Ho a lungo meditato sulla necessità di inserire un post sull'aggressione subita ieri da Berlusconi in quel di Milano. La voglia di discuterne e di consentire ai lettori di esprimere la propria opinione alla fine ha prevalso sulla prudenza e sui rischi, reali e concreti, di una facile strumentalizzazione e di una ancor più facile sterile, ancorchè virulenta, polemica.
La cosa, anzitutto, che più di tutte mi preme sottolineare è la ferma e decisa condanna, al di là di qualunque giudizio umano e/o politico sulla vittima, dell'atto violento: se non ci si intende TUTTI sulla sacralità ed intangibilità del fatto che ognuno, nessuno escluso, possa esprimere liberamente la propria opinione e possa andare in giro senza tema di essere aggredito ,vuol dire allora che in questo paese non c' è più nemmeno la speranza di potersi un giorno risollevare. E poco importa che, per fortuna, l'aggressore sia uno squilibrato; il fatto che si sia potuto pensare che l'odio politico avesse potuto armare la mano di una persona deve essere ritenuto grave almeno quanto la circostanza che questa eventualità fosse stata vera. Se l'aggressione ad un uomo politico quale Berlusconi viene annoverata tra le cose che possono accadere, il passo prima che ciò avvenga effettivamente è molto breve e ciò mi spaventa.
Credo che, allora, l'aggressione del premier, grave ma, fortunatamente, non irreparabile, potrebbe e dovrebbe servire a farci capire che il segno si è passato da un bel pezzo e che un clima politico così infuocato da così gran tempo inevitabilmente avrebbe dato questi frutti ed altri, ben più gravi, potrebbe darne per il futuro.
Questo è il momento, io credo, di evitare, almeno per ora, di ricercare responsabilità ed addossarsi, vicendevolmente, colpe per aver generato e favorito la stagione di intemperanze ed intolleranze che stiamo vivendo.
Una nuova stagione, contrassegnata dal rispetto dell'avversario ( non nemico) politico, per dirla con parole del presidente Fini, e dalla condivisione di regole comuni, si impone!
La cosa, anzitutto, che più di tutte mi preme sottolineare è la ferma e decisa condanna, al di là di qualunque giudizio umano e/o politico sulla vittima, dell'atto violento: se non ci si intende TUTTI sulla sacralità ed intangibilità del fatto che ognuno, nessuno escluso, possa esprimere liberamente la propria opinione e possa andare in giro senza tema di essere aggredito ,vuol dire allora che in questo paese non c' è più nemmeno la speranza di potersi un giorno risollevare. E poco importa che, per fortuna, l'aggressore sia uno squilibrato; il fatto che si sia potuto pensare che l'odio politico avesse potuto armare la mano di una persona deve essere ritenuto grave almeno quanto la circostanza che questa eventualità fosse stata vera. Se l'aggressione ad un uomo politico quale Berlusconi viene annoverata tra le cose che possono accadere, il passo prima che ciò avvenga effettivamente è molto breve e ciò mi spaventa.
Credo che, allora, l'aggressione del premier, grave ma, fortunatamente, non irreparabile, potrebbe e dovrebbe servire a farci capire che il segno si è passato da un bel pezzo e che un clima politico così infuocato da così gran tempo inevitabilmente avrebbe dato questi frutti ed altri, ben più gravi, potrebbe darne per il futuro.
Questo è il momento, io credo, di evitare, almeno per ora, di ricercare responsabilità ed addossarsi, vicendevolmente, colpe per aver generato e favorito la stagione di intemperanze ed intolleranze che stiamo vivendo.
Una nuova stagione, contrassegnata dal rispetto dell'avversario ( non nemico) politico, per dirla con parole del presidente Fini, e dalla condivisione di regole comuni, si impone!
Ho a lungo meditato sulla necessità di inserire un post sull'aggressione subita ieri da Berlusconi in quel di Milano. La voglia di discuterne e di consentire ai lettori di esprimere la propria opinione alla fine ha prevalso sulla prudenza e sui rischi, reali e concreti, di una facile strumentalizzazione e di una ancor più facile sterile, ancorchè virulenta, polemica.
La cosa, anzitutto, che più di tutte mi preme sottolineare è la ferma e decisa condanna, al di là di qualunque giudizio umano e/o politico sulla vittima, dell'atto violento: se non ci si intende TUTTI sulla sacralità ed intangibilità del fatto che ognuno, nessuno escluso, possa esprimere liberamente la propria opinione e possa andare in giro senza tema di essere aggredito ,vuol dire allora che in questo paese non c' è più nemmeno la speranza di potersi un giorno risollevare. E poco importa che, per fortuna, l'aggressore sia uno squilibrato; il fatto che si sia potuto pensare che l'odio politico avesse potuto armare la mano di una persona deve essere ritenuto grave almeno quanto la circostanza che questa eventualità fosse stata vera. Se l'aggressione ad un uomo politico quale Berlusconi viene annoverata tra le cose che possono accadere, il passo prima che ciò avvenga effettivamente è molto breve e ciò mi spaventa.
