sabato 2 gennaio 2010

Corsi e ricorsi?


"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali…La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione."

Chi credete abbia scritto, vera od inventata, questa relazione?
A chi si riferiva?
Quali sono le vostre considerazioni al riguardo?


"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali…La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione."

Chi credete abbia scritto, vera od inventata, questa relazione?
A chi si riferiva?
Quali sono le vostre considerazioni al riguardo?


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7 Comments:

mario dice...

" Relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912."
vero? falso?
non saprei dire.
immigrati clandestini e leggi in italia?
parliamone.
purche non si in cominci ad accusare i cattolici di errori politici?
saluti
mario

Il cacciatore di cretini. dice...

"Parliamone, purchè.....": non è un bell'inizio.
Un confronto serio e produttivo presuppone l'abbandono di qualunque pregiudiziale, altrimenti gli interlocutori rimarranno della propria idea, senza neanche aver capito quella degli altri.

mascia dice...

Buon anno a tutti!!

Un passato di emigrazione,con le relative difficoltà e sofferenze,avrebbe dovuto predisporre all' assoluta comprensione ed accoglienza verso coloro che si trovano a rivivere la stessa situazione,invece l'essere stati trattati come esseri spregevoli è servito come insegnamento per trattare gli altri ancora peggio!

mario dice...

buon anno a tutti.
per chiarire le idee a chi le sparse, confuse, in affitto, in leasing, e comunque in una delle forme non " normali", vorrei chiarire una volta e' per tutte la mia posizione.
sono da sempre convinto delle mie idee, sbagliate o giuste, ma non da meno di quelle di tanti interlocutori che girano da queste parti.
e sono sempre disposto a discutere e a mettermi in discussione.
ad un patto pero', che i preconcetti siano messi da parte.
ai commenti?
rispondo con fatti.
vogliamo riportare una frase detta su questo blog, non ricordo se da farina michele o dal pungiglione:
quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito.
saluti
mario

mascia dice...

Mi accorgo che il nuovo anno è iniziato sulle stesse righe del vecchio e anche se per un pò vi ho abbandonato,non è cambiato nulla!!!

Michele Farina dice...

Caro Mario( spero mi passerai il " caro" ),quando tu dici che sei convinto delle tue idee, giuste o sbagliate che siano, presti il fianco a quelli che ti accusano di non essere pronto a mettere in discussione le tue idee. Ognuno di noi ha, o dovrebbe avere, idee proprie che ritiene, a torto od a ragione,giuste e, comunque, migliori di quelle degli altri: ciò è naturale e fisiologico alla stessa stregua del dover ammettere che altri hanno idee migliori delle nostre che, in qualche caso o spesso, si rivelano addirittura sbagliate. Ciò che, invece, è patologico è il sostenere idee nelle quali non si crede o non ripudiare le stesse nel momento in cui si esse si rivelassero errate.
Il confronto, serio e costruttivo, esige inderogabilmente che si pongano in discussione i propri convincimenti; diversamente, essendo preclusa ogni soluzione diversa da quella delle posizioni iniziali, esso si rivelerà sterile ed improduttivo.

mascia dice...

Solo colui che tratta le sue idee
gentilmente è signore delle proprie idee
e solo colui che è signore delle proprie idee
non è loro schiavo.

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)