giovedì 5 marzo 2009

DIALETTI, LE NOSTRE RADICI NOBILI

I dialetti stanno rapidamente scomparendo. E' l'inevitabile processo di modernizzazione dell'Italia? Pasolini ancora negli anni '70 parlò di catrastofe antropologica. Sembra che solo i poeti ci cimentino ancora con questa lingua delle nostre radici capace di un'espressività negata alla lingua italiana. Sentite questa poesia del grande Totò (cito a memoria): "Quanno 'o sole 'a sera se ne trase e dà 'a cunsegna 'a luna pà nuttata l'è dice inta a recchia: me raccumanne tutte e nnammurate! " Anche la nostra zona è interessata da questo processo? Cosa si può fare? E' opportuno inserire materia d'insegnamento nelle scuole? In altre Regioni lo stanno facendo. A Milano in questi giorni c'è "Volgar'Eloquio" un'interessante rassegna di poesia, teatro, musica di dialetti italiani.

I dialetti stanno rapidamente scomparendo. E' l'inevitabile processo di modernizzazione dell'Italia? Pasolini ancora negli anni '70 parlò di catrastofe antropologica. Sembra che solo i poeti ci cimentino ancora con questa lingua delle nostre radici capace di un'espressività negata alla lingua italiana. Sentite questa poesia del grande Totò (cito a memoria): "Quanno 'o sole 'a sera se ne trase e dà 'a cunsegna 'a luna pà nuttata l'è dice inta a recchia: me raccumanne tutte e nnammurate! " Anche la nostra zona è interessata da questo processo? Cosa si può fare? E' opportuno inserire materia d'insegnamento nelle scuole? In altre Regioni lo stanno facendo. A Milano in questi giorni c'è "Volgar'Eloquio" un'interessante rassegna di poesia, teatro, musica di dialetti italiani.

Articoli correlati per categorie



7 Comments:

Anonimo dice...

il napoletano è una "lingua nobile" fortunatamente ancora molto viva.

Anonimo dice...

Con la parola dialetto si vuole indicare l'idioma del popolo di una determinata zona geografica che si differenzia dalla lingua nazionale.
E' un patrimonio incorporeo fatto di suoni e parole che vanno a caratterizzare l'appartenenza al luogo dove sono originate le proprie radici.Il nostro e' il dialetto napoletano che da anni esportiamo all'estero con la musica e la poesia,e' un bene culturale prezioso,che ha provocato emozioni e sensazioni bellissime ed e' stato capace di far sognare tante persone.
Alcune regioni hanno pensato di rivalutarlo introducendolo nelle scuole mentre altre si sono rifiutate ma non importa: l'interessante e' fare il possibile affinche' non venga accantonato e dimenticato tanto da divenire solo un vecchio ricordo della memoria

Anonimo dice...

La lingua Napoletana, é la più espressiva di tutti i dialetti, è come una macchina fotografica immortala inequivocabilmente le situazioni meglio di qualsiasi altra descrizione!

Anonimo dice...

Ma, conoscete gli altri dialetti?

VENEZIANO dice...

Vecio parlar che tu à 'l tò saòr un s'cip del lat de la Eva..(Vecchio dialetto che hai nel tuo sapore un gocciolo del latte di Eva..dialetto veneto) Andrea Zanzotto
Mi soj insumiàt di mangià ùa,un grignèl par volta, da una rap verdulìn e plomp...(Mi sono sognato di mangiare uva, un grano alla volta, da un grappolo verdolino e fradicio...dialetto friulano) Pier Paolo Pasolini

Anonimo dice...

la differenza tra il napoletano e gli altri dialetti è che il primo è una lingua internazionale e lo capiscono anche in cina,mentre gli altri, fuori dalle proprie regioni, non li capisce nessuno.
laticauda

Anonimo dice...

A me sembra che il dialetto napoletano si sta modificando rapidissimamente perchè i giovani si vergognano di parlarlo. Anche perchè lo conoscono poco. I primi rudimenti la maggior parte li apprendono dai nonni! Una specie di misto mare che non si capisce gran chè.

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)