Credo che, allora, l'aggressione del premier, grave ma, fortunatamente, non irreparabile, potrebbe e dovrebbe servire a farci capire che il segno si è passato da un bel pezzo e che un clima politico così infuocato da così gran tempo inevitabilmente avrebbe dato questi frutti ed altri, ben più gravi, potrebbe darne per il futuro.
Questo è il momento, io credo, di evitare, almeno per ora, di ricercare responsabilità ed addossarsi, vicendevolmente, colpe per aver generato e favorito la stagione di intemperanze ed intolleranze che stiamo vivendo.
Una nuova stagione, contrassegnata dal rispetto dell'avversario ( non nemico) politico, per dirla con parole del presidente Fini, e dalla condivisione di regole comuni, si impone!
La cosa, anzitutto, che più di tutte mi preme sottolineare è la ferma e decisa condanna, al di là di qualunque giudizio umano e/o politico sulla vittima, dell'atto violento: se non ci si intende TUTTI sulla sacralità ed intangibilità del fatto che ognuno, nessuno escluso, possa esprimere liberamente la propria opinione e possa andare in giro senza tema di essere aggredito ,vuol dire allora che in questo paese non c' è più nemmeno la speranza di potersi un giorno risollevare. E poco importa che, per fortuna, l'aggressore sia uno squilibrato; il fatto che si sia potuto pensare che l'odio politico avesse potuto armare la mano di una persona deve essere ritenuto grave almeno quanto la circostanza che questa eventualità fosse stata vera. Se l'aggressione ad un uomo politico quale Berlusconi viene annoverata tra le cose che possono accadere, il passo prima che ciò avvenga effettivamente è molto breve e ciò mi spaventa.
Credo che, allora, l'aggressione del premier, grave ma, fortunatamente, non irreparabile, potrebbe e dovrebbe servire a farci capire che il segno si è passato da un bel pezzo e che un clima politico così infuocato da così gran tempo inevitabilmente avrebbe dato questi frutti ed altri, ben più gravi, potrebbe darne per il futuro.
Questo è il momento, io credo, di evitare, almeno per ora, di ricercare responsabilità ed addossarsi, vicendevolmente, colpe per aver generato e favorito la stagione di intemperanze ed intolleranze che stiamo vivendo.
Una nuova stagione, contrassegnata dal rispetto dell'avversario ( non nemico) politico, per dirla con parole del presidente Fini, e dalla condivisione di regole comuni, si impone!
27 Comments:
saluti
aspettavo queste tue parole caro michele.
la pacatezza dei toni ed il rispetto del nemico o avversario, come tu ben dici, manca oramai da un pezzo alla nostra politica.
avversare berlusconi in tutto quel che dice o fa e' accettabile, ma arrivare a dire che il gesto violento se lo e' cercato qui non va bene.
scusami caro michele, ma lo debbo dire, io non capisco due politici, mezze tacche, che dicono queste parole.
il politico vero rinnega la violenza, la aggressione fisica, e porta avanti le idee.
si le parole del presidente fini sono forti, chiare ,
ma chi ha dato veramente il quadro della situazione politica, oggi in italia, e' stato il presidente della repubblica che ha invitato "la politica ad abbassare i toni".
piu' chiaro di cosi.
pensare che possano esistere due , e ripeto due politici, mezze tacche, che giusitificano il gesto di violenza, fa venire i brividi.
portare questi politici al governo significa la dittatura.
sono d'accordo pero' con quanti invitano a non strumentalizzare l'episodio violento a fini politici.
anzi questo e' il momento giusto per trovare dei punti di accordo sulle manovre politiche necessarie al nostro paese.
saluti
mario
Nessuno giustifica niente. Sono delle mistificazioni e delle strumentalizzazioni come quella del giornale " Il giornale" che continuano a soffiare sul fuoco alimentando le polemiche.
