domenica 17 gennaio 2010

I tre Presidenti: lezione di democrazia.

Questa foto, secondo me, oltre al valore intrinseco dell'immagine per il problema contingente e cioè l'immane disastro causato ad Haiti da un terremoto, riesce meglio di un trattato di scienze politiche a dimostrare la maturità e la completezza della democrazia americana, criticabile per certi versi, ma avanti anni luce rispetto alla nostra.
Ogni persona ragionevole e dotata di un minimo intelletto sa che vi sono questioni che vanno al di là di quelle politiche e che su certi temi di primaria importanza è praticamente impossibile non convergere: Obama (democratico) ha ben pensato di coinvolgere Bush ( repubblicano) perchè su di un tema quale quello degli aiuti umanitari, sul quale è d'obbligo sommare le forze, nessuna forza politica o movimento possa solo ardire pensare di essere la sola referente e la sola depositaria della libertà di azione.
Tanto Obama quanto Clinton e, soprattutto, Bush non hanno messo in alcun conto il ritorno in termini di popolarità che avrebbero potuto determinare, con la loro presenza, nei confronti degli altri Presidenti, ma ognuno di essi ha ben pensato che la contemporanea presenza ed il conseguente appello di esponenti di partiti contrapposti avrebbe determinato, così come sta avvenendo, un consistente aumento degli aiuti, avendo essi eliminato ogni connotazione politica.
Tutto ciò in Italia è possibile e perchè mai non è possibile se non lo è?
Come è stata gestita la questione degli aiuti per il terremoto dell'Aquila? Vi è una sola parte politica che possa affermare di aver contribuito in misura maggioritaria a questi aiuti?
Con un altro Presidente del Consiglio ( penso a Fini perchè sarebbe della stessa parte politica) sarebbe potuta avvenire una conferenza stampa come quella indetta da Obama?

Questa foto, secondo me, oltre al valore intrinseco dell'immagine per il problema contingente e cioè l'immane disastro causato ad Haiti da un terremoto, riesce meglio di un trattato di scienze politiche a dimostrare la maturità e la completezza della democrazia americana, criticabile per certi versi, ma avanti anni luce rispetto alla nostra.
Ogni persona ragionevole e dotata di un minimo intelletto sa che vi sono questioni che vanno al di là di quelle politiche e che su certi temi di primaria importanza è praticamente impossibile non convergere: Obama (democratico) ha ben pensato di coinvolgere Bush ( repubblicano) perchè su di un tema quale quello degli aiuti umanitari, sul quale è d'obbligo sommare le forze, nessuna forza politica o movimento possa solo ardire pensare di essere la sola referente e la sola depositaria della libertà di azione.
Tanto Obama quanto Clinton e, soprattutto, Bush non hanno messo in alcun conto il ritorno in termini di popolarità che avrebbero potuto determinare, con la loro presenza, nei confronti degli altri Presidenti, ma ognuno di essi ha ben pensato che la contemporanea presenza ed il conseguente appello di esponenti di partiti contrapposti avrebbe determinato, così come sta avvenendo, un consistente aumento degli aiuti, avendo essi eliminato ogni connotazione politica.
Tutto ciò in Italia è possibile e perchè mai non è possibile se non lo è?
Come è stata gestita la questione degli aiuti per il terremoto dell'Aquila? Vi è una sola parte politica che possa affermare di aver contribuito in misura maggioritaria a questi aiuti?
Con un altro Presidente del Consiglio ( penso a Fini perchè sarebbe della stessa parte politica) sarebbe potuta avvenire una conferenza stampa come quella indetta da Obama?

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2 Comments:

Anonimo dice...

Caro Farina, come non darti ragione. E’ verissimo che gli USA sono avanti anni luce in fatto di democrazia e quella foto dimostra tutto.
Dalle nostre parti invece, parlo del terremoto dell’ Aquila, i fari sono stati accesi su di un solo commediante, la scena è stata riservata solo per Lui, il Sultano.
Caro Michele, queste cose da noi capitano anche nelle più piccole cose. Ti faccio un esempio: nel mio ambiente di lavoro, vi sono individui, che pur di brillare loro e solo loro all’ occhio del kapo NON passano una carta al collega più giovane, tengono conservati gelosamente qualsiasi atto. Ciò perché pensano :” se impara la procedura anche l’ultimo arrivato, poi non ..brillo.. più all’occhio del kapo”, e siccome tali individui fuori da quel contesto lavorativo sono il NULLA , perché non sanno cosa significa rapporto tra individui, ecco spiegato il motivo.
Non accettano, che bisogna passare le consegne al nuovo testimone,forse credono di essere immortali. Vogliono rimanere custodi gelosi , senza capire che così facendo stroncano ogni forma di democrazia e non solo, determinando un rallentamento delle attività lavorative in quel contesto.
Questo avviene sotto gli occhi di chi dice di avere una visione più alta di questi soggetti. E allora metta in atto questa Sua visione ! Siccome si parla di democrazia, se mi è consentito Le voglio dare un consiglio: senza timore alcuno, dia una spallata a questa metastasi, prima che arriva anche nelle sue vicinanze. Tenga presente che questa è subdola non l’ avverte. Quindi, con una buona dose di Kemio, a mio avviso, può sbarazzarsene.
Ghino di Tacco

mascia dice...

Purtroppo non è nella filosofia e nell'apertura mentale di tutti riuscire a capire che collaborare,dialogare,lavorare insieme rafforza e non indebolisce il potere.
"L'unione fa la forza" ma molti invece pensano di rimanere sempre e da soli in prima fila,mania di possesso o paura di perdere anche solo una parte dei privilegi ottenuti,che non dovrebbero mai essere finalizzati a soddisfare unicamente se stessi ma usati per il benessere dell'umanità.
Caro Ghino,diffida delle persone di cui parli,perchè chi è geloso di aiutarti a svolgere meglio il tuo lavoro,sicuramente non sarà generoso o favorevole nei tuoi confronti quanto ci saranno cose più importanti da fare!
In Italia regna la "cazzimma" per cui niente potrà mai essere fatto nè in nome della democrazia nè in nome dell'altruismo.
Su Fini,devo dire che anch'io,ho buone aspettative!

Per non dimenticarli!

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Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)