domenica 10 febbraio 2013

Beppe Grillo La Qualunque- Perchè non votarlo.

Vi ricordate quel capolavoro del cinema che è il film " Qualunquemente" di e con Antonio Albanese?
Ecco,  mi sembra che il programma politico di Cetto La Qualunque, protagonista del film, assomigli, nella forma ed anche un po’ nella sostanza, a quello presentato da Grillo. Potremo chiamarlo Beppe Il Qualunque!!! “Non ci saranno più bollette del gas ed aboliremo anche quelle della luce … aboliremo l’ICI … aboliremo anche la tassa sulla spazzatura, il bollo dell’auto e l’assicurazione … daremo 1000 euro a persona, anzi 2000, e imbianchiamo le case di tutti … GRATIS!!!” .
Arthur Bloch diceva che "la maniera migliore per aver successo in politica è trovare una folla che sta andando da qualche parte e mettercisi davanti.” 
Dovendo scegliere degli aggettivi per descrivere la mia opinione sul programma del M5S, opterei per  questi: demagogico/populista, ingannevole, superficiale, utopico/surrealista. 
Hanno scritto e proposto esattamente tutto quello che avremmo voluto sentirci dire, sull’onda del comune sentimento anti-politico che si sta diffondendo negli italiani. Sono tutte argomentazioni che rispondono ad una certa logica di buon senso (come ad esempio l’eliminazione dei privilegi per i parlamentari, la non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati ed il divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari), ma che sembrano addirittura sfociare in un eccesso di utopia e surrealismo (come nel caso dei referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum, dell’abolizione di tutte le Authority, dell’accesso alla rete gratuito per i cittadini italiani). Molte cose sono facili da dirsi a parole, ma nè Grillo nè i suoi collaboratori hanno mai sentito il dovere di spiegarci anche in quale modo pensano di attuare concretamente tutte queste belle cose: allineamento delle tariffe di energia, connettività (ma non avevan detto che l’accesso alla rete era gratuito?), telefonia, elettricità, trasporti agli altri paesi europei; riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi; garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito; eliminazione degli inceneritori; riduzione di almeno il 10% in 5 anni dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziarie per gli inadempimenti, e si potrebbe continuare.... Tutto ciò (ad eccezione dei tagli che non sono così semplici e banali da fare) implica degli investimenti e necessitano di risorse economiche a disposizione. Avendo tanti bei soldini in cassa a propria disposizione, chiunque sarebbe in grado di far fronte alle spese necessarie per mettere in pratica tutte queste meravigliose proposte. Forse il caro Grillo, anziché improvvisarsi politico ed illudere tante persone, dovrebbe farsi un esame di coscienza e limitarsi a fare il suo mestiere di comico. Il programma del M5S ?  Tante belle frasi messe ben in fila, che si vendono molto bene e che sembrano scritte apposta per estorcere il voto. Ma, considerata la superficialità con cui tali proposte vengono dichiarate, sono davvero molto dubbioso sul fatto che questi “predicatori” del M5S le sappiano poi mettere davvero in pratica. Assomigliano notevolmente a quelli della Lega Nord: sempre stati bravi a predicare e ad appassionare le folle, ma, una volta andati in parlamento e al governo, non hanno fatto assolutamente nulla di quanto avevano sempre predicato ed abbiano anzi generato più danni che migliorie per questo paese. Si sono dimostrati dei veri pirati, che una volta abbordata la nave sotto ingannevoli spoglie, hanno approfittato egregiamente della situazione per farsi i propri interessi, mimetizzandosi alla perfezione con gli altri saccheggiatori che già si trovavano a bordo della nave. Quello che serve in Italia sono delle strategie economiche di medio-lungo periodo, non un’ammucchiata di proposte a breve termine che allo stesso tempo dicono tanto e non dicono niente, che servono solo a confondere le idee ed attirare consensi. Una cosa molto grave, citata nel loro programma e che rischia di passare pericolosamente inosservata, riguarda la voce della “eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche”. Credo che sia necessario  garantire la libertà  e soprattutto la diversità di parola. Se le testate giornalistiche di nicchia dovessero chiudere, sarebbe un disastro: l’omologazione del pensiero e delle idee è un grave pericolo, se scompare il pluralismo dell’informazione e si appiattisce la diversità culturale, la nostra democrazia rischia la sopravvivenza, considerando che già ora non siamo per niente messi bene .L’attuale Beppe potrebbe trasformarsi in una sorta di Benito…Come spiegare altrimenti il rifiuto di partecipare a dibattiti pubblici, impossibilità quindi di interlocuzione e di fare confronti faccia a faccia ( Berlusconi docet: l'avete mai visto in tv ad un dibattito con altri politici?). Grillo lancia il verbo dall’alto, spesso sottoforma di anatema o di insulto, senza nessuna disponibilità a dialogare e nessuna intenzione di fare dialettica. Si tratta perciò di un modello assolutamente sbagliato, che rasenta appunto il modello fascista. Infine, pensateci su un attimo, ma che figuraccia mondiale faremmo se tale Beppe Grillo, comico di professione, vincesse le elezioni politiche? Dopo aver concesso il ruolo di protagonista, sul palcoscenico della politica, allo showman Berlusconi (che ha fatto ridere il mondo di noi), chissà come parleranno bene all’estero degli italiani, se sul palcoscenico dovesse salire un comico vero! Con tutto il rispetto per il Sig. Grillo, ma ognuno dovrebbe attenersi a fare il suo mestiere: un conto è esser bravi a mettere in piazza dei problemi (Grillo ha di certo dimostrato di saperlo fare bene), ma ben altro conto è saper risolvere questi problemi…

