Le parole, si sa, col tempo possono subire modificazioni del significato in ragione del mutare delle condizioni storiche, politiche e sociali.Un termine, cioè, cambia il significato, ad esempio, a causa dell’affermarsi di una corrente di pensiero o di una ideologia o addirittura della nascita di una nuova ‘moda’ e, nel caso la parola passi dalla lingua comune ad un linguaggio piuttosto tecnico, si specializza; nel percorso inverso, invece, assume un significato più ampio e generico. Il mutamento semantico è possibile in quanto gli uomini hanno capacità cognitive in grado di formare concetti differenti.
La parola " marciapiede", com'è facilmente intuibile dall'etimologia del termine, indica lo spazio più alto posto ai lati della strada e riservato alla " marcia a piedi" dei pedoni. Quale sarebbe,allora, il mutamento di significato del quale vado cianciando sopra, vi chiederete?
Non si tratta, in verità, di un vero e proprio mutamento d'uso della parola, quanto, piuttosto,di un mutamento di " destinazione" dello stesso spazio, una volta riservato ai pedoni, ed, allo stato, utilizzato per ben altre finalità.Siamo, in altre parole,al primo stadio di un processo che porterà alla revisione del concetto della parola " marciapiede".
Nella nostra città, ad esempio, sono pochissimi i commercianti che rinunciano all'idea di utilizzare l'intero marciapiede per estendere l'esposizione della merce ed altrettanto pochi sono gli automibilisti che hanno qualche scrupolo a sostare su di un marciapiede occupandolo per intero proprio nei pressi, magari, di una casa di cura! E che dire delle inutilizzate ed inutilizzabili " piste ciclabili" che hanno sottratto ulteriore spazio a chi, o per l'età o perchè obbligato ( penso alla mamma con il carrozzino piuttosto che al diversamente abile), potrebbe muoversi liberamente solo sul marciapiede?
Avete capito, adesso, perchè l'inerme pedone, costretto a scendere sulla trafficata strada col rischio di vedersi investito, si sarà chiesto se il " marciapiede" è ancora riservato alla sua categoria od avrà, per caso, cambiato significato?
La parola " marciapiede", com'è facilmente intuibile dall'etimologia del termine, indica lo spazio più alto posto ai lati della strada e riservato alla " marcia a piedi" dei pedoni. Quale sarebbe,allora, il mutamento di significato del quale vado cianciando sopra, vi chiederete?
Non si tratta, in verità, di un vero e proprio mutamento d'uso della parola, quanto, piuttosto,di un mutamento di " destinazione" dello stesso spazio, una volta riservato ai pedoni, ed, allo stato, utilizzato per ben altre finalità.Siamo, in altre parole,al primo stadio di un processo che porterà alla revisione del concetto della parola " marciapiede".
Nella nostra città, ad esempio, sono pochissimi i commercianti che rinunciano all'idea di utilizzare l'intero marciapiede per estendere l'esposizione della merce ed altrettanto pochi sono gli automibilisti che hanno qualche scrupolo a sostare su di un marciapiede occupandolo per intero proprio nei pressi, magari, di una casa di cura! E che dire delle inutilizzate ed inutilizzabili " piste ciclabili" che hanno sottratto ulteriore spazio a chi, o per l'età o perchè obbligato ( penso alla mamma con il carrozzino piuttosto che al diversamente abile), potrebbe muoversi liberamente solo sul marciapiede?
Avete capito, adesso, perchè l'inerme pedone, costretto a scendere sulla trafficata strada col rischio di vedersi investito, si sarà chiesto se il " marciapiede" è ancora riservato alla sua categoria od avrà, per caso, cambiato significato?
Le parole, si sa, col tempo possono subire modificazioni del significato in ragione del mutare delle condizioni storiche, politiche e sociali.Un termine, cioè, cambia il significato, ad esempio, a causa dell’affermarsi di una corrente di pensiero o di una ideologia o addirittura della nascita di una nuova ‘moda’ e, nel caso la parola passi dalla lingua comune ad un linguaggio piuttosto tecnico, si specializza; nel percorso inverso, invece, assume un significato più ampio e generico. Il mutamento semantico è possibile in quanto gli uomini hanno capacità cognitive in grado di formare concetti differenti.
