sabato 26 dicembre 2009

Padre Giorgio Poletti: un esempio da imitare.


Si è svolta in questi giorni, in S. Nicola L.S. la cerimonia di consegna, da parte del “Movimento Internazionale della Pace”, del “Premio Internazionale per la Pace e i Diritti Umani”, giunto alla sua seconda edizione, che è stato assegnato quest’anno a padre Giorgio Poletti, superiore della Comunità dei padri missionari.
Ma chi è e cosa ha fatto Padre Giorgio Poletti per meritarsi questo ambito riconoscimento?
In un momento politico e sociale di particolare violenza, fisica o verbale, che stiamo vivendo in questi giorni sarebbe oltremodo positivo che il maggior numero possibile di persone potessero conoscere Padre Giorgio Poletti, un missionario comboniano dell'ordine del Cuore di Gesù.
Padre Giorgio è stato prima sacerdote nei quartieri neri di Chicago, poi in Mozambico e ora porta avanti la sua missione a Castel Volturno in provincia di Caserta.
Non è un politico, non affolla gli studi televisivi, non vive barricato all'interno della sua chiesa. Lui manifesta con la sua pacifica ma indomita presenza per i diritti e le libertà di tutti.
Sua una meravigliosa lettera indirizzata a chi ci governa in cui chiedeva di mandare insegnanti e non militari nelle zone più aspre del casertano.
Sempre suo uno dei messaggi più straordinari di solidarietà Cristiana: da alcuni anni scende nelle piazze per rilasciare permessi di soggiorno in Nome di Dio, una azione motivata dalla convinzione che ogni persona ha diritto di esistere e di essere rispettata. Reclama il diritto a poter vivere di chiunque, “In nome di Dio” perché in una società dove il nome di Dio viene usato anche per bassi scopi politici ed economici, si è convinti che Dio stia sempre dalla parte dei più deboli e indifesi.
Questa iniziativa nasce a seguito dell'introduzione del discutibile “pacchetto sicurezza” in cui vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare ma non vengono toccate le sanzioni agli sfruttatori. Un modo bellissimo e coerente di resistenza civile per combattere il dilagante razzismo della politica e nella società.
"Nel piano di Dio per l’umanità nessuno è straniero - dice con voce calma padre Giorgio - e quando i sistemi e i governi creano differenze tra cittadini e stranieri Lui, fa causa comune con gli stranieri e chiede il rispetto dei loro diritti. Per questo in "nome di Dio" rilasceremo il permesso di soggiorno agli immigrati perché Dio dà loro questo diritto".
Da lui fanno la fila, a quanto pare, a centinaia: il documento che rilascia non ha alcun valore legale, ma ne ha uno morale. L'equivalente di una dichiarazione di appartenenza alla razza umana:i documenti del Ministero del Regno di Dio circolanti in Italia sarebbero fino a 4500
Una scelta nel rispetto di valori predicati da Gesù, per il pastore d'anime del paesello campano, ma anche una civile presa di posizione contro lo spirito delle norme vigenti. Mesi fa i padri comboniani, gente che sa cosa vuol dire il dramma della povertà materiale e morale (di speranza, soprattutto) da cui si fugge a milioni, avevano lanciato l'iniziativa per la giornata mondiale del rifugiato. Quale contrasto fra chi porta la croce, e chi vorrebbe appenderla - o cucirla - dove che sia!! Se Gesù tornasse tra noi, dove credete che sarebbe possibile trovarlo?Nelle grasse e ricche stanze del Vaticano o di qualche Vescovato o piuttosto in un campo rom o un campo profughi?Possibile che la lezione del Natale duri solo un giorno e, forse, neanche quello?
Grazie Padre Poletti, grazie a lei ho un pò meno vergogna a dichiararmi cittadino della stessa terra che La accoglie.


