giovedì 18 febbraio 2010

Il ponte sulle frane.

E’ così che immagino il ponte sullo stretto di Messina: un lungo ed avveniristico nastro d’asfalto che tra qualche ventennio ( forse) collegherà le frane che, egualmente distribuite tra Calabria e Sicilia e provocate dalla cattiva gestione del territorio, stanno distruggendo 2 tra le regioni che proprio dalle bellezze naturali del territorio avrebbero dovuto trarre parte consistente del proprio sostentamento economico. Relazioni di geologi, segnalazioni di ambientalisti,lo stesso Dipartimento della Protezione Civile hanno segnalato, specie al ricorrente verificarsi di eventi luttuosi,il rischio idrogeologico del territorio italiano. Ciononostante, l’azione dell’uomo e le continue modifiche del territorio hanno, da un lato, incrementato la possibilità di accadimento dei fenomeni e, dall’altro, aumentato la presenza di beni e di persone nelle zone dove tali eventi erano possibili e si sono poi manifestati, a volte con effetti catastrofici. L’abbandono dei terreni montani, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente, l’apertura di cave di prestito, l’occupazione di zone di pertinenza fluviale,  il prelievo abusivo di inerti dagli alvei fluviali, la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio italiano. Eppure c’è ancora chi ritiene la costruzione del ponte sullo stretto come un’ azione prioritaria, in difetto della quale ogni ipotesi di sviluppo della Sicilia e del meridione in genere è costretta a segnare il passo. Intendiamoci: non sono contrario al ponte per partito preso ed incondizionatamente, tutt’altro; ritengo, anzi, che, in condizioni di sicurezza, il ponte vada fatto, ma SOLO dopo che si saranno risolti gli altri temi ( risistemazione del territorio ed eliminazione del rischio idrogeologico, completamento ed ammordamento della rete stradale, autostradale e ferroviaria, costruzione delle infrastrutture logistiche mancanti), questi si prioritari e necessari affinché l’utilizzo dello stesso ponte consenta la massima resa in tema di sviluppo del territorio: è facile immaginare che, da solo, un ponte  che sia difficilmente raggiungibile, così come lo è oggi , non asciugherà di una goccia il sudore che dovranno versare  coloro che dal continente vorranno recarsi in Sicilia e viceversa.

E’ così che immagino il ponte sullo stretto di Messina: un lungo ed avveniristico nastro d’asfalto che tra qualche ventennio ( forse) collegherà le frane che, egualmente distribuite tra Calabria e Sicilia e provocate dalla cattiva gestione del territorio, stanno distruggendo 2 tra le regioni che proprio dalle bellezze naturali del territorio avrebbero dovuto trarre parte consistente del proprio sostentamento economico. Relazioni di geologi, segnalazioni di ambientalisti,lo stesso Dipartimento della Protezione Civile hanno segnalato, specie al ricorrente verificarsi di eventi luttuosi,il rischio idrogeologico del territorio italiano. Ciononostante, l’azione dell’uomo e le continue modifiche del territorio hanno, da un lato, incrementato la possibilità di accadimento dei fenomeni e, dall’altro, aumentato la presenza di beni e di persone nelle zone dove tali eventi erano possibili e si sono poi manifestati, a volte con effetti catastrofici. L’abbandono dei terreni montani, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente, l’apertura di cave di prestito, l’occupazione di zone di pertinenza fluviale,  il prelievo abusivo di inerti dagli alvei fluviali, la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio italiano. Eppure c’è ancora chi ritiene la costruzione del ponte sullo stretto come un’ azione prioritaria, in difetto della quale ogni ipotesi di sviluppo della Sicilia e del meridione in genere è costretta a segnare il passo. Intendiamoci: non sono contrario al ponte per partito preso ed incondizionatamente, tutt’altro; ritengo, anzi, che, in condizioni di sicurezza, il ponte vada fatto, ma SOLO dopo che si saranno risolti gli altri temi ( risistemazione del territorio ed eliminazione del rischio idrogeologico, completamento ed ammordamento della rete stradale, autostradale e ferroviaria, costruzione delle infrastrutture logistiche mancanti), questi si prioritari e necessari affinché l’utilizzo dello stesso ponte consenta la massima resa in tema di sviluppo del territorio: è facile immaginare che, da solo, un ponte  che sia difficilmente raggiungibile, così come lo è oggi , non asciugherà di una goccia il sudore che dovranno versare  coloro che dal continente vorranno recarsi in Sicilia e viceversa.

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7 Comments:

mario dice...