La parola " marciapiede", com'è facilmente intuibile dall'etimologia del termine, indica lo spazio più alto posto ai lati della strada e riservato alla " marcia a piedi" dei pedoni. Quale sarebbe,allora, il mutamento di significato del quale vado cianciando sopra, vi chiederete?
Non si tratta, in verità, di un vero e proprio mutamento d'uso della parola, quanto, piuttosto,di un mutamento di " destinazione" dello stesso spazio, una volta riservato ai pedoni, ed, allo stato, utilizzato per ben altre finalità.Siamo, in altre parole,al primo stadio di un processo che porterà alla revisione del concetto della parola " marciapiede".
Nella nostra città, ad esempio, sono pochissimi i commercianti che rinunciano all'idea di utilizzare l'intero marciapiede per estendere l'esposizione della merce ed altrettanto pochi sono gli automibilisti che hanno qualche scrupolo a sostare su di un marciapiede occupandolo per intero proprio nei pressi, magari, di una casa di cura! E che dire delle inutilizzate ed inutilizzabili " piste ciclabili" che hanno sottratto ulteriore spazio a chi, o per l'età o perchè obbligato ( penso alla mamma con il carrozzino piuttosto che al diversamente abile), potrebbe muoversi liberamente solo sul marciapiede?
Avete capito, adesso, perchè l'inerme pedone, costretto a scendere sulla trafficata strada col rischio di vedersi investito, si sarà chiesto se il " marciapiede" è ancora riservato alla sua categoria od avrà, per caso, cambiato significato?
La parola " marciapiede", com'è facilmente intuibile dall'etimologia del termine, indica lo spazio più alto posto ai lati della strada e riservato alla " marcia a piedi" dei pedoni. Quale sarebbe,allora, il mutamento di significato del quale vado cianciando sopra, vi chiederete?
Non si tratta, in verità, di un vero e proprio mutamento d'uso della parola, quanto, piuttosto,di un mutamento di " destinazione" dello stesso spazio, una volta riservato ai pedoni, ed, allo stato, utilizzato per ben altre finalità.Siamo, in altre parole,al primo stadio di un processo che porterà alla revisione del concetto della parola " marciapiede".
Nella nostra città, ad esempio, sono pochissimi i commercianti che rinunciano all'idea di utilizzare l'intero marciapiede per estendere l'esposizione della merce ed altrettanto pochi sono gli automibilisti che hanno qualche scrupolo a sostare su di un marciapiede occupandolo per intero proprio nei pressi, magari, di una casa di cura! E che dire delle inutilizzate ed inutilizzabili " piste ciclabili" che hanno sottratto ulteriore spazio a chi, o per l'età o perchè obbligato ( penso alla mamma con il carrozzino piuttosto che al diversamente abile), potrebbe muoversi liberamente solo sul marciapiede?
Avete capito, adesso, perchè l'inerme pedone, costretto a scendere sulla trafficata strada col rischio di vedersi investito, si sarà chiesto se il " marciapiede" è ancora riservato alla sua categoria od avrà, per caso, cambiato significato?
24 Comments:
Caro Pungiglione, visto che nella Sua città -marciapiede- rischia di cambiare significato.. a causa dei problemi che Ella ha sapientemente raccontato con novizia di particolari.. Perchè non chiede di ritornare in servizio alla viabilità? Visto che Lei nota tutto questo degrado?
Lasciando un pò quel dorato posto che attualmente occupa?
Un pò a ciascuno non fa male a nessuno..Le pare?
(Senza pretese.. per carità ..ma neanche senza rinunce)
Sante parole anonimo!!
Ai ragione a San Francesco c'è baffone che occupa l'intero marciapiedi, e la fa da padrone, è uno schifo.
Quando non si vuol rispondere al post dato si pesca sempre nel torbido. Forse è esagerato definire la città di Santa Maria piuttosto degradata? Quando ci ritorno periodicamente la trovo sempre più brutta e sporca e se c'è qualcuno che lo fa notare fa solo un servizio alla comunità. In quanto ai marciapiedi quello che dice pungiglione è sotto gli occhi di tutti. Saluti a tutti
Sammartino Documenta
Ah dimenticavo. Pungiglione si può difendere da solo, però è bene il blogger non risponda alle provocazioni!
