mercoledì 9 dicembre 2009

Silviuzzo e la mafia.


Siamo arrivati al paradosso che, per dimostrare che "Silviuzzo" non è contrario alla mafia, il giornale "Libero" sostiene che il premier in persona ha ordinato l'arresto di 2 esponenti di primo piano delle cosche mafiose.
Non so se valga la pena di ribadire che gli arresti non li fa il governo, né tantomeno Berlusconi, ma gli organi di polizia coordinati e diretti dai magistrati che conducono le indagini e poi firmano i provvedimenti di arresto e custodia cautelare. Quegli stessi magistrati, nel mirino dei clan mafiosi, oggetto un giorno sì e l'altro pure di attacchi dello stesso Berlusconi ed altri autorevoli esponenti del suo governo, che adesso ha pure il coraggio di vantarsi di questi arresti eccellenti.La cosa è di tale lampante evidenza che qualche lettore potrebbe offendersi della elementare ovvietà delle mie informazioni e protestare per l'insulto alla propria intelligenza!
Ma se, anche se solo per un solo istante, volessimo aderire alla tesi del giornale, verrebbe da chiedersi come mai allora i 2 boss non sono stati arrestati prima, cosa mai sarebbe loro successo se Berlusconi non fosse stato pressato dalla necessità di dover dimostrare la sua lotta alla mafia con il loro arresto ed infine perchè non ordina, perchè pare dipenda solo da Lui, l'immediato arresto di tutti i mafiosi?
La verità è una sola: un politico, anche se si chiama Berlusconi, può e deve dimostare la propria volontà di combattere la delinquenza organizzata in generale in un solo modo e cioè con il proprio comportamento, con le proprie azioni.
Il continuo sottrarsi ai procedimenti giudiziari, la formulazione e l'approvazione di ben 18 leggi ad personam ( volte cioè alla sua personale tutela a scapito degli interessi dello Stato e dei cittadini), la sua provata frequentazione di personaggi mafiosi ( Dell'Utri, Mangano, ecc.), il minimizzare ( Berlusconi in un suo viaggio in Russia disse che la mafia coinvolgeva non più di 200 persone) ed il " normalizzare" ( il suo Ministro Lunardi -2° governo Berlusconi- disse che con la mafia gli Italiani dovevano imparare a convivere) il problema della mafia costituiscono,invece, le azioni che dimostrano l'assenza di qualunque intenzione di debellare il male mafioso, anzi!


Siamo arrivati al paradosso che, per dimostrare che "Silviuzzo" non è contrario alla mafia, il giornale "Libero" sostiene che il premier in persona ha ordinato l'arresto di 2 esponenti di primo piano delle cosche mafiose.
Non so se valga la pena di ribadire che gli arresti non li fa il governo, né tantomeno Berlusconi, ma gli organi di polizia coordinati e diretti dai magistrati che conducono le indagini e poi firmano i provvedimenti di arresto e custodia cautelare. Quegli stessi magistrati, nel mirino dei clan mafiosi, oggetto un giorno sì e l'altro pure di attacchi dello stesso Berlusconi ed altri autorevoli esponenti del suo governo, che adesso ha pure il coraggio di vantarsi di questi arresti eccellenti.La cosa è di tale lampante evidenza che qualche lettore potrebbe offendersi della elementare ovvietà delle mie informazioni e protestare per l'insulto alla propria intelligenza!
Ma se, anche se solo per un solo istante, volessimo aderire alla tesi del giornale, verrebbe da chiedersi come mai allora i 2 boss non sono stati arrestati prima, cosa mai sarebbe loro successo se Berlusconi non fosse stato pressato dalla necessità di dover dimostrare la sua lotta alla mafia con il loro arresto ed infine perchè non ordina, perchè pare dipenda solo da Lui, l'immediato arresto di tutti i mafiosi?
La verità è una sola: un politico, anche se si chiama Berlusconi, può e deve dimostare la propria volontà di combattere la delinquenza organizzata in generale in un solo modo e cioè con il proprio comportamento, con le proprie azioni.
Il continuo sottrarsi ai procedimenti giudiziari, la formulazione e l'approvazione di ben 18 leggi ad personam ( volte cioè alla sua personale tutela a scapito degli interessi dello Stato e dei cittadini), la sua provata frequentazione di personaggi mafiosi ( Dell'Utri, Mangano, ecc.), il minimizzare ( Berlusconi in un suo viaggio in Russia disse che la mafia coinvolgeva non più di 200 persone) ed il " normalizzare" ( il suo Ministro Lunardi -2° governo Berlusconi- disse che con la mafia gli Italiani dovevano imparare a convivere) il problema della mafia costituiscono,invece, le azioni che dimostrano l'assenza di qualunque intenzione di debellare il male mafioso, anzi!

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5 Comments:

Anonimo dice...

Son daccordo con te. Però lasciami dire una cosa: non credo che Silviuzzo,come lo ha chiamato Belpietro,è il mandante delle stragi di Firenze, Milano, e Roma.
No, non credo in questo teorema.

Plinio Il Giovane

mario dice...

saluti
sono d'accordo con te con il fatto delle leggi ad personam e che un politico e' contro la mafia e contro la delinquenza con le azioni e non solo con le parole.
ma ti faccio una domanda:
ritieni caro puniglione che LIBERO sia un giornale degno di essere letto.
perche io non riesco nemmeno a guardarlo da lontano quando vado in edicola.
il problema e' che ci sta gente che va' a comprarlo e ritiene le notizie pubblicate come cose sante.
pazzesco.
saluti
mario

Anonimo dice...

Pungiglione, pungiglione!! sei il prototipo del Comunista tirato fuori dall'armadio. Lavoro agli operai e pane a me!!
Se la sinistra vuole governare, si proponga ai lavoratori come baluardo di garanzia e non pensi sempre e solo alle poltrone e a come andare in c..... agli operai, ti posso dire che oggi gli operai traditi dal cosiddetto partito dei lavoratori, (sarà poi mai stato vero??) e dei sindacati (antra cloaca di opportunisti e trampolino di lancio per far carriera politica sulle spalle dei lavoratori), votano a destra, ma non quella di Silviuzzo!!!!!!!!
Silviuzzo sta facendo i suoi interessi come hanno fatto tutti gli altri,chi non li ha fatti prima anche la sinistra, ma Silviuzzo sta facendo anche quello che la sinistra non ha fatto, e a voi da tanto fastidio, GOVERNAREEEEE!!!!!!!!!

Anonimo dice...

CI SONO PROBLEMI DI CONNESSIONE

antonio dice...

Fini e Napolitano indignati per un discorso di Berlusconi a Bonn.Il premier italiano ha creato relazioni sempre più conflittuali con il capo del governo italiano e Gianfranco Fini.Si è qualificato come «super» Primo ministro e ha detto: «Tutti si chiedono: dove si trova uno forte e duro, con le palle come Silvio Berlusconi? ».
Aggiudicandosi così l'interesse internazione.

Per non dimenticarli!

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