Quando il Presidente Napolitano invita ad abbassare i toni evidentemente si riferisce anche a quella stampa particolarmente faziosa ed aggressiva come quella dei quotidiani " Il giornale " e " Libero": chi non ricorda le campagne stampa, particolarmente oltraggiose e violente contro " Tonino"? Per amore di verità, ti invito, caro Mario, ad andarti a leggere il testo delle dichiarazioni di Di Pietro e della Bindi, se è a loro che ti riferisci, i quali, se ben comprendo ancora l'italiano,MAI hanno giustificato l'atto di violenza. Questa ennesima strumentalizzazione, anche in queste ore, la dice lunga sulla volontà di placare gli animi da parte di chi vorrebbe portare a proprio tornaconto politico l'episodio di Milano, addebitandone la responsabilità a chi ha il solo torto di opporsi ad una politica di questo governo che ci sta portando allo sfascio.Francamente questo è troppo!
Il clima politico che si sta vivendo non è certamente tra i migliori,le parole non vengono misurate sia nei contesti pubblici che privati.Tra le forze politiche si sta dimenticando sempre più il modo civile e normale di confrontarsi oltrepassando anche i limiti della Costituzione e adottando sempre e solo metodi e misure che non fanno altro che alimentare tensioni e rancori,anche fra i cittadini che comunque subiscono le loro affermazioni e decisioni.
Al di là delle ideologie politiche,condivisibili o meno,e' da cavernicoli usare la clava o la violenza su persone a prescindere che se lo siano meritato o meno,a prescindere che sia il presidente del consiglio o altro.
L'antipatia o l'odio non sono sentimenti che giustificano comportamenti di tale entità,altrimenti ogni individuo si sentirebbe autorizzato ad usare violenza ,pertanto il gesto va condannato e punito come la legge prevede e senza trovare per forza facili alibi,come gravi problemi mentali.
In questi giorni assistiamo alle esternazioni di invito alla calma, al rispetto delle regole, al ritorno ad un confronto pacato entro i giusti limiti che il percorso democratico impone.
Tali esternazioni giungono da vari esponenti sia politici che istituzionali, ed è giusto e saggio che sia così.
Al pari, al di là delle "esuberanze" che vengono a manifestarsi soprattutto sui social network (cui non darei tanto peso in quanto guasconerie tipiche del popolo italiota) sono convinto che identico pensiero sia stato fatto proprio dalla gran massa di persone già da molto tempo prima dell'evento capitato al cavaliere, con la differenza che, proprio perché pensiero, è silente e quindi inascoltato, come tante altre cose.
Sono convinto ancora che tale pensiero si appartenga anche a chi questi momenti di crisi li vive con la disperazione dell'incognita del domani (i disoccupati, i cassintegrati, i sotto occupati, i gregari ecc. ecc.), ancora più silente ma ancora più percepibile.
Allora mi chiedo :
non sarebbe ancora più bello, ancora più rasserenante, forte, decisivo, se tale invito venisse rivolto anche dal diretto interessato ?
Non me ne vogliano gli "anticomunisti" (di cui purtroppo ce n'é ancora gran smercio in giro, ed anche su questo blog) ma voglio ricordare il primo responsabile gesto che Togliatti manifestò, all'indomani del suo attentato quando,percependo il clima che di lì a poco sarebbe potuto sfociare anche ad in un conflitto civile (erano tempi duri quelli dell'immediato dopoguerra, con tantissime armi in giro) invitando - lui - alla calma ed al rasserenamento degli animi.
Di "anticomunisti" ne girano su questo blog ma anche di antiberlusconiani,quindi tirando le somme:parità.
Penso che il diretto interessato in questo momento abbia altre cose per la testa e in "bocca"!
Se tutti si attaccano a tutto,anche questo è sinonimo di grande ostilità nei suoi confronti.
Si può attaccare e discutere sulle sue idee politiche e per i suoi metodi ma come uomo aggredito penso che non lo sia,oppure in questa città si continua a tollerare chi aggredisce ed accusare chi viene aggredito?
caro michele
e fuori luogo che io voglia strumentalizzare l'episodio.
TI PRECISO, che io sono stato quello, come si dice " di destra", che ieri mattina parlando con dei colleghi, che si ritengono di sinistra,
ha criticato berlusconi per essersi buttato in mezzo alla folla, fatto confermato oggi dal COPASIR.
caro michele TI RIPETO, non voglio strumentalizzare il fatto, ma scusami
vatti a rivedere la intervista di TONINO, come lo chiami tu, di domenica sera e poi' fammi sapere.
io l'italiano lo conosco, il TONINO NAZIONALE UN PO' MENO.
e ti posso assicurare con tutti quelli con cui mi sono confrontato, TUTTI, hanno criticato il DI PIETRO, e domandosi il perche' non si sia zittito invece che di commentare a vanvera o quasi.
caro michele dire che il BERLUSCONI se la sia cercata , equivale a dire che la attentatore e' giustificato.
il berlusconi provoca!