Si è svolta in questi giorni, in S. Nicola L.S. la cerimonia di consegna, da parte del “Movimento Internazionale della Pace”, del “Premio Internazionale per la Pace e i Diritti Umani”, giunto alla sua seconda edizione, che è stato assegnato quest’anno a padre Giorgio Poletti, superiore della Comunità dei padri missionari.
Ma chi è e cosa ha fatto Padre Giorgio Poletti per meritarsi questo ambito riconoscimento?
In un momento politico e sociale di particolare violenza, fisica o verbale, che stiamo vivendo in questi giorni sarebbe oltremodo positivo che il maggior numero possibile di persone potessero conoscere Padre Giorgio Poletti, un missionario comboniano dell'ordine del Cuore di Gesù.
Padre Giorgio è stato prima sacerdote nei quartieri neri di Chicago, poi in Mozambico e ora porta avanti la sua missione a Castel Volturno in provincia di Caserta.
Non è un politico, non affolla gli studi televisivi, non vive barricato all'interno della sua chiesa. Lui manifesta con la sua pacifica ma indomita presenza per i diritti e le libertà di tutti.
Sua una meravigliosa lettera indirizzata a chi ci governa in cui chiedeva di mandare insegnanti e non militari nelle zone più aspre del casertano.
Sempre suo uno dei messaggi più straordinari di solidarietà Cristiana: da alcuni anni scende nelle piazze per rilasciare permessi di soggiorno in Nome di Dio, una azione motivata dalla convinzione che ogni persona ha diritto di esistere e di essere rispettata. Reclama il diritto a poter vivere di chiunque, “In nome di Dio” perché in una società dove il nome di Dio viene usato anche per bassi scopi politici ed economici, si è convinti che Dio stia sempre dalla parte dei più deboli e indifesi.
Questa iniziativa nasce a seguito dell'introduzione del discutibile “pacchetto sicurezza” in cui vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare ma non vengono toccate le sanzioni agli sfruttatori. Un modo bellissimo e coerente di resistenza civile per combattere il dilagante razzismo della politica e nella società.
"Nel piano di Dio per l’umanità nessuno è straniero - dice con voce calma padre Giorgio - e quando i sistemi e i governi creano differenze tra cittadini e stranieri Lui, fa causa comune con gli stranieri e chiede il rispetto dei loro diritti. Per questo in "nome di Dio" rilasceremo il permesso di soggiorno agli immigrati perché Dio dà loro questo diritto".
Da lui fanno la fila, a quanto pare, a centinaia: il documento che rilascia non ha alcun valore legale, ma ne ha uno morale. L'equivalente di una dichiarazione di appartenenza alla razza umana:i documenti del Ministero del Regno di Dio circolanti in Italia sarebbero fino a 4500
Una scelta nel rispetto di valori predicati da Gesù, per il pastore d'anime del paesello campano, ma anche una civile presa di posizione contro lo spirito delle norme vigenti. Mesi fa i padri comboniani, gente che sa cosa vuol dire il dramma della povertà materiale e morale (di speranza, soprattutto) da cui si fugge a milioni, avevano lanciato l'iniziativa per la giornata mondiale del rifugiato. Quale contrasto fra chi porta la croce, e chi vorrebbe appenderla - o cucirla - dove che sia!! Se Gesù tornasse tra noi, dove credete che sarebbe possibile trovarlo?Nelle grasse e ricche stanze del Vaticano o di qualche Vescovato o piuttosto in un campo rom o un campo profughi?Possibile che la lezione del Natale duri solo un giorno e, forse, neanche quello?
Grazie Padre Poletti, grazie a lei ho un pò meno vergogna a dichiararmi cittadino della stessa terra che La accoglie.

Articoli correlati per categorie



1 Comment:

mario dice...

saluti
un altro grande
padre poletti.
ma rifaccio la stessa domanda.
che cosa c'entra la chiesa cattolica con la nostra politica contro l'immigrazione clandestina ?
le regole per la immigrazione clandestina VANNO FATTE.
qualcuno di voi si eì mai domandato il perche in provincia di caserta ci siano tanti immigrati clandestini.
forse perche' la provincia di caserta e' una delle province a maggior presenza di criminalita.
la provincia dove il reddito pro capite e' tra i piu bassi di italia.
lo dicono le statistiche non io.
e secondo voi ci sta un collegamento tra questi fattori, immigrati clandestini, delinquenza ed evasione fiscale?
forse si.
ricordo anche a te caro pungiglione quello che avviene da circa tredici anni al centro fernandes di castelvolturno, dove opera anche il nostro padre poletti.
forse piu' che far chiacchiere ed inveire ad ogni istante contro la chiesa cattolica, si potrebbe pensare a fare altro.
ma soprattutto farlo..
ciosa?.
tantissimo, tipo protestare per la legge contro l'immigrazione, ma non per quano riguarda la parte dei clandestini, ma per la parte che riguarda chi sfrutta queste persone.
maggioro controllo del territorio e di chi sfrutta queste persone.
regole contro i clandestinti ci vogliono, e' inutile mettere la testa sotto la sabbia e far finta che queste persone in italia ci sono venute per caso e per caso ci vivono.
regole dure contro chi favorisce la immigrazione clandestina e chi li sfrutta.
e ricordo a te pungiglione come a tanti altri che nelle nostre chiese ci sono tanti esempi, SILENZIOSI, di aiuto verso stranieri, anche clandestini.
caro Pungiglione L'Opulento Vaticano come lo chiami tu porta avanti tanti progetti di aiuti anche nei paesi africani, ed io ne ho esempi forti MOLTO VICINO A ME.
allungare il dito e giudicare e' facile.
prendere posizione, fare cose, promuovere idee e' molto difficile.
una per tutte cosoa proporresti al irguardo dei clandestini?
un caro saluto
a te pungiglione
mario

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)