domenica 25 aprile 2010

Falsi poveri e bisognosi veri.

Su di una cosa, mi spiace doverlo ammettere, Berlusconi ed il suo governo hanno ragione almeno in parte e cioè che la crisi economica di questi anni è oramai passata od, addirittura, non è mai esistita, almeno nelle catastrofiche proporzioni riportate dai giornali. 
Da qualche tempo, a cadenza mensile, una marea di varia umanità, oltre trecento la cui grandissima parte ha dichiarato di non aver alcun reddito, si riversa presso gli appositi uffici del Comune di S. Maria C. V. e similmente avviene in altri Comuni per ritirare il cd. “ Pacco alimentare” : molti vengono in macchina, hanno il telefono cellulare, sono ben vestiti e curati, denotano, insomma, uno stile di vita, almeno in apparenza, in stridente contrasto con quello che invece si potrebbe supporre dalle loro dichiarazioni di assoluta indigenza.E’ ovvio, ma è bene ribadirlo, che tra di esse vi sono persone, in estremo disagio economico,che senza l’aiuto di familiari, enti di assistenza ed anche iniziative come queste sarebbero costrette, ed in parte lo sono, a vivere in condizioni di effettiva povertà.
Ed allora, mi chiedo, non sarebbe il caso di controllare dettagliatamente la posizione di tutti gli aventi diritto, affidando l’elenco a chi di mestiere effettua controlli tributari e cioè la Guardia di Finanza, al fine di eliminare dall’elenco e, se del caso, denunciare per false dichiarazioni chi invece un reddito proprio, benché irrisorio,ce l’ha?
Già, perché anche chi ( lavoratori saltuari, cassa integrati, invalidi, anziani con pensione sociale, ecc.) ha un reddito irrisorio che però dichiara o è costretto a farlo, ha diritto, come e più di chi rende una dichiarazione infedele o falsa, ad accedere a queste misure di contrasto alla povertà.
Moltissime, infatti, sono state le persone che, a fronte di una situazione di effettiva ed evidente difficoltà derivante in alcuni casi, purtroppo, da licenziamenti o fallimenti di attività, si sono trovate di fronte l’ostacolo insormontabile del “ reddito zero” che ha precluso loro, stroncandole, ogni possibilità.
Si affidino, dunque, questi controlli e si eliminino dalle liste coloro che hanno percepito indebitamente aiuti alimentari destinati a chi, magari, anche per dignità personale, davanti alla quale noi tutti dovremmo avere più rispetto, o più semplicemente per regole e criteri che si sono rivelati aggirabili da chi ha dimostrato pochi scrupoli, non ha goduto di quanto spettante loro.
Un’ ultima notazione la riservo a noi “ spettatori” neutrali: ecco io sogno una società che si faccia carico delle rivendicazioni dei soggetti più deboli e che si indigni davanti ad evidenti ingiustizie. Smettiamola di essere “ neutrali” e scendiamo al fianco di chi è vittima di prepotenza: la crudele conseguenza di questa ignavia potrebbe vederci toccare in sorte la stessa parte di vittime riservata a quelle persone delle quali oggi colpevolmente ci disinteressiamo.

Su di una cosa, mi spiace doverlo ammettere, Berlusconi ed il suo governo hanno ragione almeno in parte e cioè che la crisi economica di questi anni è oramai passata od, addirittura, non è mai esistita, almeno nelle catastrofiche proporzioni riportate dai giornali. 
Da qualche tempo, a cadenza mensile, una marea di varia umanità, oltre trecento la cui grandissima parte ha dichiarato di non aver alcun reddito, si riversa presso gli appositi uffici del Comune di S. Maria C. V. e similmente avviene in altri Comuni per ritirare il cd. “ Pacco alimentare” : molti vengono in macchina, hanno il telefono cellulare, sono ben vestiti e curati, denotano, insomma, uno stile di vita, almeno in apparenza, in stridente contrasto con quello che invece si potrebbe supporre dalle loro dichiarazioni di assoluta indigenza.E’ ovvio, ma è bene ribadirlo, che tra di esse vi sono persone, in estremo disagio economico,che senza l’aiuto di familiari, enti di assistenza ed anche iniziative come queste sarebbero costrette, ed in parte lo sono, a vivere in condizioni di effettiva povertà.
Ed allora, mi chiedo, non sarebbe il caso di controllare dettagliatamente la posizione di tutti gli aventi diritto, affidando l’elenco a chi di mestiere effettua controlli tributari e cioè la Guardia di Finanza, al fine di eliminare dall’elenco e, se del caso, denunciare per false dichiarazioni chi invece un reddito proprio, benché irrisorio,ce l’ha?
Già, perché anche chi ( lavoratori saltuari, cassa integrati, invalidi, anziani con pensione sociale, ecc.) ha un reddito irrisorio che però dichiara o è costretto a farlo, ha diritto, come e più di chi rende una dichiarazione infedele o falsa, ad accedere a queste misure di contrasto alla povertà.
Moltissime, infatti, sono state le persone che, a fronte di una situazione di effettiva ed evidente difficoltà derivante in alcuni casi, purtroppo, da licenziamenti o fallimenti di attività, si sono trovate di fronte l’ostacolo insormontabile del “ reddito zero” che ha precluso loro, stroncandole, ogni possibilità.
Si affidino, dunque, questi controlli e si eliminino dalle liste coloro che hanno percepito indebitamente aiuti alimentari destinati a chi, magari, anche per dignità personale, davanti alla quale noi tutti dovremmo avere più rispetto, o più semplicemente per regole e criteri che si sono rivelati aggirabili da chi ha dimostrato pochi scrupoli, non ha goduto di quanto spettante loro.
Un’ ultima notazione la riservo a noi “ spettatori” neutrali: ecco io sogno una società che si faccia carico delle rivendicazioni dei soggetti più deboli e che si indigni davanti ad evidenti ingiustizie. Smettiamola di essere “ neutrali” e scendiamo al fianco di chi è vittima di prepotenza: la crudele conseguenza di questa ignavia potrebbe vederci toccare in sorte la stessa parte di vittime riservata a quelle persone delle quali oggi colpevolmente ci disinteressiamo.


Articoli correlati per categorie



0 Comments:

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)