lunedì 17 agosto 2009

Chi conosce la Vergine dei Sorci?


In questo post voglio far conoscere ai Sammaritani la leggenda della miracolosa Vergine dei Surechi, per la quale in passato vi era grande devozione, fino al punto che nel 1620 per voto della città intera furono raccolti fondi ed eretta una cappella di grande ricchezza artistica che possiamo ammirare nella navata sinistra del Duomo.
Così narra i fatti miracolosi che si tramandavano oralmente ai primi del quattrocento lo scrittore Loise De Rosa:
Lo iperatore aveva lo figlio lebbruso et stava in campo coly pavegliune dove ey ogie Santa Maria de Capua, dove era un poco de muro antico et erance una figura dela Vergine Maria penta. Uno dy chisto figlio delo imperatore...disse: o gratiosa Vergine Maria, la quale faciste figlio sancza peccato, et fuste vergine innanzo lo parto, et fuste vergine alo parto, et fuste vergine dopo lo parto.....me conciede de gracia...levame chesta infermeta de sopra la carne mey...; jo te farraio una bella ecclesia. Detta la oracione, vede de multy surece andareno allicchare ly piede de essa Vergine Maria, et po andavano allicchare ly piede de chillo signiore figlio delo imperatore; et in quella ora fo mondato de chella lebbra.


In questo post voglio far conoscere ai Sammaritani la leggenda della miracolosa Vergine dei Surechi, per la quale in passato vi era grande devozione, fino al punto che nel 1620 per voto della città intera furono raccolti fondi ed eretta una cappella di grande ricchezza artistica che possiamo ammirare nella navata sinistra del Duomo.
Così narra i fatti miracolosi che si tramandavano oralmente ai primi del quattrocento lo scrittore Loise De Rosa:
Lo iperatore aveva lo figlio lebbruso et stava in campo coly pavegliune dove ey ogie Santa Maria de Capua, dove era un poco de muro antico et erance una figura dela Vergine Maria penta. Uno dy chisto figlio delo imperatore...disse: o gratiosa Vergine Maria, la quale faciste figlio sancza peccato, et fuste vergine innanzo lo parto, et fuste vergine alo parto, et fuste vergine dopo lo parto.....me conciede de gracia...levame chesta infermeta de sopra la carne mey...; jo te farraio una bella ecclesia. Detta la oracione, vede de multy surece andareno allicchare ly piede de essa Vergine Maria, et po andavano allicchare ly piede de chillo signiore figlio delo imperatore; et in quella ora fo mondato de chella lebbra.

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10 Comments:

mascia dice...

E' la Beata Vergine Maria Assunta in cielo detta dei Surechi o dei Suricilli.
La Basilica di S.Maria Maggiore,edificata da San Simmaco,e duomo della ns citta' fu il luogo dove Arechi,principe di Benevento,stipulo' il trattato di pace con Carlo Magno e che in seguito apporto' delle modifiche alla Chiesa,da qui il racconto leggendario del principe affetto da lebbra che fermatosi, per riposare nella chiesa,sogno' che alcuni topolini gli stavano leccando le ferite.
L'indomani essendo miracolosamente guarito ringrazio' la Madonna ed amplio' la Chiesa.

Michele Farina dice...

Puoi aggiungere altro?
Credo sia un pezzo di storia che non tutti i Sammaritani conoscono.

Confuleio Sabbione dice...

Non è così, questa è una ipotesi vecchia e non corrispondente alla realtà. La chiesa non fu ampliata da Arechi, ma solo abbellita, le cinque navate sono coeve alla costruzione della chiesa avvenuta nel V secolo. Le colonne delle navate laterali, sono anch'esse di spoglio, e il riutilizzo di materiale di età romana è una caratteristica della fase tarda dell'impero, (vedi l'arco di Costantino a Roma ecc.) poichè la carenza di validi artisti faceva si che si riutilizzassero in edilizia pubblica materiali di edifici più vecchi in decadenza. Insomma, l'edificio venne concepito così come è attualmernte a cinque navate, non dimentichate che Capua a quei tempi, era ancora una delle città piu grandi d'Italia e l'ottava dell'impero. La città nella prima era Cristiana necessitava di templi degni di competere con le chiese di Roma vista l'importanza della metropoli Capuana.

Confuleio Sabbione dice...

In modo specifico riguardo la storia della chiesa o delle vergine dei Surechi?

Michele Farina dice...

La Vergine dei surechi: la trovo molto interessante e, per certi versi, unica o almeno assai rara.

Anonymous dice...

Il Bova ( cfr. anche sito del Comune) sostiene che il termine suricorum significhi "dei siriaci".
Infatti la vecchia città di Capua, dopo la distruzione saracena dell’841, non solo continuò ad essere abitata e ad avere una propria vita civile e religiosa, ma divenne ben presto un fiorente centro commerciale in mano agli ebrei di Siria, i Surici.
La chiesa di Santa Maria cognomento Suricorum (denominata dei Siriaci), a cui fa riferimento l’episodio della divisione della Chiesa capuana, potrebbe dunque derivare proprio dalla presenza numerosa, nel centro di Berolasi, di questi Siri o Surici, ebrei e cristiani di lingua greca, presenti in tutte le città del regno franco dal VII secolo in avanti come
commercianti di prodotti esotici.

mario dice...

complimenti a tutti.
saluti prima di tutto
ecco una ragione per cui mi piace questo blog
si parla di arte, cultura, storia, religione ad un certo livello
di nuovo complimenti
stavolta un post che ha preso una bella piega
saluti
mario

Confuleio Sabbione dice...

Anonimo delle 20,16 ha anticipato il seguito, e mi complimento con lui perchè vedo che è ben aggiornato. Effettivamente il Prof. Giancarlo Bova verso il quale nutro una grandissima stima ha contribuito con i suoi studi eruditi a far luce su un periodo storico del quale fino a poco tempo fa nulla o pochissimo si sapeva.

Anonymous dice...

Vergine dei Surechi,con i tuoi immensi poteri,metti mano verso quegli esseri immondi..che credono di essere intoccabili.. il loro unico pensiero è come far quattrini a danno dei propri colleghi..

L'ammazza cretini. dice...

Abbi fede, fratello. Abbi fede.

Per non dimenticarli!

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