Sammartino Documenta
Quando una "xrsona" si sente cosi' toccata da un argomento del genere che rispecchia esattamente la reata' dei fatti,a me sorge la domanda:
"Come mai?"
Parla una persona preposta al controllo ed essendo consapevole di nn svolgere correttamente il suo lavoro,attacca x difendersi?
Noi nn conosciamo l'identita' e la professione del pungiglione,cm fa questo anonimo a sapere e a consigliargli di ritornare al servizio di viabilita'?
Anche se l'estate sta finendo e i raggi del sole sn meno forti mi rendo conto, giorno dopo giorno, che qlcn sta iniziando a manifestare i sintomi di vaneggiamento tipici di un colpo di sole!
"Senza pretese.... per carita'" di insegnare qlcs "ma neanche senza rinunce" di poter affermare e gridare le mie idee e convinzioni contro chi invano cerca di capire
"cn battute di quattro soldi" chi possa essere l'uomo dal pungiglione d'acciaio!
Tranello infantile,il pungi' nn ci cadrebbe mai!
Ritenta,sicuramente sarai piu' fortunata!!!
Errata corrige:
Fortunata sostituisco cn fortunato.
Sicurissima che a scrivere e' un uomo,nn di origini sammaritane ma.....ospite ns!!
Pungi',nota la "finezza e la ricercatezza" delle parole,nn ti ricorda nessuno?
buona sera
all'anonimo delle 15:02
voglio fare l'avvocato del diavolo.
ma tu che stai commentando, sei sicuramente uno che a s.maria ci vive, ci lavora, ci viene uno insomma che la citta la vive.
ma cosa fai tu per la citta, tu come tanti altri.
hai mai messo in risalto i problemi, hai sottolienato mai le storture della nostra amministrazione, hai mai avuto il coraggio di criticare quanto di sbagliato ci sta' nella nostra citta.
qui nessuno crede e nessuno intende essere un giudice.
ma le cose le vogliamo tirare fuori;
il diritto di contestare e criticare, nella LEGALITA E GIUSTIZIA, e riconosciuto a tutti.
qui nessuno cerca di nascondersi dietro il cerino, come qualcuno mi accuso tempo fa su questo blog.
pungiglione vai avanti
saluti
p.s. quando si accusa sarebbe opportuno firmarsi
mario
Scusa Mario,
ma il diavolo potra' mai autoaccusarsi x le idiozie commesse dalla sua frenastenia congenita?
Gli errori devono essere sempre e cmq attribuibili all'esecutore nn idoneo, mai al mandante.
Quando si costruisce una casa nn conforme alle regole antisismiche,la colpa e' degli operai incapaci o del direttore che nn si e' presa la responsabilita' di controllarli ?
Ah! avete messo il dito nella piaga, a santa Maria i marciapiedi sembrano proprietà privata, e quando non puoi passare ,non hai il diritto neanche di lamentarti se nò qulcuno ti manda anche a f.......o!!!!!!!!!!!
Per l'anonimo delle 15.02: ma Lei è mica uno di quelli che dovrebbe garantire il rispetto di quanto evidenziato nel post?
Se è cosi, abbia almeno la decenza di farsi prima un esame di coscienza e ricordi che, in caso di inadempienze, queste sarebbero certamente ed esclusivamente a carico di chi avrebbe dovuto fare e non ha fatto.
P.S. Le voglio dare un suggerimento gratis: per avere un posto dorato al quale Ella allude, basterà dimostrare a chi di dovere di avere attributi che la escludono dalla categoria di caporali.
Ne è capace? Se vuole, potrei darLe delle ripetizioni, ma dubito, dal tono acceso e polemico della sua risposta, che riuscirebbe a passare l'esame.
Per il Commento delle ore 23.13.
E’ proprio vero.. quando si tocca la parte dolente il dolore si amplifica.. ed il paziente può avere qualsiasi reazione.
