mercoledì 23 dicembre 2009

Biglietto treno e rimborso: una questione di civiltà.


“Chi si deve mettere in viaggio per lunghe percorrenze, come dal Nord alla Sicilia o viceversa, farebbe bene a munirsi di panini e coperte, o almeno di un maglione in più, nel caso in cui dovesse saltare la rete elettrica e quindi il treno fermarsi, con la possibilità di una interruzione del riscaldamento all'interno del convoglio e di un accumulo di ritardi". A dare questo suggerimento ai viaggiatori, in questi giorni di maltempo e di disagi per i trasporti, è nientemeno che lo stesso amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti!Il maltempo e le abbondanti nevicate che hanno mandato in tilt i trasporti in quasi tutto il Nord Italia, paralizzando Milano e Genova, hanno causato non pochi disagi a moltissimi passeggeri che viaggiano in aereo, treno o in auto. Forti i ritardi accumulati, soprattutto sulle rete ferroviaria, mentre è già polemica sui rimborsi dei voli o dei viaggi in treno cancellati o sospesi. Easyjet ha invitato i clienti che hanno avuto il volo cancellato a non andare neanche in aeroporto e chiedere online il rimborso del biglietto, mentre Alitalia si è impegnata a riproteggere i passeggeri coinvolti dalle irregolarità dei voli. Se nel caso di ritardi o cancellazioni aeree si può usufruire di tutele stabilite da norme europee, nel caso del traffico ferroviario queste tutele non esistono. Trenitalia, infatti, non rimborsa i biglietti né concede bonus se il treno fa ritardo a causa del maltempo. Se il convoglio, invece, non parte e si rinuncia al viaggio il rimborso è previsto. Come fare allora ad ottenere rimborsi nel caso di ritardi o cancellazioni? E’ possibile? Purtroppo no!Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli ha escluso al momento la possibilità di rimborsi per i disservizi lungo la linea ferroviaria. «Quando si tratta di calamità come queste non è previsto alcun rimborso» ha spiegato il ministro facendo riferimento alle condizioni meteo che sono causa dei ritardi. Già, le condizioni meteo: in verità il nuovo regolamento di Trenitalia per i rimborsi, in vigore da metà dicembre, che ha allungato ad un’ora il tempo minimo per avere diritto al rimborso al posto dei precedenti 25 minuti e che ha stabilito che non si ha diritto ad alcun rimborso in caso di mancato funzionamento dell’aria condizionata o del riscaldamento, parla di "catastrofi naturali come tempeste, inondazioni, smottamenti, frane", cose evidentemente diverse da una nevicata di trenta centimetri.Forse che in Italia una nevicata come quella di questi giorni è una catastrofe naturale?L'associazione dei consumatori Adoc, però, ha ufficialmente chiesto a Trenitalia il rimborso ‘straordinario’ dei biglietti per i passeggeri che hanno subito ritardi di almeno trenta minuti, alla partenza o all’arrivo, una misura prevista in altri paesi europei colpiti dall’ondata di gelo, come ad esempio in Spagna dalla Renfe, l'impresa pubblica che gestisce il trasporto ferroviario. Contro Matteoli e Moretti si schiera il anche il Codacons che in una nota comunica che ha deciso di tutelare i passeggeri coinvolti nei disagi di queste ore, dando vita ad una protesta organizzata e basata sul Codice Civile. Le associazioni di consumatori criticano la posizione delle Ferrovie e di Matteoli, definendo «inaccettabile» il mancato rimborso per i disservizi.Concludo ribadendo che i passeggeri hanno diritto ad essere soccorsi ed assistiti nel caso il treno si fermi all'improvviso nel mezzo di una landa desolata a causa di un guasto o di condizioni del tempo avverse. Se tale soccorso non viene prestato, i viaggiatori hanno la possibilità di richiedere un risarcimento danni nei confronti delle Ferrovie. L'azione legale, dal primo gennaio 2010, ( anche per fatti avvenuti dopo il 1 Luglio 2009) è proponibile anche sotto forma class action, cioè di azione collettiva risarcitoria ( finalmente!).
P.S. A me è andata fin troppo bene, dato che patito solo un leggerissimo ritardo ( 1 ora circa).


