venerdì 14 maggio 2010

Siamo alla frutta?

"Abbiamo sbagliato a fidarci di Giudicianni". Con queste parole il leader dell'opposizione alla Provincia di Caserta Giuseppe Stellato ha preso le distanze dall'attuale primo cittadino di Santa Maria Capua Vetere da pochi giorni "indipendente ma vicino al centrosinistra". Lo stesso Giudicianni, confondendo la politica con il mercato della frutta, ha lanciato messaggi subliminali all'Udc. "Allargheremo la maggioranza fino all'Udc": queste le parole del sindaco rilasciate alla stampa locale. Sono bastate poche ore per ricevere una smentita perentoria. L'ennesima contro 'esternazioni atipiche' di Giudicianni. A formularla è stato tale Massimo Di Rienzo che, per chi non lo sapesse, "ha in affidamento la gestione politica del partito cittadino - Udc - di Santa Maria Capua Vetere" (si legge nella nota diramata in mattinata). Dopo la presentazione di routine ed un estenuante 'bla bla bla' circa le proprie capacità (?), anche Di Rienzo riesce a dire qualcosa di interessante: "Il tentativo di dare un apporto possibile alla risoluzione dei tanti disagi, che i cittadini sammaritani affrontano quotidianamente, era basato su condizioni ben precise, che, per non dare adito ad interpretazioni personali, erano state apposte su un documento, peraltro firmato dal sindaco, il quale, successivamente, ne disattendeva ogni punto". Ma soprattutto, continua Di Rienzo: "Fondamentalmente le condizioni erano che l’Amministrazione fosse considerata civica e non politica e che vi fosse l’azzeramento della giunta, oltre all’indicazione delle linee programmatiche per un rilancio della città. Apprendendo dalla stampa che il sindaco abbia indicato che l’attuale amministrazione di centro-sinistra sia allargata all’Udc, mi corre l’obbligo, per rispetto alla mia serietà, chiedere su quale base poggino queste affermazioni". Due righe, ma fondamentali. Giudicianni lascia il Partito democratico sperando di trovare consensi in quella che dovrebbe essere l'opposizione. Se però il Pdl ha già chiuso le porte in faccia al primo cittadino ma non a Giovanni Campochiaro, l'Udc si pone sulla stessa linea 'ma con estrema riserva'. Di Rienzo (Massimo sia chiaro), prova a fare il duro. Resisterà fino al prossimo compromesso?
Tratto integralmente dal giornale on-line Interno 18

"Abbiamo sbagliato a fidarci di Giudicianni". Con queste parole il leader dell'opposizione alla Provincia di Caserta Giuseppe Stellato ha preso le distanze dall'attuale primo cittadino di Santa Maria Capua Vetere da pochi giorni "indipendente ma vicino al centrosinistra". Lo stesso Giudicianni, confondendo la politica con il mercato della frutta, ha lanciato messaggi subliminali all'Udc. "Allargheremo la maggioranza fino all'Udc": queste le parole del sindaco rilasciate alla stampa locale. Sono bastate poche ore per ricevere una smentita perentoria. L'ennesima contro 'esternazioni atipiche' di Giudicianni. A formularla è stato tale Massimo Di Rienzo che, per chi non lo sapesse, "ha in affidamento la gestione politica del partito cittadino - Udc - di Santa Maria Capua Vetere" (si legge nella nota diramata in mattinata). Dopo la presentazione di routine ed un estenuante 'bla bla bla' circa le proprie capacità (?), anche Di Rienzo riesce a dire qualcosa di interessante: "Il tentativo di dare un apporto possibile alla risoluzione dei tanti disagi, che i cittadini sammaritani affrontano quotidianamente, era basato su condizioni ben precise, che, per non dare adito ad interpretazioni personali, erano state apposte su un documento, peraltro firmato dal sindaco, il quale, successivamente, ne disattendeva ogni punto". Ma soprattutto, continua Di Rienzo: "Fondamentalmente le condizioni erano che l’Amministrazione fosse considerata civica e non politica e che vi fosse l’azzeramento della giunta, oltre all’indicazione delle linee programmatiche per un rilancio della città. Apprendendo dalla stampa che il sindaco abbia indicato che l’attuale amministrazione di centro-sinistra sia allargata all’Udc, mi corre l’obbligo, per rispetto alla mia serietà, chiedere su quale base poggino queste affermazioni". Due righe, ma fondamentali. Giudicianni lascia il Partito democratico sperando di trovare consensi in quella che dovrebbe essere l'opposizione. Se però il Pdl ha già chiuso le porte in faccia al primo cittadino ma non a Giovanni Campochiaro, l'Udc si pone sulla stessa linea 'ma con estrema riserva'. Di Rienzo (Massimo sia chiaro), prova a fare il duro. Resisterà fino al prossimo compromesso?
Tratto integralmente dal giornale on-line Interno 18

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2 Comments:

Anonimo dice...

Caro Pungiglione,
ti chiedi come mai i nostri politici, nonostante siano arrivati alla “frutta”, restano ben saldi alle poltrone?
Cerco di risponderti:
"Immaginati di poter decidere la sorte di molte persone,di essere un personaggio pubblico ammirato e temuto .
Non tanto i soldi ma il potere ha divorato l’anima ai nostri politici.
Con una telefonata puoi raccomandare qualcuno,” puoi mandarlo via”; la vita professionale di molte persone si basa sulle tue decisioni.
E’ il potere che non fa mollare le poltrone e l’astinenza da esso e’ una vera malattia.
Guarda, per esempio Berlusconi.E’ gia’ un uomo ricco e potente ma il non poter decidere le sorti degli italiani lo farebbe impazzire.

Lavorare per i cittadini dovrebbe essere un onore e un privilegio, la trasparenza dovrebbe essere la prima qualita’. Dalle nostre parti e’ tutto il contrario.
Se sei trasparente,se sei onesto ti guardano male,ti ritengono diverso.

Mi chiedo come potrebbero riciclarsi nella vita di tutti i giorni di noi comuni mortali senza privilegi, lacché, stipendi garantiti, liquidazioni, carriere programmate e favoritismi di ogni tipo ? Tutto questo ha un valore enorme e quindi s'insiste nel mantenere la poltrona ad ogni costo.
Il problema a mio avviso più serio è che tale comportamento sta iniziando ad essere simulato pure da alcuni dirigenti, con una differenza però che i politici, vuoi o non vuoi , vengono eletti dai cittadini. I dirigenti invece sono dei perfetti sconosciuti, alcuni di essi stanno lì perché calati nelle acque di Lourdes e più delle volte se lo dimenticano"…

Robin Hood.

mascia dice...

Robin hai sempre ragione ma su un punto nn sono daccordo:
Chi è stato calato nelle acque di Lourdes non l'ha dimenticato affatto ma si continuare a "sciacquettare" perchè gli viene concesso ma prima o poi qualcuno di Lassù "sadda stancà" e l'acqua "sadda firnì" e poi vedremo.....guarda che basta che uno inizi ad annaspare e tutti gli altri lo seguiranno a ruota libera!!!

Per non dimenticarli!

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