Vi ricordate quel capolavoro del cinema che è il film " Qualunquemente" di e con Antonio Albanese?
Ecco,  mi sembra che il programma politico di Cetto La Qualunque, protagonista del film, assomigli, nella forma ed anche un po’ nella sostanza, a quello presentato da Grillo. Potremo chiamarlo Beppe Il Qualunque!!! “Non ci saranno più bollette del gas ed aboliremo anche quelle della luce … aboliremo l’ICI … aboliremo anche la tassa sulla spazzatura, il bollo dell’auto e l’assicurazione … daremo 1000 euro a persona, anzi 2000, e imbianchiamo le case di tutti … GRATIS!!!” .
Arthur Bloch diceva che "la maniera migliore per aver successo in politica è trovare una folla che sta andando da qualche parte e mettercisi davanti.” 
Dovendo scegliere degli aggettivi per descrivere la mia opinione sul programma del M5S, opterei per  questi: demagogico/populista, ingannevole, superficiale, utopico/surrealista. 
Hanno scritto e proposto esattamente tutto quello che avremmo voluto sentirci dire, sull’onda del comune sentimento anti-politico che si sta diffondendo negli italiani. Sono tutte argomentazioni che rispondono ad una certa logica di buon senso (come ad esempio l’eliminazione dei privilegi per i parlamentari, la non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati ed il divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari), ma che sembrano addirittura sfociare in un eccesso di utopia e surrealismo (come nel caso dei referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum, dell’abolizione di tutte le Authority, dell’accesso alla rete gratuito per i cittadini italiani). Molte cose sono facili da dirsi a parole, ma nè Grillo nè i suoi collaboratori hanno mai sentito il dovere di spiegarci anche in quale modo pensano di attuare concretamente tutte queste belle cose: allineamento delle tariffe di energia, connettività (ma non avevan detto che l’accesso alla rete era gratuito?), telefonia, elettricità, trasporti agli altri paesi europei; riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi; garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito; eliminazione degli inceneritori; riduzione di almeno il 10% in 5 anni dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziarie per gli inadempimenti, e si potrebbe continuare.... Tutto ciò (ad eccezione dei tagli che non sono così semplici e banali da fare) implica degli investimenti e necessitano di risorse economiche a disposizione. Avendo tanti bei soldini in cassa a propria disposizione, chiunque sarebbe in grado di far fronte alle spese necessarie per mettere in pratica tutte queste meravigliose proposte. Forse il caro Grillo, anziché improvvisarsi politico ed illudere tante persone, dovrebbe farsi un esame di coscienza e limitarsi a fare il suo mestiere di comico. Il programma del M5S ?  Tante belle frasi messe ben in fila, che si vendono molto bene e che sembrano scritte apposta per estorcere il voto. Ma, considerata la superficialità con cui tali proposte vengono dichiarate, sono davvero molto dubbioso sul fatto che questi “predicatori” del M5S le sappiano poi mettere davvero in pratica. Assomigliano notevolmente a quelli della Lega Nord: sempre stati bravi a predicare e ad appassionare le folle, ma, una volta andati in parlamento e al governo, non hanno fatto assolutamente nulla di quanto avevano sempre predicato ed abbiano anzi generato più danni che migliorie per questo paese. Si sono dimostrati dei veri pirati, che una volta abbordata la nave sotto ingannevoli spoglie, hanno approfittato egregiamente della situazione per farsi i propri interessi, mimetizzandosi alla perfezione con gli altri saccheggiatori che già si trovavano a bordo della nave. Quello che serve in Italia sono delle strategie economiche di medio-lungo periodo, non un’ammucchiata di proposte a breve termine che allo stesso tempo dicono tanto e non dicono niente, che servono solo a confondere le idee ed attirare consensi. Una cosa molto grave, citata nel loro programma e che rischia di passare pericolosamente inosservata, riguarda la voce della “eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche”. Credo che sia necessario  garantire la libertà  e soprattutto la diversità di parola. Se le testate giornalistiche di nicchia dovessero chiudere, sarebbe un disastro: l’omologazione del pensiero e delle idee è un grave pericolo, se scompare il pluralismo dell’informazione e si appiattisce la diversità culturale, la nostra democrazia rischia la sopravvivenza, considerando che già ora non siamo per niente messi bene .L’attuale Beppe potrebbe trasformarsi in una sorta di Benito…Come spiegare altrimenti il rifiuto di partecipare a dibattiti pubblici, impossibilità quindi di interlocuzione e di fare confronti faccia a faccia ( Berlusconi docet: l'avete mai visto in tv ad un dibattito con altri politici?). Grillo lancia il verbo dall’alto, spesso sottoforma di anatema o di insulto, senza nessuna disponibilità a dialogare e nessuna intenzione di fare dialettica. Si tratta perciò di un modello assolutamente sbagliato, che rasenta appunto il modello fascista. Infine, pensateci su un attimo, ma che figuraccia mondiale faremmo se tale Beppe Grillo, comico di professione, vincesse le elezioni politiche? Dopo aver concesso il ruolo di protagonista, sul palcoscenico della politica, allo showman Berlusconi (che ha fatto ridere il mondo di noi), chissà come parleranno bene all’estero degli italiani, se sul palcoscenico dovesse salire un comico vero! Con tutto il rispetto per il Sig. Grillo, ma ognuno dovrebbe attenersi a fare il suo mestiere: un conto è esser bravi a mettere in piazza dei problemi (Grillo ha di certo dimostrato di saperlo fare bene), ma ben altro conto è saper risolvere questi problemi…

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