Secondo il Suo modo di pensare.. i caporali sono quei poveri disgraziati che quotidianamente cercano di fare il proprio dovere?..
Se ho ben capito.. il suggerimento gratis che Ella da è: Disobbedire, essere quasi sempre polemico, far poco o nulla.. Con questo metodo si dimostra di avere gli attributi di cui Lei parla è quindi si entra di diritto a far parte nel fantastico Club.. L’Eldorado..
E’ così?..Ma che bravo..
La discussione tra uomini e' caporali gia' e' stata affrontata ampiamente e chi nn ne avesse inteso il senso puo' rileggerla tranquillamente.
Disobbedire?
ha lo stesso significato di avere una dignita',
e nn sottostare a giochi di potere od azioni nn corrette verso altri?
Polemico?
significa dichiarare apertamente le proprie perplessita',
nn rimanere in silenzio ed impassibili davanti ad eventuali ritorsioni personali ?
Avere gli attributi?
Significa abbassare sempre la testa ed i p.......pur di riuscire a perseguire gli scopi prefissati,calpestando ogni forma di stima e rispetto x se' stesso!
Vabbe' tanto chi ricopre questo ruolo il problema nn se lo pone assolutamente!!!
Quando una nave rischia di affondare ed il suo comandante mette in salvo sl i suoi ufficiali e fa affondare la nave cn tutto l'equipaggio,Lei mi saprebbe spiegare cn calma e a parole sue,di chi e' la colpa?
Ma,sicuramente dell'equipaggio che nn si e' fatto amare e nn e' stato obbediente,nn e' vero?
Un comandante dignitoso, secondo il mio modesto parere, e' colui il quale si prodiga x tutti i suoi uomini,indistintamente,anche a costo della propria vita.
Le xsone che contrastano spesso sn piu' leali e sincere di coloro che adulano x compiacere e x scopi xsonali.
Se lei vive usando altri parametri di giudizio e possiede dei valori diversi,forse sarebbe opportuno rivalutare le proprie opinini e riflettere su altre "leggermente"piu' nobili!
Mascia mi scusi, ma Lei è Donna,Uomo o Ermafrodita?
Le rispondo x cortesia ed educazione,sono:
Donna = x nascita,caratteristiche fisiche, mentali e x convinzione,
Uomo = xche' ho coraggio e due attributi che mancano a molti che lo sn sl x sesso ,
Ermafrodite =xche' pur nn possedendo gameti maschili riesco a spaventare xsone cm lei che nn riuscendo a dare risposte appropriate dimostra la sua stupidita' ponendo domande del genere.
Se le fa piacere le spedisco una foto,senza crearmi problemi!!!
Ma lei avra' mai il coraggio di fare lo stesso??
Ah!Uomo x nascita ma nn x indole!!!
Scusi,ma,secondo lei....un caratterino come il mio, si sarebbe potuto mai celare dietro un nome femminile?
Una cortesia,
su alcuni commenti..è preferibile che diano risposte.. gli addetti ai lavori.......
"Se ho ben capito.. il suggerimento gratis che Ella da è: Disobbedire, essere quasi sempre polemico, far poco o nulla..": ecco, non ha capito un bel nulla!
O meglio, ha capito troppo bene che l'unico modo per difendersi è quello di lanciare sugli altri infamanti ed infondate accuse.
E' tipico di persone che si ergono sul nulla, che vengono dal nulla e nulla valgono approfittare del posto che occupano per dimostrare la loro caratteristica peculiare: la meschinità.Sappiamo bene come queste persone dai trascorsi torbidi e discutibili facciano fulgide e mirabolanti carriere!
P.S. Non tutti quelli che Lei frequenta sono dei caporali, tutt'altro, la maggior parte di loro si alza la mattina con l'unica intenzione di sbarcare il lunario e NON sono dei poveri disgraziati, ma VERI uomini che non hanno bisogno della sua difesa,anzi.
P.P.S. E' suo il nervo scoperto come lo è la reazione scomposta ed agitata, visto che ambirebbe, ma non può, entrare nel mondo dorato dove si trovano gli altri che lei invidia.
Eh, eh, l'invidia è una brutta bestia.
Correggo cn :Ermafrodita.