se vogliamo scherzare, allora facciomolo, ma se parliamo seriamente e' un altro paio di maniche.
io caro michele
ho cercato sempre di dialogare, con tutti, di sinistra, di centro, di destra, degli estremi, ma ti giuro, pur rispettando le idee aultrui, mi sono sempre ritrovato con delle offese personali.
e sai da chi?
da uomini di sinistra, abituati a dire solo e esempre abbasso berlusconi, abbasso la destra.
tutti a considerarmi stupido, ignorante e incoerente solo perche' non dicevo abbassa berlusconi ma cercava di ragionare con la testa.
ma stiamo scherzando.
p.s. caro michele, se come qualche intelligente di sinistra, e'
" lo smercio degli anticomunisti" che rovina l'italia, cosi mi sembra di aver capito, allora saluti.
io sono fatto per il dialogo, quello vero non per le offese.
p.s. RIPETO PER CHI NON AVESSE LETTO BENE I MIEI COMMENTI:
ci sono giornali in italia, di cui tu Michele riportavi le notizie, che sono per me INGUARDABILI, cosi come e' un perdita di tempo comprarne altri che parlano solo e sempre di berlusconi. che farebbero questi ultimi alla sua morte?
saluti
mario
Come non condividere totalmente quanto postato dall'anonimo delle 12,25, specie per quel che attiene all'invito alla calma rivolto a tutti dal diretto interessato.
Berlusconi, però, non è Togliatti: è come voler paragonare una collinetta anonima ad una montagna maestosa.
Dall'anonimo delle 12,25 a Michele.
Almeno tu, caro Michele, hai capito il senso delle parole che riportavo.
Per mero errore di copiatura , nel mio post è stato troncato il seguito di ciò che adesso aggiungo, nel riportare che anche un'altra persona, anch'essa oggetto di attentato, ebbe ad avere parole di conforto, di perdono, e di invito alla calma.
Era Papa Woitila.
Quello che volevo dire, per chi non ha orecchi per intendere, è che a volte certe azioni, certe lezioni, ci si aspetta che vengano da chi ha il grosso fardello di rappresentare molto di più che se stessi.
E' questo ciò che distingue uomo da uomo.
A Mascia :
gentile signora (o signorina), a volte bisogna saper dividere (e distinguere) il grano dall'oglio.
I due casi Togliatti-Berlusconi non sono paragonabili,infatti mi sembra proprio una forzatura.
Pallante,attentatore del primo,a cui sparò tre colpi d'arma da fuoco,fu un caso isolato ad un solo uomo, uno studente fuori corso, fragile e invasato, che con questo gesto cercava di riscattare i propri fallimenti personali.
Ancora da accertare se Tartaglia,elemento con gravi disturbi mentali,abbia agito da solo o con la complicità di altri,da notizie e testimonianze sembra che l'oggetto,gli sia stato passato, perchè l'unico più vicino al premier,ma,è tutto ancora da verificare.
Al di là di tutto,anche voi commentatori ne fate un caso personale e non sociale ed io vi continuo a ripetere che chiunque fosse stata la persona ferita,di dx o sx, non è importante,lo è il gesto inteso come atto di violenza,e, ancor di più lo sono le affermazioni di alcuni politici e mass-media che per esternazioni poco consoni all'avvenimento,gli stanno attribuendo un'importanza ed una gravità maggiore,infatti potrebbe essere solo un gesto di un pazzoide e non altro, il tutto va pertanto ridimensionato alfine di evitare fanatismi politici.
Berlusconi,è una delusione e deve essere combattuto?
Ok,ma al suo stesso livello e con i suoi stessi mezzi e modi di agire,oltremodo va attaccato e contrastato per le sue idee,i suoi modi di governare ed amministrare,i suoi fallimenti ed insuccessi politici ma non come "uomo", cosa finora che è stato fatta e si ostina a fare ancora una certa parte dell'opposizione.
Caro anonimo, quello che mi lascia amareggiata è il gesto di una persona,che per odio o non so cosa,in mezzo alla folla si è permessa di lanciare un oggetto acuminante che poteva uccidere qualcuno se lo avesse colpito in modo diverso,è riuscito a ferire il bersaglio prescelto,ma, che poteva colpire qualcuno che si trovava lì per caso o per lavoro.
In tutto ciò,si poteva scatenare una rissa molto pericolosa tra i presenti e tra i ragazzi che indossavano le magliette pro-Berlusconi.
La violenza è un modo di rispondere alla politica?
Le colpe e gli errori del premier come politico non mi riguardano, per il momento non posso fare nulla,oltre che dimostrare il mio verbale disappunto quando si ritornerà alle urne sceglierò come ho sempre fatto la persona che si è guadagnata la mia stima e fiducia.