saluti
faccio a seguito a quanto da me detto nel post precedente e mi RIPETO.
na il rischio idrogeologico e' solo e sempre colpa del governo di berlusconi?
mi spiego, per i soliti strimpellatori a senso unico:
il governo ha tagliato fondi, sicuramente necessari,? fa bene chi critica.
ma Vi faccio una domanda a voi tutti.
l'italia campa sugli aiuti e sui fondi per evitare catastrofi come quella di qualche giorno fa'?
ma secondo voi se ci stavano fondi per ricerche, studi e quant'altro di bello ci puo' riempire la bocca, quella frana non ci sarebbe stata?
ma che facciamo come gli struzzi mettiamo la testa nel buco sottoterra e lasciamo il resto del corpo fuori all'aria aperta?
non sarebbe piu' giusto dire che l'UOMO sta' distruggendo la natura, l'intero ecosistema e quant'altro ci sia di equilibrio nella natura.
disboscamenti a tutt'andare, costruzione su aree a rischio frana, in zona archeologiche, sui letti dei fiumi, in riva al mare.
qualche esempio?
Villaggio Coppola, Furore, le pendici del vesuvio.
che facciamo continuaiamo?
no, oenso che basti.
basti a dire che e' l'UOMO che vive la nostra terra a cambiare non la politica.
ma secondo voi quelli che hanno costruito in quei paesi siciliani colpiti dalle france lo hanno fatto tutti perche beneficiati dal condono e dalla sopperessione dell'ICI?
o molto piu' semplicemente perche sono stati degli stolti, che hanno ignorato i pericoli, omettendo anche delle pratiche preliminari ed importati con i sondaggi nel terreno, da cui si poteva evincere il pericolo di frana.
mancano le regole e mancano gli uomini , non la politica e i fondi.
come puo' essere che un intero paese, e dico un intero paese sia minacciato dalla frana.
ma tutti e dico proprio tutti hanno costruito abusivamente?
e tutti questi hanno votato berlusconi?
" Nel 2001 Visco fu condannato in via definitiva per abusivismo edilizio per via di alcuni ampliamenti illeciti della sua abitazione a Pantelleria, con una pena di 10 giorni di arresto, 20 milioni di lire di ammenda e l'ordine di riduzione in pristino dei luoghi, cioè la demolizione delle opere abusive"
l'abusivismo Bipartisan?
saluti
mario

Anonimo dice...

Mario, difendi Berlusconi anche quando non è accusato?
Lapsus freudiano? No, coda di paglia.
Ahahahahah

Anonimo dice...

Berlusconi di guai pare che ne combini davvero tanti perché, oltre a generare indirettamente gli ossessionati dell'antiberlusconismo (per lo più "veterosinistroidi" e magistrati, quelli si che stanno rovinando l'italia, a parere di molti), genera anche, in una sorta di implosiva proliferazione, gli ossessionati del berlusconismo.

Smettiamola una buona volta di dare la colpa a berlusconi per tutto ciò che di negativo accade.

Proviamo a stilare una lista di cose in cui, la sua politica non ha colpe; per esempio lui non c'entra :
- se piove;
- se esiste la quarta dimensione e l'universo è in continua espansione;
- se il dodo si è estinto, perché ciò è avvenuto prima che lui nascesse;
- se due rette non parallele nello spazio si incontrano in solo punto;
- se l'asintoto è tangente alla curva in un punto all'infinito;

ed infine:

- se la mamma ed il papà di molte persone non decisero, quella volta, di andare al cinema;
- se la giustizia, come dice mascia, non è di questa esistenza;

mario dice...

clap, clap, clap, clap.
va bene!.
non avendo il sonoro provo a fare qualche fumetto cosi e' piu' comprensibile, visto che siamo abituati,
e mi rivolgo agli ultimi commentatori,
a fare della frase " piove, governo ladro" lo stile di vita.
ci riempiamo la bocca di belle parole, di critiche al governo berlusconi e dopo tutti contenti e con la coscienza a posto, diciamo
" io ho fatto il mio dovere, ho detto le mie belle cose contro il berlusconi, e contro il uo governo fate voi ora".
ma che scherziamo.
io ho, se qualcuno riesce a leggere tra le righe di quel che scrivo, concordato su cio' che dice pungiglione riguardo alla opportunita della costruzione del ponte di messina, ma nel contempo sono andato cercando di mettere in risalto le responsabilita, IMMENSE di decenni di malagestione della politica e delle amministrazioni succedutesi.
cio' non significa che non bisogna fare noiente in politica, sarebbe sciocco perche cosi ci si autodristrugge.
cio' che mi premeva, e qui faccio una traduzione, mettere in luce, A MIO AVVISO, la necessita di cambiare prima gli uomini che vanno a votare, che costruiscono case, che vivono su questa terra e poi si cambia anche la politca e i politici.
p.s. sempre e SOLO per gli ultimi anonimi, Vi ricordo che il sig VISCO, gia' sottosegretario al governo Prodi,ha passato piu' tempo denunciando quelli che lo criticavano ed attaccavano, che non compiendo atti di governo.
questo non mi sembra, per la par condicio democrazia o no?
comunque IO cerco di tenere gli occhi aperti e guardarmi intorno.
poerche' non e' che dicendo abbasso berlusconi, abbasso prodi, abbasso quello e abbasso quell'altro, si risolvono i problemi di questo paese. e con i fatti e anche con l'esercizio del diritto al voto.
saluti
mario

Anonimo dice...

pensiero di mario in una notte di mezza estate : io voto ...... ergo sum .

mascia dice...

All'anonimo delle 11.39,secondo te:
La giustizia è di questo mondo?
la legge è uguale per tutti?
ma come mai non viene applicata per tutti allo stesso modo?

mario dice...

perla anonimo delle 18:47,
" ergo sum".
e' una cosa intelligente?
dobbiamo appaludrie?
debbo ridere
fammi la traduzione e ne saro' contento.
TI RISPIEGO CIO CHE HO DETTO.
non e' con le belle parole, con le frasi ad effetto che si cambiano le cose.
saluti
mario

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