lunedì 7 dicembre 2009

Scuola privata "I Carissimi".


Io, come la quasi totalità dei cittadini Sammaritani, ritenevo che il superlativo assoluto “ Carissimi” traesse origine dall’aggettivo “caro” nel senso di amato, benvoluto, prediletto; devo, purtroppo ricredermi ed assegnare al medesimo superlativo la probabile ed aggiuntiva origine dall’aggettivo “caro” in quanto costoso, esoso e non a buon mercato.

Donde trae origine il mio ravvedimento? Dalla richiesta avanzata dai vertici della scuola privata V. Peccerillo , “I Carissimi” appunto, per consentire ai ragazzi di sette classi di scuola elementare dell’Istituto “ Principe di Piemonte” di continuare a fare lezione dopo la dichiarazione di inagibilità dello storico edificio di Corso Garibaldi.

Non è mio compito né ho le competenze per discutere sulle cause che hanno originato, a così poco tempo dall’inizio dell’anno scolastico, l’inagibilità di uno dei più importanti ed amati edifici scolastici della città, se non il più amato, ma una riflessione sul “presunto” tentativo di speculare sull’inefficienza della Pubblica Amministrazione va fatta.

Se è vero che l’Istituto privato abbia richiesto 15.000 Euro e 500 Euro a classe al mese, così come riportato da numerosi organi di stampa locali, per consentire a bambini di questa città di proseguire gli studi con il minimo disagio possibile e superare questa fase di emergenza, se ciò, dicevo, fosse vero questa condotta non potrebbe certo essere additata quale meritoria ed esemplare, specie se avanzata da grandi precettori quali erano e sono i fratelli delle scuole Cristiane dell’Istituto V. Peccerillo.

Ogni Istituto privato, Peccerillo incluso, in frangenti come questi, HA diritto di ottenere una quota di ristoro, ciò sia detto chiaramente per sgombrare il campo da possibili equivoci, a nessun privato, infatti, può essere richiesto di sostenere oneri propri dello Stato e della P.A. , e se, come mi auguro, c’è stato un travisamento di cifre, spero che l’Istituto, per bocca della direzione, smentisca categoricamente che si sia verificata tale eventualità, la cui diffusione, in ogni caso ed a prescindere dalle cifre in discussione, non ha brillato certo per tempismo e bon ton.

Resta il rammarico per le inquietanti ombre e gli imbarazzanti pettegolezzi che, dopo il caso dell’asilo di Pistoia, si allungano sulle scuole private Italiane.


Io, come la quasi totalità dei cittadini Sammaritani, ritenevo che il superlativo assoluto “ Carissimi” traesse origine dall’aggettivo “caro” nel senso di amato, benvoluto, prediletto; devo, purtroppo ricredermi ed assegnare al medesimo superlativo la probabile ed aggiuntiva origine dall’aggettivo “caro” in quanto costoso, esoso e non a buon mercato.

Donde trae origine il mio ravvedimento? Dalla richiesta avanzata dai vertici della scuola privata V. Peccerillo , “I Carissimi” appunto, per consentire ai ragazzi di sette classi di scuola elementare dell’Istituto “ Principe di Piemonte” di continuare a fare lezione dopo la dichiarazione di inagibilità dello storico edificio di Corso Garibaldi.

Non è mio compito né ho le competenze per discutere sulle cause che hanno originato, a così poco tempo dall’inizio dell’anno scolastico, l’inagibilità di uno dei più importanti ed amati edifici scolastici della città, se non il più amato, ma una riflessione sul “presunto” tentativo di speculare sull’inefficienza della Pubblica Amministrazione va fatta.

Se è vero che l’Istituto privato abbia richiesto 15.000 Euro e 500 Euro a classe al mese, così come riportato da numerosi organi di stampa locali, per consentire a bambini di questa città di proseguire gli studi con il minimo disagio possibile e superare questa fase di emergenza, se ciò, dicevo, fosse vero questa condotta non potrebbe certo essere additata quale meritoria ed esemplare, specie se avanzata da grandi precettori quali erano e sono i fratelli delle scuole Cristiane dell’Istituto V. Peccerillo.