Se l'aggressore ha agito da solo, e ad oggi non vi è alcun elemento che provi il contrario, e se alla base del gesto non vi sono motivi, come pare accertato, diversi dall'infermità mentale è puro terrorismo politico, si terrorismo politico, ascriverne la responsabilità agli avversari politici di berlusconi od anche lasciarne solo intendere la responsabilità.Questo di Milano è un chiaro atto di un folle: chi, se non un folle,avrebbe solo sperato di poterla fare franca lanciando un oggetto che, solo per caso fortuito, ha colpito berlusconi? Una persona sana di mente che intende uccidere o solo attentare all'integrità fisica di un personaggio così in vista non gli scaglia un souvenir in mezzo ad una folla in movimento.Parlare di complicità e testimonianze "inventate di sana pianta" denotano, mi spiace dirlo, un pressaposchismo ed una superficialità nell'attingere le notizie dalle solite fonti "faziose", come pure il non essersi sforzati di comprendere le analogie degli " attentati" di Togliatti e Berlusconi, pur nella differente statura politica e morale dei personaggi, è chiaro sintomo di scarsa apertura ad idee diverse dalle proprie.
P.S. Non trovate che mettere sullo stesso piano " anticomunismo" e " antiberlusconismo" sia sinonimo, al di là delle proprie idee, di una mania di grandezza che, partita dal premier, sta contagiando i suoi aficionados? Mettere sullo stesso piano un ideologia, il pensiero e le opere di tanti uomini, magari asservite ad un ideale sbagliato del quale la storia ha sancito la sorte fallimentare, ed un uomo solo è un operazione che può essere, non dico tentata, ma solo pensata?
E dalle !
quì non si sta processando berlusconi, né tantomeno si sta giustificando l'atto esecrabile del lanciatore di souvenir.
L'argomento è un altro :
chi, come, quando, in che modo può riportare un pò di equilibrio.
Incominci prima tu ?
Inizio prima io ?
Dichiariamo patta ?
Lo vede, Mascia, che anche lei cade nella tentazione della polemica per forza.
L'altra sera, la Bindi (sa, quella donna cattivissima, quella lì che è più intelligente che bella tanto per intenderci) ha tentato di dire che la colpa di questo stato di agitazione generale forse va attribuita equamente alle due parti politiche contendenti.
Il buon Ignazio (La Russa) ha invece opinato che il peso di tali responsabilità, ancorché appannaggio delle due parti non può, però, essere ripartito in egual misura.
Tale risposta, a me personalmente, oltre che sembrare supponente ha fatto capire che in fondo non c'è una grossa volontà di deporre le armi; anzi, magari proprio in questo momento chi può deve far tesoro e capitalizzare (politicamente parlando) ogni più piccolo o grande episodio che accade.
Quanta pochezza.
Ecco, quando lei caparbiamente si ostina invece a buttarla sul pro o contro berlusconi, o sullo sviare su altri argomenti quali quello ad esempio di chi presume (sbagliando)che voglia giustificare il gesto del folle, somiglia un pò all' Ignazio.
Faccia caso, ha poco velatamente voluto distinguere l'atto compiuto dal Pallante (era un caso isolato ,ad un solo uomo, un invasato, che con questo gesto cercava di riscattare i propri fallimenti personali .....) con quello del Tartaglia del quale insinua possa aver agito non dasolo, quasi che altre mani ignote possano averlo armato o incoraggiato (chissà, forse degli epigoni di Tonino o di Rosy, magari ?);
così facendo non si è resa conto di essere caduta nella medesima tentazione di chi contribuisce, come l'Ignazio,a fomentare gli animi, insinure il sospetto, l'inciucio.
P.S.: sull' "affaire" dell'attentato a Togliatti, mi permetto di consigliarle qualche lettura un pò più approfondita, che vada oltre Wikipedia tanto per intenderci.
Ha ragione nel dire di allargare le mie conoscenze ma, purtroppo non avendo troppo tempo per soffermarmi su grandi e lunghi studi di ricerca, ho cercato di informarmi usando mezzi al momento disponibili ed immediati,per evitare dire cose non corrispondenti alla verità.
Le faccio notare che in altri post,dove si parlava del premier,mi sono astenuta dal rispondere perchè ben consapevole delle pecche esistenti nella politica italiana in generale.
Non intendevo assolutamente fomentare o sviare gli argomenti, mettendo in evidenza la presenza di un solo uomo nel caso di Togliatti,come non volevo prendermi la responsabilità di attribuirla unicamente a Tartaglia,considerato che ancora non è stato accertato che fosse da solo,quindi preferirei aspettare la conclusione dell'inchiesta prima di dare per scontato quello che per il caso Togliatti invece è cosa certa.
