani", ha spiegato Garatti.
Chi ci sia dietro la vicenda -- ha detto Pagani, unico dei tre a parlare in videoconferenza da Roma -- ancora non si sa.
Secondo Dell'Aira, "ha dato fastidio che l'unica voce presente nella zona... fosse quella di Emergency", perché racconta e documenta gli effetti sui civili del conflitto afghano.
Per quanto riguarda l'ospedale di Lashkar Gah, chiuso dopo l'arresto degli operatori, Strada ha ricordato che al momento è ancora "sigillato", ma che l'obiettivo di Emergency è la sua riapertura.
"L'associazione e Gino si stanno occupando di vedere se ci saranno le condizioni di sicurezza per riaprirlo, stiamo cercando di appianare qualsiasi tipo di dubbio rispetto al fatto che ci siano persone che non vogliono che l'ospedale riapra", ha spiegato Dell'Aira a Reuters, a margine della conferenza.
Tratto da Yahoo notizie
P.S. Chi sa se gente come Gasparri e soci ritenga doverosamente di dover chiedere scusa per le dichiarazioni ,quanto meno, improvvide.

Il fondatore di Emergency Gino Strada ha annunciato oggi di aver querelato i quotidiani Il Giornale e Libero per alcuni articoli legati all'arresto in Afghanistan dei tre operatori dell'organizzazione non governativa, rilasciati nei giorni scorsi.
"Li abbiamo denunciati, il Giornale e non solo, anche l'altra mini-spazzatura che si chiama Libero", ha detto Strada nel corso di una conferenza stampa insieme a Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, rientrati in Italia mercoledì e oggi alla loro prima apparizione pubblica.
Mostrando la prima pagina del Giornale, che nei giorni del sequestro ha titolato su "confessioni shock" dei tre arrestati, Strada ha detto che "si è scatenato il giornalismo spazzatura". Mostrando poi una prima pagina ricreata virtualmente da Emergency, ha aggiunto che "adesso ci aspettiamo che facciano un titolo 'Liberi, sono innocenti', ma non lo faranno".Aggiungo io che questi giornali, il cui uso non è idoneo neanche per liberarsi dei residui dell'evacuazione, hanno avuto la faccia tosta di scrivere che i nostri operatori umanitari erano stati liberati esclusivamente grazie agli uffici del ministero degli esteri!
"Sono state scritte delle cose infamanti", ha rincarato Garatti, spiegando che leggerle gli fa "ancora più male del fatto di essere stato in carcere per nove giorni".
Strada ha poi ricordato l'apertura dell'inchiesta per calunnia contro ignoti da parte della procura di Roma. "E' comprensibile che gli afghani lo siano (ignoti)", ha detto il fondatore dell'ong, aggiungendo che invece i "nostrani sono notissimi, vorrei un fascicolo anche per loro".
I tre operatori erano stati fermati dalle autorità afghane nell'ospedale di Emergency di Lashkar Gah lo scorso 10 aprile con l'accusa di aver preso parte ad un complotto per assassinare il governatore della regione di Helmand. Sono stati liberati otto giorni dopo perché dichiarati innocenti.
EMERGENCY DA' FASTIDIO
"Siamo liberi perché non c'entriamo niente", hanno ribadito oggi i tre, aggiungendo nuovamente che la loro scarcerazione non è dovuta a pressioni di alcuni tipo ed esprimendo la loro volontà di tornare in Afghanistan, dove comunque sono stati trattati "in modo molto corretto".
"Siamo stati accusati di aver saputo che armi sarebbero entrate nel nostro ospedale... e di averlo saputo perché eravamo in contatto coi talebani", ha spiegato Garatti.
Chi ci sia dietro la vicenda -- ha detto Pagani, unico dei tre a parlare in videoconferenza da Roma -- ancora non si sa.
Secondo Dell'Aira, "ha dato fastidio che l'unica voce presente nella zona... fosse quella di Emergency", perché racconta e documenta gli effetti sui civili del conflitto afghano.
Per quanto riguarda l'ospedale di Lashkar Gah, chiuso dopo l'arresto degli operatori, Strada ha ricordato che al momento è ancora "sigillato", ma che l'obiettivo di Emergency è la sua riapertura.
"L'associazione e Gino si stanno occupando di vedere se ci saranno le condizioni di sicurezza per riaprirlo, stiamo cercando di appianare qualsiasi tipo di dubbio rispetto al fatto che ci siano persone che non vogliono che l'ospedale riapra", ha spiegato Dell'Aira a Reuters, a margine della conferenza.
Tratto da Yahoo notizie
P.S. Chi sa se gente come Gasparri e soci ritenga doverosamente di dover chiedere scusa per le dichiarazioni ,quanto meno, improvvide.

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