X l'ammazza cretini come si puo' invidiare un mondo e un modo di comportarsi cosi' discutibile?
buona sera
per l'anonimo delle 13 e 45
ma lei giudica le parole di una persona dal sesso?
uomo, donna, ermafrodita.
per sua scienza e conoscenza le ricordo che esistono anche gli omosessuali, che ai loro hanno un sesso biologicamente, ma soono di fatto del sesso opposto.
orbene lei come giudica allora queste persone?
ma via
chi spara consigli,
chi domanda il sesso perche non riesce a capire un commento.
a me che e' successo i neuroni vi sono scappati via tutti.
chiudete i cancelli (la bocca)altrimenti quei pochi che rimanono scappano anch'essi!!!
senza offesa e normale
ma il problema e' grosso
qua si parla di un modo di vivere, di comportarsi, di essere, che provoca fastidio e danni al prossimo.
ma lei caro anonimo ha visto quanta gente parcheggia, sulle strisce pedonali, sulle piste clicabili, quanta genet usa il marciapiedi come esposizione.
ma lei crede veramente che si possa risolvere il problema mandando vigili in strada?
secondo me e credo che tanti altri sono d'accordo, no!!!
bisogna che la gente i cittadini tutti imparino a non dar fastidio, a non arrecare danno al prossimo
e' una questione di rispetto delle regole della societa' civile.
rispetto che bisogna tenerlo non si puo guadagnare o si acquista.
le multe ma a che servono se non ce educazione civile,
sembra quasi una status sYmbol, se d'estate non becchi una multa per aver superato il limiti di velocita, o non hai preso una multa per parcheggio in divieto di sosta in una localita di vacanza sei zero.
saluti
Indubbiamente l'anonimo ha ragione nell'affermare che nn esiste educazione,civilta' e senso civico in molti cittadini,che convinti di poter utilizzare tutto a proprio piacimento dimenticano che il rispetto x le esigenze collettive e' quello che ci permette di vivere bene cn la comunita' stessa.
X quanto riguarda le polemiche penso che fossero piu' verso di me che verso il sesso,purtroppo e sottolineo purtroppo, molti sn affiancati nella vita privata da donne abituate ad ubbidire,incapaci di far valere le proprie idee e quando ne incontrano qlcna cercano di sminuirla cercando di offenderla cn frasi ad effetto.
Cn me,nn funziona xche' convintissima, fino a prova contraria, dei valori in cui credo nn mi faccio manovrare facilmente e il silenzio che spesso segue e' la prova evidente della mancata capacita' di contraddirmi,e,questo mi fornisce e mi rivela dati importanti x capire cn quali categorie di persone mi sto confrontando.
Un pensiero e un saluto alla mia "spalla"!
Per il Commento delle ore 22,25.
Nel Suo commento oltre alla domanda,vi è pure la risposta.
Faccia tesoro di ciò che le dico: in questa città finquando si continua a comportarsi,(in tutti i sensi),da individui e non da cittadini, stia pur certo che questo degrado che Lei(è non solo) nota aumenterà ma non diminuirà.
Quindi non piangiamoci addosso.
Impallinare sempre gli altri è troppo facile.
saluti a tutti
e mi scuso per il commento delle 22:05 se non mi sono firmato, colpa la stanchezza e la foga.
all'anonimo delle 23 e 38 e' vero ed e' quello che io intendo esprimere.
se non ci si sente cittadini, " proprietari" di questa " casa" che e' la nostra citta non vivremo mai bene.
perche solo il " padrone" di casa sa come curare la casa, tenerla pulita, ripararla, far si che funzioni sempre
sul resto caro anonimo, impallinare!!!!
mi ascolti anche lei qui di gente da impallinare ce ne sta.
ci sono delle persone che hanno un fardello di colpe grande.
saluti
p.s. mascia scusami per la gaffe
ma ti sarai accorta che ero io lanonimo?
mario
Caro Mario,ho cercato di fartelo capire indirettamente mandandoti i saluti,x me sei inconfondibile !
buona giornata!
a te non si nasconde niente.
speriamo che i prossimi commentatori siano arguti come te
saluti
e buona giormata
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