Se mani ignote possono averlo armato o plagiato non lo so,e,non posso neanche presupporre chi possa essere stato, considerato che tante volte i nemici più agguerriti sono proprio coloro che si professano amici.
Quello che mi disturba,non è il discorso politico,ma,il continuo accusare come anche in questo caso che il mandante di tutto ciò potrebbe essere addirittura lo stesso Berlusconi,Allora,o quest'uomo è veramente un folle o c'è qualcuno che pur di metterlo in cattiva luce si inventa di tutto e di più.
Le altre cose le ho già spiegate in precedenza e il vostro continuo cercare di andare oltre a quelle parole che non ho mai detto o a cercare di darle un significato diverso mi "stranisce",sono stata sempre sincera e se avessi ritenuto opportuno schierarmi dalla parte di Berlusconi lo avrei fatto a chiare lettere,non mi nascondo mai dietro un dito e dico sempre ciò che penso a prescindere dalle critiche e cattiverie che mi possono venir dette.
Umanamente sono dispiaciuta per quello che è successo a quest'uomo,in quanto tale,e,la mia non simpatia o indifferenza nei suoi confronti come politico non mi impedisce di provare un sentimento del genere per quello che sta passando in questo momento.
saluti
mi scuso se mi intrometto in questo bel quadretto.
da una parte la MASCIA che studia WIkipedia ed e' di destra, e dall'altro qualche "anonimo" accolturato e di sinistra.
bel quadretto.
poi parole, parole, parole.....
berlusconi provoca, la russa fomenta, questo accusa quello accende i toni.
poveretti solo due persone sono state fraintese, il Tonino nazionale e la bella Bindy.
che, poveretti, sono stati fraintesi.
ma va! e sapete perche'?
perche hanno avuto la ardire di criticare berlusconi.
piuttosto abbassiamo noi i toni, impariamo a capire i nostri politici cosa dicono, e con il tonino nazionale e la bella bindy ci vuole uno sforzo notevole,
dove vanno a parare e soprattutto cosa ci prospettano per il futuro.
non solo chiacchiere e antiberlusconismo, ma programmi per il futuro, idee, alternative.
e si cari signori un futuro ci sara', ci deve essere, anche brutto ci deve essere, e non e' con le chiacchiere che si va avanti.
berlusconi esagera, malgoverna, va bene!!!
sostituiamolo, cambiamolo, ma con serieta', con i fatti, non con chiacchiere.
e poi vi dico la mia.
non paragoniamo togliatti e quanti hanno animato la scena politica del primo dopoguerra con queste marionette che abbiamo oggi.
togliatti ha vissuto la guerra, il fascimo e la difficile ripresa del dopoguerra.
le tensione tra americani e sovietici.la ricostruzione.
cose che i nostri politici di oggi si sognano.
quindi non facciamo piu' paragoni tra questi politici della domenica e i " politici".
un po' di rispetto.
n.b. per la cronaca di qualcuno impegnato a studiare solo cose di sinistra, nell'immediato dopoguerra e fino a qualche decennio fa' ci sono stati tanti altri politici, degni di essere ricordati e non di sinistra.
e soprattutto l'italia, bene o male e' andata avanti per un cinquantennio, con e senza i politici di sinistra.
utilissimi ma non indispensabili.
saluti
mario
saluti a tutti
rivedendo l'intervento del Buon Tonino alla camera debbo concordare con i vari commentatori, Michele Farina compreso.
Il Tonino Nazionale si riferiva, quando parla di provocazione, alla politica del governo che con i suoi provvedimenti crea esasperazione nella gente comune?
va bene cosi, va bene cosi.
ma chi ha ascoltato la prima intervista a caldo del buon Tonino, fatta da Sky tg 24, Tivu da sempre ostile a mediaset e berlusconi,
ha capito ben altre cose.
cari signori non sottovalutiamo mai quello che arriva alle orecchie della gente attraverso la tivu, ma anche attraversa la stampa in genere.
I nostri politici oggi hanno difficolta a farsi capire.
un esempio:
se vogliano parlare di storia, filosofia, o scienze, avro' la acortenza di studiare le materie e mi cerchero una plaeta adatta di studiosi della materia per fare un convegno, certamente non andro' in strada con il microfono a fare il professore. mi prenderebbero per pazzo.
se invece voglio parlare di fatti del quotidiano mi premuniro' di raccogliere notizie, fatti, reazioni e cose di " strada ", e le confrontero con gli altri, certamente non mettendomi a fare "il professore".
mi limitero' a dare le mie e solo mie impressioni.
senza alzare indici e giudicare.