“Chi si deve mettere in viaggio per lunghe percorrenze, come dal Nord alla Sicilia o viceversa, farebbe bene a munirsi di panini e coperte, o almeno di un maglione in più, nel caso in cui dovesse saltare la rete elettrica e quindi il treno fermarsi, con la possibilità di una interruzione del riscaldamento all'interno del convoglio e di un accumulo di ritardi". A dare questo suggerimento ai viaggiatori, in questi giorni di maltempo e di disagi per i trasporti, è nientemeno che lo stesso amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti!Il maltempo e le abbondanti nevicate che hanno mandato in tilt i trasporti in quasi tutto il Nord Italia, paralizzando Milano e Genova, hanno causato non pochi disagi a moltissimi passeggeri che viaggiano in aereo, treno o in auto. Forti i ritardi accumulati, soprattutto sulle rete ferroviaria, mentre è già polemica sui rimborsi dei voli o dei viaggi in treno cancellati o sospesi. Easyjet ha invitato i clienti che hanno avuto il volo cancellato a non andare neanche in aeroporto e chiedere online il rimborso del biglietto, mentre Alitalia si è impegnata a riproteggere i passeggeri coinvolti dalle irregolarità dei voli. Se nel caso di ritardi o cancellazioni aeree si può usufruire di tutele stabilite da norme europee, nel caso del traffico ferroviario queste tutele non esistono. Trenitalia, infatti, non rimborsa i biglietti né concede bonus se il treno fa ritardo a causa del maltempo. Se il convoglio, invece, non parte e si rinuncia al viaggio il rimborso è previsto. Come fare allora ad ottenere rimborsi nel caso di ritardi o cancellazioni? E’ possibile? Purtroppo no!Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli ha escluso al momento la possibilità di rimborsi per i disservizi lungo la linea ferroviaria. «Quando si tratta di calamità come queste non è previsto alcun rimborso» ha spiegato il ministro facendo riferimento alle condizioni meteo che sono causa dei ritardi. Già, le condizioni meteo: in verità il nuovo regolamento di Trenitalia per i rimborsi, in vigore da metà dicembre, che ha allungato ad un’ora il tempo minimo per avere diritto al rimborso al posto dei precedenti 25 minuti e che ha stabilito che non si ha diritto ad alcun rimborso in caso di mancato funzionamento dell’aria condizionata o del riscaldamento, parla di "catastrofi naturali come tempeste, inondazioni, smottamenti, frane", cose evidentemente diverse da una nevicata di trenta centimetri.Forse che in Italia una nevicata come quella di questi giorni è una catastrofe naturale?L'associazione dei consumatori Adoc, però, ha ufficialmente chiesto a Trenitalia il rimborso ‘straordinario’ dei biglietti per i passeggeri che hanno subito ritardi di almeno trenta minuti, alla partenza o all’arrivo, una misura prevista in altri paesi europei colpiti dall’ondata di gelo, come ad esempio in Spagna dalla Renfe, l'impresa pubblica che gestisce il trasporto ferroviario. Contro Matteoli e Moretti si schiera il anche il Codacons che in una nota comunica che ha deciso di tutelare i passeggeri coinvolti nei disagi di queste ore, dando vita ad una protesta organizzata e basata sul Codice Civile. Le associazioni di consumatori criticano la posizione delle Ferrovie e di Matteoli, definendo «inaccettabile» il mancato rimborso per i disservizi.Concludo ribadendo che i passeggeri hanno diritto ad essere soccorsi ed assistiti nel caso il treno si fermi all'improvviso nel mezzo di una landa desolata a causa di un guasto o di condizioni del tempo avverse. Se tale soccorso non viene prestato, i viaggiatori hanno la possibilità di richiedere un risarcimento danni nei confronti delle Ferrovie. L'azione legale, dal primo gennaio 2010, ( anche per fatti avvenuti dopo il 1 Luglio 2009) è proponibile anche sotto forma class action, cioè di azione collettiva risarcitoria ( finalmente!).
P.S. A me è andata fin troppo bene, dato che patito solo un leggerissimo ritardo ( 1 ora circa).

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3 Comments:

lotarino dice...

La normativa europea prevede che nel caso di cause non dipendenti direttamente dall’operatore ferroviario, i rimborsi non siano dovuti ai passeggeri. Questa norma è logica in un contesto nel quale, la società che gestisce i treni non sia legata in alcun modo all’azienda che gestisce i binari. Questo non è il caso dell’Italia, dove Trenitalia e RFI sono gestiste da Ferrovie dello Stato.

http://loccidentale.it/articolo/se+i+viaggiatori+sono+rimasti+al+gelo+la+colpa+%C3%A8+tutta+di+ferrovie+dello+stato.0083717

Michele Farina dice...

Appunto!

Anonimo dice...

Metti il dito nella piaga, la civiltà, è proprio quella che manca a questo maledetto paese!!!!
Eppure siamo oltre il 2000, quando arriverà la civiltà? Peno mai, ma mi auguro che Babbo Natale c'e la possa portare quest'anno.
Auguri di buone feste.
Sammaritano doc.

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