Ogni Istituto privato, Peccerillo incluso, in frangenti come questi, HA diritto di ottenere una quota di ristoro, ciò sia detto chiaramente per sgombrare il campo da possibili equivoci, a nessun privato, infatti, può essere richiesto di sostenere oneri propri dello Stato e della P.A. , e se, come mi auguro, c’è stato un travisamento di cifre, spero che l’Istituto, per bocca della direzione, smentisca categoricamente che si sia verificata tale eventualità, la cui diffusione, in ogni caso ed a prescindere dalle cifre in discussione, non ha brillato certo per tempismo e bon ton.

Resta il rammarico per le inquietanti ombre e gli imbarazzanti pettegolezzi che, dopo il caso dell’asilo di Pistoia, si allungano sulle scuole private Italiane.


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7 Comments:

Anonimo dice...

Purtroppo è una scuola per soli facoltosi.
Questa è la missione dei padri cattolici.
Un operaio.

mario dice...

saluti
che la scuola privata costi, e i " carissimi" in particolare e' cosa risaputa a s.maria c.v..
io ne ho esperienza.
come ha detto il pungilgione spero che i vertici della scuola smentiscano la notizia dei numeri.
che non sia la notizia un modo come un altro per distrarre la attenzione dei sammaritani dalle responsabilita di stato, provveditorato e comune , che non sono da sminuire.
saluti
mario
saluti
mario

mario dice...

caro pungiglione
ho riletto e strariletto il commento, e mi e' sempre saltato all'occhio l'ultimo periodo del tuo post
"Resta il rammarico per le inquietanti ombre e gli imbarazzanti pettegolezzi che, dopo il caso dell’asilo di Pistoia, si allungano sulle scuole private Italiane."
premesso che concordo con te per quanto concerne l'isituto peccerillo e la ipotesi di fittare le aule.
ma ti domando:
non pare un po' forte la accomunanza di questa scuola sammaritana e quella di pisotia dove sono stati perpetrati dei reati contro dei bambini piccolissimi?
accomunare le due scuole non sembra una forzatura?
saluti
mario

Anonimo dice...

I MEDIA ED I TAM TAM, NEL RIPORTARE LA NOTIZIA IN QUESTIONE, HANNO DIMENTICATO DI EVIDENZIARE UN DATO ANCOR PIU' SCONCERTANTE.
I "CARISSIMI", OLTRE AD ESSERE TALI (IN SENSO ECONOMICO) PUR VOLENDO, NON AVREBBERO MAI POTUTO FITTARE LE AULE PERCHE' LE STESSE, AD OGGI, RISULTANO INAGIBILI A TERMINI DI LEGGE.
SAREBBE STATO COME VENDERE MERCE AVARIATA.
INFORMARSI, PREGO.

mario dice...

saluti
potrebbe essere la notizia del fitto esoso," non vera"?.
o potrebbe essere vera la notizia e le cifre sarebbero state date per scoraggiare scuola e comune.
saluti
mario

il pungiglione dice...

E' chiaro, caro Mario, che il caso dell'asilo di Pistoia e quello dell'Istituto dei "Carissimi" di S. Maria C. V. sono accomunati solo dall'essere scuole private e NULL'ALTRO!Il mio porre l'accento sulla sola circostanza della non pubblicità degli Istituti in questione voleva solo evidenziare che le scuole private, cui spesso sono destinati soldi pubblici, non sono esenti dai mali che affliggono la scuola pubblica. Tutto qui.
Per quanto riguarda il fatto che l'ipotesi della scuola " Peccerillo" sia tramontata, per altri problemi dei quali ero peraltro già a conoscenza, nulla toglie nè aggiunge alla discussione che era e resta incentrata sulla eticità e moralità di una presunta esosa richiesta di corrispettivo per la locazione di locali ad uso scolastico.Che, quindi, l'accordo sia saltato per una presunta inagibilità (?) dei locali, ciò costituisce una circostanza del tutto marginale e, per di più, da verificare, nella sua inverosimilità.

mario dice...

saluti
caro pungiglione.
certamente non bisogna distogliere la attenzione dal fatto che vi sarebbe stata una richiesta esosa a fronte di una richiesta di fitto delle aule.
la scuola privata dovrebbe offrire tante cose che non da la scuola pubblica.
le rette sono sempre piu' alte e , a parte un po' di pulizia in piu', e di qualche pasto dato in modo decente, la scuola privata non da niente di piu' di quella pubblica.
molto spesso ho riscontrato nella scuola privata tanta impreparazione da parti delle insegnanti.
parlando con altri genitori ho potutoappurare che in tanti hanno scelto la scuola privata come male minore e non come scelta maturata.
una delusione insomma.
saluti
mario

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