Ritornando all'inizio e al post originale, mettendo per un attimo da parte, "tutti i politici" del passato dopoguerra, e ritornando ai nostri giorni e ai nostri politici, io mi sentirei di consigliar loro di abbassare i toni della politica, ma soprattutto di parlare in "italiano " in modo da farsi capire dalla gente comune, quella che alle elezioni va a votare.
non parlare solo in "politichese".
saluti
e spero che almeno io abbia chiarito le mie parole.
saluti
mario
Questi stupidi della sinistra, non hanno capito che questa campagna mediatica contro Berlusconi, portata così all'esasperazione non sta facendo altro che gettare le basi per la sua vittoria del Cavaliere alle prossime elezioni.
Daltronde cosa potevano mai partorire dalla loro mente quelli della sinistra, niente di buono!!!!! neanche per i propri fini!! Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah...........................
WWW il cavaliere avita fà abbottaaa!!!!!
Ci mancava anche lo scemo delle 9,24.
detto ciò,
Mario ma senti un pò :
ma com'è che ti danno tanto fastidio i "professori" come li chiami tu ?
Non è che per caso ti pungono lì dove ti rode di più ?
Ho capito che a te non è che dà fastidio l'acculturato solo perché non parla come mangia.
Non è che il problema ce l'abbia proprio tu in quanto forse perché mangi diversamente da come parli.
Un pò di conoscenza, di ispezione dei fatti accaduti ( che tu scambi per cultura) credimi, non fa male ed eviterebbe di appartenere alla schiera dei qualunquisti quale sei.
E' comodo e facile buttare tutti nel calderone e dire che non c'è nulla che possa essere alternativo allo stato delle cose.
Quando non si hanno argomenti, ci si nasconde come al solito dietro il fare di tutta un'erba un fascio.
Ma dimmi un pò, ma tu che .... fai oltre che a volerti distinguere ?
Se fare o essere acculturati sulla politica significa offendere inutilmente quelli di dx o sx,sinceramente preferisco rimanere nella mia ignoranza politica e proseguire per la mia strada,come inerte osservatrice di tutto e giudicare non in base ad una ideologia ma in base alle opere che vengono fatte per il benessere del Paese e dei cittadini italiani.
Quando Mario,propone delle alternative,lo fa semplicemente per riuscire a capire quello che gli interlocutori di sx,propongono alfine di poter vivere in un contesto civile e politico diverso da quello che essi contestano.
La discussione pacifica e fertile viene dal confronto di ciò e non dalle sterili polemiche linguistiche e grammaticali,altrimenti chi non è dotato di simili strumenti dovrebbe essere escluso dal voto,emarginato e soprattutto privato dalla libertà di pensiero,in quanto "ignorante",nn inteso come ignorare un fatto specifico,ma come mancanza assoluta di cultura in tutte le sue branche e quindi incapace di poter affrontare qualsiasi tipo di argomento perchè privo di fonti necessarie allo scopo stesso.
niente
credimi caro anonimo delle 10 e 23dico sciocchezze come quelle che dici tu.
questo faccio caro anonimo.
scasami ma la risposta te la sei cercata.
ma fammi capire un po' tu.
questo non e' un blog per filosi, scienziati, o alti professori ma per gente comune.
e caro anonimo per gente comune non intendo persone senza cultura, ignoranti o analfabeti, bensi persone che lavorano, sanno leggere, scrivere, conoscono anche le lingue, non leggono troppi libri e hanno tempo a malapena per vedere qualche telegiornale, leggere in giornale e stare su internet.
niente di piu' e niente di meno.
ma soprattutto gente che non si mette li a far vedere quante cose sa e come e' bravo a parlare.
i professori no' sono quelli che si mettono su un piedistallo e da li' dicono agli altri cosa pensare, cosa dire e cosa fare.
cosa che succede purtroppo molto spesso quando vi e' liberta' di pensiero come in questo blog.
io non ho mai detto ad altri dove avevavo sbalgiato.
ho risposto e rispondo a tono si.
ma sempre con rispetto.
ricevo di contraccambio invece solo giudizi e spesso offese.
e si caro anonimo e qui' sono duro.
una prerogativa di molti di sinistra e' quella di offendere, di dire al prossimo che non capisce niente, specialmente se non e' di sinistra, e giudicare.
caro anonimo mi viene a mente un vecchio modo di dire " fai comm' te dico io, ma nun fa' comme faccio io".
sei uno di questi?
