giovedì 4 febbraio 2010

Gelmini :Riforma scolastica

Il consiglio dei Ministri approva e, dal prossimo anno scolastico entrerà in vigore la riforma dell'istruzione secondaria superiore,i licei diventano sei ,infatti rispetto al vecchio sistema che prevedeva il liceo classico, artistico e scientifico oltre al magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, viene introdotto anche un liceo musicale e coreutico e un liceo delle scienze umane(che va a sostituire quello sociopsicopedagogico) inoltre, viene aumentata l'autonomia scolastica e le ore di matematica e lingue straniere.Per quanto riguarda gli istituti tecnici,gli attuali 10 settori saranno ridotti a due:uno economico ed uno tecnologico;la centralità delle attività di laboratorio viene confermata e,in base ai vari indirizzi tecnologici,viene garantita la presenza di insegnanti tecnico -pratici in misura oraria crescente dal 1° al 5° anno con la possibilità di tirocini e stage.
Mariastella Gelmini,ministro dell'istruzione,ha affermato che si tratta di un vero e proprio intervento epocale,tendente alla qualità e non alla quantità e che dà la possibilità all'istruzione tecnica di non essere più classificata di serie "B".
Secondo Berlusconi,riforma necessaria per una scuola che"sforna ragazzi che non avendo all'Università si immettono nel mondo del lavoro".
Piero Bernocchi,portavoce dei Cobas,afferma invece,che riducendo le materie e sopprimendo i laboratori,migliaia di precari si ritroveranno senza posti di lavoro.


Il consiglio dei Ministri approva e, dal prossimo anno scolastico entrerà in vigore la riforma dell'istruzione secondaria superiore,i licei diventano sei ,infatti rispetto al vecchio sistema che prevedeva il liceo classico, artistico e scientifico oltre al magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, viene introdotto anche un liceo musicale e coreutico e un liceo delle scienze umane(che va a sostituire quello sociopsicopedagogico) inoltre, viene aumentata l'autonomia scolastica e le ore di matematica e lingue straniere.Per quanto riguarda gli istituti tecnici,gli attuali 10 settori saranno ridotti a due:uno economico ed uno tecnologico;la centralità delle attività di laboratorio viene confermata e,in base ai vari indirizzi tecnologici,viene garantita la presenza di insegnanti tecnico -pratici in misura oraria crescente dal 1° al 5° anno con la possibilità di tirocini e stage.
Mariastella Gelmini,ministro dell'istruzione,ha affermato che si tratta di un vero e proprio intervento epocale,tendente alla qualità e non alla quantità e che dà la possibilità all'istruzione tecnica di non essere più classificata di serie "B".
Secondo Berlusconi,riforma necessaria per una scuola che"sforna ragazzi che non avendo all'Università si immettono nel mondo del lavoro".
Piero Bernocchi,portavoce dei Cobas,afferma invece,che riducendo le materie e sopprimendo i laboratori,migliaia di precari si ritroveranno senza posti di lavoro.



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