ripeto il mio pensiero del commento precedente, berlusconi parla male? fa dei gesti strani in pubblico? istiga' la gente?
va bene!!
ma secondo te Di pietro sa parlare?
io non lo capisco.
se lo capisci tu va bene.
traduci il tutto in italiano e fammi sapere.
e come Di pietro ci sono tanti politici che non si fanno capire.
qui comunque stiamo facendo solo chiacchiere inutili,
tu hai detto, quello dice, io sono, tu sei.
ma perche' invece di giudicare il mio commento non mi dici la tua senza fare il giudice.
o ti ritieni di esserlo.
p.s. io non uso termini come " scemo " anche contro chi non conosco e non condivido.
ti invito a moderare i termini.
saluti
mario
Fatta eccezione per qualcuno,molti sono coloro che decidono di vivere la propria vita nell'insulto e nella provocazione,oltre non c'è niente.
Mario,calmo.
Per caso Aiscia è la sorella di...........?
Ahahahahhhaaahhahh!!!!
Dopo la mia creazione così......... perfetta,hanno buttato lo stampo!!!
Mascia è unica.........non ha sorelle o cloni!!!!
ahahahahahahah!!!
buongiorno
senti mascia
non esagerare!
unica! perfetta!
ti senti piu' berlusconi, Di pietro o Bindy?
cosi per riaccendere un po' gli animi.
scherzi a parte, ma quando hanno buttato il tuo stampo ti sei assicurata che era vuoto?
saluti
mario
Cerchiamo di scherzare un pò,altrimenti veramente questo blog è di una "pesantezza"!!!!
Mario, ma per te, uno che ti dice che devi fare "la botta" che cos'è ?
Per me è uno scemo, e te lo ripeto :
"UNO SCEMO".
Ribadire ciò che si qualifica da solo, usando anche parole che possono turbare orecchi delicati,non è altro che una presa d'atto.
Tu dici che rispondi a tono, ebbene lo faccio anch'io, misurando il linguaggio in base alle circostanze, non per altro che per farne capire meglio il senso a chi comprende solo determinati idiomi.
Se avessi usato la parola "stolto", lo scemo non avrebbe capito, con l'aggiunta magari che qualcun altro poteva dire che io uso un linguaggio da "professore".
Le tue "invettive" nazional-popolari (non ti allarmare è un'aggettivazione non un'offesa) ti posso assicurare che sortiscono lo stesso effetto.
Non sono un fan di Di Pietro, non lo seguo in molte delle sue "uscite" ma non credo che possiamo additarlo come il nemico numero 1 della nostra martoriata repubblica. Ma in quanto a capire ciò che dice ci riesco benissimo e se altri non possono dire o fare altrettanto, beh, forse non è colpa di Di Pietro.
Quando non si capisce il senso di ciò che dicono gli altri le cose sono due : o si è molto presi dalle proprie convinzioni senza accettare minimamente il pensiero altrui, o si hanno problemi di udito (in senso metaforico).
Una ulteriore raccomandazione :
quando si accetta di confrontarsi su personaggi, politici e non, del passato si ha l'obbligo intellettuale di esserne ben notiziati, altrimenti sono solo inciuci.
caro anonimo
bene la tua precisazione.
ma cerca di non ri-dire, sotto sotto, con altre parole, con altre frasi, cose che ti sono gia' state contestate nel tuo post precedente.
spiegami a " parole tue", cosa significa il termine nazional popolare".
ma siamo ritornati alle classi sociali?.
gli intellettuali, i lavoratori, i nobili, ecc.
fammi capire un po' ma da che parte stai.
e mi spiego.
la gente che non sa parlare cosi fluidamente e non sa scrivere cosi correttamente come fai tu, cos'e?
la plebe? una massa di ignoranti?
scpiegamelo a parole terra terra e senza tanti giri di parole, che ti assicuro comprendo bene ma mi scoccio di leggerli.
ritornando alla parole " SCEMO" che tu hai indirizzato all'anonimo, mi faccio una domanda:
se tu ritieni,
come lo ritengo io,
che chi ha detto " avita fa' a botta",
queste sono le parole incriminate,
sia uno stolto,
ma ti che fai ti metti al suo stesso livello?
o pensi di essere il professore che a scuola non vuol sentire volare una mosca?
perche' lo hai risposto?
tanto la sua invettiva, " all'aria fresca" non era indirizzata ne a te, ne a me e ne a tanti altri.
p.s.
tonino ha difficolta a farsi capire, credimi TU.
il tonino se la prende un po' con tutti, democratici compreso.
spiegami il perche' sia stato messo in disparte da tanti altri politici, SERI.
con rispetto e riverenza.
mario
Post a Comment